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Dizionario Geografico Fisico
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Rassinata, Arsinata

 

(S. Maria alla Rassinata - S. Biagio (a SO))

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    RASSINATA, talvolta ARSINATA in Val Tiberina. — Casale con chiesa parrocchiale (S. Biagio), nel piviere di S. Ippolito a S. Cassiano, Comunità Giurisdizione Diocesi e Compartimento di Arezzo, la qual città è 13 miglia toscane a maestro di Rassinata.
    Trovasi cotesto casale presso la sommità del monte Marzana lungo il torrente Antena, confluente della fiumana
    Nestore, la quale fra Città di Castello e la Fratta tributa le sue acque nel Tevere.
    Fra le pergamene della Comunità di Castiglion Fiorentino, ora
    nell’Archivio Diplomatico se ne trova una del 24 giugno 1240 riguardante la sottomissione fatta dal Comune di Arsinata (Rassinata) a quello di Castiglione Aretino.
    Infatti un decreto degli 8 maggio 1239, dato in Castiglione da Gerardo d’Arnstein legato imperiale di Federigo II in Italia, stabilì che la villa di
    Arsinata co’suoi abitanti fosse della curia di Castiglione Aretino.
    Le quali determinazioni governative poscia vennero confermate dall’Imperatore Carlo IV con diploma del 10 aprile 1355 spedito da Siena agli Aretini (ivi).
    Più tardi trovò signori di Rassinata i marchesi del Monte S. Maria, ai quali apparteneva quel Marchese Cerbone che nel 1424 pose sè ed il fratello Lodovico coi loro feudi sotto l’accomandigia della Repubblica Fiorentina. In quell’atto però non si fa menzione di
    Rassinata per la ragione che allora cotesto castelletto era occupato dai Tarlati di Pietramala; sicchè appena dalla Repubblica riacquistato, fu reso al Marchese Ugolino figlio del nominato Cerbone, allorchè ottenne la rinnovazione de’privilegi accordati al di lui padre.
    Dopo 70 anni fu concessa nel 2 aprile del 1494 un uguale accomandigia dai Dieci di Balia del Comune di Firenze al conte Giuseppe figlio del fu Conte Lamberto di Carpegna, come marito della contessa Bernarda figliuola del Marchese Carlo del Monte S. Maria. La quale accomandigia fu rinnovata agli stessi
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    conti di Carpegna con decreto della Signoria del 4 novembre 1512.
    Giova pure avvertire qualmente a tenore dell’Articolo 16 dell’ultimo istrumento di accomandigia fu convenuto, che all’estinzione della linea sì mascolina che femminina della contessa Bernarda di Carpegna dovesse succedere la Repubblica Fiorentina siccome succedè con piena ragione di dominio nel Castello di Rassinata. – (RIFORMAG. DI FIRENZE)
    La sua chiesa parrocchiale nell’erezione della diocesi di Cortona doveva permutarsi con quella del Borghetto sul lago Trasimeno della Diocesi aretina, ma non ebbe effetto.
    La parrocchia di S. Biagio a Rassinata nel 1833 aveva 488 abitanti.
Localizzazione
ID: 3542
N. scheda: 43880
Volume: 4
Pagina: 732 - 733
Riferimenti: 43882
Toponimo IGM: S. Maria alla Rassinata - S. Biagio (a SO)
Comune: AREZZO
Provincia: AR
Quadrante IGM: 115-3
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1747821, 4808097
WGS 1984: 12.06038, 43.38637
UTM (32N): 747884, 4808271
Denominazione: Rassinata, Arsinata
Popolo: S. Biagio a Rassinata
Piviere: S. Ippolito a S. Cassiano
Comunità: Arezzo
Giurisdizione: Arezzo
Diocesi: Arezzo
Compartimento: Arezzo
Stato: Granducato di Toscana
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