REPETTI ON-LINE

Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

cerca... .

S. Casciano, S. Casciano a Decimo

 

(S. Casciano in Val di Pesa)

  •   pag. 1 di 20
    SAN CASCIANO, già SAN CASCIANO A DECIMO fra la Val di Greve e la Val di Pesa. – Terra grossa murata il di cui centro trovasi nel bilico di due valli, essendochè la parte volta verso Firenze acquapende nella fiumana Greve, e quella verso Siena scola in Pesa. – Ha una chiesa prepositura collegiata, ed è capoluogo di Comunità e di Giurisdizione nella Diocesi e Compartimento di Firenze.
    Trovasi a circa 570 braccia superiore al livello del mare Mediterrraneo sulla strada regia Romana, alla prima posta partendo da Firenze per Siena che è (
    ERRATA: all'ottavo miglio) al nono miglio dalla capitale, passata di poco la parrocchia di S. Cecilia, detta tuttora a Decimo perchè situata presso la decima pietra miliare dell'antico miglio romano (otto dei nostri), là dove fu stabilita una mansione che diede origine al borgo di Decimo denominato poi dal titolare della sua parrocchia San Cassiano. – Vedere DECIMO (S. CECILIA A)
    Si agginuga che di costà si diramano due strade rotabili, a ponente quella che pei poggi della Romola conduce al Malmantile e a Montelupo, ed a levante l'altra che per le Corti, Mercatale e Panzano guida nel Chianti.
    Fra le prime memorie di questa Terra potrebbersi forse indicare tre carte della Badia di Passignano scritte in
    Casciano nel marzo del 1012 nell'aprile del 1014 e febbrajo del 1085, ma siccome il semplice vocabolo di Casciano senza dirsi San Casciano potrebbe riferire ad altro luogo di Casciano in Val d'Ema, o alla pieve di S. Giusto a Casciano presso Siena, cui appellano pure due altre scritture dell'agosto 1070 e del 1 settembre 1131 della stessa badia, così mi limiterò piuttosto a due istrumenti della provenienza medesima, uno de'quali rogato nell'agosto
  •    pag. 2 di 20
    del 1105 presso la chiesa di S. Cassiano territorio fiorentino, e l'altro del giugno 1187scritto in San Casciano del piviere di S. Cecilia a Decimo, contado pur esso fiorentino. – (ARCH. DIPL. FIOR., loc. cit.)
    Assai più frequenti sono le memorie del secolo XIII relative al castello di San Casciano raccolte dal Lami nei suoi
    Mon. Eccl. Flor. dalle quali risulta che gli uomini di San Casciano ubbidivano in quel tempo anco nel temporale ai vescovi di Firenze, poiché quei prelati non solo tennero costà un vicario col titolo di podestà, ma diedero ai Sancascianesi nel 1241 i primi statuti, previa per altro l'approvazione dei reggitori di Firenze, dai quali fu inviato un ordine agl'abitanti di San Casciano che dopo l'anno 1272 il loro giusdicente fosse sottoposto al capitano del popolo fiorentino.
    Nella cronica sanese di Andrea Dei è raccontato, come nell'anno l253 1'oste sanese facesse una scorreria fino a San Casciano e a Montebuoni presso Firenze.
    Ognora più chiara apparisce 1a storia di San Casciano col progredire de’tempi, mentre Giovanni Villani e Niccolò vescovo di Botronto raccontano, come Arrigo VII, dopo partito nel dicembre del 1312 dall'assedio di Firenze, andonne col suo esercito a San Casciano presso la città a otto miglia toscane, e che costà dimorò in fino al dì 6 gennajo successivo. Il qual villaggio, soggiunge il vescovo Niccolò nel diario del viaggio di esso Imperatore in Italia, era molto buono e pieno di commestibili, e quando questi cominciarono a mancare si mosse l'esercito verso Poggibonsi dando il guasto a molti castelletti e villaggi della vicina contrada di Val di Pesa e di Val d’Elsa.
    Al che si aggiunga qualmente nel dì 12 dicembre del 1312 presso San Casciano,
    in castris ante Florentiam, fu spedito un diploma dallo stesso Arrigo di
  •    pag. 3 di 20
    Lussemburgo in favore di Rigone di Ugolino di Rigone, e del zio di lui Ghino del fu Rigone dei marchesi di Colle della illustre prosapia de'marchesi del Monte S. Maria.
    Se in tal circostanza i Fiorentini non conobbero quanto fosse importante la posizione di San Csciano che doveva servire di antemurale alla loro città; se neppure qualche anno dopo essi vi ripararono, quando un più valoroso capitano di guerra, Castruccio Antelminelli, nel febbrajo del 1326, con le sue genti cavalcò fino a Siena e di la fece scorreria a Torri in Val di Pesa ed a San Casciano ardendo il
    borgo e levando gran preda per le ville di quella valle, è altresì vero che sotto il governo di Gualtieri duca d'Atene fu dato ordine di principiare la fabbrica delle mura castellane nel borgo di San Casciano. Ciò seguì all'uscita di aprile del 1343 quando quel tiranno ordinò e cominciò ad afforzare e chiudere San Casciano per ridurvi dentro (dice Giovanni Villani) le villate intorno, volendo che si chianasse Castel ducale, ma soggiunge lo storico medesimo (Cronic. Lib. XII cap, 8), poco andò innanzi quel lavoro; giacchè il duca d'Atene qual insoffribil tiranno alla fine del susseguente ludio fiu cacciato da Firenze a furia di popolo, ed il castel di San Caciano si rimase borgo come per l'innanzi; nè la Signoria di Firenze vi rivoltò il pensiero se non dopochè la gran compagnia di Monreale nel 1354 essendo da Siena per la via di Poggibonsi penetrata fino a Sant'Andrea (in Percussina), due miglia di quà da San Casciano e sei miglia toscane vicino alla città, danneggiò con immense prede i paesi intorno, e innanzi che quelle masnade li abbandonassero dovè il Comune di Firenze sborsare loro 28000 fiorini d'oro.
    Ma affinchè tali
  •    pag. 4 di 20
    visite non potessero più avvenire, 1'anno seguente i Signori di Firenze deliberarono di fabbricare nel borgo di San Casciano un forte e nobile castello circondandolo di torri e di mura, e «incontanente (disse Matteo Villani al Lib. V cap. 73 della sua Cronica) nel mese d'agosto dell’anno 1355 si cominciarono a fare i fossi, e all'uscita del settembre successivo si diede principio ai fondamenti delle sue mura castellane, e tutte s'allogarono ad abili maestri sorvegliati da avveduti provveditori col somministrare alle maestranze la calcina, acciocchè avessono cagione di fare buone muraglie. Le quali dovevano essere della larghezza di braccia 4 nel fondamento, e braccia due sopra terra ristringendosi a modo di barbacane, alte sopra suolo braccia 12 con corridori e beccatelli, armate di torri intorno alla distanza di 50 braccia 1'una dall'altra, e queste dell'altezza di bracia 24, cioè il doppio delle mura. Inoltre fu deliberato che vi fossero due porte maestre, difese cadauna due torri più elevate di tutte le altre».
    «Il circuito delle quali mura (prosege lo storico contemporaneo) compreso il poggio ed il borgo di San Casciano, fu compiuto senza arrestare punto il lavorio nel mese di settembre dell'anno 1356. E veduto il conto, costò il predetto edificio al Comune di Firenze 35000 fiorini d'oro.»
    Dalle espressioni frattanto di Matteo Villani non si può rilevare che in San Casciano fosse iinnalzata nel tempo stesso alcuna rocca, che pure sotto nome di
    cassero nell'anno medesimo vi fu edificata. Cio è reso manifesto da una provvisione della Signoria di Firenze approvata li 7 settembre dell'anno 1356 con queste parole; perficiatur Casserum S. Cassiani.
    Il Gaye che riportò il sunto di cotesta riformagione nel carteggio inedito di artisti (Vol, I Append. II) vi si trova il nome di alcune maestranze, deputate alle fortificazioni del castel
  •    pag. 5 di 20
    di San Casciano, le quali nel 25 agosto del 1357 supplicarono la Signoria di Firenze per essere saldate, cioè:

    - Berto Fey, maestro di pietre
    per
    Lire 50 Soldi 6 Denari -
    - Taddeo Ristori e Pietro Ducci socj, maestri di pietre
    per
    Lire 137 Soldi 18 Denari 9
    - Tommaso d’Jacopo Passeri e Andrea Guglielmi socj, maestri di pietre
    per
    Lire 212 Soldi 10 Denari -
    - Filippo Berti da Settignano, maestro scarpellino
    per
    Lire 34 Soldi 4 Denari -
    - Donato Morandi, fornaciajo
    per
    Lire 28 Soldi 4 Denari -
    - Moro Lorini, fornaciajo
    per
    Lire 36 Soldi 17 Denari -

    -
    Somma Lire 499 Soldi 19 Denari 9

    La qual somma di lire 499, soldi 19 e denari 9, corrispondente a circa fiorini d’oro 143, a ragione allora di lire 310. – per fiorino, fu approvata dai collegj della repubblica e pagata. –
    Vedere PISA Vol. IV pag. 395.
    Il recinto delle mura di San Casciano girava braccia 2135, ed oltre le due porte principali aveva due postierle con il cassero, che era in un angolo verso maestro; il qual cassero fu donato dal Granduca Ferdinando II al suo foriere maggiore Giovanni Santi Lucardesi sopracchiamato l'
    Indiano, che convertì lo stesso fortilizio in una grandiosa abitazione, ceduta più tardi alle monache Benedettine di questa Terra, fabbrica che cade attualmente in rovina, sebbene la sua sala sia stata ridotta ad uso di teatro.
    Frattanto il Targioni saviamente nei suoi Viaggi avvertiva, che quando
  •    pag. 6 di 20
    i Fiorentini disegnarono di ridurre a tortezza San Casiano non pensarono alla sarsità dell'acqua potabile nel caso di un lungo assedio, nè tampoco vi fu allora riparato con le costruzioni di vaste cisterne.
    Si procurò bensì di rimediarvi più tardi mercè di un acquedotto che conducesse l'acque ad una fontana pubblica, rifatto e restaurato sotto il governo di Cosimo I.
    Esisteva fino dal secolo XII in San Casciano uno spedale per i poveri, al quale lasciò lire 15 1a contessa Beatrire vedova del Conte Marcovaldo di Dovadola con suo testamento del 18 febbrajo 1278 (stile fior.)
    Fu incluso dentro il recinto delle mura castellane la chiesa ed ospizio di
    Santa Maria del Prato de'PP. Domenicani, ora della compagnia della Misericordia, e che può dirsi uno de'piu antichi edifizj di San Casciano, perchè eretto fino del 1335, cioè 20 anni prima che fosse circondato di mura il paese. In essa chiesa esiste un pulpito con bassorilievi scolpiti da maestro Giovanni Balducci di Pisa contemporaneo di Andrea e allievo di Giovanni Pisano.
    Fra gli stabilimenti sacri più antichi di questa Terra si conta il monastero di S.Cristina, abitato da donne che furono traslocate nel secolo XIII in quello di S. Donato a Torri, o in Polverosa, dal vescovo Giovanni de’Mangiadori. – Più moderno è il monastero testè soppresso di S. Maria del Gesù delle Benedettine, nella cui chiesa fu sepolto nel 1640 il citato Giovanni Paolo Santi Lucardesi oriundo di San Casiano e fondatore di quell'asceterio.
    Ad un benefattore più antico, Girolamo Castrucci di San Casciano, devesi la fondazione della chiesa della Croce con l’annesso convento de'Francescani Zoccolanti eretto nel 1492 ampliato ed abbellito nel 1736.
    Dalla parte orientale sulla strada rotabite fuori due tiri di arco dalla Terra sorge la magnifica villa Corsini
    delle Corti e lugo la stessa strada s'incontra un convento
  •    pag. 7 di 20
    non molto antico di Cappuccini.
    San Casciano col progredire dei secoli progredì in indusiria specialmente agraria, per i molti gelsi, oliveti e vigneti che adornano la sua collina, siccome aumentò nella sua popolazione. –
    Vedere il Quadro della Popolazione a 4 epoche diverse in fine dell'Articolo.
    Fra gli uomini distinti in scienze ed in lettere San Casciano conta il suo primo maestro di scuola nel prete Francesco Guarducci poeta ed oratore famigerato, ed il dottor Giuseppe Sarchiani mancato al mondo in Firenze nel secolo attuale, il quale lasciò una copiosa e scelta biblioteca alla sua patria.

    CENSIMENTO della Popolazione della TERRA DI S. CASCIANO a quattro epoche diverse, divisa per famiglie.

    ANNO 1551: Impuberi maschi -; femmine -; adulti maschi -, femmine -; coniugati dei due sessi -; ecclesiastici dei due sessi -; numero delle famiglie 186; tatale della popolazione 954.
    ANNO 1745: Impuberi maschi 209; femmine 154; adulti maschi 435, femmine 490; coniugati dei due sessi 406; ecclesiastici dei due sessi 64; numero delle famiglie 292; tatale della popolazione 1758.
    ANNO 1833: Impuberi maschi 434; femmine 381; adulti maschi 361, femmine 485; coniugati dei due sessi 979; ecclesiastici dei due sessi 49; numero delle famiglie 554; tatale della popolazione 2689.
    ANNO 1840: Impuberi maschi 456; femmine 415; adulti maschi 359, femmine 376; coniugati dei due sessi 1089; ecclesiastici dei due sessi 49; numero delle famiglie 540; tatale della popolazione 2744.

    Comunità di San Casciano. – Il territorio di questa Comunità abbraccia una superficie di 31419 quadrati, dei quali 1323 sono occupati da corsi d'acqua e da puhbliche strade. – Nel 1833 vi abitavano familiarmente 11102 individui, a proporzione da 296 persone per ogni miglio quadrato di suolo imponibile.
    Confina con altre sei Comunità. Dalla parte di scirocco e di ostro fronteggia con quella di Barberino di Val d'Elsa, a partire
  •    pag. 8 di 20
    dal poggio di S. Gaudenzio a Campoli verso Macerata, che separa la Val di Greve da quella della Pesa, nell'ultima delle quali s'inoltra mediante il borro del Casino e quello del Lavatojo, rasentando in cotesto lato le pendici orientali della collina di Fabbrica innanzi di entrare nella fiumana della Pesa per arrivare con essa sul Ponte nuovo. Costì oltrepassa la strada postale Romana scendendo il corso della Pesa che lascia alla confluenza del borro della Felce, il quale scende dal lato sinistro. Con quest'ultimo le due Comunità salgono sul poggio che dal lato opposto acquapende nel torrente Virginio verso dove si dirigono. Cessa sul Virginio la Comunità di Barberino di Val d'Elsa, e sottentra dirimpetto a libeccio l'altra di Montespertoli, che con la nostra fronteggia da primo medianie il corso del Virginio fino al ponte sulla strada maestra che da San Casciano per S. Pancrazio guida a Lucardo. Costì il territorjo comunitativo di San Casciano lascia a sinistra il Virginio per risalire colla via prenominata il poggio di San Pancrazio sino al quadrivio della strada rotobile della Romita o del Pian di S. Quirico, donde il territorio di San Casciano voltando la fronte da maestrale a grecale riscende la pendice opposta lungo il borro del Fossato per ritornare nella Pesa, il cui corso seconda nella direzione di maestrale di conserva sempre con il territorio comunitativo di Montespertoli fino al ponte di Cerbaja dove trova la strada provinciali di Volterra. Costì lascia a libeccio la Comunità di Montespertoli, e sottentra dirimpetto a ponente-maestrale il territorio cmunitativo della Casellina e Torri, col quale sale i poggi della Romola, da primo mediante la detta strada provinciale, poi per
  •    pag. 9 di 20
    1a traversa che viene dalla Chiesa Nuova, nella qual via incontra per breve tragitto la Comunità di Legnaja che si accompagna col territorio della nostra fino presso la Chiesa Nuova. Ivi sottentra a confine l’altra Comunità del Galluzzo, con la quale questa di San Casciano percorre la criniera de'poggi verso levante, poi mediante il fosso Tramonti scende nella fiumana Greve che entrambe le Comunità rimontano per il tragitto di circa 7 miglia toscane nella direzione da primo di ostro, quindi verso scirocco fino passata la chiesa di Luciana. Costì i due territorii abbandonando la Greve per entrare nel borro di Storno che v’influisce da ostro-scirocco, e con esso rimontando il poggio fra S. Gaudenzio e Macerata la nostra ritrova dirimpetto a scirocco presso le sorgenti del borro del Casino il territorio della Comunità di Barberino di Val d'Elsa.
    Fra i maggiori corsi d' acqua che rasentano il territorio in questione si contano le fiumane della Greve e dell. Pesa, non che il torrente
    Virginio, mentre nascono dentro il distretto di questa Comunità e sboccano nella fiumana della Pesa, i torrenti Terzana e Sugana, oltre varj altri minori corsi d'acqua, designati sotto i vocaboli di botri, di fossi e di borri.
    Molte strade rotabili si staccano dalla regia postale dentro San Casciano o dalle sue vicinanze, fra lequali, a levante la via Chiantigiana, in cui sbocca presso Mercatale quella dell'Impruneta; a ponente la strada diretta al ponte di Cerbaja sulla strada provinciale di Volterra; a maestro quella che staccasi dalla postale a S. Andrea in Percussina per sboccare sui poggi della Romola presso la Chiesa Nuova nella stessa via Volterrana; a libeccio la strada di San Pancrazio in Val di Pesa, che incomincia sulla via postale alla base meridionele
  •    pag. 10 di 20
    del poggio di San Casciano, senza dire de'tronchi di strade o stradoni che guidono dalla via regia alle ville signorili sparse nei colli intorno a San Casciano, mentre la strada provinciale Volterrana lambisce una parte dei confini del suo territorjo dirimpetto a maestrale e quella della Romita corre al suo libeccio sopra i colli lungo la ripa destra del torrente Virginio.
    Prer quanto la Terra di San Casciano si trovi sulla cresta dei poggi che dividono le acque della Greve da quelle della Pesa, la stessa cresta non e più elevata di braccia 567 sopra il mare, essendo stata calcolata dal P. Inghirami sulla sommità del campanile de' PP. Zoccolanti posto quasi a livello della piazza centrale di San Casciano. – Piccola poi sembra la diffrenza in altezza del poggio di San Casciano da quelli della
    Romola che sono al suo ponente-maestrale, mentre le colline a levante dello stesso capoluogo appariscono molto più depresse.
    Variata e molto singolare si mostra la fisica struttura dei poggi che coi loro fianchi ricuoprono il territorio di cotesta Comunità. Avvegnachè appena si arriva per il poggio de'
    Scopeti a S. Andrea in Percussina si perdono di vista i potenti sirati di macigno che costituiscono la sua ossatura inferiore, dove sottentra a ricoprirli una terra vegetale, copiosa però di ciottoli più o meno grossi spettanti per la maggior parte ad una calcarea compatta, o alberese appenninica. Il quale banco di ciottoli è talmente profondo ed esteso che serve non solo di fondamento alle fabbriche della Terra di San Casciano, ma che nasconde quasi tutta la pendice meridionale del suo poggio fino presso alla Pesa, al di là della qual fiumana risalendo i colli frapposti alla Pesa ed al torrente Virginio, i ciottoli di alberese continuano a
  •    pag. 11 di 20
    trovarsi misti ad una ghiaja più minuta fino a che sul crine de'colli medesimi sottentra un terreno terziario superiore sparso fossili organici. – Dondechè mi sembrò questa contrada un bel campo di studio per i geologi che bramano investigare le cause di un simile fenomeno, quello cioè di ritrovare sul dorso de’monti fia la Greve e la Pesa ciottoli di lontane sedi e terreni scevri di conchiglie, mentre grosse ghiaie calcaree miste a renischio con resti di conchiglie ricuoprono i tufi terziarii delle colline che separano la Val di Pesa da quella dell'Elsa.
    All'
    Articolo, BARBERINO DI VAL D’ ELSA Comunità in quest’Opera, fu fatta menzione di cotesto fatto importante, ed ivi indicai per la prima volta la sommità dei poggi di San Casciano, ed i loro fianchi meridionali profondamente coperti di banchi di ciottoli di rocce calcaree rotolati ed abbandonati costà, ma provenienti da una più alta contrada; inoltre aggiunsi, che comunque fosse stato della causa implicita di un tal fenomeno geologico, fatto è che il vallone solcato dalla fiumana della Pesa può riguardarsi come il limite alla sua destra della formazione appenninica più o meno nascosta dai banchi di ciottoli, più o meno fortemente conglomerati (Nagelflue) mentre alla sinistra della fiumana compariscono in alto il tufo ed anco la marna conchigliare marina coperti l'uno e 1'altra da potenti banchi di ciottoli minori e di grossa ghiaia conglomerata.
    Dissi che cotesta formazione appenuinica alla destra della Pesa trovasi
    più o meno nascosta dai banchi di ciottoli, giacchè nei poggi di Mercatale e di Campoli, come pure lungo la strada Chiantigiana a levante-scirocco di San Casciano si scuoprono strati di calcarea compatta, di schisto marnoso e di macigno, cioè delle tre rocce appenniniche.
    Più singolare ancora è la costituzione geologica dei popgi della
  •    pag. 12 di 20
    Romola, i quali si dirigono a ponente-maestrale, di San Casciano, dove i terreni stratiformi compatti, e specialmente la calcarea e lo schisto marnoso, restano coperti e non di rado alternano con una calcarea nummulitica ch'è una specie di roccia psammitica solida e marmorea, disposta in strati inclinatissimi all'orizzonte e contenente grossa rena con frammenti di ghiaja e conchiglie fossili microscopiche; la qual roccia attualmente si escava al luogo dei Masseti presso Mosciano sotto il nomignolo di granitello, vocabolo che rammenta i granitelli delle cave di Lignis nel Belgio descritte nel Journal des Mines n.° XXI., mentre in altri punti dei colli stessi s'incontrano indizi di rocce arenarie plutonizzate e metamorfosate in gabbro. – Vedere MOSCIANO nel Val d’Arno fiorentino, Vol. III pag. 618 e 619, e PESA fi. Vol. IV pag. III.
    È un quesito che vien fatto, se i rammentati ciottoli e ghiaje furono trascinate e abbandonate dalle acque superficiali de'fiumi costà sopra una schiena di poggi dove oggi non passerebbe un ruscelletto innanzi che si escavassero due valloni, o se dopo l'arresto di cotesti depositi alluviali si innalzarono i colli lungo il bacino della Greve e della Pesa? E se un tal cataclismo accadeva mentre si abbassava il bacino dell' Arno, tostochè negli scandagli de’Pozzi Artesiani trapanati dentro Firenze, al Poggio a Cajano e lungo lo stesso bacino si trovarono depositi di ciottoli e di ghiaje inferiormente al livello attuale del mare?
    Le principali produzioni agrarie di questa Comunità sono Ii suoi ottimi vini, le granaglie, le frutte saporite ed i boschi cedui di quercioli che forniscono alla capitale molte legna e carbone.
    L'aria dell' intero territorio, qualora si eecettuino pochi piani lungo la Pesa, può dirsi balsamica tastochè ne'colli di San Casciano vennero a villeggiare le famiglie più famigerate
  •    pag. 13 di 20
    della capitale sino dai tempi della Repubblica Fiorentina, siccome può vedersi agli Articoli Fabbrica, Bibbione, Cigliano, Monte Firidolfi, Pancrazio (S.) in Val di Pesa, Le Corti, Campoli, Percussina (S. Andrea in), Poppiano, e nella stessa guisa che in tempi più moderni sono con magnificenza frequentate le ville Orlandini e quella già de'Marchesi Pucci, ora del Priore Cavalier Fenzi nel popolo di S. Andrea in Percussina.
    Copiosissimi poi di concorrenti e di generi tanto di vettovaglie come di mercerie, e di coloniali sono i mercati settimanali che si tengono di lunedì in San Casciano, dove cadono pure due fiere annuali, una delle quali nel lunedì dopo 1’ottava di Pentecoste, e l'altra di maggiore importanza nel 29 settembre per la festa di S. Michele.
    La Comunità mantiene due medici e due maestri di scuola residenti in San Casciano.
    All'anno 1774, quaudo fu pubblicata la legge del 3 maggio che accordava facoltà alle Comunità del contado fiorentino di governarsi nell’economico per mezzo dei loro magistrati, questa di San Casciano abbracciava 42 popoli stati riuniti nel 1833 in 31 parrocchie, siccome può vedersi dal seguente Quadro della sua popolazione meno la parrocchia di Salivolpe che vi fu aggiunta col suo distretto, dopo il 1833.
    San Casciano conta quattro lanificj, due tintorie, una gualchiera, tre officine di cappelli di feltro, ecc.
    La chiesa prepositura dedicata a S.Cassiano portava il vocabolo, come dissi, del lungo
    Decimo, ed era la prima prioria della vicina pieve di S. Cecilia, finchè diminuendo la popolazione dell' antica pieve a proporzione che aumentava quella di San Casciano situata quasi nel centro della Terra omonima questa venne dichiarata collegiata, e finalmente con decreto arcivescovile del 30 dicembrc 1797 la pieve antica fu ridotta a prioria, e la chiesa di S. Cassiano
  •    pag. 14 di 20
    eretta in plebana dov' erano già 12 canonici di padronato delle monache Benedettine di S. Maria del Gesù, ivi esistite fino al 1808, ed ora di nomina del Principe.
    La chiesa prepositura di San Casciano è di una capacità mediocre sebbene restaurata nel principio del secolo attuale.
    La sua facciata fu riedificata nel 1700 con l'annuenza del cavaliere Federigo Pietro Vettori suo patrono, come apparisce da una iscrizione che vi si trova murata.
    Fra i proposti di San Casciano, disse Giovanni Targioni-Tozzetti ne'suoi Viaggi, che si rese celebre nel secolo XVII il prete Marco Lamberti per le sue poesie satiriche ed alquanto oscene, per le quali dovè soffrire molti mesi di carcere, dove tradusse in ottava rima i sette salmi penitenziali che dedicò al Cardinale Carlo de'Medici, fratello di Cosimo II, con la data del 7 luglio 1620 dalle
    carceri del Bargello.
    Rispetto alle chiese parrocchiali comprese attualmente nel piviere della prepositura di S. Casciano si contano le seguenti: 1.a Prioria, già pieve di S. Cecilia a
    Decimo; 2.a S. Maria di Casavecchia, prioria; 3.a S. Martino d'Argiano, idem; 4.a S. Maria con l'annesso di S. Angelo d'Argiano; 5.a S. Andrea in Percussina; 6.a S. Bartolommeo di Faltignano nella Chiesa Nuova con l'annesso di S. Stefano a Petriolo; 7.a S. Jacopo di Mucciana; 8.a S. Lorenzo a Castelbonsi con l'annesso di S. Margherita a Caserotte; 9.a S. Piero di sopra; l0. S. Piero di sotto.
    Si trova in San Casciano una cancelleria Comunitativa, la quale serve anche alle Comunità di Montespertoli e di Barberino di Val d'Elsa; inoltre vi si risiede uno de'potestà suburbani di Firenze, ed un ufizio per l'esazione del Registro. Però l'ingegnere di Circondario è in
  •    pag. 15 di 20
    Empoli, la Conservazione delle Ipoteche, ed il tribunale di prima istanza si trovano in Firenze.

    QUADRO della Popolazione della COMUNITA’ DI SAN CASCIANO a 4 epoche.

    - nome del luogo: Argiano, titolo della chiesa: S. Maria e S. Angelo (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 136, abitanti anno 1745 n° 156, abitanti anno 1833 n° 332, abitanti anno 1840 n° 319
    - nome del luogo: Argiano, titolo della chiesa: S. Martino (Prioria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 126, abitanti anno 1745 n° 129, abitanti anno 1833 n° 228, abitanti anno 1840 n° 223
    - nome del luogo: Bibbione, titolo della chiesa: S. Angelo e S. Maria (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 119, abitanti anno 1745 n° 279, abitanti anno 1833 n° 289, abitanti anno 1840 n° 311
    - nome del luogo: Bibbione, titolo della chiesa: S. Colombano (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 148, abitanti anno 1745 n° 206, abitanti anno 1833 n° 292, abitanti anno 1840 n° 268
    - nome del luogo:Pieve di Campali (con due annessi), titolo della chiesa: S. Stefano (Pieve antica), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 134, abitanti anno 1745 n° 282, abitanti anno 1833 n° 309, abitanti anno 1840 n° 348
    - nome del luogo: Campali e Ripoli, titolo della chiesa: S. Gaudenzio e S. Bartolommeo (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 120, abitanti anno 1745 n° 59, abitanti anno 1833 n° 83, abitanti anno 1840 n° 88
    - nome del luogo: Campali o a Mercatale, titolo della chiesa: S. Maria e S. Fabiano (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 197, abitanti anno 1745 n° 391, abitanti anno 1833 n° 649, abitanti anno 1840 n° 690
    - nome del luogo: Casavecchia, titolo della chiesa: S. Maria (Prioria), diocesi cui
  •    pag. 16 di 20
    appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 75, abitanti anno 1745 n° 88, abitanti anno 1833 n° 114, abitanti anno 1840 n° 155
    - nome del luogo: Castel Bonsi e
    Caserotte, titolo della chiesa: S. Lorenzo e S. Margherita (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 131, abitanti anno 1745 n° 160, abitanti anno 1833 n° 204, abitanti anno 1840 n° 221
    - nome del luogo: Cofferi, titolo della chiesa: S. Martino (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 64, abitanti anno 1745 n° -, abitanti anno 1833 n° 122, abitanti anno 1840 n° 138
    - nome del luogo: Decimo, titolo della chiesa: S. Cecilia (Prioria, già Pieve), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 125, abitanti anno 1745 n° 286, abitanti anno 1833 n° 298, abitanti anno 1840 n° 260
    - nome del luogo: Fabbrica, titolo della chiesa: S. Andrea (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 136, abitanti anno 1745 n° 173, abitanti anno 1833 n° 220, abitanti anno 1840 n° 245
    - nome del luogo: Faltignano, Petriolo e Chiesa Nuova, titolo della chiesa: SS. Bartolommeo e Stefano e S. Maria (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 154, abitanti anno 1745 n° 205, abitanti anno 1833 n° 292, abitanti anno 1840 n° 272
    - nome del luogo: Luciano con due annessi (*), titolo della chiesa: SS. Donato e Miniato (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 171, abitanti anno 1745 n° 133, abitanti anno 1833 n° 202, abitanti anno 1840 n° 226
    - nome del luogo: Lujano, titolo della chiesa: S. Andrea (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 134, abitanti anno 1745 n° 109, abitanti anno 1833 n° 131, abitanti anno 1840 n° 123
    - nome del luogo: Mucciana, titolo della chiesa: S. Jacopo (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti
  •    pag. 17 di 20
    anno 1551 n° 84, abitanti anno 1745 n° 82, abitanti anno 1833 n° 132, abitanti anno 1840 n° 125
    - nome del luogo: Monte Firidolfi, titolo della chiesa: S. Cristina (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 194, abitanti anno 1745 n° 191, abitanti anno 1833 n° 269, abitanti anno 1840 n° 352
    - nome del luogo: Monte Macerata, titolo della chiesa: S. Maria (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 141, abitanti anno 1745 n° 132, abitanti anno 1833 n° 172, abitanti anno 1840 n° 241
    - nome del luogo: Monte Calvoli e Corziano, titolo della chiesa: S. Maria e S. Vito (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 113, abitanti anno 1745 n° 193, abitanti anno 1833 n° 299, abitanti anno 1840 n° 293
    - nome del luogo: Montepaldi, titolo della chiesa: S. Pietro (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 76, abitanti anno 1745 n° 99, abitanti anno 1833 n° 129, abitanti anno 1840 n° 133
    - nome del luogo: Novoli, titolo della chiesa: S. Andrea (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 114, abitanti anno 1745 n° 146, abitanti anno 1833 n° 194, abitanti anno 1840 n° 185
    - nome del luogo: Percussina, titolo della chiesa: S. Andrea (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 127, abitanti anno 1745 n° 172, abitanti anno 1833 n° 350, abitanti anno 1840 n° 451
    - nome del luogo: Pergolato, titolo della chiesa: S. Pietro (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 272, abitanti anno 1745 n° 157, abitanti anno 1833 n° 197, abitanti anno 1840 n° 206
    - nome del luogo: SAN CASCIANO, titolo della chiesa: S. Casciano (Prepositura e Collegiata), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 954, abitanti anno 1745 n° 1758, abitanti anno 1833 n° 2689, abitanti anno 1840
  •    pag. 18 di 20
    n° 2744
    - nome del luogo: S. Pancrazio in Val di Pesa, titolo della chiesa: S. Pancrazio (Pieve), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 180, abitanti anno 1745 n° 136, abitanti anno 1833 n° 542, abitanti anno 1840 n° 505
    - nome del luogo: S. Pietro di sopra, titolo della chiesa: S. Pietro (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 98, abitanti anno 1745 n° 136, abitanti anno 1833 n° 179, abitanti anno 1840 n° 205
    - nome del luogo: S. Pietro di sotto, titolo della chiesa: S. Pietro (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 112, abitanti anno 1745 n° 197, abitanti anno 1833 n° 201, abitanti anno 1840 n° 199
    - nome del luogo: Pisignano, titolo della chiesa: S. Niccolò (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 127, abitanti anno 1745 n° 131, abitanti anno 1833 n° 173, abitanti anno 1840 n° 166
    - nome del luogo: Romola (*), titolo della chiesa: S. Maria (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 106, abitanti anno 1745 n° 413, abitanti anno 1833 n° 655, abitanti anno 1840 n° 808
    - nome del luogo: Salivolpe, titolo della chiesa: S. Cristina (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° -, abitanti anno 1745 n° -, abitanti anno 1833 n° -, abitanti anno 1840 n° 162
    - nome del luogo: Sugana (*), titolo della chiesa: S. Giovanni (
    ERRATA: Rettoria) (Pieve), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 256, abitanti anno 1745 n° 606, abitanti anno 1833 n° 997, abitanti anno 1840 n° 1028
    - nome del luogo: Vico l’Abate (*), titolo della chiesa: S. Angelo (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 167, abitanti anno 1745 n° 177, abitanti anno 1833 n° 227, abitanti anno 1840 n° 252

    - Totale abitanti anno 1551: n° 5091
    - Totale
  •    pag. 19 di 20
    abitanti anno 1745: n° 7482
    - Totale abitanti anno 1833: n° 11102
    - Totale abitanti anno 1840: n° 11942

    N. B.
    Nell’anno 1840 entravano in questa Comunità 100 abitanti di tre cure limitrofe ed altronde escivano dalle parrocchie contrassegnate con l’asterisco (*) 1011 Abitanti.

    - RESTANO al netto
    abitanti n° 11031.

    SAN CASCIANO fra la Val di Pesa e la Val di Greve. – Si aggiunga in fine. – Nel 1833 la Comunità di San Casciano noverava 11102 Abitanti e nel 1845 ne contava 11279, come segue:

    Argiano (S. Maria e S. Angelo),
    Abitanti N.° 320
    Argiano (S. Martino),
    Abitanti N.° 225
    (
    ERRATA: Bibaiona) Bibbione (S. Colombano), Abitanti N.° 283
    (
    ERRATA: Bibaiona) Bibbione (S. Maria e S. Angelo), Abitanti N.° 300
    Campoli (S. Gaudenzio),
    Abitanti N.° 71
    Campoli (Pieve S. Stefano),
    Abitanti N.° 383
    Campoli (S. Maria a Mercatale),
    Abitanti N.° 723
    Casavecchia,
    Abitanti N.° 146
    Cistelbonsi,
    Abitanti N.° 260
    Cofferi,
    Abitanti N.° 141
    Decimo,
    Abitanti N.° 263
    Fabbrica,
    Abitanti N.° 237
    Fattignano,
    Abitanti N.° 257
    Luciano (porzione),
    Abitanti N.° 186
    Lujano,
    Abitanti N.° 121
    Mocciana,
    Abitanti N.° 126
    Monte Firidolfi,
    Abitanti N.° 340
    Monte Macerata,
    Abitanti N.° 254
    Montoepaldi,
    Abitanti N.° 133
    Novoli,
    Abitanti N.° 189
    Percussina,
    Abitanti N.° 465
    Pergolato,
    Abitanti N.° 198
    S. Pietro di Sopra,
    Abitanti N.° 217
    S. Pietro di sotto,
    Abitanti N.° 202
    Pisignano,
    Abitanti N.° 182
    Romola (
    porzione), Abitanti N.° 623
    Salivolpe,
    Abitanti N.° 170
    SAN CASCIANO,
    Abitanti N.° 2858
    Sugana (Pieve) (
    porzione), Abitanti N.° 328
    Val di Pesa (S. Maria di),
    Abitanti N.° 289
    Val di Pesa (Pieve di S.Pancrazio),
  •   pag. 20 di 20
    Abitanti N.° 516
    Vico l’Abate (porzione),
    Abitanti N.° 165

    Annessi

    Monte Buoni; dalla Comunità del Galluzzo, Abitanti N.° 40
    Valle (S. Martino in);
    dalla Comunità di Greve, Abitanti N.° 36
    Viciano; dalla Comunità del Galluzzo,
    Abitanti N.° 32
    TOTALE
    Abitanti N.° 11279
Localizzazione
ID: 3761
N. scheda: 46420
Volume: 5; 6S
Pagina: 26 - 32; 221
Riferimenti: 14070
Toponimo IGM: S. Casciano in Val di Pesa
Comune: SAN CASCIANO IN VAL DI PESA
Provincia: FI
Quadrante IGM: 113-4
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1676255, 4836183
WGS 1984: 11.1867, 43.65931
UTM (32N): 676318, 4836357
Denominazione: S. Casciano, S. Casciano a Decimo
Popolo: SS. Ippolito e Casciano a Decimo, a S. Casciano
Piviere: (S. Cecilia a Decimo) SS. Ippolito e Casciano a Decimo, a S. Casciano
Comunità: S. Casciano in Val di Pesa
Giurisdizione: S. Casciano in Val di Pesa
Diocesi: Firenze
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
  trova nel testo
 
  scarica scheda
  aggiungi note