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Dizionario Geografico Fisico
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Porto d'Ercole, Port'Ercole, Portercole

 

(Porto Ercole - La Rocca)

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    PORTO D'ERCOLE, PORT'ERCOLE (Pors Herculis)nel Monte Argentaro. – Porto naturale situato nell'estrema punta orientale del Monte Argentaro, già Promontorio Cosano, con sovrastante castello e sottoposto villaggio fabbricato a palco fino alla riva del mare. – La sua chiesa arcipretura (S. Erasmo) è compresa nella Giurisdizione e circa a 6 miglia a levante-scirocco di Porto S. Stefano, capoluogo della nuova Comunità del Montargentaro, Diocesi di Sovana, Compartimento di Grosseto.
    Antichissimo è il nome che conserva tuttora Port'Ercole, mentre Strabone lo registrò nella sua opera geografico-storica, e dopo di lui da altri scrittori di geografie, di portulani e d'itinerarj marittimi fu rammentato.
    All'
    Articolo ORBETELLO dissi che Port'Ercole fu compreso nella donazione fatta dall'Imperatore Carlo Magno, fra l'804 e l'805, alla badia di S. Anastasio ad Aquas Salvias presso Roma, contuttochè la sua chiesa parrocchiale siasi mantenuta continuamente sotto la Diocesi di Sovana; dissi inoltre che Port'Ercole alla fine del secolo XIII da que'monaci fu infeudato con Orbetello e suo territorio ai conti Orsini di Sovana, i quali lo ritennero fino al 1452, alla qual epoca costoro lo cedettero alla Repubblica sanese mediante un lodo del Pontefice Niccolò V, ratificato nel 1459 dal Pontefice Pio II. In quel frattempo il Comune di Siena ordinò che si edificasse una fortezza sopra Port'Ercole, per servire di vedetta affinchè di là si potesse far segnale alle saline di Grosseto e agli altri luoghi littoranei onde gli abitanti quante volte vedessero apparire navigli barbareschi avessero tempo di porre sè e le loro case in salvo. Ma parendo al Comune di Siena che ciò non bastasse, Port'Ercole con tutto il Monte Argentaro fu dato in custodia ad un esperto marino veneto, Agnolo Morosino padrone di più fuste e galee; il quale signore avendo una grande influenza sull'animo del re Alfonso di Aragona,
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    era stato da questi inviato oratore al Pontefice Eugenio IV a Firenze. Sicchè il Morosino, passando da Siena, potè facilmente ottenere da quel senso la cittadinanza sanese e la cessione del Monte Argentaro, a patto però ch'egli non solo dovesse restaurare Port'ercole, ma edificare sopra lo stesso monte una fortezza.
    Alla riparazione del nuovo fortilizio probabilmente riferiva una relazione scritta nell'anno 1531 dall'architetto Baldassarre Peruzzi alla Signoria di Siena in disimpegno della commissione statagli poco innanzi affidata, rispetto alle preparazioni più urgenti tanto d'idraulica, come di architettura militare da farsi nella Maremma sanese. Il Peruzzi in quel rapporto informava i magnifici Signori di essersi recato a Port'Ercole, dal cui disegno (ch'egli esibiva) le SS. LL. MM. potranno rilevare, diceva egli, che al presente facilmente si può riparare con la spesa di 200 ducati al più. Il che non facendo per essere quella casamatta molto mal fondata e screpolate le mura in più luoghi, in brevissimo tempo se n'anderà tutta in mare, e di già il basamento suo in parte è sciolto e rotto, ecc." – (GAYE,
    carteggio inedito di Artisti, Vol. II)
    Cotesta visita ci rammenta una ostile scorreria sopra Port'Ercole fatta cinque anni innanzi (1526) dalle truppe pontificie. Ma assai più fatali furono a cotesto paese nonchè ad Orbetello e ad altri porti della Maremma sanese trent'anni dopo gli eserciti Austro-Ispani, che nel 1557 conquistarono e ritennero Orbetello, Portercole e Talamone sotto nome di
    RR. Presidj toscani. Cotesti luoghi furono dall'Imperatore carlo V ceduti alla corona di Spagna e questa poi alla linea di Napoli : a nome delle quali governò i RR. Presidj un comandante politico e militare residente in Orbetello. Ma Port'Ercole con tutti gli altri Presidj toscani nel 1707 cadde in potere della corona imperiale, finchè alla pace del 1736
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    furono ricosegnati alla branca Borbonica di Napoli. Finalmente nel 1808 il governo francese se ne impossessò e li tenne finchè col trattato di Vienna del 1814 con tutti i RR. Presidi toscani fu riunito al Granducato. – Vedere ORBETELLO.
    Cotesto paese sotto la dinastia spagnola divenne un punto militare di somma considerazione, perchè per ordine di quella corte fu eretta sopra uno sprone meridionale del porto che domina l'alto mare la fortezza della
    Stella, sulla cui sommità orientale è stata costruita nel 1832 una torre con fanale di second'ordine per segnale au piloti, mentre sul corno sinistro del seno di Port'Ercole e a grecale del paese, sorge un'altra più grandiosa fortezza, ordinata dal re di Spagna Filippo IV per cui ebbe il nome che porta di Monte Filippo. È questa una fortezza imponente eseguita con tutte le precauzioni e regole militari, ma che non può visitarsi da chicchessia senza la permissione del comandante militare di Orbetello.
    Ma cotesta e tante altre fortificazioni de’contorni di Port'Ercole, le quali esigevano molto presidio militare per custodirle, sono attualmente in gran decadenza. grazie però alla ristabilita pace europea, cotesti paesi sono ritornati sotto il suo legittimo e naturale sovrano dopo che per quasi tre secoli ne furono distaccati. Davanti al porto di Ercole lo scandaglio pesca circa 20 piedi di profondità.
    La parrocchia di S. Erasmo a Port'ercole nel 1833 contava 391 abitanti.
Localizzazione
ID: 3409
N. scheda: 42280
Volume: 4
Pagina: 594 - 595
Riferimenti:
Toponimo IGM: Porto Ercole - La Rocca
Comune: MONTE ARGENTARIO
Provincia: GR
Quadrante IGM: 135-2
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1681480, 4695757
WGS 1984: 11.20572, 42.39447
UTM (32N): 681544, 4695931
Denominazione: Porto d'Ercole, Port'Ercole, Portercole
Popolo: S. Erasmo a Porto Ercole
Piviere: S. Erasmo a Porto Ercole
Comunità: (Orbetello) Porto S. Stefano
Giurisdizione: (Orbetello) Porto S. Stefano
Diocesi: Sovana
Compartimento: Grosseto
Stato: Granducato di Toscana
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