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MONTE ROTAJO o ROTARI (Mons Rotarius) nella Versilia. – È la diramazione di un contrafforte dell’Alpe Apuana che dal Monte Gabbari s’inoltra fino a Monte Preti, separando la Val di Castello del Granducato, dalla Val di Camajore del Ducato di Lucca, fino alla strada Regia di Genova, il qual monte termina presso la dogana lucchese di Capezzano.
Del Monte Rotajo trovasi fatta menzione in una carta dell’Archivio Arcivescovile di Lucca del 25 settembre 983, in cui si tratta della permuta di beni fra Donnuccio del fu Teudegrimo dei nobili di Versilia con Teudegrimo vescovo di Lucca, il quale cedè al primo in cambio di altri beni varie possessioni appartenenti alla pieve di S. Felicita e S. Giovanni di Versilia, compreso fra quelle il poggio di Monte Rotario situato presso la detta chiesa plebana, et prope Laco. Il qual poggio, si dichiara ivi, che confinava con i beni di Fraolmo Visconte, stato pur esso autore di altri nobili di quella contrada. – (MEMOR. LUCCH. T. V. P. III).
Infatti l’antica chiesa plebana di S. Felicita trovasi a piè de’poggi fra Monte Rotajo e Monte Preti poco lungi dalla strada postale, già Via Francesca, ch’era innanzi tutto la Via Emilia di Scauro. Il Targioni nel Vol. VI de’suoi Viaggi a pag. 412 riporta lo squarcio di un lodo pronunziato dai commissari lucchesi per fissare i confini tra i comuni di Pietrasanta, di Comajore e di Monteggiori, in cui tra le altre cose fu decretata l’apertura di alcune fosse larghe almeno due braccia, a partire dal castello di Motrone e venendo in retta linea fino al fonte o polla che scaturisce sotto Monte Rotari,
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videlicet usque ad Stratam Franciscam juxta dictam pullam inclusive.
Del Monte Preti o Preiti della Versilia e della sua chiesa diruta di S. Gemignano si fa menzione in altra carta dell’Archivio Arcivescovile Lucchese, relativa ad un contratto livellario fatto (ERRATA: nell’anno 877) nell’anno 886 da Gherardo vescovo di Lucca con Pietro del fu Guniperto di beni spettanti alla chiesa di S. Gemignano Monte Preiti, dal pievanato di S. Felicita e S. Giovanni Battista di Versilia, fra i quali beni si novera un pezzo di terra posto in luogo detto substrada, confinante da un lato con la via pubblica, e dall’altro lato in padule (forse il Lago sotto Monte Rotajo rammentato nella carta del 25 settembre 983). – (MEMOR. LUCCH. T. IV. P. II.).
Nel 1223 sulla vetta di Monte Rotajo fu edificata una rocca dalla Repubblica di Lucca dello stesso nome, assalita e presa dall’oste fiorentina nel 1437 con altri luoghi della vicaria di Camajore, ma col trattato di pace del 1441 restituita nel 1442 al governo lucchese.

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e Storico della Toscana

Monte Rotajo, Monte Rotari e mettere rif. a monte preti

(Rotaio - Fortezza di Rotaio)

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