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Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

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Seravalle, Serravalle, Serra

 

(Serravalle)

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    SERA, più spesso SERRA, SERRE, SERAVALLE, e SERRAVALLE. – Più luoghi sotto cotesti nomignoli s'incontrano in varj punti e sono dati a varj paesi della Toscana, i quali lutti ripetono un'eguale etimologia, cioè, dalla posizione topografica in cui si trovano, essendo quelli per il solito posti sul passaggio da una in altra valle, o vallecola.
    Noi ci limiteremo a indicare fra i più segnalati i seguenti: SERAVALLE, o SERRA VALLE, già SERRA nel Val d' Arno casentinese, SERAVALLE DI BUONCONVENTO nella Val d'Arbia, SERAVALLE, o SERRAVALLE DI CAPRIO nella Val di Magra, SERAVALLE, o SERRAVALLE fra la Val di Nievole e quella dell'Ombrone pistojese.

    SERAVALLE, o SERRA VALLE, già SERRA nel Val d' Arno casentinese. – Castellare con Villaggio e chiesa parrocchiale (S. Niccolo) nel piviere di Partina, Comunità Giurisdizione e circa 6 miglia toscane a settentrione di Bibbiena, Diocesi e Compartimento di Arezzo.
    Trovasi il castello di
    Serra, o Serravalle nell’ Appennino di Camaldoli sotto la Badia di Prataglia nella ripa destra del torrente Archiano, là appunto dove confluiscono i fossi di Camaldoli e di Prataglia, che uniti prendono il vocabolo del torrente prenominato, talché io penso che a seconda delle parole di Dante fino costassù salire dovè dopo la battaglia di Campaldino il ferito capitano dell'esercito vittorioso, Bunnconte da Montefeltro, la di cui ombra interrogata nel Purgatorio dall’ Alighieri rispondeva al poeta:

    Oh, rispostegli, appiè del Casentino
    Traversa un’acqua ch’ ha nome l’ Archiano,
    Che sovra l'Erma nasce in Appennino.
    Là ve 'l vocaboli suo diventa vano
    Arriva’io, forato nella gola,
    Fuggendo a piedi e sanguinando il piana.
    (
    DANTE Purgat. Canto V.)

    Rispetto alle memorie di
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    questo castelletto di Serra, o Serravalle solamente mi è noto che esso insieme con i vicini castelli di Getto e di Banzena inforno al mille era posseduto dai nobili di Montanto e di Caprese, ai quali io dubito che appartenesse quel Guelfo di Ranieri che nel 1114 per atto del 24 marzo offrì le rendite di cotesti luoghi agli Eremiti di Camaldoli. – (ANNAL. CAMALD. Vol. I. Append..)
    Negli Annali Camaldolensi sono riportali vari istrumenti relativi a questo castello; col primo de' quali, rogato nel claustro della badia di Prataglia nel novembre del 1188, Amadeo vescovo di Arezzo convenne con Guglielmo abbate di Prataglia e con alcuni abitanti di Marciano di edificare a spese della sua mensa un castello in Seravalle in luogo appellato Incisa da guardarsi in nome e per conto dei vescovi di Arezzo: che nei casi di bisogno questi avrebbero dato a custodire la torre del castello suddetto agli abbati di Prataglia insieme con la chiesa di Seravalle, la quale ivi si dichiara allodio della mensa vescovile aretina.
    Che poi gli abbati di Prataglia fossero feudatarj dei vescovi di Arezzo anche per rispetto al Castello di Seravalle lo dichiarano due altri istrumenti, che uno del 21 ottobre 1253, quando diversi coloni di Seravalle giurarono fedeltà a quell'abbate; e l’altro del 21 novembre 1269, col quale 29 vassalli di Seravalle prestarono giuramento di fedeltà all'abbate di Prataglia.
    È cosa poi notoria che nel principio del secolo XIV cotesto
    Seravalle fu preso da Guido Tarlati, vescovo di Arezzo, dal quale passò quasi in eredità al fratello ed ai nepoti.
    A questi ultimi nel febbrajo del 1360 si ribellarono gli abitanti della
    Serra per darsi ai Fiorentini, aggiungendo Matteo Villani (Cronic. Lib. IX Cap. 70) sull'etimologia
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    di questo castellare «qualmente il nome concorda al fatto, perché serra il passo della montagna».
    Nell'atto di sua dedizione, che fu del 4 febbrajo 1359 (ossia 1360
    stile Comune) gli uomini di cotesto paese si obbligarono di offrire ogni anno a Firenze nel di della festa di S. Gio. Battista un palio del valore di cinque fiorini d'oro. – Con deliberazione poi della Signoria del 17 febbrajo 1483 (1484 stile comune) fu determinato che per 15 anni il comune di Corezzo e la villa della Serra sarebbero fornite di staja 18 di sale a lire 3 lo stajo. – (ARCH. DELLE RIFORMAG. DI FIR.)
    La parrocchia di S. Niccolo a
    Serravalle, ossia alla Serra, nel 1833 contava 451 abitanti.
Localizzazione
ID: 3877
N. scheda: 47960
Volume: 5
Pagina: 245 - 246
Riferimenti: 23180, 29880
Toponimo IGM: Serravalle
Comune: BIBBIENA
Provincia: AR
Quadrante IGM: 107-2
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1728843, 4850649
WGS 1984: 11.84435, 43.77508
UTM (32N): 728907, 4850824
Denominazione: Seravalle, Serravalle, Serra
Popolo: S. Niccolò a Serravalle (con annesso S. Felicita a Freggina)
Piviere: S. Biagio a Partina
Comunità: Bibbiena
Giurisdizione: Bibbiena
Diocesi: Arezzo
Compartimento: Arezzo
Stato: Granducato di Toscana
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