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Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

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Ridracoli di Valbona - Bidente (di Valbona, di Ridracoli) - Valbona

 

(Ridracoli - Fiume Bidente)

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    RIDRACOLI DI VALBONA nella Valle del Bidente in Romagna. – Casale già Castello con chiesa parrocchiale (SS. Martino e Lorenzo) nella Comunità Giurisdizione e circa dieci miglia a ponente maestrale di Bagno, Diocesi di Sansepolcro, già Nullius di Galeata, Compartimento di Firenze.
    Siede la sua chiesa sopra un piccolo poggio circondato da ostro-ponente fino a settentrione dal ramo maggiore del
    Bidente detto di Val bona, che scende dall’Appennino dell’Eremo di Camaldoli e che presso la Badia d’Isola si vuota nel Bidente del Corniolo, mentre poco al di sotto si accoppia all’altro ramo più orientale del Bidente di Strabatenza.
    Il Castello con la corte di Ridracoli appartenne ai signori di VALBONA insieme con Strabatenza, Poggio alla Lastra, Rondinaja ed altri luoghi alpestri di cotesta schiena dell’Appennino. – Vedere POGGIO ALLA LASTRA, STRABATENZA, e VALBONA.
    Nell’Alpe
    di Ridracoli esisteva un oratorio dove fu un eremo sotto il titolo di S. Lorenzo soppresso nel 1652, e riunito con i suoi beni alla chiesa parrocchiale di San Martino a Ridracoli. – La quale parrocchia nel 1833 noverava 290 abitanti.

    RIDRACOLI nella Valle del Bidente – Nel 1845 cotesta parrocchia contava nella Comunità principale di Bagno 297 Abitanti e mandava una frazione di 31 individui in quella di Santa Sofia. – Totale
    Abitanti 328.

    BIDENTE (
    Bidens, Bedese, fl.). Fiume reale da più rami raccolto fra i contrafforti dell’Appennino che scendono in Romagna dalla Falterona e da Camaldoli.
    Sono in origine tre Bidenti, uno che viene dalle
    Celle dietro il monte Falterona e dà origine al Bidente occidentale, chiamato del Corniolo dal vicino castello; quello orientale nasce sull’Alpe di Prataglia
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    e dicesi di Strabatenza; e il terzo che corre in mezzo ad entrambi scende dal giogo di Camaldoli, che appellar si suole Bidente di Valbona o di Ridracoli. – Riuniti i tre rami alla Badia all’Isola in un solo alveo, passa il Bidente sotto il bel ponte di S. Sofia, e di là per Galeata al ponte del Pantano entra nella Romagna Pontificia, dove sotto il nome più volgare di Ronco si dirige a Ravenna a ricevere il tributo del fiume Montone innanzi di sboccare per i Fiumi riuniti nell’Adriatico.
    È segnalato questo fiume nella geografia dell’Italia antica, per avere servito un tempo di politico confine fra i Galli Boj e gli Umbri Sarsinati, mentre nel medio evo le ripe del Bidente orientale, ossia di
    Strabatenza, sembra che dividessero l’Esarcato di Ravenna dalla nuova provincia dell’Alpe Appennina descritta da Paolo Diacono, compresa posteriormente nella Pentapoli.
    Sulla natura del suolo percorso dai vari rami del Bidente dentro la Romagna Granducale veggansi gli articoli delle Comunità di BAGNO, GALEATA e S. SOFIA.

    VALBONA o VALBUONA. – A varie contrade in Toscana fu dato il vocabolo di
    Valbona e l'eremo di Valbona in Val di Castello nel Pietrsantino, la Valbona nel piviere di S. Pietro in Bossolo in Val di Pesa, la Valbona Val d'Ambra; una nel piviere di Partina nel Casentino; altra Valbuona nel Mugello, e due nella Romagna granducale, la prima nel popolo di Albano, Comunità e Giurisdizione di Modigliano, e la seconda nella Valle del Bidente detto di Valbuona popolo di Radricoli, com e Giurisdizione di Bagno, Diocesi già Nullius di S. Maria in Cosmedin all'isola, ora di S. Sepolcro, Compartimento di Firenze.
    Rispetto a quest'ultima
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    Valbuona agli articoli CORNIOLO, POGGIO alla LASTRA, RIDRACOLI, STRABATENZA fu detto, che i signori di quest'ultima contrada di Valbuona ebbero signoria nell'appennino del Bidente innanzi che vi sottentrassero i conti Guidi, poi la Repubblica fiorentina ed Camaldolensi.
    È quel territorio di
    Valbuona a dei di cui nobili fu fatta menzione da S. Pier Damiani al Cap. 62 de' suoi Opuscoli, e più tardi li rammentò Boccaccio nella quarta novella della quinta giornata del Decamerone, e prima di lui Dante Alighieri nel canto XIV del suo Purgatorio.
    Finalmente i signori di
    Valbuona furono compresi con quelli della Faggiuola e di Castel Alfero nella pace fatta nel 21 marzo 1401 fra i Fiorentini e il duca di Milano, del quale quei signori seguitarono le parti.
    Finalmente il Manni illustrò due sigilli de'signori di
    Valbuona, che uno di Liuzzo e l'altro di Rigone (Vol. XVIII Sigilli IX e X) dove cita una scrittura del 1333 in cui si rammenta un Leuzino del fu Manfredi di Valbuona. – Anche il Pagnini nel suo Lessico storico diplomatico, MSS nelle Riformagioni di Firenze, ricorda un atto di accomandigia perpetua alla Repubblica Fiorentina fatto lì 7 gennaio 1404 (stil. fior.) da Gualtieri figlio di Salvatore di Valbuona a, il quale asserì essere signore del Castello di Valbuona, di Castelnuovo, e del Poggiolo.
    Posso di poi Valbuona sotto il dominio del conte Francesco di Battifolle, il quale con atto del 21 agosto 1430 sottopose sé ed i suoi feudi all’accomandigia della Repubblica Fiorentina, finché nel luglio del 1440 per tradimento di lui tutti i suoi castelli furono incorporati al dominio fiorentino. – Vedere RIDRACOLI E POGGIO ALLA LASTRA.
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Localizzazione
ID: 3580
N. scheda: 44310
Volume: 1; 4; 5; 6S
Pagina: 319 - 320; 750 - 751; 624 - 625; 215
Riferimenti:
Toponimo IGM: Ridracoli - Fiume Bidente
Comune: BAGNO DI ROMAGNA
Provincia: FC
Quadrante IGM: 107-1
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1727827, 4863001
WGS 1984: 11.837, 43.88647
UTM (32N): 727890, 4863176
Denominazione: Ridracoli di Valbona - Bidente (di Valbona, di Ridracoli) - Valbona
Popolo: SS. Martino e Lorenzo a Ridracoli in Valbona
Piviere: S. Pietro a Corniolo
Comunità: Bagno in Romagna
Giurisdizione: Bagno in Romagna
Diocesi: (Nullius di Galeata) - Sansepolcro
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana (Romagna Granducale)
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