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Seano di Tizzana, Sejano

 

(Seano)

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    SEANO DI TIZZANA, talvolta SEJANO nella Valle dell'Ombrone pistojese. – Casale torrito con antichissima chiesa prioria (S. Pietro) (ERRATA: nella Comunità e appena un miglio toscano a levante scirocco di Tizzana, Giurisdizione di Carmignano) nella Comunità e Giurisdizione di Carmignano, da cui dista circa due miglia toscane a settentrione, Diocesi di Pistoja, Compartimento di Firenze.
    Cotesta chiesa è posta sopra un risalto di poggio alla base settentrionale del monte di Carmignano in mezzo a colline deliziose coperte di vigneti e di oliveti, contornata da ville signorili, sulla ripa sinistra del torrente
    Turba, lungo la strada maestra che da Carmignano scende nella regia pistojese alla Catena di Tizzana.
    Della chiesa, corte e villa di Seano, o Sejano s’ incontrano ricordi nel diploma del 16 giugno 996 concesso da Ottone III a Giovanni Vescovo di Pistoja, confermato ai suoi successori dall'Imperatore Federigo I e dalle bolle pontificie di Urbano e Pasquale II, di Onorio III ec. Ma ciò che fa sorpresa è che la chiesa di Seano in quei diplomi e bolle è distinta con il titolo di pieve. Sotto cotesta ultima qualità la chiesa parrocchiale S. Pietro a Seano fu parimente segnalata in un istrumento del 12 febbrajo 1316 scritto nella torre della pieve di Seano, distretto di Carmignano. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte del Vescovato e dell'Opera di S. Jacopo di Pistoja.)
    Varie altre pergamene di quest' ultima provenienza, spettanti al secolo XIV riferiscono a questa ricca eh. di Seano, allora benefizio degl' individui della potente famiglia Lazzeri di Pistoja di lei patrona.
    Infatti dal 1311fino al 1347 un Rustichello de’ Lazzeri si godette i frutti della chiesa di S. Pietro a Seano, poiché egli nella qualità di priore della medesima unitamente a due
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    suoi canonici (cappellani), previa licenza di Ermanno vescovo di Pistoja, con atto del 13 febbrajo dell'anno 1311, nominò altri due canonici, o cappellani, per la chiesa prioria di Seano nella persona di Zarino e in quella di Francesco, entrambi figli di Vanni de'Luzzeri, fratelli suoi.
    Con altro istrumento, rogato in Pistoja nel 23 ottobre 1313, lo stesso Rustichello di Vanni de'Lazzeri priore della
    canonica e chiesa di S. Pietro di Seano, o Seano, Diocesi Pist., volendo assentarsi dalla sua chiesa per attendere allo studio delle lettere, costituì in suoi rappresentanti il di lui padre Vanni ed i due fratelli suoi Zarino e Francesco, con piena facoltà di eleggere canonici, conversi e familiari in servizio di detta parrocchia.
    Realmente Vanni padre del priore Rustichello a dì 12 febbrajo del 1319, stando nella
    torre della pieve di Seano, distretto di Carmignano dettò al notaio Giandolfino del fu Tuscio il suo ultimo testamento.
    In quell'anno stesso 1319 Zarino o Lazzerino, uno de' fratelli, del priore Rustichello, erasi recato in Avignone, poiché di là per rogito del 4 settembre di detto anno costituì in suoi procuratori i due fratelli, il priore Rustichello e Francesco. – Porta la data d'Aix in Provenza una lettera scritta lì 16 novembre 1320 dal re Roberto di Sicilia al Pontefice Giovanni XXII, cui esponeva, che avendo saputo come, atteso l’ ordine della giustizia, il vescovo Ermanno di Pistoja era per meritarsi la privazione di quel vescovado, perciò gli raccomandava Rustichello priore di
    S. Pietro a Seano, acciò in caso di vacanza volesse promuoverlo a quella dignità. Mai se Rustichello non ebbe la sede vescovile della sua patria, egli insisteva per avere no canonicato in quella cattedrale; il quale poi dopo qualche anno fu a lui conferito in virtù di lettere del Pontefice
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    Giovanni XXII senza peraltro che egli lasciasse la doviziosa prioria diS. Pietro a Seano. Il qual vero risulta da un breve del Card. Giovanni del titolo di S. Teodoro, dato in Toscanella lì 30 settembre del 1329, dove si dichiara, che Rustichello di Vanni de' Lazzeri di Pistoja priore di Seano e chierico di S. Martino in Campo, costituito solamente negli ordini minori, aveva ottenuto un canonicato con prebenda nella cattedrale di Pistoja, vacato per morte del canonico Infrangipane suddiacono, ma che il detto Rustichello a forma delle costituzioni di quel capitolo non poteva entrarne al possesso se prima egli non si fosse costituito almeno nell'ordine in cui era il canonico antecessore. Per la qual cosa il Card. Legato con quel breve commetteva le sue veci al vescovo di Firenze Francesco, per dare al priore Rustichello l'ordine del sud diaconato. – (Carte cit.)
    Sennonché cotesto priore avendo omesso di pagare l'imposizione dovuta alla S. Sede, fu in quell'anno stesso dal Card. Legato scomunicato. Ciò è chiarito da un istrumento stipulato in Carmignano lì 15 dicembre del 1329, col quale Rustichello priore della chiesa di S. Pietro a Seano, Diocesi Pist., costituì in suoi procuratori Duccio pievano di Montecuccoli e Francesco di Vanni de’ Lazzeri chierico di S. Maria di Buonistallo per ricevere da Baronto vescovo di Pistoja l'assoluzione dalle censure fulminategli, siccome tre giorni dopo fu (assoluto. Allora il cardinal di S. Teodoro con lettere del 28 marzo 1330, date nel palazzo vescovile di Firenze, incaricò Mons. Francesco vescovo fiorentino di ordinare all'arciprete e capitolo di Pistoja di dare il possesso a Rustichello de'Lazzeri del canonicato ottenuto dal Pontefice Giovanni XXII nella cattedrale pistojese e della sua prebenda respettiva. Con due istrumenti poi del 19 giugno e 23 ottobre del 1335, rogati in Pistoja, il
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    priore canonico Rustichello fece acquisto di varj effetti con casa posta in Pistoja nella cappella di S. Giovanni in Corte, nel tempo che i suoi fratelli Zanno e Francesco compravano terreni situati nel piviere di Quarrata ed al Poggio a Cajano.
    Anche nel 22 maggio del 1338 lo stesso Rustichello priore di S. Pietro a Seano pagò al camarlingo del Comune di Pistoja la gabella di due parti di una peschiera, mentre nel 5 gennajo 1341 e di nuovo nel 12 dicembre anno 1342 lo stesso priore, abitando in Seano, acquistò in compra un podere situato nel territorio di Tizzana.
    Finalmente il priore Rustichello de'Lazzeri comparisce in un atto del 21 settembre 1346, rogato in Seano, relativo alla collazione della chiesa di S. Biagio a Casale (di Prato), della quale eh. essendo uno de’ patroni il prenominato Rustichello di Vanni concorse per diritto alla nomina e investitura del nuovo rettore di quella chiesa.
    Fu rogato pure in Seano un altro istrumento del 16 agosto 1347, col quale il priore Rustichello predetto diede in socio a Baldo di Buoso certi bestiami. Cotesto atto mi sembra l' ultima memoria del priore Rustichello, mentre nel 17 dicembre del 1348 fu data una sentenza in Pistoja a favore dei fratelli GianCarlo e Bartolommeo figli del fu Zarino di Vanni de' Lazzeri come eredi, diceva la sentenza, del fu priore Rustichello loro zio. – (ARCH. DIPL. FIOR.,
    Carte dell’ Opera di S. Jacopo di Pistoja.)
    In seguito la prioria di S. Pietro a Seano fu sottoposta alla pieve di Tizzana. – Essa nel 1833 contava 1222 abitanti.

    SEANO nella Valle dell'Ombrone pistojese. – Si aggiunga infine, – Nel 1845 la prioria di Seano aveva nella Comunità principale di Carmignano 1212 persone, ed una frazione di 88 individui entrava nella Comunità di Prato. Totale
    Abitanti 1300.
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Localizzazione
ID: 3859
N. scheda: 47750
Volume: 5; 6S
Pagina: 235 - 237; 230
Riferimenti:
Toponimo IGM: Seano
Comune: CARMIGNANO
Provincia: PO
Quadrante IGM: 106-3
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1662415, 4854945
WGS 1984: 11.02084, 43.83129
UTM (32N): 662478, 4855119
Denominazione: Seano di Tizzana, Sejano
Popolo: S. Pietro a Seano
Piviere: S. Bartolommeo a Tizzana
Comunità: Tizzana
Giurisdizione: Carmignano
Diocesi: Pistoja
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
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