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ROSANO nel Val d’Arno sopra Firenze. – Monastero antico di donne dell’ordine di S. Benedetto la cui chiesa (SS. Annunziata) è compresa nel popolo di S. Martino a Sanprugnano, o a Prugnano, piviere di Miransù, Comunità e circa 5 miglia a settentrione maestrale di Rignano, Giurisdizione del Pontassieve, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Firenze.
Trovasi presso la ripa sinistra dell'Arno a piè de’poggi che scendono sino costà da Castellonchio e da Miransù.
Se si dovesse prestar fede ad una iscrizione scolpita nel secolo XVI sull’architrave della porta di chiesa di questo monastero, si crederebbe che esso fosse stato edificato nell'anno 780, e restaurato con la sua chiesa nel 1523. II vero si è che fra le membrane appartenute al Monastero di Rosano la più antica fu scritta in Firenze nel mese di maggio del 1 o 15, sebbene la prima scrittura in cui si rammenti la badessa ed il Monastero di Rosano spetti al 30 aprile del 1034.
Che sino d'allora cotesto Moti fosse di padronato de’conti Guidi lo dichiara una carta del settembre 1055, con la quale il C. Guido cd il di lui figlio del nome stesso del padre stando nella chiesa di Rosano rifiutarono in mano di Berta badessa del Monastero di S. Maria di Rosano tutte l'albergarie, placiti, usi ed ogn’altro diritto ch’eglino ed i loro fedeli avevano sul monastero, chiesa e borgo di Rosano dentro i confini ivi designati.
Forse fu il C. Guido figlio del predetto quello che nel 1068, in presenza della sua consorte C. Ermellina trovandosi in Rosano, rinunciò ai suoi diritti in favore del Monastero di Vallombrosa.
Non debbo tampoco omettere un documento importante esistente fra le membrane del Monastero di Rosano relativo al testamento con alcuni codicilli rogati in Firenze nel popolo di S. Reparata sotto dì 22
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giugno 1438, mercé cui il prete Bernardo priore della chiesa di S. Pietro al Terreno, diocesi di Fiesole, canonico delle cattedrali fiorentina e fiesolana, rettore e governatore del Monastero di S. Pier Maggiore di Firenze, lasciò fra gli altri legati alla cappella di Maria Vergine da esso fondata nella chiesa di S. Pier Maggiore la metà di un podere posto nel popolo di S. Lorenzo a Cappiano, Comunità dell'Incisa, oltre stiora 26 _ di terre poste nell'isola del Mezzule presso l'Incisa ed una casa in Firenze in via S. Procolo, popolo di S. Pier Maggiore, a condizione che il cappellano di detta cappella abitasse nella casa predetta, ed ivi insegnasse a leggere e la grammatica a 15 alunni con l'annua provvisione di 37 fiorini d'oro.
All'Articolo PRUGNANO, o SAMPRUGNANO Di ROSANO fu detto, che la sua chiesa parrocchiale di S. Martino era di antico padronato della badessa e monache di Rosano, senza che questo monastero sia mai stato manuale di quello di S. Giovanni Evangelista delle monache Camaldolensi di Pratovecchio. – Vedere PRUGNANO DI ROSANO.
Nella chiesa della SS. Annunziata di Rosano tiene il battistero il parroco di S. Martino a Prugnano, comecchè dalle pergamena appartenute al convento di Nicosia pressa Calci risulti che la chiesa di S. Maria a Rosano nel principio del secolo XIV fosse essa pure parrocchiale. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte del Conv. di Nicosia).

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