Repetti on-line

pag. 1 di 4
PUGNANO nella Valle del Serchio. – Borgata con villa signorile e chiesa plebana (S. Giovanni Battista) nella Comunità Giurisdizione e quasi tre miglia toscane a settentrione-maestrale dei Bagni di S. Giuliano, Diocesi e Compartimento di Pisa, da cui trovasi intorno a 7 miglia toscane al suo settentrione.
Risiede fra la base occidentale del Monte-Pisano e la ripa sinistra del fiume Serchio, lungo la strada regia postale di Pisa a Lucca.
Cotesta contrada nella quale primeggia la villa della illustre prosapia Roncioni, antica signora del paese, può dirsi una delle più deliziose campagne dell’agro pisano, sia per la varietà di cultura del monte che gli è a ridosso, sia per quella del piano in cui si estende, come per la salubrità dell’aria che vi si respira.
Potrebbe credersi che sino al secolo VIII fosse fatta menzione di cotesto luogo di Pugnano, o Apuniano, per trovarsi sotto quest’ultimo vocabolo rammentato in 4 carte lucchesi negli anni 738, 762, 802, e 821, se quell’Apuniano non appartenesse ad altra località compresa nella diocesi antica di Lucca, e che sarà qui sotto indicata.
Dondechè da consimili omonimi sono nate diverse lezioni, le quali tenderebbero a estendere oltre il vero gli antichi confini diocesani della chiesa lucchese.
Piuttosto è riferibile a cotesto Pugnano di Val di Serchio (l’unico ch’ebbe pieve) una membrana del 951 appartenuta al Monastero di S. Michele in Birgo di Pisa, colla quale la contessa Matilda figlia del Conte Neri (Ranieri) e vedova del fu Guglielmo abitante nella sua villa di Cucavelli nel piviere di Apuniano (Pugnano) comprò per lire 60 alcune possessioni poste in piaggia, in luogo detto Portigio. – (ARCH. DIPL. FIOR. loc. cit.)
Certo è che nel popolo di cotesto Pugnano fino dai primi secoli dopo il mille esisteva un monastero di donne con
pag. 2 di 4
chiesa annessa (S. Paolo) situato alle falde del vicino colle, il di cui fabbricato fu convertito ad uso di una casa colonica della tenuta Roncioni. Infatti quel monastero fu fondato dai signori di Ripafratta autori della indicata famiglia Roncioni, dai quali quelle monache Benedettine ebbero anche un patrimonio, confermato loro sul declinare del secolo XII dai Pontefici Adriano IV e Clemente III.
Non costa dell’epoca precisa in cui il monastero fu edificato, sebbene sia credibile che esistesse innanzi il 1086, poiché in quell’anno diversi fratelli, figliuoli di un Sismondo signore di Ripafratta, donarono dei beni alla chiesa e Monastero de’SS. Paolo e Stefano posto in Pugnano.
Ma nel secolo XIII, stante le guerre riaccesesi tra i Lucchesi ed i Pisani dopo il 1267, il monastero di Pugnano restò devastato, dondechè Federigo Arcivescovo di Pisa, previo il consenso dei patroni della chiesa e Monastero di S. Anna, con breve del 16 maggio 1275 riunì in un sol corpo i due monasteri, assegnando alla badessa e monache di S. Paolo di Pugnano quello suburbano di S. Anna posto nella parrocchia di S. Giusto in Canniccio, fuori dalla Porta di S. Marco, in luogo detto al Renajo, a condizione di conservare l’antico titolo di S. Anna. Se non chè le monache di Pugnano, 50 in 60 anni dopo, passarono dal Monastero di S. Anna in altro locale posto in Barbaricina fuori di Porta Legazia; e questo pure dovettero nel 1406 abbandonare a cagione dell’assedio di Pisa. Allora fu che si ritirarono in quello nuovo e e più grandioso di S. Anna e S. Paolo, posto dentro Pisa nella cappella di S. Simone al Parlascio, previo il consenso dell’arcivescovo Giuliano de’Ricci, dal quale nel 2 giugno 1427 fu consacrata la chiesa annessa; e costà esiste tuttora il monastero riformato in conservatorio delle Montalve con
pag. 3 di 4
una famiglia di signore del ceto nobile sotto il titolo di Cavallieresse, a similitudine del Conservatorio della Quiete presso Firenze.
Ma per tornare a Pugnano dirò, che nel suo territorio possiede tuttora vasta tenuta l’illustre prosapia de’Roncioni, alla cui stirpe apparteneva un Ugolino del fu Opizzino da Ripafratta, il quale per istrumento fatto in Pisa lì 8 febbrajo 1220 vendé ad Agnello del fu Bianco notaro tutta la sua porzione di terreni situati presso la pieve di Pugnano computandone il prezzo a ragione di lire dieci e mezzo per stioro, che in tutti ammontarono al prezzo di lire 37 e due soldi. – (ARCH. DIPL. FIOR.,Carte della Primaziale di Pisa).
Attualmente esiste in Pugnano nella fattoria Concioni una filanda di seta.
La pieve arcipretura di S. Giovan Battista a Pugnano nel secolo XIV era matrice di 15 chiese; cioè 1. San Fabiano a Quosa (cura esistente); 2. San Michele a Lugnano (non esiste più); 3. S. Lucia a Lugnano (unita a Quosa); 4. San Giusto a Patrignone (unita alla seguente); 5. SS. Ippolito e Cassino a Colognole (cura esistente); 6. S. Pietro a Malaventure (idem); 7. S. Giorgio a Mutiliano (non esite più); 8. S. Michele a Lama (idem; 9. S. Bartolommeo a Vecchiano (unita alla pieve di S. Alessandro a Vecchiano); 10. S. Frediano a Vecchiano (tutt’ora cura); 11. S. Simone a Nodica (idem); 12. S. Michele a Vecchializia (unita alla pieve del Ponte a Serchio); 13. S. Filippo a Vecchializia (idem); 14. S. Maria di Lavano (non esiste più).
Attualmente il pievanato di Pugnano comprende due sole chiede parrocchiali, oltre la pieve, cioè, Quosa
pag. 4 di 4
e Colognole. –
Vedere PISA pag. 389 e segg., e RIPAFRATTA.
La parrocchia di S. Giovan Battista a Pugnano nel 1833 contava 376 abitanti.

PUGNANO nella Valle inferiore de Serchio. – Si aggiunga al suo luogo, la notizia di un breve di Federigo Arcivescovo di Pisa, col quale si ordina la riunione del Monastero di S. Paolo di Pugnano a quello di S.Anna di Pisa con la data del 14 giugno 1475 (stile comune). – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte del Monastero di S. Anna di Pisa.)

REPETTI ON-LINE

Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

Pugnano

(Pugnano)

REPETTI ON-LINE

Dizionario Geografico Fisicoe Storico della Toscana

Pugnano

(Pugnano)

Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana