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Sarzanello

 

(Sarzanello - Fortezza)

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    SARZANELLO in Val-di-Magra. – Rocca sopra un colle omomnimo, di là dal quale un mezzo miglio toscano a levante sorge la sua chiesa prioria (S. Martino) nella Comunità, Mandamento, Diocesi e circa, un, miglio toscano a grecale di Sarzana, Provincia di Levante, R. Sardo.
    La celebrità della rocca di Sarzanello piantata sulla sommità del colle ha offuscato quella del sottosante villaggio sparso intorno ad una deliziosa collina, situata quasi a cavaliere della città di Sarzana.
    Non si trovano pertanto memorie di Sarzanello anteriori alla prima costruzione del suo forte, del quale diede recentemente una storia critica artistica il ch. ingegnere Carlo Promis, in una operetta di 82 pagine in 8.° pubblicata in Torino nel 1838.
    S' ignora, dice egli, quale sia l’anno preciso in cui gettaronsi le fondamenta di questa fortezza che dalla vicinanza della città ebbe nome di Sarzanello, comecchè a Castruccio Antelminelli dai suoi biografi se ne attribuisca la prima costruzione, lo che probabilmente accadde nel 1322.
    Il forte fabbricato da Castruccio, esaminato e dato in disegno dal sig. Promis ha la figura di un triangolo equilatero, ogni lato del quale ha circa 61 metri di lunghezza ed ogni angolo è difeso da una specie di torrione. Le muraglie sono piantate nel fondo del fosso ch’è della larghezza non minore di 15 metri.
    Nelle mura e nelle torri di Sarzenello altissimo è il parapetto apparente sopra il cordone; il giro totale del triangolo è coronato da archetti sistemati da beccatelli di marmo bianco sporticati come alle mura del forte di Avenza eretto dallo stesso capitano lucchese.
    Mancato Castruccio, mancarono egualmente per molto tempo le notizie del forte di Sarzanello, del quale nel 1402 fu castellano un
    Gregorio de Cormedino, come si legge in una lapida avente in mezzo l'arme di Genova. La quale è murata sopra una porta del torrione del
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    forte medesimo, dove esiste pure un'altra iscrizione del 1442 con l'arme stessa di Genova e le iniziali seguenti P.R.R.C., iniziali state interpetrate dal Prof. Antonio Bertoloni: Petrus Fregosus Restaurare Curavit anno 1442, vale a dire 40 anni dopo la cessione di Sarzana e Sarza nello fatta da Gian-Galeazzo Visconti duca di Milano a Gabbriello Maria suo figlio naturale, per di cui conto 5 anni dopo (agosto del l407)Jacopo de, Mercadanti che era potestà in Sarzana, riconsegnò ai Genovesi, e per essi al maresciallo del re di Fancia Buccicaldo suo governatore in Genova, la città di Sarzana e Sarzanello che poi il maresciallo stesso vendè ai Fiorentini, i quali alla pace di Lucca del 27 aprile 1413, l'una e l'altro restituirono ai Genovesi con Portovenere e Falcinello, previo il rimborso del denaro al Buccicaldo pagato. Avvenuta quindi nel 1421 la dedizione di Genova al duca di Milano, fu per modo di compenso trasferita la signoria di Sarzana e del distretto nell'ex-doge Tommaso Campo-Fregoso.
    Allora fu (soggiunge il Promis) che Tommaso diedesi ad abbellire e munire vieppiù il forte di Sarzanello, fatto sua principale dimora, riguardandolo qual fondamento maggiore dello stato suo. Quindi stando all'asserto di Flavio Biondo, che attribuì al Fregoso i miglioramenti della rocca di Sarzanello, da esso
    lautissimamente e con grande splendidezza riedificata, ne conseguirebbe che all'exa doge Tommaso piuttosto che a Castruccio attribuire si dovesse la costruzione della torre principale, o maschio della fortezza di Sarzanello, consistente in pietra calcare mista di mattoni e coronata in alto da un giro di beccatelli in marmo bianco, consimili al forte triangolare di Castruccio, il cui maschio servì per lunghissimo tempo ad alloggio militare.
    Allo stesso Campo-Fregoso il Promis addebitava la fabbrica del rivellino, esso pure della forma e delle materie stesse di quelle del maschio e
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    del forte triangolare. Che esso pertanto esistesse nel 1441 lo dimostrano alcuni atti di pace fra gli uomini di Castelnuovo e quelli di Noceto riportati dal Prof. A. Bertoloni nel nuovo Giornale ligustico, serie IV. T. Il. fasc. V.
    Sarzanello per quell'epoca era una fortezza di molta considerazione, avendo resistito nel 1436 agli assalti ripetuti di Niccolò Piccinino, quantunque le sue genti prendessero a forza la vicina città di Sarzana, e nel 1487 quando i soldati fiorentini seppero resistere alle truppe genovesi che investirono cotesta rocca, ed infine allorchè nell'anno 1494 fu inutilmente assediata dalle forze imponenti di Carlo VIII re di Francia, che l'assediarono nel tempo che al quartier generale del re Carlo arrivava Piero de' Medici, il quale fece consegnare questo forte e la città di Sarzana all'esercito francese rendendolo nella stessa guisa padrone di Pietrasanta, in Pisa e di Livorno, e che i Francesi ritennero infine nel 5 marzo del 1496 il bastardo di Brienne, ch'era a guardia di Sarzana, consegnò questa città e Sarzanello per una somma di denaro sborsatagli al Banco di S. Giorgio di Genova.
    In memoria dell’ultimo avvenenimento fu posta dai Genovesi la seguente iscrizione in marmo esistente tuttora sopra uno dei torrioni di Sarzanello:

    MCCCCLXXXVI. QUINTO DIE MARTII HUIUS ARCIS POTESTATEM RESP GENUENS CONSECUTA EST A FLORENTINIS PERFIDIOSE RETENTA, LUCHINUS STELLA PRIMUS CASTELLANUS FUIT, CHRISTOFANO CATTANEO PATRITIO SERGIANEM. HANC REGIONEM PRO MAGN. OFFICIO S. GEORGII GUBERNANTE.

    Dopo una lunga pace gli ultimi avvenimenti militari spettanti al forte di Sarzanello scendono all'anno 1747, quando all' occasione della guerra della successione avendo i Genovesi aderito alla lega gallispana contro l'austriaca, il general tedesco Wocter, sceso con le sue forze dall'Appennino di Fivizzano, tentò inutilmente il comandante di Sarzanello. Ma cotesta escursione riescì fatale al borgo posto sul pendio del colle fra il forte soddetto e la città di
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    Sarzana, per motivo che quelle case al nemico gli approcci della fortezza agevolavano, talchè si demolirono costà da 120 abitazioni. – (C. Promis, Oper. Cit.)
    Durante la dominazione francese nei primi anni del secolo attuale fu decretata la distruzione del forte di Sarzanello a condizione che tale disfacimento dovesse compirsi nel termine di tre mesi. Il qual tempo, come troppo breve, fu la cagione indiretta che l'impresa non avesse più effetto. Ma nel 1815, dopo che la Rep. di Genova fu riunita al R. Sardo, questo governo decretò che vi si facessero i restauri più urgenti, i quali vennero anche sollecitati dai comandi di S. M. Carlo Alberto dopo avere egli nel 4 agosto del 1837 visitato cotesto fortilizio.
    Alle falde meridionali del colle di Sarzanello poco discosto da Sarzana e all'ingresso del bellissimo passeggio fuori di Porta Nuova esiste il parco del
    Cavaggino fornito di pittoreschi ed eleganti resedj in mezzo a olezzanti giardini dove il marchese Olandini suo fondatore fa attualmente piacevole dimora.
    La popolazione del borghetto di Sarzanello nel 1535 componevasi di circa 40 fuochi, aumentati nel 1747 sino a 144, che 70 dei fuochi medesimi nel villaggio. Ma stante gli effetti della pace la chiesa parrocchiale di Sarzanello nel 1832 contava 1014 abitanti.
Localizzazione
ID: 3801
N. scheda: 47020
Volume: 5
Pagina: 195 - 196
Riferimenti: 47021
Toponimo IGM: Sarzanello - Fortezza
Comune: SARZANA
Provincia: SP
Quadrante IGM: 096-3
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1577775, 4885112
WGS 1984: 9.97278, 44.11663
UTM (32N): 577838, 4885286
Denominazione: Sarzanello
Popolo: S. Martino a Sarzanello
Piviere:
Comunità: Sarzana
Giurisdizione: Sarzana
Diocesi: Luni - Sarzana
Compartimento: x
Stato: Regno Sardo
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