REPETTI ON-LINE

Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

cerca... .

Pietramala - Radicosa - Cave di Marmi

 

(Pietramala - Passo della Radicosa (a N))

  •   pag. 1 di 3
    RADICOSA nell’Appennino di Firenzuola. – Con questo vocabolo appellasi quel tratto di Appennino che resta fra Pietramala e la dogana delle Filigare, fra le sorgenti del torrente Diaterna e quelle della fiumana dell’Idige, sul cui dorso risiede il castellare di Cavrenno e la Dogana predetta. – Cotesto monte della Radicosa è rammentato fino dal 1021 in un atto riportato dagli Annalisti Camaldolensi. – (T. III.)

    PIETRAMALA nell'Appennino di Firenzuola. – Villaggio con chiesa plebana (S. Lorenzo) e una dogana di frontiera di terza classe nella Comunità Giurisdizione e circa 4 miglia toscane a maestrale di Firenzuola, Diocesi di Firenze, già nel piviere di
    Mongidori nella Diocesi di Bologna, Compartimento fiorentino.
    Risiede sul giogo dell'Appannino centrale, nella parte che acquapende verso il mare Adriatico, tra la dogana delle Filigare, l’albergo del Covigliajo o i così detti fuochi di Pietramala.
    Questo villaggio non deve confondersi col castellare di
    Pietramala di sopra citato donde presero la denominazione i potenti dinasti della prosapia Tarlati; imperocchè nel Villaggio di Pietramala dell'Appennino ebbero un dì signoria gli Ubaldini del Mugello, alla qual famiglia venne confermata dall'Imperatore Federigo II con privilegio del 25 novembre 1220 fra le altre cose la curia di Pietramala coi suoi allodj.
    Se il nome di
    Pietramala le sia derivato dalla qualità del sasso, o da qualcuna delle antiche pietre migliari della via Cassia, quale via probabilmente nei contorni di Pietramala valicava l’Appennino per seguitare il cammino verso Bologna, mancano indizi da potervi appoggiare una plausibile congettura.
    Dirò bensì che il Gherardacci nella sua istoria di Bologna (Lib. XIII) scrisse, come nell'anno 1300 di ottobre, andando in rovina la strada per la quale passavano i pellegrini da Bologna per Firenze a Roma sicchè difficilmente nè a cavallo nè a piedi si poteva
  •    pag. 2 di 3
    praticare, per ordine del senato bolognese fu fatta rassettare cominciando dalla terra di S. Ruffillo di sopra insino alla terra di Pietramala; nella qual occasione vennero anche fabbricati dei ponti dove il bisogno lo richiedeva. In questa stessa via sett'anni dopo per ordine del Cardinale Legato Napoleone Orsini fu assalito, spogliato e messo alla tortura un ambasciatore che i Bolognesi inviarono a Firenze (oper. cit.), ed era quella stessa via nella quale nel 1348 fu svaligiato dagli sgherri degli Ubaldini un negoziante fiorentino mentre da Avignone tornava in patria. – (M. VILLANI, Cronic.)
    Quell’antica strada venendo da Bologna passava per
    Pietramala, Valli, Borgo a Cornacchiaja e Cà Bruciata, e varcando il monte di Castel Guerrino scendeva alla pieve di S. Agata in Mugello. La qual via fu abbandonata dopochè il Comune di Firenze nel 1361 ordinò quella maestra che fu per 4 secoli la postale di Bologna passando da Firenzuola e dal giogo sopra Scarperia. – (MATTEO VILLANI, Oper.cit.)
    Il paese di Pietramala dell'Appennino cadde in potere della Repubblica fiorentina nel del 1404, e nel dì 29 dello stesso mese i suoi abitanti ottennero diverse capitolazioni specialmente favorevoli ad alcune persone che avevano cooperato a tale acquisto. – (ARCH. DELLE RIFORMAGIONI DI FIRENZE.)
    D'allora in poi Pietramala fu unita alla giurisdizione del vicario di Firenzuola, ossia dell'
    Alpi Fiorentine, mentre per la giurisdizione ecclesiastica i Pietramalesi dipendevano sempre dall'arcivescovo di Bologna, finchè da questa diocesi fu smembrata la parrocchia di Pietramala insieme con quelle di Bruscoli e di Cavrenno per bolla del Pontefice Pio VI del 16 dicembre 1785. Quindi per decreto dell'arcivescovo fiorentino del 23 novembre 1788 la chiesa di S. Lorenzo a Pietramala venne innalzata al grado di pieve, cui furono date a suffraganee le cinque parrocchie seguenti: 1. S.
  •   pag. 3 di 3
    Martino a Bruscoli, che fu della Diocesi di Bologna, di padronato della famiglia Pierallini; 2. S. Michele a Cavrenno, già della Diocesi di Bologna; 3. S. Bartolommeo a Valli, staccata dal piviere di Cornacchiaja; 4. S. Matteo al Covigliajo, smembrata dalla suddetta pieve; 5. S. Lorenzo a Peglio, staccata dalla pieve di Bordignano.
    Nella chiesa di S. Lorenzo a Pietramala sotto dì 11 maggio del 1257 fu stipulato un istrumento pel quale messere Ugolino d'Azzone degli Ubaldini di Montaccianico vendè al cardinale Ottaviano degli Ubaldini tutto ciò che egli possedeva in Pulicciano di Mugello e suo territorio coi diritti che aveva nella badia di Razzuolo, nelle chiese di S. Giovanni di Camaggiore, di S. Michele di Ronta, ed altre sue ragioni.
    A Pietramala esiste fino al cadere del secolo XVIII un ospedale per i pellegrini, il cui locale fu ridotto ad uso di magazzino. Vi è una dogana di terza classe dipendente dal doganiere delle Filigare.
    Pietramala è nota al naturalista per i suoi
    Fuochi, dei quali fu data la descrizione e giacitura all'Articolo FIRENZUOLA Comunità.
    La parrocchia di S. Lorenzo a Pietramala nel 1833 contava 437 abitanti.
Localizzazione
ID: 3242
N. scheda: 40130
Volume: 4
Pagina: 212 - 213, 720
Riferimenti: 34980, 53410
Toponimo IGM: Pietramala - Passo della Radicosa (a N)
Comune: FIRENZUOLA
Provincia: FI
Quadrante IGM: 098-2
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1686926, 4892895
WGS 1984: 11.33885, 44.1669
UTM (32N): 686990, 4893070
Denominazione: Pietramala - Radicosa - Cave di Marmi
Popolo: S. Lorenzo a Pietramala
Piviere: (Mongidori) S. Lorenzo a Pietramala
Comunità: Firenzuola
Giurisdizione: Firenzuola
Diocesi: (Bologna) Firenze
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
  trova nel testo
 
  scarica scheda
  aggiungi note