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Bagni di Vignone, Bagno a Vignone - Vignone - Acque minerali

 

(Bagno Vignoni - Vignoni)

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    BAGNI DI VIGNONE, o BAGNO A VIGNONE in Val d’Orcia nella Comunità Giurisdizione e 5 miglia toscane a ostro di S. Quirico, Diocesi di Montalcino, Compartimento di (ERRATA: Arezzo) Siena. Sono situati sopra un poggetto che scende sulla ripa destra del fiume, avendo a sinistra il poggio su cui torreggia la rocca d’Orcia. – Le acque termali abbondantissime, e cristalline gorgogliando emergono in mezzo alla piazza del Villaggio di cui occupa il maggior posto la gran vasca lunga 86 e larga 47 braccia, contornata da tre lati da abitazioni, mentre dal quarto lato volto a ostro é attraversata da un ponte, sul quale innalzasi una cappella, passando sotto al medesimo le acque del gran bacino per entrare nelle contigue terme e poscia avviarsi di là nel fiume Orcia, che é 200 braccia più basso. Nel qual breve tragitto, dopo aver lambito i piedi della torre di Vignone, scende il ripido progetto, dove mette in moto 5 o 6 mulini fabbricati l’uno sopra l’altro dentro le grotte di travertino.
    A pochi passi sotto ai Bagni scaturisce una sorgente di acqua acidula fredda, che si usa in bevanda, sebbene essa non differisca dalle altre termali altro che per la minore quantità delle sostanze mineralizzanti.
    L’ossatura del poggio di Vignone consiste in strati di calcarea fissile alternante con argilla ocracea, attraversata da filoni e vene di spato calcareo, a luoghi candido, talvolta ferruginoso o manganesifero. Tutto ciò è coperto da un immenso banco di calcareo concrezionato in forma di candido e solido travertino, di cui si trovano nei contorni di Vignone molte cave in attività per lavori di edificatoria. A tali formazioni fanno corona intorno alla base del poggio le marne conchigliari cerulee, da cui è ricoperta in gran parte la Valle dell’Orcia e quella ad essa contigua dell’Ombrone.
    Il
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    poggio, sul quale sorgono le acque di Vignone, non è sterile, per quanto rivestite da immense rupi di travertino, che si estendono anche nella parte superiore dove più non apparisce ombra di stillicidio di acque termali, le quali ben dovettero emergere anche di là, siccome ne dà indizio il deposito lasciatovi e il nome che ritiene tuttora una piaggia superiore, chiamata il Bagno al Santo.
    I Bagni di Vignone non erano ignoti ai Romani, mentre nel portico della cappella sopra accennata leggesi tuttora in antico marmo un’iscrizione votiva alle Ninfe, pubblicata dal Grutero (XCIII. I0). Sono le terme medesime rammentate con lode da Simone Tondi nella relazione detta nel 1334 davanti ai signori Nove del Governo di Siena. Furono in seguito descritte da molti Autori, e con più precisione da Andrea Bacci, mentre Giorgio Santi con intelligenza superiore a tutti quelli che lo precedettero, descrisse la località, la struttura fisica del suolo, ed a lui dobbiamo il saggio analitico dell’acqua termale di Vignone pubblicato nel Viaggio secondo fatto per le Provincie senesi. Esso ci somministra i seguenti appunti:

    Proprietà fisiche dell’Acqua ACIDULA TERMALE
    di Vignone

    Temperatura,
    da 32° a 35° Réaumur.
    Colore, trasparente nella scaturigine.
    Sapore, acidulo amaro.
    Odore, leggermente solforoso e piccante.
    Gravità specifica, ignota.

    Sostanze mineralizzanti.

    Acido carbonico libero in gran copia.
    Carbonato di calce in abbondanza.

    Solfato di soda in piccola quantità.
    Solfato di calce in piccola quantità.
    Muriato di calce in piccola quantità.

    Silice, in tenuissima dose.

    Le acque termali di Vignone hanno una gran riputazione sostenuta da molti secoli di esperienza per la cura delle malattie d’indebolimento di membra, di dolori artritici, romatismi, mali cutanei ec.
    L’aria sebbene nell’inverno sia offuscata da folti vapori della minerale laguna, non suol essere nociva a coloro che ivi son nati; ma
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    nell’estate il clima è grave, e non tollerabile da chi non vi è abituato, abbenché questi ancora sogliono andar soggetti a qualche molestia, e gravezza di membra.
    Fra i personaggi più famosi che frequentarono i Bagni di Vignone, merita di essere rammentato Lorenzo de’Medici, detto il
    Magnifico, il quale vi si curò di alcuni suoi mali nel mese di maggio del 1490, quando a lui diresse una lettera Pietro suo figlio, avvisandolo che avrebbe egli ricevuto in Vignone fra pochi giorni la visita del celebre Ermolao Barbato. (Roscoe, Vita di Lorenzo il Magnifico) – Vedere SAN QUIRICO Comunità, e Vignone.
Localizzazione
ID: 369
N. scheda: 4760
Volume: 1
Pagina: 231 - 232
Riferimenti: 4850
Toponimo IGM: Bagno Vignoni - Vignoni
Comune: SAN QUIRICO D'ORCIA
Provincia: SI
Quadrante IGM: 121-3
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1713023, 4767735
WGS 1984: 11.61568, 43.03399
UTM (32N): 713087, 4767909
Denominazione: Bagni di Vignone, Bagno a Vignone - Vignone - Acque minerali
Popolo: S. Biagio a Vignone
Piviere:
Comunità: S. Quirico d'Orcia
Giurisdizione: S. Quirico d'Orcia
Diocesi: (Arezzo) Montalcino
Compartimento: Siena
Stato: Granducato di Toscana
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