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RICORBOLI (Rivus Corbuli) nel suburbio australe di Firenze. – Contrada con parrocchia (S. Maria) nuova filiale della chiesa maggiore di Santa Maria del Fiore, una volta nel popolo di S. Niccolò, poi in quello di S. Miniato al Monte, e finalmente di S. Margherita a Montici, un quarto di miglio fuori della Porta S. Niccolò, nella Comunità Giurisdizione e quasi tre miglia toscane a ponente del Bagno a Ripoli, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Risiede in pianura alla base di una collina che fiancheggia la destra della strada regia aretina, sul bivio dove sbocca quella che scende dalla Badiuzza a Ughi, passando davanti la villa di Rusciano.
Cotesta contrada prese il vocabolo da un piccolo borro che scende lì presso dalla sovrastante collina e che porta il vocabolo di Rio di Corbulo, detto per contrazione Ricorboli.
Il subborgo di Ricorboli con la contrada fino alla Porta S. Niccolò nei primi secoli dopo il mille era compreso nella parrocchia di S. Niccolò dentro Firenze e più tardi nella parrocchia ora soppressa di S. Miniato al Monte.
Infatti la chiesa di Ricorboli non doveva esistere nella fine del secolo XIII non essendo inserita nel registro delle chiese della diocesi fiorentina compilato nel 1299. Bensì nel secolo XV eravi costà un ospedale con romitorio, stato soppresso nel 1452 dall’arcivescovo S. Antonino. Dopo di che una nuova chiesetta in Ricorboli fu fondata nell’anno 1478 da alcuni Bardi, finché una fu edificata con la canonica per ordine del Granduca Leopoldo l, e sotto il titolo di Santa Maria a Ricorboli con decreto arcivescovile del 17 settembre 1788 stata eretta in parrocchiale, distaccando il suo popolo dalla cura
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di S. Margherita a Montici.
Lo stesso luogo del Rio di Corbulo trovasi rammentato in una bolla del Pontefice Lucio III del 1184, colla quale confermò al Monastero di S. Miniato al Monte anche la chiesa parrocchiale di S. Niccolò di Firenze con tutte le sue adiacenze sino al Rivo di Corbulo.
II vocabolo di Corboli servì non solo di casato ad una famiglia patrizia fiorentina, ma ancora a indicare un antico castello (Monte Corboli) ed a dare il nome a qualche individuo. Tale fu quel villico nel Pian di Ripoli cui riferisce un istrumento dell’aprile 1038 appartenuto alla badia di Coltibuono, ora nell’Archivio Diplomatico. Fiorentino col quale il nobile Ildebrando del fu Ugo insieme con donna Berta del fu Grifone sua consorte alienarono la quarta parte di un podere vicino al fiume Arno compreso nel piviere di S. Giovanni di Firenze e posto nel vocabolo RIPOLI, il qual podere era lavorato dalla famiglia di Corbulo.
II padronato della chiesa di Santa Maria a Ricorboli spetta alla mensa arcivescovile. Essa nel 1833 contava 1168 abitanti.

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Ricorboli

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