REPETTI ON-LINE

Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

cerca... .

Poggi, Pogi, Poci - Viscontado di Val d'Ambra

 

(Pogi)

  •   pag. 1 di 3
    AMBRA (VISCONTADO DI VAL D’). Sotto questo nome usato spesse volte dagli storici fiorentini si sottintendeva quella parte di contrada della Val d’Ambra, i di cui abi-tanti erano vassalli dei conti Guidi, governati da un loro rappresentante o potestà, che aveva il titolo di Visconte.
    I visconti di Val d’Ambra risiedevano sino dal principio del secolo XIII in Bucine, ed anche in Pogi. Essi facevano ragione o per meglio dire avevano facoltà di angariare le popolazioni del Viscontado d’Ambra. Dipendevano dai conti Guidi i castelli di Caposelvi, Galatrona, Bucine, Pogi, Mercatale, Torre S. Reparata, Rendola, Tontennano, ec.
    Anche la chiesa aretina aveva il suo vi-scontado in Val d’Ambra, di cui fu capo luogo Civitella; ed è quel viscontado rammentato da Giovanni Villani all’anno 1337, quando lo possedeva Saccone Tarlati che l’acquistò dal vescovo Guido suo fratello. Componevasi dei castelli di
    Civitella, Ambra, Cennina, Leolino e Cacciano, allorché lo riteneva il vescovo Buoso degl’Ubertini successore de’Tarlati, o i suoi nipoti, i quali a forma del trattato di Sarzana, del 1353, dovettero rilasciarlo libero alla Repubblica fiorentina, sotto il dominio della quale varie popolazioni di Val d’Ambra si erano date sino dal 1350.
    A quest’epoca il Comune di Firenze, secondando il suo sistema politico già felicemente conseguito contro altri tirannetti del Val d’Arno superiore e del Mugello, dette ordine che si fabbricasse nel luogo detto Selvapiana in Val d’Ambra una terra munita, acciocchè quelli di Castiglion Alberti, della Badia d’Agnano, della pieve di Prisciano, di Capannoli, di S. Leolino, di Monteluci, di Cacciano e di Cornia vi andassero ad abitare, con la mira di lasciare desolati i castelli di nuovo acquisto, e togliere ai vecchi signori ogni speranza di riaverli (
    AMMIR. Istor. fior.)

    POGGI, o POGI, talvolta Poci, in Vald'Ambra. – Castello con parrocchia
  •    pag. 2 di 3
    (S. Donato) nel piviere di Capannole, Comunità e circa un miglia a ostro dei Bucine, Giurisdizione di Montevarchi. Diocesi e Compartimento di Arezzo.
    La smantellata rocca di Pogi vedesi sopra il risalto di una collina alla destra dell'Ambra, mentre il suo borgo trovasi sulla strada provinciale lungo la fiumana.
    Ebbero podere in cotesto luogo i monaci della Badia d’Agnano, che sino dal 1138 possedevano in Pogi un mulino tuttora esistente, sebbene i diritti baronali spettassero, ai conti Guidi. – Infatti il Castello di Pogi del viscontado di Val d'Ambra appartenne ai conti Guidi di Porciano, dai quali dipendevano i popoli dei Bucine, di Caposelvi, Galatrona, Mercatale, Pogi, Torre S. Reparata, Rendola, e Tentennano. Imperocchè nel 1262 gli abitanti di Pogi giurarono fedeltà e vassallaggio al conte Guido di Tegrimo de’conti Guidi di Porciano, poco dopo avere quel conte acquistato dai suoi consorti per lire 910 il castello di Pogi e la villa di Tentennano con le loro appartenenze. – (AMMIR. Stor. de’conti Guidi). – Fu allora inviato a Pogi col titolo di visconte, o podestà, Orlando degli Alergotti di Arezzo, dopo che il conte Guido di Tegrimo nel marzo del 1266 si era dato in accomandigia agli Aretini insieme con i vassalli suoi e con i castelli che possedeva in Val d'Ambra.
    Posteriormente acquistò giurisdizione se non sul castello al certo sulla chiesa di Pogi il famoso Pier Saccone Tarlati di Pietramala, fratello dei potente Guido vescovo e signore di Arezzo, imperocché nel 1322 egli vendé al conte Guido Alberto di Tancredi de’Conti Guidi di Porciano la 16.a parte de’beni e giurisdizioni appartenenti alle chiese del Bucine, di Galatrona, di Pogi, di Rendola e della Torre a Marcatale.
    Finalmente i figli del suddetto Conte Guido Alberto per istrumento degli 11 febbrajo 1327 per fiorini 800 d'oro rinunziarono ai loro diritti sopra i castelli del
  •   pag. 3 di 3
    Bucine, Caposelvi, Galatrona, Mercatale, Pogi, Torre, Rendola e Tentennano che gli appartenevano in Val d'Ambra; comecchè cotesto contratto venisse annullato da un altro istrumento rogato in Bucine lì 12 giugno dello stesso anno 1327, finché i popoli del viscontado di Val d'Ambra de 'conti Guidi si ribellarono al Comune di Arezzo, allorquando il conte Zaffiro di Porciano con atto del 25 luglio 1336 diede il suo assenso alla rivolta, ed alla risoluzione presa da quei vassalli di sottoporsi alla Repubblica Fiorentina (Opera citata). – Dondechè tutta la contrada di Val d'Ambra nel 1338 venne incorporata al contado di Firenze, del quale il popolo di Pogi seguitò d'allora in poi la sorte. – Vedere AMBRA (VISCONTADO IN VAL D’).
    La parrocchia di S. Donato a Pogi, o Poggi, è di collazione alternativamente del Principe e della famiglia Ricasoli di Firenze.
    Essa nel 1833 contava una popolazione di 296 abitanti.

Localizzazione
ID: 3298
N. scheda: 40900
Volume: 4; 5
Pagina: 479 - 480;
Riferimenti:
Toponimo IGM: Pogi
Comune: BUCINE
Provincia: AR
Quadrante IGM: 114-3
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1711834, 4815767
WGS 1984: 11.61956, 43.46639
UTM (32N): 711898, 4815942
Denominazione: Poggi, Pogi, Poci - Viscontado di Val d'Ambra
Popolo: S. Donato a Pogi
Piviere: SS. Quirico e Giuditta a Capannole
Comunità: Bucine
Giurisdizione: Montevarchi
Diocesi: Arezzo
Compartimento: Arezzo
Stato: Granducato di Toscana
  trova nel testo
 
  scarica scheda
  aggiungi note