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Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

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Quintole

 

(Quintole)

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    QUINTOLE nel Val d’Arno sopra Firenze. Borgata con chiesa parrocchiale (S. Pietro) cui è annesso il soppresso popolo di S. Jacopo a Girone, nel piviere di Remole, Comunità Giurisdizione e circa 5 miglia toscane a libeccio di Fiesole, Diocesi e Compartimento di Firenze, da cui trovasi lungi quattro miglia toscane a levante.
    È una borgata tra Rovezzano e Remole sparsa in più gruppi di case lungo la strada postale aretina che percorre rimontando fino all’Incisa la ripa destra dell’Arno.
    Se il decreto attribuito a Carlo Magno in favore della badia di Nonantola non avesse pecca, si darebbe alla chiesa di S. Pietro a Quintole un’antichità di quasi undici secoli.
    Nell’Archivio generale di Firenze v’era un atto del 28 ottobre 1340, col quale donna Francesca del fu Donato Visdomini moglie di Andrea del fu Taddeo Donati del popolo di S. Maria Alberighi di Firenze, donò a Zanobi Visdomini di lei fratello la metà per indiviso di un podere posto nel popolo di S. Pietro a Quintole in luogo detto
    al Palagio con un pezzo di bosco spettante ad essa donna per morgincamp. (ARCH. DIPL. FIOR. loc. cit.).
    Il vero è che fino dal secolo XIII aveva costà de’poderi e dei mulini un Forese della potente schiatta fiorentina degli Adimari, cui appartenne quel Gherardo Adimari che nel marzo dell’anno 1217 ebbe in feudo dall’abate del Monastero di S. Fedele a Strumi tuttociò che quella badia possedeva nelle corti e castelli di Nipozzano e di Popigliano in Val di Sieve, mentre nel febbrajo del 1226 Aldobrandino figlio del fu Gherardo Adimari acquistò dai conti Guidi per parte del vescovo fiorentino il castello del Monte di Croce insieme col poggio omonimo e tutto quel distretto, e che pochi giorni dopo
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    egli consegnò al vescovo Giovanni da Velletri. Vedere MONTE DI CROCE, e POPIGLIANO.
    Rispetto però al giuspadronato della chiesa di S. Pietro a Quintole sembra che dopo ne entrasse a parte la famiglia Donati, la quale fin dal secolo XIV possedeva beni in Quintole. Ciò è dichiarato fra gli altri istrumenti da un rogito scritto in Firenze nel 1323, col quale donna Beatrice figlia del fu Donato de’Donati del popolo di S. Maria Amerighi rilasciò a favore di Willa sua madre tutte le ragioni che aveva sopra un podere con casa situato nel popolo di S. Pietro a Quintole, in luogo appellato
    Pian di Girone. Inoltre la stessa donna Willa in quell’atto medesimo rinunziò anche ad altre sue ragioni in favore di una sua sorella, maritata a messere Niccolò de’Cerchi.
    Cotesta promiscuità di possessi dei Cerchi e dei Donati nei contorni di Remole né schiarisce un avvenimento storico raccontato da Giovanni Villani, allorché, nel 1300, la città di Firenze essendo divisa fra due partiti, de’
    Bianchi e Neri, avvenne che nel settembre di quell’anno certi de’Cerchi con i loro consorti trovandosi in contado a Nipozzano e Pupigliano, e volendo tornare a Firenze, quei della casa de’Donati, di cui allora era capo Corso, di fazione contraria a quella de’Cerchi, dopo avere raunato le loro amistà a Remole e nei contorni, contesono il passo ai Donati. (G. VILLANI, Cronicae Libro VIII capitolo 41).
    La chiesa di S. Pietro a Quintole, se non tutta, almeno in parte fu rifatta nel 1598 dai Donati, del qual vero serve di testimonianza un’iscrizione posta nell’architrave della porta d’ingresso della chiesa.
    Intorno all’epoca medesima, e forse per cura della stessa famiglia Donati, fu intagliato nel 1503 in pietra serena un grazioso ciborio,
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    attualmente destinato a conservarvi gli olj santi. Esso è murato in sagrestia, dove si trova pure una tavola dipinta a colori e ad oro distribuita in 5 spartimenti, sotto uno de’quali, rappresentante lo sposalizio di S. Caterina, leggonsi i nomi delle monache che l’ordinarono e l’epoca del settembre 1410 in cui fu colorito.
    Nell’altare dell’oratorio contiguo alla chiesa parrocchiale che serve ad uso di compagnia esiste un buon quadro rappresentante la deposizione della Croce di Gesù Cristo con S. Pietro e S. Stefano Martiri titolari della compagnia. Anche nel vicino borghetto dell’
    Ellera, vedesi un tabernacolo rappresentante la nostra Donna Assunta in Cielo, che si vuole opera di Andrea del castagno, sebbene sia stata da pennello moderno malmenata. Attualmente il giuspadronato della chiesa di Quintole è diviso fra il Marchese Torrigiani, come erede del Baron del Nero, e la casa Frescobaldi di Firenze, l’ultima delle quali possiede nel popolo di Quintole poderi e villa signorile. La parrocchia di S. Pietro a Quintole con l’annesso di Girone nel 1833 contava 701 abitanti.
Localizzazione
ID: 3511
N. scheda: 43540
Volume: 4
Pagina: 700 - 701
Riferimenti:
Toponimo IGM: Quintole
Comune: FIESOLE
Provincia: FI
Quadrante IGM: 106-2
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1689556, 4849518
WGS 1984: 11.35623, 43.77601
UTM (32N): 689620, 4849693
Denominazione: Quintole
Popolo: S. Pietro a Quintole (con annesso a S. Jacopo al Girone)
Piviere: S. Giovanni Battista a Remole
Comunità: Fiesole
Giurisdizione: Fiesole
Diocesi: Firenze
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
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