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PRESCIANO in Val d’Arbia. – Castello ridotto a Villaggio con chiesa parrocchiale (S. Paolo) nel piviere del Bozzone, Comunità e Giurisdizione delle Masse S. Martino, già di Castelnuovo della Berardenga, Diocesi e Compartimento di Siena, da cui dista appena 5 miglia a scirocco-levante.
Risiede sulla pendice meridionale di una collina che fiancheggia la ripa destra dell’Arbia, a cavaliere del ponte delle Taverne d’Arbia, sul tronco di strada che dal ponte predetto stacca su dalla regia di Biena per andare a Vico di Arbia, donde sbocca nella via provinciale del Chianti.
Sembra che in Presciano la Repubblica sanese avesse decretata la costruzione di un forte castello, dopochè il paese restò diroccato da una compagnia di soldati avventurieri guidata nel 1371 dal conte Luzio di Lando tedesco.
Infatti nell’Arch. Dipl. San. al Vol. IV de’rendimenti di conto delle opere pubbliche, sotto dì 31 dicembre 1398 trovasi la ragione di Bindo di Bartolommeo operajo della fabbrica del castello di Presciano, riveduta da Piero di Giomo Pieri, dal quale quell’operajo ricevè lire 3021. Anche lo statuto sanese sotto dì 28 aprile del 1405 riporta un ordine dato dal Concistoro per compire le mura della fortezza di Presciano, e un’altra provvisione dell’anno successivo comanda, che Presciano sia fortificato come Torrenieri e Bibbiano. Fra gli altri pagamenti ivi segnati si trova la somma di lire 6256, soldi 2 e denari 6, pagata nel 1381 all’operajo della chiesa di Presciano; il qual fatto starebbe a dimostrare l’epoca della ricostruzione della chiesa parrocchiale di Presciano, mentre una chiesa costà esisteva anche nel 1351, anno in cui un tal Pericciolo di Cambio donò alla chiesa medesima alcuni pezzi di terra. – (loc. cit.)
Del piano di Presciano, posto fra il colle e il fiume Arbia, fanno menzione più carte del monastero di S. Prospero di Siena, già di Monte
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Cellese, una delle quali dell’11 giugno 1298 rammenta un podere posto nel piano di Presciano in luogo detto le Vignole.
Ma cotesto piano di Presciano è stato con arte idraulica colmato dal suo possessore attuale conte Giovanni Pieri di Siena, da quello stesso che a tanti altri miglioramenti agrarj nell’anno corrente 1842 ha aggiunto quello di assegnare all’Accademia patria de’Fisiocritici una porzione della sua tenuta di Presciano per istituirvi esperimenti agronomici utili all’arte più importante dell’uomo.
Nella cappella annessa alla villa Pieri, dedicata a S. Antonio, vi è una buona tela dipinta da Stefano Volpi. Nel circondario medesimo esiste una villa Ugurgieri, che fu anticamente de’Biringucci, quando l’altra del Pieri apparteneva alla casa Petrucci.
Nel 1833 la parrocchia di S. Paolo a Presciano noverava 375 abitanti.

PRESCIANO in Val d'Arbia. – La parrocchia di S. Paolo a Presciano nel 1845 contava 429 Abitanti dei quali 328 nella Comunità principale delle Masse di S. Martino, ed il restante apparteneva a quella di Asciano.

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