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Dizionario Geografico Fisico
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Pieve di Pastorale - Pecora - Valle della Pecora

 

(Casa Fraschiera - Fiume Pecora)

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    PIEVE, PIEVINA, PIEVE VECCHIA, PIEVACCIA (Plebs). – Nomi generici rimasti a molte chiese battesimali di campagna abbandonate, le quali sebbene mancanti del titolo specifico ci richiamano per avventura, non dirò all’epoca dello stabilimento delle diocesi ecclesiastiche, ma sivvero all’età delle prime chiese sottomatrici, il cui distretto giurisdizionale servì più tardi di modello al perimetro civile delle respettive comunità. – Avvagnachè il pievano, come dissi all’Articolo BOSSOLO (S. PIERO in) era nel tempo stesso il rettore delle anime del suo piviere, ed il sindaco di quella stessa popolazione, ossia comunità. Così la casa di Dio serviva anche di sala comunitativa, e le campane della pieve chiamavano il popolo ad un doppio oggetto, cioè a cantare le glorie di Dio e a salvare nelle occorrenze dai pericoli la patria; Ad Dei gloriam et Patriae liberationem, tale si è il motto costante che leggesi scolpito in quelli strumenti sonori.
    Dondechè potrebbe giovare alla storia il rintracciare nei nomi generici di
    Pieve vecchia i luoghi dove il popolo, ossia la plebe di quel tal distretto soleva riunirsi per adempire ai doveri di cristiano e a quelli di cittadino. Quindi le suddivisioni delle chiese succursali, ossiano parrocchie suffraganee di ciascuna pieve nei secoli posteriori al mille servirono di norma a formare altrettanti comunelli, rappresentati da una di quelle piccole popolazioni, la riunione delle quali costituiva la comunità più o meno vasta a tenore dell’estensione di quel dato piviere.

    PIEVE DI PASTORALE nella Valle della Cornia. – Una delle antiche pievi distrutte della diocesi di Populonia, che fu nel poggio di Monte Bamboli alla sinistra del torrente Milia e del fiume Cornia dentro gli attuali confini della Comunità di Massa Marittima.
    Agli
    Articoli MARSILIANA e MONTE DI MARE citai un documento del 5 gennajo 1204,
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    nel quale si rammenta la Pieve di Pastorale posta fra i poggi di Vitulonia, (ora di Castiglion Bernardi) e la Terra Rossa presso Marsiliana donde si va a Tricasi.
    Siccome il pievanato di
    Pastorale confinava dal lato della Cornia con il Gualdo del Re e la chiesa di S. Regolo in Gualdo, ora la Madonna del Frassina, già di padronato dei vescovi di Lucca, così molte membrane dei secoli anteriori al mille pubblicate di corto nei Vol. IV e V delle Memorie lucchesi rammentano la pieve ed il vico di Pastorale.
    Uno però dei documenti più confacenti a far conoscere l’ubicazione della distrutta pieve di
    Pastorale è l’atto di rinunzia fatto il 16 marzo 1135 dall’abate di S. Michele della Verruca di Pisa, e da un prete della Rocca (Pannocchieschi) a qualunque ragione eglino potessero pretendere sopra il mulino di Teupascio posto in luogo detto Pastorale in Val di Cornia, e sulle mulina del Gualdo del Re comprese nel contado volterrano, territorio di Massa. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte della Comunità di Massa.

    PECORA fiume nella Maremma massetana. – È una fiumana che percorre una vallata omonima avente circa 14 miglia toscanedi lunghezza nella direzione di settentrione a ostro.
    Schiudesi essa sulla faccia meridionale di Monte Bamboli, e di là la Pecora scorrendo per la tenuta della
    Marsiliana del Vescovo accoglie il torrente Sala che viene dalle falde settentrionali del poggio di Massa marittima, dopo di che la Pecora prende la direzione di libeccio. Quivi presso maritatasi al torrente Borgognano ritorna nella direzione da ostro fino alla
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    Cura nuova dove attraversa sotto un ponte la grande strada di Valpiana per poi dirigersi nel padule di Scarlino, che si sta attualmente bonificando con le sue scarse torbe pietrose, costà dove la Pecora per il Puntone di Scarlino sbocca poi nel mare.

    VALLE DELLA PECORA nella Maremma Massetana. – E’ una delle più corte ed anguste Valli della Maremma centrale del granducato, il corso del cui fiumicello fu già indicato all’Articolo PECORA.
    Esso scaturisce dal fianco meridionale del poggio di Monte Bamboli, e dopo aver accolto nel suo alveo, alla sinistra le tiepidi acque del torrente
    Ronna e Venelle, i quali scendono dal fianco australe del monte di Massa marittima, ed alla sua destra le acque che fluiscono fra la Marsiliana e Montioni cotesto fiumicello dirigesi a scirocco a impelagarsi nel mare mediante il Padule di Scarlino.
    Ho compreso in questa piccola Valle una terza parte della Comunità di Massa Marittima, 2/3 della soppressa Comunità di Scarlino e Buriano, la metà di quella di Gavorrano.

    PROSPETTO della SUPERFICIE QUADRATA e della POPOLAZIONE della VALLE SUPERIORE DELLA PECORA e delle VALLECOLE CONTIGUE negli anni 1833 e 1844

    1. nome del Capoluogo della Comunità: Gavorrano (per 1/2 circa)
    superficie territoriale in quadrati agrari: 35416,41
    abitanti nel 1833: n° 1718
    abitanti nel 1844: n° 1301
    2. nome del Capoluogo della Comunità: MASSA MARITTIMA, città (per 1/3 circa)
    superficie territoriale in quadrati agrari: 43087,92
    abitanti nel 1833: n° 2253
    abitanti nel 1844: n° 2387
    3. nome del Capoluogo della Comunità: Scarlino e Buriano (per 2/3 circa)
    superficie territoriale in quadrati agrari: 47223,00
    abitanti nel 1833: n° 2291
    abitanti nel 1844: n° 1735

    - TOTALE superficie territoriale in quadrati agrari: 146727,33
    - TOTALE abitanti nel 1833: n° 6262
    - TOTALE abitanti nel 1844: n° 5423
Localizzazione
ID: 3251
N. scheda: 40280
Volume: 4; 5
Pagina: 83, 237 - 238, 245; 661
Riferimenti: 23000, 30220, 42510
Toponimo IGM: Casa Fraschiera - Fiume Pecora
Comune: MASSA MARITTIMA
Provincia: GR
Quadrante IGM: 119-2
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1649405, 4764780
WGS 1984: 10.83444, 43.02258
UTM (32N): 649469, 4764955
Denominazione: Pieve di Pastorale - Pecora - Valle della Pecora
Popolo: Pastorale
Piviere: Pastorale
Comunità: Massa Marittima
Giurisdizione: Massa Marittima
Diocesi: Populonia
Compartimento: Grosseto
Stato: Granducato di Toscana
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