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Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

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Poggio Imperiale, Poggio Baroncelli - Bandita del Poggio Imperiale

 

(Poggio Imperiale)

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    POGGIO IMPERIALE nel suburbio meridionale di Firenze. – Questo poggio con villa granducale fu appellato Poggio Baroncelli da un'estinta prosapia fiorentina, cui appartenne. Quiudi prese quello di Poggio Imperiale da un magnifico palazzo della Corona con annesso giardino e varj poderi compresi nel popolo di S. Felice a Enna, Comunità Giurisdizione e circa miglia toscane 1 e 1/2 a grecale del Galluzzo, Diocesi e Compartimento di Firenze.
    Risiede il palazzo davanti ad un piazzale che gira a semicerchio dirimpetto ad un ampio stradone lungo quasi un miglio toscano, dolcemente inclinato e fiancheggiato da doppia linea di annosi cipressi e di lecci, pel quale vi si conduce escendo da Firenze per la Porta romana o di S. Pier Gattolino.
    Il Professore pisano Anguillesi nelle sue notizie storiche de’palazzi e ville appartenenti all’I. e R. Corona di Toscana, scrivendo di questa del Poggio Imperiale disse, essere ignoto come ed in qual tempo la
    villa Baroncelli passasse nella casa Salviati, un individuo, della quale, Alessandro Salviati, la possedeva intorno al 1548, allora quando Cosimo I se ne impadronì per confisca unitamente a tutti gli altri beni de'ribelli e fuorusciti con una legge che parve molto severa fino agl'istessi suoi consiglieri e ministri e che sentiva un poco troppo lo spirito di vendetta e di avidità. Comecchè quest'ultima salleticata fosse dall'amena posizione della villa Baroncelli situata assai d'appresso alla capitale, ed a contatto, per così dire, del R. giardino di Boboli, tutta volta poco tempo dopo (l ottobre 1548) l’istesso Cosimo la donò alla sua prediletta figlia Isabella maritata al duca Giordano Orsini di Roma, a condizione che, mancando la sua successione maschile, quel resedio dovesse tornare alla Corona di Toscana. – Passata pertanto all’altra vita la principessa Isabella senza far testamento, e nella tragica guisa che dicemmo
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    all'Articolo CERRETO GUIDI, il Granduca Francesco I con motuproprio del 26 ottobre 1576 donò la villa Baroncelli al marito e verisimilmente all'assassino di donna Isabella, ed al loro figlio Don Virginio Orsini durante la loro vita per ritornare dopo ai successori del Granduca. Anco più generoso fu Ferdinando I che nel 27 settembre del 1591 estese la donazione del di lui fratello ai figli di Don Virginio Orsini e loro discndenti maschi in perpetuo.
    Spenta però la famiglia Orsini, sottentrò non saprei dire come, al dominio del
    Poggio Baroncelli e del ducato di Bracciano presso Roma la famiglia Odescalchi, dalla quale la villa ed il Poggio Baroncelli nel 1622 furono riacquistati alla Corona di Toscana, mediante la somma di 25000 ducati, dalla Granduchessa Maria Maddalena d’Austria moglie del Granduca Cosimo II.
    Cotesta Principessa allora fece ingrandire notabilmente e abbellire cotesto sontoso palazzo sotto la direziosie dell'architetto Giulio Parigi. Quindi in onore della sua imperiale famiglia Austriaca, volle che la real villa, lasciato il nome di
    Baroncelli, prendesse quello di Poggio Imperiale, siccome lo qualifica la seguente iscrizione in marmo posta sull'ingresso della medesima:

    VILLA IMPERIALE AB AUSTRIACIS
    AUGUSTIS NOMEN CONSECUTA
    FUTURAE MAGNAE DUCES ETRURIAE
    VESTRO OCIO DELISQUE
    AETERNUM INSERVAT

    La Granduchessa Vittoria della Rovere, moglie di Ferdinando II, e nuora di Maria Maddalena d'Austria accrebbe di appartamenti lo stesso palazzo dalla parte di mezzo giorno; ma niuno de'Granduchi di Toscana vi profuse tanta somma per aumentarlo e abbellirlo quanto Leopoldo I, il quale si giovò dell’opera dell'architetto esimio Paoletti. Basta leggere il rendiconto di quel Principe immortale stampato in Firenze nel 1791 sotto il titolo di
    Governo della Toscana sotto il Regno di Pietro Leopoldo per sapere che un milione e setteceotomila seicentoventuna lira di Toscana furono spese da quel sovrano nella fabbrica e abbellimenti del
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    Poggio Imperiale.
    Anco l'ex-regina Maria Luisa di Borbon, mentre reggeva l'Etruria per Carlo Lodovico, e dopo di Lei il cessato governo francese, quindi al suo ritorno in Toscana il Granduca Ferdinando III, comandarono l’uno dopo l’altro grandiosi lavori nel Poggio Imperiale, aggiungendo alla sua facciata un portico con due ale ed una ricca cappella, oltre molti altri vistosi annessi.
    Per quello che riguarda la storia del Poggio Imperiale, già
    Poggio e villa Baroncelli, il fatto più importante e più ricordevole è il pubblico duello fra Lodovico Martelli e Giovanni Bandini, accaduto nel 12 marzo del 1530 sul prato davanti al palazzo medesimo; fatto che trovasi minutamente descritto da Benedetto Varchi nella sua storia fiorentina.
    Ad eccezione di cotesta avventura l’istoria non fa altra menzione della R. Villa del Poggio Imperiale, nella quale in certe stagioni dell'anno fecero il loro soggiorno varj Granduchi di Toscana, e la Regina reggente dell'Etruria, colà dove Francesco Redi nel Ditirambo, il
    Bacco in Toscana, strabilì l'allegro soggiorno del suo protagonista:

    E colà dove Imperial Palagio
    L'Augusta fronte inver le nubi inalza,
    In verdeggiante prato
    Colla voga Arianna un dì sedea, ec.
Localizzazione
ID: 3313
N. scheda: 41110
Volume: 1; 2
Pagina: 255 - 256; 491 - 493
Riferimenti:
Toponimo IGM: Poggio Imperiale
Comune: FIRENZE
Provincia: FI
Quadrante IGM: 106-2
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1680982, 4846461
WGS 1984: 11.24874, 43.75065
UTM (32N): 681046, 4846636
Denominazione: Poggio Imperiale, Poggio Baroncelli - Bandita del Poggio Imperiale
Popolo: S. Felice a Ema
Piviere: S. Reparata, S. Maria del Fiore a Firenze
Comunità: Galluzzo
Giurisdizione: Galluzzo
Diocesi: Firenze
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
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