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Monte Follonica, Monte Follonico (S. Leonardo)

 

(Montefollonico)

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    MONTE FOLLONICA o MONTE FOLLONICO in Val di Chiana. – Castello con antica pieve (S. Valentino) nella Comunità e circa 4 miglia toscane a libeccio di Torrita, Giurisdizione e 8 miglia toscane a ostro-libeccio di Asinalunga, Diocesi di Pienza, già di Arezzo, nel cui Compartimento è compreso il suo territorio.
    Siede il castello sulla prominenza conica di un monte, che trovasi quasi all’istesso livello di Montepulciano, e da cui Monte Follonica è 4 miglia toscane a maestrale, vale a dire 1076 braccia sopra il livello del mare.
    Cotesto castello, sebbene attualmente sia ridotto a un luogo aperto, doveva essere circondato di un doppio giro di mura, e difeso intorno da molte torri di pietra lavorata, di cui restano alcuni avanzi.
    L'antica chiesa plebana di S. Valentino, posta fuori del paese, nei secoli anteriori al mille portava il vocabolo di
    S. Valentino in Casale Ursina, o Ursino.
    Fu questa una delle pievi sino dal principio del secolo VIII dai vescovi di Siena ai prelati di Arezzo contrastata; quindi è che essa vien rammentata nell’esame de'testimoni fatto in Siena nel 715 davanti al messo del rè Luitprando a cagione della controversia accennata.
    Del castello però di
    Monte Follonica e Follonico, non s’incontrano memorie anteriori al secolo XII. Trovasi bensì fino dal novembre 790 indicato il casale di feroniano presso Monte Follonica nelle membrane appartenute alla badia di S. Salvatore al Monte Amiata, la quale e costa in Feroniano e in Monte Pulciano possedeva beni ed era patrona di una chiesa dedicata a S. Apollinare in Feroniano. Trattasi in quella carta di vendere per un soldo d'oro, all’abate del mon. Amiatino una vigna posta nel castello Puliciano nel luogo denominato Sullupina e una casa situata nel Casale Feroniano.
    Io
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    non saprei decidere, se a questo o ad altro paese omonimo dovesse applicarsi quel Casale Fulonica, di che fu fatta menzione in una delle pergamene della stessa badia Aimatina, scritta nel 18 settembre dell’anno 909.
    Non resta dubbio però che il
    Casale Feroniano, dove era nei secoli anteriori al mille l'oratorio di S. Apollinare della badia Amiatina, fosse situato a Monte Follonica; poiché, se non lo dichiarano ne una sentenza data in Torrita li 7 novembre 1037, ne un placito della contessa Beatrice nel 19 aprile 1073 emanato nella villa di S. Genesio del contado d'Arezzo, ne tampoco i diplomi imperiali concessi da Lodovico II e da Corrado II alla stessa badia, coi quali le si conferma la corte e la chiesa che essa aveva in Feroniano con le sue pertinenze, ci manifesta però che il casale Feroniano fosse vicino, seppure non equivaleva a Monte Follonica, un'istrumento del 2 maggio 1324, rogato nella badia Amiatina in camera dell’abate D. Angelo, quando alla presenza e col consenso de’suoi correligiosi egli costituì il monaco D. Andrea in cappellano e rettore della chiesa di S. Apollinare di Monte Follonica, sia per l’amministrazione e governo spirituale della medesima, come per la sua giurisdizione temporale. (ARCH. DIPL. FIOR. Carte della Badia Amiatina).
    Anche nell’Arch. Dipl. di Siena nel libro
    Balzana al n.° 57 si dichiara, che la chiesa di S. Apollinare a Monte Follonica apparteneva alla badia del Mont'Amiata.
    Dissi che Monte Follonica era un forte castello quando serviva di frontiera a difesa del territorio della Rep. senese.
    Infatti nel diario dell'archivio del Duomo di Siena, riportato dall’Ugurgieri in aggiunta alla Cronica del Dei, raccontandosi all’anno 1228 la guerra portata contro i Sanesi dagli Orvietani e Perugini uniti agli abitanti di Montepulciano,
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    si dice, che la stessa oste si accampò a Monte Follonica devastando quelle campagne.
    Nel 1249 i Signori Nove di Siena avendo saputo che il Castello di Monte Follonica era in pericolo di cadere nelle mani dei Montepulcianesi deliberarono, che il podestà Ubertino di Lando si portasse dal rè Federigo II per trattare dei negozi della loro città e particolarmente di Monte Follonica, di Ciliano e di Monticchiello.
    Nell’anno 1250 furono presi altri provvedimenti dalla stessa Signoria per fortificare il castello di Monte Follonica con nuove mura a spese del Comune di Siena a condizione della sicurtà da prestarsi dagli abitanti per il rimborso.
    Dondechè io dubito avesse origine il doppio giro di mura, di cui si veggono gli avanzi. Queste, al dire del cronista Dei, nel 1282 furono scavalcate dai Montepulcianesi e disfatte, ma essendosi sopite le discordie, tre anni dopo mediante un trattato si stabilirono i confini territoriali fra il Comune di Montepulciano e quello di Monte Follonica.
    La Rep. di Siena a seconda dello statuto del 1310 costà inviava un Vicario di prima classe per far ragione a molti paesi della Val di Chiana compresi nel contado sanese; cioè, a
    Monte Follonica, Torrita, Ciliano, Guardavalle, Asinalunga, Bettolle, Ripa , Scrofiano, Farnetella, S. Gemignanello, Modanella, ecc. (ARCH. DIPL. SAN. Consigl. della Campana).
    In quanto alle chiese, oltre l'antica pieve di S. Valentino tuttora esistente, vi sono due altre parrocchie. Il fabbricato di quella di S. Leonardo, è di costruzione vetusta e tutto di pietre quadrate; moderna però è la chiesa di S. Bartolommeo, semplice cura.
    Fuori di Monte Follonica fuvvi una badia, la cui chiesa era dedicata alla SS. Annunziata. Essa appartenne ai monaci Benedettini, poscia agli
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    Agostiniani di Siena; siccome rilevasi da un'atto del 16 aprile 1306 fatto nel coro del monastero di Monte Follonica, tendente a provare che il medesimo claustro allora apparteneva ai frati Agostiniani di Siena, mercé di una concessione stata fatta da Guglielmino Ubertini Vesc. di Arezzo, è confermata da una bolla del Pontefice Alessandro; perlochè il potestà di Siena nel 29 luglio 1306 ordino al Comune di Monte Follonica, e quindi i Signori Nove con deliberazione del 28 agosto successivo gl'ingiunsero per obbligo di proteggere gli eremitani di S. Agostino onde potessero riprendere il possesso dell’abazia di Monte Follonico. – Contuttociò la lite fu vinta dai monaci ai quali restò questa badia benché conferita spesso in commenda. Basta a provarlo una bolla del Pontefice Leone X, data in Roma li 10 maggio 1521, che conferma ad Ercole eletto vescovo di Mantova la commenda della badia di S. Maria di Follonica dell'ordine di S. Benedetto statagli conferita undici anni innanzi. (ARCH. DIPL. FIOR. Carte di S. Agostino di Siena, e di S. Michele in Borgo di Pisa.)
    Questo locale, la di cui chiesa ha colonne antichissime nella basilica sotterranea, attulmente cade in rovina.
    Di epoca più moderna è il convento di S. Sigismondo de’frati francescani Minori Osservanti situato fuori delle diroccate mura in una elevata situazione.
    Inoltre nello statuto di Siena del 1350 si fa menzione di un ospedale esistito a quell'epoca in Monte Follonica sotto l'invocazione di S. Maria.
    Tanti stabilimenti pii e religiosi dimostrano essi soli di quanta maggior popolazione e lustro fosse una volta il Castello di Monte Follonica. Il quale nell’ultima guerra contro Siena, benché guardato da un 200 fanti, fu preso senz’ostacolo dalle truppe imperiali; sicché poco dopo i suoi abitanti per istrumento dei 12 settembre 1554 si sottomisero al duca Cosimo II ed ai suoi
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    successori senza alcuna riserva.
    Nel 1618 il Castello di Monte Follonica con tutto il distretto e giurisdizione fu eretto in feudo granducale alle preci di donna Claudia d'Albon vedova del capitano Camillo Coppoli, essendo conferito da Cosimo II con titolo di marchesato al cavaliere Francesco Coppoli di lei figlio od ai suoi discendenti maschi per ordine di primogenitura, mediante diploma del 9 novembre 1618; la quale concessione nel 1738 fu rinnovata in favore del Marchese Ranieri Coppoli. E per quanto cotesto al pari di tutti gli altri feudi granducali restasse abolito dalla legge del 1749, pure la famiglia Coppoli, attualmente domiciliata in Perugia, conserva gelosamente la proprietà del palazzo marchionale di Monte Follonica commecchè essa abbia alienato i latifondi che vi possedeva.
    A levante di Monte Follonica si è scoperto qualche sepolcreto etrusco, e nel giardino del Cav. Landucci sono state trovate delle monete romane dei primi imperatori.
    Le adiacenze di questo paese sono estremamente ripide, boschive e pietrose, specialmente dalla parte del poggio che acquapende in Val di Chiana, mentre le falde occidentali del monte sono formate di tufo e di marna conchigliare, che nelle frane mostrano dei ciottoli, logori avanzi di massi pietrosi rotolati in mezzo a sottili filoni di
    Lignite.
    Incontrasi pure di frequente nelle pendici settentrionali del poggio il ferro idrato in nuclei erratici e sonanti, designati volgarmente coi nomi di
    geodi marziali, di pani del diavolo o di pietre aquiline. – Vedere TORRITA Comunità.
    Vi è in Monte Follonica una fabbrica di vetri, ma gli abitanti sono quasi tutti contadini o avventurieri lavoratori nelle terre altrui, chiamati fra noi
    pigionali; essendoché il suolo di Monte Follonica è posseduto nella massima parte da famiglie nobili di Siena, fra le quali per estensione di terreni e per intelligenza
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    agraria si distingue il Cav. Leonida Landucci.
    La parrocchia della pieve di S. Valentino fuori le mura settentrionali di Monte Follonica nel 1833 noverava 134 abitanti.
    La pieve di S. Leonardo dentro il paese, allo stesso anno contava 476 abitanti.
    La cura di S. Bartolommeo a Monte Follonica nel 1833 aveva 312 abitanti.

    MONTE FOLLONICO in Val di Chiana. – Si aggiunga la notizia dataci da GAYE nel suo
    Carteggio inedito ecc. (Voi. I) che nel dì 8 gennajo del 1479 li Signori Nove di Siena riceverono lettere del giusdicente di Monte Follonico e dal commissario per la Repubblica sanese della stessa Terra, nelle quali vi era unito un disegno a penna per indicare la posizione dei nemici postati a Montepulciano, alla Bastia, ed al Ponte a Vallano, mentre alle fortificazioni del castello (di Monte Follonico) sopravvedeva Francesco di Duccio, e ciò nel tempo in cui i Sa-nesi avevano fallo lega con il Pontefice Si sto IV e con Ferdinando d'Aragona re di Napoli contro i Fiorentini.
    Nello stesso
    Carteggio di Artisti inedito (Volume II) fu pubblicata una lettera del 28 novembre 1528 di Baldassarre Peruzzi alla Signoria di Siena intorno alla perizia di un ponte da farsi sull'Orcia, cui fu unita una petizione alla Balia di Siena dei componenti la Compagnia di S. Gio. Battista a Monte Follonico, dalla quale si rileva, che il Peruzzi aveva scelto il luogo dove fabbricare si poteva la nuova chiesa della SS. Concezione nel sito dell' altra di S. Giovanni, cioè, fra il muro castellano antico ed il nuovo di Monte Follonico.
Localizzazione
ID: 3115
N. scheda: 33350
Volume: 3; 6S
Pagina: 392 - 394; 154 - 155
Riferimenti: 33351, 33352
Toponimo IGM: Montefollonico
Comune: TORRITA DI SIENA
Provincia: SI
Quadrante IGM: 121-2
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1723368, 4778715
WGS 1984: 11.74693, 43.12978
UTM (32N): 723431, 4778889
Denominazione: Monte Follonica, Monte Follonico (S. Leonardo)
Popolo: S. Leonardo a Monte Follonico
Piviere: S. Leonardo a Monte Follonico
Comunità: Torrita
Giurisdizione: Asinalunga
Diocesi: (Arezzo) Pienza
Compartimento: Arezzo
Stato: Granducato di Toscana
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