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Dizionario Geografico Fisico
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Greco e Pieve S. Stefano - Pieve S. Stefano

 

(S. Stefano)

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    GRECO, e PIEVE S. STEFANO nella Valle del Serchio. – Due borgate che davano il titolo a due chiese parrocchiali (S. Andrea a Greco e S. Stefano a Torri) riunite alla seconda che è chiesa plebana, nella Comunità Giurisdizione Diocesi Ducato e intorno a 4 miglia toscane a maestro di Lucca.
    Queste due borgate situate in collina alla destra del torrente
    Freddana costituiscono una delle sezioni della comunità di Lucca, dove nel 1832 contavansi 457 abitanti. – Vedere TORRI.

    PIEVE, PIEVINA, PIEVE VECCHIA, PIEVACCIA (
    Plebs). – Nomi generici rimasti a molte chiese battesimali di campagna abbandonate, le quali sebbene mancanti del titolo specifico ci richiamano per avventura, non dirò all’epoca dello stabilimento delle diocesi ecclesiastiche, ma sivvero all’età delle prime chiese sottomatrici, il cui distretto giurisdizionale servì più tardi di modello al perimetro civile delle respettive comunità. – Avvagnachè il pievano, come dissi all’Articolo BOSSOLO (S. PIERO in) era nel tempo stesso il rettore delle anime del suo piviere, ed il sindaco di quella stessa popolazione, ossia comunità. Così la casa di Dio serviva anche di sala comunitativa, e le campane della pieve chiamavano il popolo ad un doppio oggetto, cioè a cantare le glorie di Dio e a salvare nelle occorrenze dai pericoli la patria; Ad Dei gloriam et Patriae liberationem, tale si è il motto costante che leggesi scolpito in quelli strumenti sonori.
    Dondechè potrebbe giovare alla storia il rintracciare nei nomi generici di
    Pieve vecchia i luoghi dove il popolo, ossia la plebe di quel tal distretto soleva riunirsi per adempire ai doveri di cristiano e a quelli di cittadino. Quindi le suddivisioni delle chiese succursali, ossiano parrocchie suffraganee di ciascuna pieve nei secoli posteriori al mille servirono di norma a formare altrettanti comunelli, rappresentati da una di
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    quelle piccole popolazioni, la riunione delle quali costituiva la comunità più o meno vasta a tenore dell’estensione di quel dato piviere.

    PIEVE S. STEFANO nella Valle del Serchio. – Pieve antica che dà il nome a una borgata nella Comunità Giurisdizione Diocesi e Ducato di Lucca, da cui dista 4 miglia toscane a maestro. Risiede sulla faccia orientale dei poggi che separano il vallone della
    Freddana dal valloncello della Contessora.
    All’Articolo GRECO e PIEVE S STEFANO dissi, che queste due borgate erano riunite sotto il solo popolo della
    Pieve S. Stefano a Torri, mentre la Pieve di Torri è diversa da questa di S. Stefano, ed ha per titolare S. Nicolao. Della Pieve di S. Stefano sulla Freddana si trovano memorie fino dal secolo IX nelle carte dell’Arch. Arciv. Lucch. Nel catalogo del 1260 cotesta pieve aveva sottoposte le seguenti chiese: 1.° S. Martino in Vignale (parrocchia esistente) 2.° S. Tommaso a Castagnori (parrocchia esistente); 3.° S. Michele di Forci o Furci (parrocchia esistente) 4.° S. Andrea di Greco (riunita alla pieve); 5.° SS. Ippolito e Cassiano a Mitigliano (esistente). In seguito vi furono aggregate le parrocchie di S. Maria a Vecoli, e di S. Maria Assunta a Carignano le quali spettavano al pievanato di S. Macario.
    Il popolo della Pieve di S. Stefano unito a quello soppresso di Greco nel 1832 constituiva una sezione della Comunità di Lucca, la di cui popolazione ascendeva a 457 abitanti. –
    Vedere GRECO e PIEVE S. STEFANO.

    STEFANO (PIEVE DI SAN) nella Valle del Serchio. – Pieve antica, il cui popolo abbraccia altri due annessi, cioè di Forci e di Greco, nella Comunità Giurisdizione e circa 6
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    miglia toscane a scirocco di Pescaglia, Diocesi e Ducato di Lucca.
    Risiede in poggio alla destra del torrente
    Freddana fra le villate di Forci e Greco.
    Appella al villaggio di S. Stefano a Morano e non a questo della pieve un lodo pronunziato verso il 1080 tra Anselmo vescovo di Lucca ed Itta vedova d’Ildebrando di Guido rispetto alla giurisdizione di varii villaggi, fra i quali si aggiudicarono alla mensa vescovile di Lucca la villa di S. Stefano, la quale si dice compresa nel distretto di Mociano. –
    Vedere MORJANO nella Valle del Serchio.
    Il piviere di Santo Stefano nel catalogo del 1260 comprendeva cinque cure: cioè; 1. S. Martino
    in Vignale (esistente), 2. S. Tommaso a Castagnori (idem); 3. S. Michele di Forci (soppressa) 4. S. Andrea al Greco (idem); 5. S. Cassiano a Mutigliano (esistente). – Vedere GRECO e FORCI.
    La parrocchia della Pieve di S. Stefano nel 1832 contava 451 popolani.
Localizzazione
ID: 3253
N. scheda: 40310
Volume: 2; 4; 5
Pagina: 505; 237 - 238, 258; 466
Riferimenti: 13220, 22450
Toponimo IGM: S. Stefano
Comune: LUCCA
Provincia: LU
Quadrante IGM: 104-1
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1616319, 4860236
WGS 1984: 10.44889, 43.88762
UTM (32N): 616383, 4860411
Denominazione: Greco e Pieve S. Stefano - Pieve S. Stefano
Popolo: S. Stefano a Pieve S. Stefano e Greco (con annesso S. Michele a Forci)
Piviere: S. Stefano a Pieve S. Stefano e Greco (con annesso S. Michele a Forci)
Comunità: Lucca
Giurisdizione: Lucca
Diocesi: Lucca
Compartimento: x
Stato: Ducato di Lucca
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