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Badiola di S. Maria in Mamma

 

(Badiola)

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    BADIOLA DI S. MARIA IN MAMMA. Attualmente prioria nel Val d’Arno superiore sulla destra ripa del fiume, nella Comunità Giurisdizione e mezzo miglio toscano a greco di S. Giovanni, Diocesi di Arezzo, Compartimento di Firenze.
    È una delle più antiche chiese possedute in Toscana dalla Badia de’Benedettini di Nonantola, nominata nel diploma che credesi concesso da Carlo Magno al monastero Nonantolano. Ma poiché di quel documento, siccome osservano col Tiraboschi varii scrittori, non devesi far gran conto, noi abbiamo però altre meno dubbie prove sull’antico giuspadronato che gli abati di Nonantola esercitavano nella
    Badiola in Mamma e sue dipendenze. – Era tributario di questa il popolo del castelluccio di San Mariano, di cui pochissime tracce ritrovansi nel poggetto stesso della Badiola, 200 passi a levante della chiesa. – Il più antico documento relativo a ciò è un istrumento della Badia di Nonantola del 1125. – Con atto de’19 maggio 1222 l’abate di Nonantola nominava di pieno diritto il rettore del castello S. Mariano, e nel 1252 il priore di S. Maria in Mamma ricorreva davanti al potestà di Firenze contro l’usurpazione fatta del castello S. Mariano da quel prepotente Ranieri de’Pazzi che Dante figurò balzato nel settimo orribile cerchio dell’inferno,

    Ove la tirannia convien che gema.
    (INFERNO CANTO XII)

    Il castello di S. Mariano fu distrutto per ordine della Repubblica fiorentina al principiare del secolo XIV; dopo la qual’epoca la Badiola portò per qualche tempo il doppio titolo di S. Maria in Mamma e S. Mariano. (TIRABOSCHI Stor. Nonant.)
    Fra i possessi o padronati della Badiola contavasi in quei tempi un ospedale a Monte Marciano, traslato nel 1346 alla villa di Renaccio, la
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    di cui chiesa di S. Silvestro fu un dì manuale della stessa Badia: siccome lo era quella di S. Benedetto a Treggiaja innanzi che il vescovo di Arezzo l’assegnasse nel 1571 alle monache di S. Michele alla Ginestra presso Montevarchi. (località citata)
    Nei secoli XIII e XIV prendeva il nome dalla vicina Badiola un’Isola in Arno dirimpetto al suo Poggio e al castello di S. Giovanni, detta anche Isola di S. Maria per esser in gran parte di proprietà della Badiola.
    Il priore di S. Maria in Mamma nominavasi dall’abate di Nonantola, di cui faceva le funzioni di vicario per i possessi del Val d’Arno superiore, sino che Pio II con breve spedito in Mantova il dì 7 agosto 1549, dopo averla data in benefizio all’abate Antonino degli Olivetani di S. Bernardo di Arezzo, ammensò la Badiola con i suoi possessi e ragioni al monastero delle Brigidiane del Paradiso in Pian di Ripoli, con facoltà all’abate commendatario di ritenere il titolo e di poter fare le funzioni abaziali nella stessa chiesa, con una pensione di 40 fiorini d’oro l’anno a carico delle monache Brigidiane. – Alla soppressione di queste, nel secolo XVIII furono assegnati tutti i suoi possessi e giuspadronati allo spedale di Bonifazio a Firenze. (ARCH. DIPL. FIOR.
    Ospedale di Bonifazio)
    La Badiola di S. Maria conta 281 abitanti.

    MAMMA (S. MARIA IN) nel Val d'Arno superiore. – Nel 1815 cotesta parrocchia aveva 159 Abitanti nella Comunità principale di San Giovanni,e mandava 215 popolani nella Comunità di Terranuova, che in tutti ammontavano a 374 individui.
Localizzazione
ID: 351
N. scheda: 4540
Volume: 1; 6S
Pagina: 205; 135
Riferimenti:
Toponimo IGM: Badiola
Comune: SAN GIOVANNI VALDARNO
Provincia: AR
Quadrante IGM: 114-4
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1705012, 4827913
WGS 1984: 11.53989, 43.57755
UTM (32N): 705076, 4828088
Denominazione: Badiola di S. Maria in Mamma
Popolo: S. Maria in Mamma
Piviere:
Comunità: S. Giovanni Valdarno
Giurisdizione: S. Giovanni Val d'Arno
Diocesi: Arezzo
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
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