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Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

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Rocchetta, Rocchette de'Pannocchieschi

 

(Casa Lecceta)

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    ROCCA, e ROCCHETTA. – Non vi è quasi castello in Toscana che non rammenti la sua rocca o rocchetta, cassero o girone; ma più limitato è il novero di quelli che hanno dato il vocabolo a qualche paese, popolazione o contrada.

    ROCCHETTA, o ROCCHETTE DE’PANNOCCHIESCHI in Val di Cornia. – Castelletto ch'ebbe chiesa parrocchiale, riunita da lungo tempo a quella di Monte Rotondo, già nel piviere di Commessano, Comunità Giurisdizione e circa 7 miglia toscane a settentrione di Massa Marittima, Diocesi di Volterra, Compartimento di Grosseto.
    Esisteva presso il crine de poggi che separano le acque della Val di Cecina da quelle della Cornia, fra le sorgenti del torrente
    Miglia e Ritorto tributarii di quest’ultimo fiume, che aveva il poggio di Montieri al suo grecale, quello di Gerfalco a settentrione, Monte Rotondo a scirocco e Massa al suo ostro.
    Si disse
    Rocchetta de’Pannocchieschi per distinguerla da tanti altri luoghi omonimi situati nelle Maremme. – Infatti molte membrane appartenute alla città di Massa rammentano questa Rocchetta acquistata tra il 1297 ed il 1308 dal Comune di Massa, insieme con le sue miniere, cui la venderono diversi Pannocchieschi. Coi primo contratto del 7 ottobre 1232 Rannuccio de’Pannocchieschi figlio di Guglielmo conte della Rocchetta, Guglielmo suo figliuolo ed altri Pannocchieschi si posero sotto l’accomandigia del Comune di Massa, in vigore della quale ottennero alcune condizioni favorevoli,e furono contemplati come cittadini massetani.
    Cori altro istrumento del 22 settembre 1297, Bernardino e Cione Pannocchieschi de’conti di Travate venderono al Comune di Massa per lire 400 sanesi la loro porzione della
    Rocchetta Pannocchiesehi con tutte le miniere di argento, di rame e di ogn'altra sorta di metallo che si trovavano in quel distretto. Aggiungasi un contratto del dì 11 novembre 1301 tutte
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    le possessioni con la terza parte degli uomini, e giurisdizione che aveva nella Rocchetta Pannocchieschi, il cui territorio ivi si dichiara posto a confine con quelli di Prata, di Massa, di Gerfalco e di Cugnano. Quindi nel 16 novembre dello stesso anno Mangiante Pannocchieschi figlio di messere Inghiramo del Castello di Pietra alienò per lire 940 al Comune di Massa la decima parte della Rocchetta e del suo cassero colla decima parte di quel territorio, comprese le miniere di rame di Cugnano. Finalmente nel 1302 mediante tre istrumenti degli 11, 16 e 20 aprile altri consorti della casa Pannocchieschi rinunziarono al Comune di Massa la loro porzione indivisa con le ragioni sopra la Rocchetta Pannocchieschi, comprese le sue miniere d'argento, di rame e di zolfo unitamente alle altre di Cugnano.
    Anche nel 1306 e 1307 altri conti Pannocchieschi, fra i quali
    Nello di messere Inghiramo del Castello di Pietra, venderono alla Comunità di Massa la loro porzione di Rocchetta con le sue miniere e quelle di Cignano. Finalmente nel 6 novembre 1307 comparisce fra i signori della Rocchetta Pannocchieschi un Bonsignore di messere Rolando de’Bonsignori di Siena, che in quel dì per atto pubblico vendé al sindaco del Comune di Massa che riceveva per questa città la sua quarta parte del castello e giurisdizione di Perolla con la 48.ma porzione del castello e distretto delle Rocchette e delle miniere di piombo, rame, argento e ferro per la qual vendita gli fu sborsato il prezzo di 4600 lire sanesi.
    Che più! quattr'anni dopo don Paolo di Ristoro abbate del Monastero di S Pietro a Monteverdi per ripianare alcuni debiti del suo convento mediante contratto del 21 luglio 1311 vendé per 2000 lire sanesi al Comune di Massa la nona parte della Rocchetta
    Pannocchieschi con le
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    sue miniere e le ragioni che aveva la Badia di Monteverdi sopra i castelli di Gerfalco, Travate e Gavorrano.
    L'ultima memoria di questa Rocchetta innanzi che la svia contrada si dicesse
    Bandita, ossia Comunità distrutta, credo che sia quella del sinodo volterrano del 1356, dove trovasi registrata la sua chiesa nel piviere di Commessano, il quale abbracciava i popoli di Monte Rotondo, del Sasso, di Cugnano, di Bruciano e della Rocchetta.
    Resterebbe peraltro tuttora dubbio se a cotesta o ad altra Rocebetta debbasi riferire la così detta
    Rocchettina del Volterranno, che nel 1284, previo il consenso di Ranieri vescovo di Volterra, venne diroccata sul riflesso ch'era ridotta ad una spelonca di ladri. – (ARCH. DELLE RIFORMAG. di Fir.)
Localizzazione
ID: 3653
N. scheda: 45190
Volume: 4
Pagina: 804 - 805
Riferimenti:
Toponimo IGM: Casa Lecceta
Comune: MASSA MARITTIMA
Provincia: GR
Quadrante IGM: 119-2
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1653905, 4774842
WGS 1984: 10.89242, 43.11224
UTM (32N): 653968, 4775017
Denominazione: Rocchetta, Rocchette de'Pannocchieschi
Popolo: (Rocchette) S. Lorenzo a Monterotondo
Piviere: (S. Bartolommeo a Comessano, a Castel del Sasso) S. Lorenzo a Monterotondo
Comunità: Massa Marittima
Giurisdizione: Massa Marittima
Diocesi: Volterra
Compartimento: Grosseto
Stato: Granducato di Toscana
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