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Nugola Nuova e Vecchia, Nuvola

 

(Nugola nuova e vecchia)

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    NUGOLA NUOVA e VECCHIA già NUVOLA (NUBILA) in Val di Tora. – Contrada che ha dato il nome a due chiese parrocchiali (S. Maria, e S. Andrea) filiali della pieve di Piazza, attualmente della parrocchia de'SS. Cosimo e Damiano a Nugola suffraganea della pieve di Vicarello, nella Comunità e circa due miglia a ponente-libeccio di Collesalvetti, Giurisdizione di Livorno, Diocesi e Compartimento di Pisa.
    Tanto
    Nugola nuova quanto Nugola vecchia sono poste in due collinette, ultima propaggine dei monti Livornesi che stendonsi nella direzione di maestro verso la palustre pianura confinante con la ripa sinistra del fiume Tora.
    Del castello, del poggio e della chiesa antica di S. Maria a
    Nugola vecchia si conoscono memorie fino al sec. XI, quando cioè, Ranieri del fu Marchese Uguccione per contratto fatto nel 23 luglio dell'anno 1058 (stile comune) presso il Castel di Nugola vendé a Guido figlio di Guido, e a Lanfredo del fu Angeldo la sua porzione del poggio e castello di Nuvila, ubi ecclesia S. Mariae et S. Michaelis Arcangeli, seu S. Martini est constructa et aedificata, compresa la porzione di beni mobili e immobili ch'egli possedeva, situata ne'confini di detto castello. Arroge a ciò un altro istrumento dato in Pisa lì 28 gennajo del 1059, col quale due nobili pisani, Bonone del fu Giovanni e Pandolfo del fu Pandolfo offrirono alla chiesa maggiore di Pisa in mano del Vescovo Opizzo la loro porzione del Castello e Poggio di Nugola con il suo distretto e la porzione della chiesa edificata dentro il castello predetto, sotto l'invocazione di S. Maria e de'SS. Michele e Martino, il tutto situato nel contado pisano, metà della qual porzione pervenne nei suddetti due oblatori per compra fatta
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    dai fratelli Ugo e da Enrico figliuoli pur essi del fu Marchese Uguccione, forse de'Marchesi del Monte S. Maria. – (MURAT. Ant. Med. Aevi T. III).
    Varie pergamene inedite dei monasteri di S. Bernardo e di S. Lorenzo alla Rivolta di Pisa, ora nell'Arch. Dipl. Fior. appellano al castel di
    Nugola vecchia e al suo distretto, posseduto nei secoli XII e XIII da alcuni nobili padroni eziandio del Catello di Monte Massimo o Massi e di altri luoghi del Pian di Porto Pisano.
    All'
    Articolo CASTIGLIONCELLO DI ROSIGNANO citai un istrumento del 25 luglio 1181, fatto nel castello di Castiglione presso la chiesa di S. Bartolommeo, in cui si rammentano le terre che i fratelli Lamberto e Tegrimo figli di Mario possedevano nella corte di Nugola, e che in quell'atto alienarono a un terzo fratello loro, per nome Ubaldo, il quale ultimo dicevasi conte e signore di Monte Massimo. – Vedere MONTE MASSI o MASSIMO presso Livorno.
    Una membrana del 1156, scritta nella corte
    vecchia di Nugola indica che questo distretto in quel tempo confinava da un lato con le Serre, e con il luogo di Cortaula. – Anco nel 1169 un istrumento fu scritto nel borgo di Nuvola vicino ad una chiesa dedicata a S. Firenze.
    Sul declinare dello stesso secolo XII un altro nobile pisano, Guido de’signori da Fasiano, con testamento del 28 maggio 1182 dichiarò, qualora morissse senza legittimi successori, che tutti i suoi beni posti ne'confini di Livorno, di Salviano, in Pian di Porto, a Nugola e suo distretto passassero in proprietà dello spedale di S. Leonardo di Stagno, compresa una torre posta in
    Fasiano; con obbligo al rettore del detto spedale di tenervi quatto o cinque letti per i poveri pellegrini. –
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    Vedere FAGIANO, o FASIANO nel Val d’Arno pisano, e PONTI DI STAGNO.
    Nel 15 giugno dell'anno 1200 Ugolino del fu Guglielmetto di
    Nugola, stando nel luogo stesso di Nugola vendé un pezzo di terra posto vicino al castello di Colleromboli. Anche un altro istrumento del 12 maggio 1210 fu rogato in Nugola, quando il conte Malaparuta del fu Conte Ugo di Malaparuta signore di Monte Massimo ecc. vendé un altro pezzo di terra posto nel poggio di Sigerio. Finalmente essendo nate vertenze fra il retto della chiesa di S. Maria di Nugola e il rettore dello spedale di S. Leonardo di Stagno per la pretenzione che avevano entrambi sopra il cadavere di Uguccione del fu Guido da Nugola, e con esso de’suoi beni, fu rimessa la questione all'arbitrio del pievano della pieve di Limone, il quale con lodo dato in Pisa lì 9 gennajo del 1214 sentenziò a favore dello spedale di Stagno. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte del Mon. di S. Lorenzo alla Rivolta di Pisa.)
    In quanto alla
    badia di Nugola sotto l'invocazione di S. Maria e de’SS. XII Apostoli fu dato un cenno al suo articolo.
    Essa si diceva antica sino da quando il famoso arcivescovo di Pisa Pietro Moricone per atto del dì 11 luglio 1107 la donò con tutti i suoi beni in mano di Riccardo abate di S. Vittore di Marsiglia alla sua congregazione monastica.
    Nel 1553 l'abate commendatario della badia di Nugola allivellò in perpetuo tutti i possessi di quel Monastero al duca Cosimo di Firenze e a donna Eleonora di Toledo sua consorte, che li ridusse a una fattoria sotto nome di
    Nugola. – Consistevano allora le possessioni di detta badia in 218 saccate di terra a sementa,
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    e una bella macchia di cerri, nel mezzo della quale si scorgono tuttora le macerie della testé rammentata badia di Nugola, in luogo detto la Chiesaccia.
    Finalmente il Granduca Francesco II, e primo Imperatore di questo nome, nel giugno del 1758 ordinò l'affitto decennale delle fattorie della Corona, fra le quali questa di
    Nugola, e ciò fino a che sotto il regno dell'Augusto suo figlio Leopoldo I, la stessa fattoria di Nugola e Colle Salvetti fu alienata a diversi particolari, posseduta attualmente dal Marchese Bert sotto nome di Fattoria di Collesalvetti, dal Sig. Carega sotto quello di Fattoria delle Guasticce, e dalla casa Monspignotti sotto il vocabolo Nugola vecchia, mentre l'altra di Nugola propriamente detta sino dal febbrajo del 1542 era stata data in affitto alla casa Lenzoni di Firenze, confermatale per istrumento del primo ottobre 1675 e ridotta a fitto perpetuo per atto pubblico del 9 luglio 1799 a favore della stessa famiglia dalla mensa arcivescovile di Pisa, domina diretta dei beni che costituiscono detta Fattoria, posti a Nugola; alla Torretta e a Castel Anselmo.
    Rapporto alla chiesa parrocchiale di Nugola i documenti qui sopra citati ne accertano, che essa fino al 1210 almeno era intitolata a S. Maria e ai SS. Michele e Martino, sebbene di un altr'oratorio senza cura sotto l'invocazione di S. Firenze faccia menzione una carta della provenienza sopra citata all'anno 1169.
    Più tardi nel catalogo delle chiese della diocesi pisana compilato nel 1372 esisteva in Nuvola, oltre l'antica chiesa di S. Maria, una dedicata a S. Andrea, designata pur essa nel catalogo del 1277 sotto il pievanato di S. LORENZO IN PIAZZA.
    La chiesa parrocchiale di Nugola, eretta sotto il governo Mediceo nei beni della Corona, fu dedicata ai SS. Cosimo e
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    Damiano, ed è l'unica filiale dell'attual piviere di S. Jacopo a Vicarello.
    La contrada di Nugola è talmente migliorata che nel 1551 aveva soli 69 abitanti, nel 1745 vi si trovavano 527 persone, e nel 1833 la sua parrocchia contava 777 abitanti.
Localizzazione
ID: 3015
N. scheda: 36140
Volume: 3
Pagina: 651 - 652
Riferimenti: 55220
Toponimo IGM: Nugola nuova e vecchia
Comune: COLLESALVETTI
Provincia: LI
Quadrante IGM: 111-1
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1616890, 4825992
WGS 1984: 10.44855, 43.57929
UTM (32N): 616954, 4826166
Denominazione: Nugola Nuova e Vecchia, Nuvola
Popolo: (S. Maria e S. Andrea a Nugola) SS. Cosimo e Damiano a Nugola
Piviere: (S. Lorenzo in Piazza) S. Jacopo a Vicarello
Comunità: Collesalvetti
Giurisdizione: Livorno
Diocesi: (Livorno) Pisa
Compartimento: Pisa
Stato: Granducato di Toscana
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