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Sommaja (S. Ruffiniano)

 

(Sommaia, S. Ruffiniano)

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    SOMMAJA (Sommaria) nel Val d'Arno fiorentino. – Villaggio, già Castello che ha dato il nome a tre chiese parrocchiali, S. Andrea, S. Ruffiniano e S. Michele a Sommaja, l'ultima delle quali fu riunita a S. Stefano a Sommaja nell'antico piviere, Comunità e due in tre miglia toscane a levante di Calenzano, Giurisdizione di Campi, Diocesi e Compartimento di Firenze.
    Trovasi la contrada di Sommaja sull'estrema pendice occidentale del Monte Morello, a levante della strada militare di Barberino di Mugello, dove alcuni dubitarono che fosse situata la mansione
    ad Salaria della via Clodia, che veniva da Lucca e Pontremolì, rammentala negl'intinerarj antichi. – Vedere CALENZANO.
    Che fino dal secolo XII in
    Sommaja vi fosse stata una torre, cui fu dato il nome di castello, si può dedurre da un alto pubblico del 6 marzo 1131 scritto nel castello di Sommaria. In realtà sotto nome di castello una torre esisteva presso la chiesa di S. Stefano a Sommaja, siccome lo dichiara una bolla data in Viterbo, che il Pontefice Gregorio IX nel 6 ottobre del 1237 diresse all'abate e monaci della Badia a Settimo, cui fra le altre cose confermò il padronato della chiesa di S. Stefano presso il castello di Sommaja con le sue pertinenze.– (LAMI, Monum. Eccl. Flor.)
    Cotesto padronato poi della chiesa di S. Stefano a Sommaja dové provenire dai conti Cadolingi fondatori della Badia a Settimo, siccome lo da a conoscere quel Conte Uguccione del fu Conte Guglielmo Bulgaro che nel 7 Marzo del 1090 confermò la donazione fatta dai genitori suoi di alcuni beni situati in Sommaja, in Monte Morello ed altrove. –
    Vedere MONTE MORELLO.
    La cosa meno dubbia è che dalla contrada di Sommaja prese il casato un'estinta
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    prosapia magnatizia di Firenze, la quale si disse dei nobili della Sommaja, siccome apparisce da alcune memorie che si conservano attualmente nell' Arch. Dipl. Fior.
    La più antica di tulle consiste in un atto del 15 giugno 1192, col quale i primi signori della Sommaja emanciparono un tale Bojardo con i suoi discendenti, autore il più remoto di quei nobili, da ogni obbligo di servitù nell'atto in cui furono a lui venduti degli effetti posti nella corte di Sommaja.
    Giunta, uno de' figliuoli di detto Bojardo, mediante istrumento del 14 maggio 1263 fece acquisto da persona del popolo di S. Ruffiniano a Sommaja di un pezzo di terra per soldi 50; ed il medesimo Giunta di Bojardo nel 31 gennaio del 1271 comprò da altra persona del popolo di Settimello altri beni per il prezzo di lire 69. Qualche tempo dopo (21 ottobre 1272) due fratelli che furono figli di Giunta di Bojardo comprarono altri effetti in Sommaja; mentre un terzo figliuolo di Giunta di Bojardo è rammentalo in altra scrittura del 18 ottobre 1290, nella quale si tratta della promessa da lui fatta ad Alamanno del fu Alamanno de'Brunelleschi del popolo di S. Leone a Firenze di pagargli per la festa di Tutti i Santi lire 62 e mezzo per l'acquisto da lui fatto di diversi effetti posti nel popolo di S. Lucia a Settimello.– Rogò l'atto il notaro Latino Latini fratello di Bonaccorso e del notissimo Ser Brunetto Latini. .
    Di due fratelli nati da Dolce, uno dei tre figli di Giunta, trovo fatta menzione in un istrumento del 18 ottobre 1314 quando Francesco e Bartolo del fu Dolce di Giunta di Bojardo della
    Sommaja comprarono un pezzo di terra posto a Valmiano nel popolo di S.
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    Maria fra le due Marine (a Travalle?).
    Uno di essi, Bartolo di Dolce di Giunta di Bojardo, abitava nel popolo di S. Lucia d'Ognissanti quando nel dì 8 aprile del 1331 acquistò un credito di otto fiorini da pagarsi da un tal Dino del fu Bene del popolo di S. Ruffiniano a Sommaja; e nel 1335 il medesimo Bartolo comprò da un altro Dino del popolo di S. Maria a Morello per il prezzo di lire 50 un appezzamento di terra posto in luogo denominato
    Boscatello nel distretto di S. Maria a Morello.
    Nel 1346, li 27 marzo, donna Lapa vedova del suddetto Bartolo di Dolce di Giunta della Sommaja istituiva fra i suoi procuratori Jacopo figlio suo e del già Bartolo; mentre in altro atto del 18 ottobre 1380 è fatta menzione dì un Andrea figliuolo del fu Bartolo della Sommaja abitante allora nel popolo di S. Pancrazio a Firenze.
    Fra le lettere della Signoria di Firenze, il Gaye nel suo carteggio inedito di artisti (
    Volume. I. Appendice II.) ne rammenta una del 3 febbrajo 1353 (stile comune) con la quale la Signoria deputò i cittadini Amerigo della Sommaja, Castello di Lippo del Beccuto, e Benedetto di Giovanni Strozzi a fortificare il castello di Calenzano per difenderlo dall'incursione dell'armata del Visconti che in quel tempo era penetrata dalla Lombardia nel contado fiorentino.
    Dal 1380 al 1608 mancano le carte spettanti alla famiglia
    della Sommaja per continuarne tutta la discendenza. Sappiamo solamente dall'illustrazione del Manni al sigillo XIII del Volume IX de' suoi Sigilli antichi, che Francesco figlio del celebre giureconsulto Lelio Torelli ebbe per moglie Maria figliuola di Raffaello della Sommaja, nella
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    cui famiglia pervenne il padronato della chiesa di S. Pier Buonconsiglio in Mercato-Vecchio, per donazione fatta dai popolani al suddetto Lelio Torelli. Da questa Maria della Sommaja e da Francesco Torelli, soggiunge il Manni, nacquero Antonio cavaliere Gerosolimitano, Raffaello cavaliere di S. Stefano, e un altro Lelio che fu paggio nero di Cosimo I.
    In questo tempo la storia ricorda pure un Pier Francesco
    della Sommaja cavaliere di Malta, che nel difendere un assalto dato dai Turchi li 3 giugno del 1565 al castello di S. Ermo in quell' isola, egli vi restò ucciso.
    Il giuspadronato della chiesa di Sommaja nel 30 maggio del 1608 fu rinunzialo dal Cavalier Antonio del fu Francesco Torelli al senatore Giovanni di Girolamo
    della Sommaja ed ai suoi discendenti.
    Finalmente con bolla del 20 ottobre 1614 il Pontefice Paolo V concedé facoltà a Monsignor Girolamo
    della Sommaja referendario dell’una e l'altra segnatura di potersi ordinare sacerdote in tre domeniche da scegliersi a suo piacere. (Carte cit.)
    Questi fu quel Monsignor Girolamo della Sommaja che lasciò molti spogli di notizie patrie riuniti attualmente nella biblioteca Magliabechiana a Firenze.
    La contrada di Sommaja oltre all'aver fornito il vocabolo a tre popoli, (S. Stefano, S. Ruffiniano e S. Michele a Sommaja) lo diede anche ad un resedio o villa circondata da molti poderi componenti una fattoria che fu dalla nobile famiglia Dini di Firenze da pochi anni indietro alienata.
    Inoltre ebbero signoria in Sommaja i signori di casa Guidalotti di Firenze, alcuni de' quali furono condannati come ribelli e ghibellini con sentenza del 21 luglio 1302 dal potestà Cante di Gabrielli di Gubbio.
    – Vedere GANGHERETO.
    Anche lo sfortunato Arrighetto da Settimello sembra che nelle sue poesie talvolta si appellasse
    Sommariensis, sebbene in alcune stampe si legga Sammariensis,
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    dalla vicinanza di Settimello a Sommaja.
    I tre popoli della contrada di Sommaja sotto il piviere di S. Donato a Calenzano furono riuniti in due parrocchie dopo che quella di S. Michele venne annessa alla cura di S. Ruffiniano a Sommaja. – Attualmente tanto quest'ultima parrocchia come 1’altra di S. Stefano a Sommaja, altrimenti detta a
    Brancoli, la prima di padronato della nobil famiglia dei conti Bardi Serselli, la seconda del Marchese Ginori, già de’Monaci Cistercensi di Settimo, sono state assegnate alla nuova pieve di S. Niccolo a Calenzano.
    Nel 1833 la parrocchia di S. Stefano a Sommaja, o a
    Brancoli contava 139 abitanti
    Nell'anno stesso quella de'SS. Ruffiniano e Michele a Sommaja noverava 212 abitanti.

    SOMMAIA nel Val d'Arno sotto Firenze. – Si aggiunga al suo luogo – Spetta inoltre alla famiglia da
    Sommaja un Gentile del fu Scolajo detto da Sommaja, di cui è fatta menzione da una membrana del 20 luglio 1341, allorché egli dopo essere stato estratto in castellano della rocca di Monte Vettolini si presentò in detto giorno al vecchio castellano per l’ adempimento del suo uffìzio. – (Archivio Dipl. Fior. Carte dell’ Archivio Gen.)
Localizzazione
ID: 3951
N. scheda: 48810
Volume: 5; 6S
Pagina: 423 - 424; 237
Riferimenti: 5430, 48800
Toponimo IGM: Sommaia, S. Ruffiniano
Comune: CALENZANO
Provincia: FI
Quadrante IGM: 106-4
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1676201, 4859427
WGS 1984: 11.19366, 43.86846
UTM (32N): 676264, 4859602
Denominazione: Sommaja (S. Ruffiniano)
Popolo: S. Ruffiniano a Sommaja
Piviere: S. Niccolò a Calenzano
Comunità: Calenzano
Giurisdizione: Campi
Diocesi: Firenze
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
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