Repetti on-line

pag. 1 di 3
BARATTI (TORRE DI PORTO). È una delle torri lungo il littorale tocano fornita di presidio militare.
È situata sul corno sinistro del Porto alla base occidentale del poggio su cui esistono pochi avanzi di mura etrusche, presso al moderno castello di Populonia.

PORTO BARATTI o BARATTO, talvolta PORTO BARATTORI, già di POPULONIA. – Piccola cala o seno di mare con torre, presidio e dogana di seconda classe, nella Comunità, Giurisdizione e circa miglia 5 a settentrione di Piobino, Diocesi di Massa Marittima Compartimento di Grosseto, già di Pisa.
È un porto naturale di figura semicircolare, cui fa spalliera dal lato di scirocco il promontorio di Populonia, sulla di cui punta estrema trovasi la Torre di porto Baratti, sul corno opposto a settentrione-grecale sorge a piè di una rupe la Torre nuova. Probabilmente ebbe il nome di Barattoli da un castello omonimo che al pari di Torre Nuova fu in Sardegna, cui appella la Rubrica 33 del Lib. IV del Breve pisano del 1286, intitolata de Emptoribus Montis novi, Baratturi et Orgogliosi, ne faciant interdictum.
Comecchè fosse, dello stato antico di cotesto porto com'era 1820 anni indietro, ci lasciò breve memoria Strabone, e quattro secoli più tardi Rutilio Numaziano. – Vedere POPULONIA.
Ma anche nel medio evo esisteva costà sotto l'abbandonata città di Populonia una specie di castelletto con un mucchio di case, nelle cui vicinanze furono dissotterrati in tempi moderni frammenti di mosaico, capitelli, pezzi di colonne, cornici e lastroni di marmo.
Poco lungi dalla Torre di porto Baratti sporge dalla rupe sul mare uno scoglio acuto chiamato la Punta della Tonnarella, cui facilmente intese riferire Strabone nominandolo Tinnoscopio di Populonia, o dir si voglia Specolai, per vedere di costà entrare i tonni nella sottoposta tonnara.
Uno
pag. 2 di 3
de’documenti, il più antico del medio evo, relativo al Porto Barattori ci scuopre che nel castelletto di tal nome e nel suo distretto ebbero signoria dopo il mille i conti della Gherardesca; lo che fu dimostrato da un istrumento del 23 aprile 1118 (stile pisano) scritto nel Porto Barattori dentro lo stesso castello? dal quale atto rilevasi che tre fratelli, Gottifredo, Roberto e Teudicio, figli del fu conte Ugo, concederono a una loro cognata per nome Ermengarda, finoachè questa convivesse nella casa dei tre cognati predetti, le porzioni del castello e del Porto Barattori con la corte e sue pertinenze che ai medesimi spettavano, e più tutto ciò che avevano nei castelli e corti di Biserno, di Bibbona, in Bellora, in Collina ed in Strido, oltre la porzione di lucro che le si perveniva sulla metà del castello e corte di Gabbreto; delle quali cose vollero che la loro cognata Ermengarda godesse liberamente l'usufrutto. – (ARCHIVIO ARCIVESCOVILE DI PISA). – Vedere ABAZIA DI FALESIA E PIOMBINO.
Nella guerra portata nella Maremma toscana (anno 1448) dal re Alfonso d'Aragona, Porto Baratti servì per qualche tempo di quartier generale allorché quel sovrano tentò di prendere Campiglia e Piombino; sì perchè quivi il suo esercito poteva fornirsi copiosamete per la via di mare; sia per esservi l'aria più temperata e meno malsana che altrove.
All'ingresso della cala di Porto Baratti lo scandaglio pesca da 60 piedi e da 12 a 15 piedi dentro il porto; nel quale però i bastimenti, se trovansi al coperto dai scirocchi, non lo sono dai libecci e dai grecali.
Risiede costà nel Porto Baratti un ufiziale castellano con guardie e cavalleggeri presso la dogana, il cui doganiere soprintende a
pag. 3 di 3
quelle di terza classe di Bibbona, Castagneto, Castiglioncello e Torre Mozza.

REPETTI ON-LINE

Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

Porto Baratti, Porto Baratto, Porto Barattori, di Populonia - Torre di Porto Baratti

(Baratti)

REPETTI ON-LINE

Dizionario Geografico Fisicoe Storico della Toscana

Porto Baratti, Porto Baratto, Porto Barattori, di Populonia - Torre di Porto Baratti

(Baratti)

Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana