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Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

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S. Romano

 

(S. Romano)

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    ROMANO (SAN) nel Val d'Arno inferiore. – Borgo, già Castello con torre, noto per una devota chiesa e convento di Frati Zoccolanti, il cui popolo fino al 1839 fu compreso in quello di S. Stefano a Montopoli, nella stessa Comunità e circa un miglio toscano al suo settentrione, Giurisdizione e Diocesi di Sanminiato, Compartimento di Firenze.
    Il Borgo di S. Romano è situato sull’altipiano delle colline tufacee che stendonsi
    da Stibbio verso la ripa sinistra dell'Arno fra questo fiume ed il torrente Voghera, lungo la strada postale Livornese. – Trovasi ad una elevatezza di 135 braccia, calcolata dal campanile della sua chiesa, alla 29.ma pietra migliare da Firenze, nel più bel punto di prospettiva donde si scuopre quasi tutto il Val d'Arno inferiore, e le popolatissime ripe del suo fiume.
    Il borgo di S. Romano prese il titolo dalla sua chiesa (S. Romano e S. Matteo) stata compresa un dì nel pievanato di
    Fabbrica (a Cigoli) insieme con quelle sue vicine di S. Pietro a Montalto, S. Silvestro a Comugnori, S. Bartolommeo a Stibbio ecc. tutte dirute meno l'ultima. Le quali però esistevano nel 1260 trovandole segnate nel catalogo di quelle della Diocesi di Lucca redatto nell'anno predetto.
    In seguito la borgata di S. Romano fu resa nota dal notaro Giovanni di Lelmo di Comugnori nel Diario sanminiatese che egli scrisse dal 1302
    al 1318, edito dal Baluzi e dal Limi, nel quale si legge, che nel mese di giugno del 1313 certi fuorusciti Guelfi presero la Torre a S. Romano assassinando tutti quelli che vi trovarono, e ma sime i Ghibellini venuti da Comagnori e da Montalto, onde uditisi i faziosi contrarj
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    investirono ed arsero la detta Torre, la quale nell'aprile del 1316 fu presa a viva forza dall'esercito pisano e lucchese sotto il comando di Uguccione della Faggiuola; ma che a tenore della pace di Napoli del 22 maggio 1317, i Pisani dentro 50 giorni dovettero restituire al Comune di Sanminiato con le altre torri di quel distretto tenute dai ribelli Ghibellini di dette Terre; cioè le Torri di S. Romano, di Montalto, di Comugnori e quella di Stibbio con altre sei villate; lo qual cosa fu eseguita nel 24 novembre successivo. – (G. LELMI, Op. cit.)
    Lascerò di rammentare la Torre di S. Romano dove si accampò nel 1391
    un grosso esercito de’Fiorentini sotto il comando dell’Augut e di nuovo un corpo di loro truppe nel 1432, per dire che assai più importante è la borgata di S. Romano perla parte ecclesiastica, mentre da un’antichissima chiesuola che portò il titolo di S. Maria a Valiano sorse nel 1515 il tempio attuale di S. Maria con convento annesso de’Frati Francescani Zoccolanti.
    All’Articolo
    Mosciano (PIEVE DI) indicai che tra le chiese più vetuste di quel piviere, poscia, di Montopoli, eranvene due dedicate a S. Martino e a S. Maria di Valiano, une delle quali credesi distrutta nel 1592; ed era quella chiesa di S. Martino di Fallano, che Pietro vescovo di Lucca nel 4 marzo dell'anno 897 reclamò contro chi l’aveva tolta davanti ad Amadeoconte del Palazzo, dal quale ottenne sentenza favorevole in un placito dato in Firenze. – (MURAT. Antiq. M. Aevi).
    Anche più antica è la memoria
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    dell'altra chiesa di S. Maria a Valiano, mentre la trovo rammentata in una carta lucchese dell’anno 731, scritta nel mese di agosto, dove trattasi dell’offerta fatta di uva vigna a detta chiesa. – Vedere LAVAJANO VECCHIO E NUOVO.
    Sebbene la chiesa di S. Maria a
    Valiano, o Vajano, sia rammentata nel catalogo delle chiesa della Diocesi di Lucca del 1260, dopo quell'epoca però non si affaccia di essa altra memoria se non quella della scoperta di un'immagine miracolosa di Maria Vergine detta di Vaiano, fatta nel 1513 da una pastorella, e della devozione del popolo di Montopoli che per adorarla edificò sul posto un tempio, al quale oggetto nel 1515 il Pontefice Leone X concedè che vi fosse eretto accosto un convento di Minori dell'Osservanza per custodire quel prezioso simulacro nella cappella della stessa chiesa, stata odiernamente abbellita di preziosi bassorilievi di marmo scolpiti dal chierico scultore fiorentino E. Santerelli.
    La parrocchia di S. Maria in S. Romano eretta nell'anno 1839
    contava nel 1840 una popolazione di 1170 anime; 717 delle quali spettavano alla Comunità di Montopoli ed il restante a quella di Sanminiato.

    ROMANO (SAN) nel Val d’Arno inferiore. – Nel 1845 la sua parrocchia aveva 663 individui nella Comunità, principale di Montopoli, e una frazione di 476 persone nella Comunità di San Miniato. TOTALE
    Abitanti 1139.
Localizzazione
ID: 3670
N. scheda: 45360
Volume: 4; 6S
Pagina: 811 - 812; 218
Riferimenti: 35000, 49570
Toponimo IGM: S. Romano
Comune: MONTOPOLI IN VAL D'ARNO
Provincia: PI
Quadrante IGM: 105-2
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1642032, 4838596
WGS 1984: 10.76313, 43.68836
UTM (32N): 642096, 4838771
Denominazione: S. Romano
Popolo: (SS. Stefano e Giovanni a Montopoli) S. Maria a S. Romano
Piviere: SS. Stefano e Giovanni a Montopoli
Comunità: Montopoli
Giurisdizione: S. Miniato
Diocesi: S. Miniato
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
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