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Spezia - Golfo della Spezia - Cala della Castagna, dell'Oliva - Cala di Maralonga - Cala di Marola - Cala di Moggiano

 

(La Spezia - Golfo della Spezia)

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    CALA DI MARALONGA. All’ingresso orientale del Golfo della Spezia.

    CALA DI MAROLA nel Golfo della Spezia fra Cadimare e la Spezia. Alla sua bocca scaturisce dal fondo del mare una polla di acquadolce.

    CALA DI MOGGIANO. Nel lato orientale del Golfo della Spezia, fra la punta di S. Bartolommeo e quella di Moggiano o di S. Teresa.

    CALA DELLA CASTAGNA, o DELL’OLIVA. Nel Golfo della Spezia fra i contrafforti di Portovenere e quelli del diruto forte
    S. Maria.

    CALA DELL’OLIVA o DELLA CASTAGNA. Nel corno occidentale del Golfo della Spezia. – Vedere CALA della CASTAGNA.

    SPEZIA (
    Spedia) nel Golfo Lunense, ossia della Spezia. Città moderna, testé Terra nobile, anticamente castello con sottostante borgata, capoluogo militare e politico della Provincia di Levante, di un Mandamento e della propria Comunità con chiesa collegiata (S. Maria Assunta) nella Diocesi di Luni-Sarzana, Regno Sardo.
    Questa crescente e giovane città è posta fra il grado 270 29' 0' longitudine ed il grado 440 6' 5” latitudine, circa 9 miglia toscane a ponente di Sarzana, passando per la strada postale di Genova; miglia toscane 3 , a maestrale di Lerici, andando per mare, 4 a settentrione di Porto Venere, e quasi 60 miglia toscane a scirocco-levante di Genova.
    È posta nel centro di un anfiteatro, la cui arena è coperta dalle acque di un costantemente placido seno di mare, mentre i colli che all'anfiteatro stesso ed a varie anse fanno spalliera sono rivestiti di vigneti, di oliveti, di case, di chiese e di villaggi.
    Alla Spezia le onde marine sono appena 4 in 500 braccia lontane dall'abitato; cui é dirimpetto alla città dove è stato aperto sulla riva del mare un largo viale della lunghezza di circa un miglio, fiancheggiato da alberi frondosi, i quali interrompono gli ardenti raggi del sole, mentre lasciano libera
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    al passeggiare la visuale di un golfo il più singolare ed il più bello di quanti altri ne fece natura intorno al Mediterraneo.
    Un torrione semidiruto situato sul colle posto alle spalle della città di Spezia, opera del Duca Filippo Maria Visconti di Milano, le mura castellane con la rocca dal lato di grecale, quelle e questa costruite dalla Repubblica di Genova intorno alla stessa città, in mezzo a giardini di agrumi e di frutti i più delicati e
    meridionali, ecco a un dipresso, sebbene in scorcio la situazione magica di una città della quale poche rivali in simil genere potrebbero coniarsi in Italia.
    Le deboli mura che circondano l'antico paese di Spezia, fatte per difenderla dai pirati di mare piuttosto che dai ladroni di terra, rimaste da 500 braccia discoste dalle onde marine, è fama che all' epoca della loro
    costruzione, quasi 5 secoli indietro, fossero bagnate dai flutti marini, quando cioè cotesto grandioso seno, lascio il nome di porto di Luni per quello di Golfo della Spezia.
    Anche Flavio Biondo scrittore del secolo XV chiama il Golfo della Spezia Sinus Lunensis, e Veneris Portus, soggiungendo, che il paese della Spezia era un castello nuovo circondato di mura circa 60 anni innanzi, vale a dire sul declinare del secoo XIV; comecché non manchino scrittori che facciano risalire l’origine della Spezia ad un ignoto villaggio sorto, chi sa quando, sotto il vocabolo di Bagno Antico.
    Comunque vada la bisogna, la cosa meno dubbia è che la Spezia era un piccolo luogo quando la Repubblica di Genova nel novembre del 1276 lo acquistò con altri castelletti di quei contorni da Niccolo di Tedice Fieschi conte di Lavagna e nipote del Pontefice Adriano V, al quale nel 1252 era
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    stato ceduto in feudo dal vescovo di Luni. – Vedere MAROLA., e VEZZANO.
    Anche il Giustiniani nei suoi Annali genovesi scritti nelle prime decadi del sec. XVI ne avvisava, qualmente a tempo suo le famiglie della Spezia non arrivavano a 400.
    Essa è attualmente piena di nobili edifizj, di giardini, di passeggi pubblici, e di case, le quali di anno in anno si vanno costì aumentando, specialmente dacché la Spezia fu dichiarala città con residenza del capo politico e militare della Provincia di Levante nel Ducato di Genova, e dopoché vi si formò una stazione postale, mediante la nuova strada corriera aperta lungo la Riviera orientale per Genova.
    Né minore vantaggio risultar doveva non solo alla Spezia, ma agli abitanti tutti del Golfo pei grandi lavori da Napoleone decretati, e quindi sospesi per la sua infausta campagna di Mosca.
    Però una maggiore floridezza potrà prepararsi a cotesta novella Cartagine, tostochè un desideralo ponte che cavalchi il fiume vagante della Magra sia per offrire un passaggio libero e continuo alle strade regie, postali e militari che da Pisa, da Reggio per Fivizzano e da Parma per Pontremoli, Sarzana e la Spezia si dirigono a Genova, a Torino, ecc. ecc e viceversa.
    Inoltre la topografica situazione della Spezia è resa ragguardevole per se stessa dalla dolce temperatura del clima, dallo stato più salubre dell'aria, dai bagni di mare ivi introdotti in estate e dai comodi edifìzi che si vanno costruendo di nuovo dirimpetto il suo Golfo.
    Tale è fra gli altri un teatro magnifico innalzato fra la spiaggia e la Spezia, teatro che non sgradirebbe di avere qualunque capitale, non che una città più popolosa, e dirò anche più propensa alla musica ed alle rappresentanze drammatiche.
    La chiesa collegiata di S. Maria alla Spezia fu edificata verso la mela del secolo XV a tre navate
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    sopra un disegno non troppo felice; il suo capitolo è presieduto dall' arciprete pievano col titolo di abate ch’è l'unica sua dignità.
    Del resto altre chiese, se non egualmente grandi, più belle della collegiata, conta cotesta città, una delle quali ci sembra quella suburbana di S. Francesco dei Frati dell'Osservanza stata di corto restaurata, nel di cui abside dietro 1'altar maggiore si ammira un quadro, o
    icona ad alto rilievo di terra invetriata della Robbia, rappresentante l'incoronazione di Maria Vergine.
    Non dirò della chiesa soppressa e profanata de'Romitani Agostiniani situata dentro la Spezia; né di un oratorio assai devoto uffiziato da una compagnia secolare; ma non debbo tralasciare di-rammentare al forestiero che capita alla Spezia la bella situazione del convento de' Cappuccini posto sopra un ultimo sprone de' colli che fanno spalliera dalla parte di levante alla città, sulla foce della nuova strada postale, e appena due tiri d'arco distante dalla Spezia, donde si scuopre tutta la ridente costiera occidentale del Golfo, ed una gran parte ancora dell'orientale.
    Mancano per ora alla Spezia le grandi case di commercio, mentre i suoi traffichi marinareschi si riducono al cabotaggio dell'olio, vino, agrumi ed altri prodotti agrarj del paese, al trasporto dei pietrami di macigno che cavansi nei poggi a ponente della Spezia, ai marmi di Portovenere e di Carrara, alla pesca ed a condurre i passeggeri in battello intorno al Golfo.
    Fra gli uomini più distinti in scienze ed in lettere la Spezia contava, nel sec. XV un Bartolommeo Fazio, nel secolo XVIII un Luigi Isengardo, e nel principio del secolo attuale un Giorgio Viani, ecc.
    Chi ne volesse una più lunga lista legga le
    Memorie storiesche della Lunigiana dell’ Abbate Em. Gerinì.
    Risiedono nella Spezia l'intendente della Provincia, ed il comandante militare, cui è affidata ancora la polizia di tutta la Provincia di
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    Levante. Vi si trovano pure il tesoriere generale, un ufficiale del genio civile un ispettore doganale, e uno sanitario per il Lazzeretto di Varignano, dal quale ispettore sanitario dipendono gl'impiegati di sanità ai luoghi di sbarco del Golfo.

    POPOLAZIONE della CITTA’ della SPEZIA all'anno 1832.
    Parrocchia Collegiata di S. Maria Assunta alla Spezia,
    Abitanti N. 4050

    Comunità e Mandamento della Spezia. – Quale e quanta sia la superficie territoriale di questa Comunità e quella del suo Mandamento non saprei indicarlo, tostochè mancano le misure catastali della porzione spettante alla Lunigiana Sarda, alla quale non solamente appartengono i paesi del Mandamento di Sarzana situati per i maggior numero nel lato sinistro del fiume Magra, ma quelli ancora di Lerici, di Spezia. di Vezzano, di Godano ed in parte ancora di Levanto, situati alla destra del fiume predetto, o nella Val di Vara tributaria dello stesso fiume.
    Già nell'
    Avvertimento alla presente Opera fu avvisato, e quindi ripetuto agli Articoli LERICI, LUNI e LUNIGIANA: che quando l'aulica citta di Luni trovavasi in qualche considerazione, il di lei porto grandioso, oggi Golfo della Spezia, doveva far parte della sua giurisdizione civile e politica, conosciuta più tardi col nome di Lunigiana Ligure. Dondechè credei proprio di comprendere nel Dizionario attuale anche cotesta Lunigiana fino a tutto il promontorio di Porto Venere, che io contemplava come il punto estremo dell'antica Etruria occidentale marittima, e ciò a seconda di quanto ne asseriva nella sua grand'opera Strabone.
    Previa cotesta dichiarazione, ne incombe di aggiungere, che la Comunità della Spezia, oltre il capoluogo, abbraccia molti paesi della sponda occidentale del Golfo Lunense con pochi altri situati alla base de'poggi
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    posti dirimpetto a levante e grecale della città.– Spettano alla sponda occidentale del Golfo i popoli di Fabiano, di Marola, di Cadimare e di Pegazzano. Entrano nell'altra serie quelli dell’ìsola, di Migliarina, di Campglia e di Marinasco.
    Rispetto alla giurisdizione civile, ossia al Mandamento dello Spezia, fanno parte della giurisdizione medesima le Comunità di Spezia, di Porto Venere, di Beverino di Ricco e di Rio Maggiore, sebbene quest’ultima, per essere situata nella Riviera orientale al di là di Porto Venere, esca fuori dei limili geografici che mi sono prescritto.
    E, compreso nella Comunità di Riccò il Villaggio già Castello di
    Carpena, appartenuto ai marchesi d'Este e Malaspina, gli ultimi de quali nel 1202 lo infeudarono insieme, con altri paesi della Lunigiana Sarda ai vescovi di Luni, e da uno di questi nel 1252 ceduto ai Fieschi di Lavagna che nel 1276 lo alienarono insieme con la Spezia alla Repubblica di Genova. – Vedere CARPENA.
    Nella parie settentrionale del territorio della Comunità di
    Porto Venere, Mandamento della Spezia, sorge gigante fra tutti quelli del Golfo il monte della Castellana, la cui cima emerge braccia 876 sopra il livello del mare Mediterraneo.
    Non meno di tre carie geografiche speciali del Golfo della Spezia, a me note, sono state pubblicate negli anni decorsi; la prima fu data alla luce con una memoria dal barone di Chabrol e posta in calce alla sua
    Statistica del Dipartimento di Montenotte, la seconda puramente idrografica di Antonio Rossi fu pubblicata nel Volume IV della Corrispondenza Astronomica del baron de Zich, e
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    la terza geognostica del Professore torinese Cavalier Angiolo Sismonda venne inserita nel Tomo IV, serie II, delle Memorie della Reale Accademia delle Scienze di Torino, accompagnata dalle illustrazioni relative.
    All'articolo ISOLA PALMARIA furono rammentate le importanti osservazioni geognostiche
    e mineralogiche fatte dal naturalista Girolamo Guidoni sui monti che fanno ala al Golfo della Spezia, e quelle dal La-Beche nel suo Manuale di Geologia manifestate, oltre ciò che il Guidoni medesimo nel 1830 pubblicava sopra lo stesso rapporto nel Giornale de' Letterati di Pisa, e nel 1832 nella Biblioteca italiana unitamente al geologo Marchese Lorenzo Pareto.
    Dietro le osservazioni pertanto di quei chiari ingegni si potrebbe dire; 1° che la roccia calcarea divenuta marmorea all’
    Isola di Palmaria, e in quelle del Tino e Tinetto non che nel promontorio di Portovenere ecc. spettasse in origine ai depositi secondari superiori aventi impronte di conchiglie marine; 2° che dal promontorio di Porlo-Venere quella roccia s’interna nei monti che spalleggiano il lato occidentale del Golfo sino di là di Pignone in Val di Vara, tra le cui prominenze si trovano quelle di Coregna, di SantaCroce, di Parodi ecc; 3.° che la stessa roccia nei poggi di Fabiano e della Spezia va alternando con varie qualità di schisti argillosi e marnosi, non che con strati di calcarea compatta; 4° che la loro stratificazione si mostra disordinata in modo, che in alcuni siti gli strati veggonsi piegati e quasi inarcati, come tali, per esempio, appariscono alle cave di marmo nero e giallo aperte nel seno delle Grazie, ecc.
    Però il terreno, sul quale è stata edificata la Spezia, spetta a quello di alluvione recente confinante dirimpetto a maestrale e ponente con i poggi calcarei argillosi di Fabiano, e dal lato di levante
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    con le rocce di arenaria cretacica, alla quale sottentra, a scirocco di Migliarina, il terreno di alluvione dei cosidetti Stagnoni, mentre nei poggi sovrastanti si riaffaccia la calcarea straliforme compatta.
    In generale, conclude il Professor Cavalier Sismonda nella memoria testé citata, le due diramazioni di monti che formano l'anfiteatrale bacino del Golfo appartengono alla formazione appenninica
    giurassica. Ma il dubbio sta, se sieno o nò tutte della formazione del liasse, terreno, del quale pare non lascino dubbiezza i fossili scoperti la prima volta dal Guidoni: ovvero se ivi esistano altri terreni di quella stessa serie.
    Avvegnaché, soggiunge il Professore torinese, troppo debole luce su tale argomento ne porge la sovrapposizione delle varie rocce di quei monti a cagione de' grandi sconvolgimenti che ne sovvertirono costà quasi completamente 1’ordine loro cronologico.
    I fossili confusi con le piriti di ferro esistendo soltanto nella costa occidentale del Golfo hanno fornito argomento al Cavalier Sismonda da dubitare che gli strati di calcarea nera e le
    poudinghe della giogana orientale sieno di formazione più recente e sovrapposti alle rocce fossilifere, ed al marmo grigio nero macchiato di Portovenere, il quale domina nella giogana occidentale fra il Castello di Pignone e l'isola della Palmaria.
    Infine lo stesso geologo ebbe a sospettare che, per l'elevazione diversa delle due catene, per la discordanza e la mancanza della corrispondenza relativa negli strati, fosse accaduto nei monti del Golfo uno sdrucciolamento e rovesciamento dei medesimi, per cui la
    poudinga, sebbene apparentemente ivi si mostri inferiore alla roccia calcarea compattia, tuttavia dovrebbe essere meno antica.
    Ma lasciando a parte ogni sorta di congettura (tentazione costante de'geologi) ed attenendoci ai puri fatti, il Professore Sismonda in quella memoria concludeva: che nei monti attorno al Golfo della Spezia esiste il terreno del
    liasse
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    determinato dai fossili che rinchiude, comecché questi s'incontrino anche nelle rocce ad esso immediatamente sovrapposte; dondechè egli sembra di avviso, che cotesti fatti avvalorati da altri possano aprire la via alla divisione dei terreni inferiori alla calcarea compatta ed al macigno che mostransi da un capo all' altro in tutta la catena degli Appennini.
    Aggiungansi ai detti lavori quelli fatti nel Golfo della Spezia dal Professore Cavalier Paolo Savi, dal Marcese Pareto e da altri illustri naturalisti prima e dopo del Sismonda, oltre quanto sopra lo stesso argomento è stato discusso nel settembre del 1843 alla quinta Riunione de' scienziati in Lucca, dove alla sezione di geologia, mineralogia ecc., presero parte uomini insigni italiani e oltramontani, fra i quali ultimi il celebre
    Omalius d'Halloy faceva voti, affinchè la questione tuttora irresoluta sull'età delle rocce costituenti l'ossatura de' monti del Golfo della Spezia fosse per essere dimostrata mediante fatti incontrastabili.
    Nella pendice settentrionale del poggio, di Pitelli, a poca distanza dalli
    Stagnoni e dal mare, sul confine della Comunità della Spezia, il Bertolotti nel suo Viaggio per la Liguria Marittima, indicò la scoperta dì alcune sorgenti di acque minerali sulfuree gassose usate dagli abitanti nella stagione de' bagni.
    Rispetto ai prodotti agrarj il Golfo della Spezia, e segnatamente la porzione compresa nella Comunità in discorso produce in copia agrumi, olio, vino ed erbaggi. In quanto poi agli uliveti del Golfo ne restò ammirato lo stesso Petrarca, che avrebbe preferito volentieri questa alla contrada di Atene per farne la residenza della divinità pagana, Minerva.
    – Vedere LERICI.
    Sono alla Spezia varie conce di pelli, alcune fabbriche di mobilia e di seggiole, fatte piuttosto alla pisana che all’uso di quelle di Chiavari, oltre tutti i mestieri necessarj ai comodi della vita.

    Popolamento
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    della COMUNITA’ DI SPEZIA all’anno 1832
    - nome del luogo e titolo della chiesa: Spezia, città (S. Maria Assunta, Collegiata), Abitanti n° 4050
    - nome del luogo e titolo della chiesa: Cadimare (S. Maria Rettoria) , Abitanti n° 480
    - nome del luogo e titolo della chiesa: Campiglia (S. Michele, Rettoria) , Abitanti n° 950
    - nome del luogo e titolo della chiesa: Fabiano (S. Andrea, Rettoria) , Abitanti n° 408
    - nome del luogo e titolo della chiesa: Isola con Miglirina (SS. Jacopo e Filippo, Prepositura) , Abitanti n° 636
    - nome del luogo e titolo della chiesa: Marinino (S. Stefano, Arcipretura) , Abitanti n° 976
    - nome del luogo e titolo della chiesa: Carola (S. Vito, Prepositura) , Abitanti n° 714
    - nome del luogo e titolo della chiesa: Pegazzano (S. Michele, Rettoria) , Abitanti n° 400
    Totale
    Abitanti 7914

    SPEZIA (GOLFO DELLA)
    Sinus Lunensis, già Porto di Luni. – è una spaziosa conca formata dal prolungamento in mare di due sproni di monti, il più elevato de'quali appellasi della Castellana, le di cui branche subalterne, suddivise specialmente nella parte occidentale, costituiscono varie anse, o spaziose cale, fornite di profondi e sicuri ancoraggi, che né l'arte né natura seppero altrove eguagliare. Porto-Venere a ponente e Capo Corvo dall’altro di levante sono i due promontorj che formano il proscenio a cotesto ampio teatro, dove la natura quasi vergine sembra che aspetti i! concorso degli uomini per produrre, diceva Chabrol, il più bello stabilimento marittimo del Mediterraneo.
    La bocca maggiore del Golfo della Spezia, della
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    larghezza di tre miglia toscane, principia dallo scoglio detto la Scola e termina nel lato interno del Capo Corvo davanti allo sprone di Maralonga. –La sua situazione geografica, calcolata dallo scoglio prenominato, è fra il grado 27° 30’ 0" longitudine e 44° 3' 8" latitudine.
    L'ingolfatura di cotesto seno di mare dall'isolotto del
    Tino, contiguo alla rupe della Scola, sino alla spiaggia della Spezia è di miglia toscane 5; la minore larghezza presa dalla punta del Forte S. Maria sino a la punta opposta della Batteria di S. Teresa, oppure, dallo sprone dove fu il Forte Pezzino a quello di S. Bartolommeo, è di circa miglia toscane 2 _.
    La lunghezza maggiore dello sprone orientale dalla punta estrema del Capo Corvo alla Spezia arriva a miglia 8, vale a dire più esteso di tre miglia dello sprone occidentale.
    La storia del Seno Lunense, diceva l’erudito Bertolotti nel
    Viaggio qui sopra lodato, non è lunga per chi vuol torre via i litigi di vana erudizione. «Egli è, diceva egli, il vero porto di Luna egregiamente descritto da Strabone (Geograf. Libro.V.) e del quale cantò poco dopo Aulo Persio ricopiando un più antico poeta Ennio:

    Lunai portum est operae cognoscere cives.

    Cotesto porto Lunense da 5 secoli e non più è appellato Golfo della Spezia; sebbene con altro vocabolo di Porto d' Erice, Porto-Venere, o Venerio, anche prima d'allora venisse designato.
    Agli articoli Lerici e Porto-Venere dissi, che cotesti due promontorj, di
    Lerici e di Porto- Venere, per un tempo costituirono il confine tra la Repubblica Ligure e la Repubblica Pisana, finché i Genovesi conquistarono l'uno e l'altro paese con tutti i luoghi e castelli interni del Golfo, senza
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    che essi per altro volessero trarre profitto per la loro marina da una posizione cotanto vantaggiosa.
    Ma l'imperiale dominatore de'Francesi, appena fattosi arbitro dell' Italia, immaginò di collocare in cotesto seno di mare le principali flotte dei porti francesi del Mediterraneo.
    Venti milioni di franchi dovevano costare i soli lavori di difesa; cinque milioni 1a costruzione di una nuova città che fu designata fra la cala delle Grazie e quella di Varignano; un buon milione la fabbrica di sei cantieri ecc. ecc
    . – Ma il ministero di Francia, per gelosia forse dell'Italia e più che altro le spese di una guerra orribile a tutta perdita nella gelida regione della Russia trasportata, dové contrariare e annichilire tanti magnifici disegni.
    In modo che nel 1813, rispetto al Golfo Iella Spezia, essendosi molto speso e poco fatto, dovè tutto lasciarsi in tronco, ed oggi di quelle opere preliminari altro non resta di utile eccetto che la strada litoranea che dalla Spezia per Marola guida a Porlo-Venere, seppure, come si spera, questa sarà mantenuta, per non dire dei fondamenti inutili di una gran fortezza che doveva innalzarsi sul vertice del monte della Castellana.
    Chi fosse vago di ammirare le bellezze col passeggiare intorno al golfo, entri in un battello nel seno di Lerici e, voltando da primo verso il capo-corvo, visiti la deliziosa piattaforme di Maralunga e di Telaro alla base occidentale del monte di S.Marcello; indi indirizzando il cammino da scirocco a libeccio attraversi la bislunga baia arenosa che resta davanti alla grande imboccatura del golfo, sebbene coperta da più di 24 braccia di mare, giri intorno allo scoglio della
    Scuola, dove fu un fortilizio, atterrato nell’ultimo anno del secolo passato dalla forza inglese, e finalmente rasenti la costa settentrionale della piccola trinacria o isoletta della Palmaria innanzi di entrare nella vasta
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    cala o seno di Porto-Venere, Qui il passeggero prenda terra davanti alla piazza dei castello per salire sull'imminente alta rupe di quel promontorio onde godere in mezzo alle rovine del tempio di S. Pietro di una prospettiva magnifica del mare Toscano e Ligustico, di una lunga spiaggia che dal lato di levante l'occhio accompagna sino a Livorno, e dal lato, di ponente fino alla penisola di Sestri, mentre a maggiore distanza in mezzo al mare appariscono quasi nebbiose le isole della Gorgona, di Capraja e della Corsica, quando sotto i suoi occhi le onde marine, urtando romorose, passano e ripassano per un angusto canale che separa l'isoletta della Palmaria dal promontorio di Porto-Venere.
    Riscendendo di costà, il viaggiatore rimonti nel palischermo per rasentare la cala detta delle
    Castagne, poi quella de' Corsi dove fu il Forte di S. Maria fatto saltare in aria dagli Inglesi nel 1800, ed egli allora rientrerà nella cala di Varìgnano, in fondo alla quale sorge il vasto Lazzeretto omonimo. Era fra questo sprone e quello suo vicino delle Grazie, dove voleva Napoleone che si erigesse una nuova città. Avvegnaché a questa di Varìgnano resta contigua la vasta cala appellata delle Grazie da un monastero soppresso, ora chiesa parrocchia con annesso villaggio situato nel centro di cotesto seno di mare; al quale verso ponente-maestrale serve di spalliera il monte della Castellana. Sulla punta settentrionale della cala delle fratte esisteva il Forte Pezzino innanzi che esso nel 1814 venisse smantellato e abbattuto dal cannone degl'Inglesi.
    Cotesto ultimo sprone serve da riparo dal alto destro ala cala che segue, sebbene essa sia alquanto più aperta, denominata di
    Panigaglia, lungo la quale da governo napoleonico era stato divisato di costruire un grande arsenale.
    Procedendo verso il tondo del
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    Golfo si rasenta in battello la punta di Fezzano, altro villaggio vetusto situato sul corno destro di una piccola ansa detta di Cadimare da un villaggio omonimo che gli resta in mezzo fra Fezzano e Marola.
    Costà sulla punta settentrionale del picolo seno di Cadimare nell' avvicinarsi allo scalo di Marola vedrà a fior d'acqua dentro le onde marine circa 50 braccia distante dal lido la famosa polla d' acqua dolce, oggetto di grande curiosità per chi visita il Golfo della Spezia. Ma il viaggiatore deve tenersi in riserbo di non prestare cieca fede ai racconti de' barcajoli che gli dicessero di avere estratto in certi tempi da quella polla sotto-marina dell'acqua dolce per bevere.
    Imperocché essa consiste in un circolo di circa 14 braccia di periferia con un moto espansivo in guisa che 1'onda marina sull’orlo del circolo viene ad essere quasi respinta, nè dentro di esso circolo si può entrare col battello senza fare gran forza di remi, e molto meno fermarvisi venendo spinto alla periferia dalla forza espansiva della polla, e senza vedere la Fonte d'acqua salso-dolce alzarsi nemmeno un palmo superiormente al livello delle acque del Golfo, le quali costà approfondano di 26 braccia Fiorentine.
    – Vedere MAROLA.
    Dopo aver soddisfatta cotesta curiosità il viaggiatore potrà smontare al lido di Marola, onde fare un buon miglio a piedi per la deliziosa costa detta di S. Vito lungo la spiaggia della strada rotabile, la quale sbocca nel largo stradone fiancheggiato di alberi sempre verdi, stato aperto lungo la Spezia, cui resta davanti il Golfo a guisa di teatro.
    Dopo visitata la città ed il vicino colle dei Cappuccini il forestiero potrà rientrar nel battello e proseguire senza fermarsi il suo
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    cammino acqueo verso Lerici, giacchè dal lato orientale del Golfo i poggi scendono meno sinuosi in mare, se si eccettui la spiaggia de' Stagnoni, posta a ostro della via postale di Genova presso Migliarina. Avvegnache gli sproni di S. Bartolommeo e di S. Teresa non servendo di scalo ai bastimenti, sono noti solamente per esservi state costà delle batterie a difesa del Golfo. Col promontorio di S. Teresa si chiude dal lato destro il vasto seno, ossia la cala di Lerici, in un recesso della quale sorge il villaggio di San-Terenzo al Mare. – Dalla Terra e rocca di Lerici situata sulla punta sinistra della sua cala si ritorna alla spianata di Maralunga dirimpetto all'isola della Palmaria.
    Uno de'maggiori pregj di questo Golfo è la vastità, accoppiata alla facilità dell'accesso e dell'ingresso, alla profondità del suo fondo ed alla sicurezza delle sue cale capaci di ricevere un gran numero ili grossi bastimenti e di poter questi avvicinarsi presso la ripa; le quali cose riunite presentano vantaggi incalcolabili tanto ai bastimenti da guerra quanto ancora ai mercantili.

    Scandagli di profondità di varie cale in metri francesi, desunti dalle carta idrografica pubblicata nel Volume IV della Cnrrespondance Astronomique du Baron de Zach (Gènes 1820).

    Nel seno di Lerici davanti alla sua piazza lo
    scandaglio profonda, Metri 2
    In mezzo al seno di Lerici,
    Metri 6
    Fra il Castello di Lerici e Maralonga,
    Metri 5
    Fra il Villaggio, di San-Terenzo al Mare e la punta di S. Teresa,
    Metri 5
    Nel seno di Portovenere davanti alla sua piazza,
    Metri 6
    Nella cala de'Corsi,
    Metri 10
    Davanti al forte S. Maria,
    Metri 10
    Al lazzeretto di Varignano,
    Metri 6
    Nel seno delle Grazie,
    Metri 4
    Davanti a Panicaglia e
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    nella sua cala, Metri 5
    Davanti la spiaggia della Spezia,
    Metri 1
    Alla spiaggia de' Stagnoni,
    Metri 2

    SPEZIA, PROVINCIA DI LEVANTE.
    La Provincia di Levante, della quale il Golfo della Spezia costituisce una gran parte, offre una configurazione tale che per l'influenza degli elementi topografici possono i suoi popoli, al dire del Bertolotti, repartirsi in tre maniere diverse. Il popolo di Val di Vara segregato dal mare, che tiene veramente del
    monte e del macigno, suol essere povero, sudicio, rozzo, ed abita per lo più i dirupi donde le acque fluiscono nella Vara, in un suolo alpestre e sterile anzi che no, atto a fornire segale, grano, patate, castagne, poco vino e meno olio, dove non si conosce altra manifattura che quella di rozzi tessuti di canapa, di cotone e di lana. – Coteste popolazioni nella buona stagione emigrano in gran parte per recarsi ne' piani della Lombardia ad attendere ai lavori dei campi, di dove ritornano nell'autunno riportando in patria pochi risparmj.
    2. Gli abitanti della seconda specie spettano alle popolazioni che si avvicinano, o che vivono lungo la spiaggia del mare. Cotesti popoli si mostrano in generale più svegliati, di maggiore ingegno, e meno rozzi di costumi, coltivano la vite, l'ulivo, gli agrumi, e recano a Genova per via di mare ì prodotti del loro suolo. L'industria agricola, la pesca ed il cabotaggio specialmente dal Golfo a Genova, e viceversa, assorbiscono quasi tutte le fisiche loro facoltà. Le donne trasportano ogni giorno pesce ed altri prodotti a Sarzana e nei paesi limitrofi. In Lerici inoltre vi si trova un piccolo cantiere per la costruzione di barche mercantili, ed il paese è più degli altri animato in qualche commercio marittimo. In Portovenere per lo più si lavorano dalle femmine grossolani merletti di lino.
    3.
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    La terza qualità delle popolazioni di questa Provincia è compresa sulla sinistra parte del fiume Magra. Essa, diceva il Berlotti, mostrasi generalmente d'indole mite, bene accostumata, e già indica di appartenere geograficamente alla Toscana attuale. Vi si raccolgono in abbondanza i doni di Cerere, di Pomona, di Bacco e di Priapo. Non vi si fabbricano che pochi tessuti di tela di lino e di canapa, bordatini di canapa e cotone, coperte di lana, mezzi panni per gli agricoltori, cappellini di paglia per le contadine e mobili per i cittadini.
    La Provincia di Levante comprende 29 Comunità repartite in sei Mandamenti o giurisdizioni civili. Alcune di quelle 29 Comunità escono fuori del perimetro prescritto alla presente Opera. Tali sono quelle le situate nella Riviera orientale a ponente di
    Porto-Venere, come Levante, Rio Maggiore, Monte Rosso, Deiva,, Framura,e Carro.
    Ogni capoluogo di Mandamento ha un giudice civile con un segretario faciente funzioni e veci di cancelliere. Nella città di Sarzana però risiede il tribunale collegiale di prima Istanza della Provincia con tutti gli stabilimenti spettanti all’ordine giudiziario. – Vedere SARZANA.

    QUADRO della Popolazione delle COMUNITA’ DELLA PROVINCIA DI LEVANTE comprese dentro il perimetro della presente Opera, all’anno 1832.

    1. nome del luogo: Ameglia, titolo della chiesa: S. Vincenzio Martire (Pieve), Comunità cui spetta: Amelia, Mandamento cui spetta: Lerici, abitanti anno 1832: n° 752
    2. nome del luogo: Antessio, titolo della chiesa: S. Lorenzo (Rettoria), Comunità cui spetta: Godano, Mandamento cui spetta: Godano, abitanti anno 1832: n° 242
    3. nome del luogo: Arcola, titolo della chiesa: SS. Stefano e Margherita (Pieve), Comunità cui spetta: Arcola, Mandamento cui spetta: Vezzano, abitanti anno 1832: n° 1000
    4. nome del luogo: Bastremoli, titolo della chiesa: S. Andrea (Prepositura), Comunità cui spetta: Follo, Mandamento cui spetta: Godano, abitanti anno 1832: n° 258
    5. nome del
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    luogo: Bergassana (*), titolo della chiesa: S. Croce (Arcipretura), Comunità cui spetta: Godano, Mandamento cui spetta: Godano, abitanti anno 1832: n° 271
    6. nome del luogo: Beverino, titolo della chiesa: S. Caterina (Arcipretura), Comunità cui spetta: Beverino, Mandamento cui spetta: Spezia, abitanti anno 1832: n° 765
    7. nome del luogo: Biassa, titolo della chiesa: S. Martino (Arcipretura), Comunità cui spetta: Brugnato, Mandamento cui spetta: Godano, abitanti anno 1832: n° 670
    8. nome del luogo: Bonassola, titolo della chiesa: S. Caterina (Arcipretura), Comunità cui spetta: Bonassola, Mandamento cui spetta: Levanto, abitanti anno 1832: n° 461
    9. nome del luogo: Bolano, titolo della chiesa: S. Maria Assunta (Pieve), Comunità cui spetta: Bolano, Mandamento cui spetta: Sarzana, abitanti anno 1832: n° 1621
    10. nome del luogo: Borghetto di Vara, titolo della chiesa: S. Carlo (Pieve), Comunità cui spetta: Borghetto, Mandamento cui spetta: Levanto, abitanti anno 1832: n° 342
    11. nome del luogo: Bozzolo (*), titolo della chiesa: S. Antonio Abate (Prioria), Comunità cui spetta: Zignago, Mandamento cui spetta: Godano, abitanti anno 1832: n° 152
    12. nome del luogo: Bracelli, titolo della chiesa: S. Maurizio (Arcipretura), Comunità cui spetta: Beverino, Mandamento cui spetta: Spezia, abitanti anno 1832: n° 360
    13. nome del luogo: Bugnato
    Città (*), titolo della chiesa: S. Pietro (Cattedrale), Comunità cui spetta: Brugnato, Mandamento cui spetta: Godano, abitanti anno 1832: n° 800
    14. nome del luogo: Cadimare, titolo della chiesa: S. Maria (Rettoria), Comunità cui spetta: Spezia, Mandamento cui spetta: Spezia, abitanti anno 1832: n° 480
    15. nome del luogo: Carnèa, titolo della chiesa: S. Maria Assunta (Rettoria), Comunità cui spetta: Follo, Mandamento cui spetta: Vezzano268, abitanti anno 1832: n° 152
    16. nome del luogo: Carena, titolo della chiesa: S. Niccolò (Rettoria), Comunità cui spetta: Riccò, Mandamento cui spetta: Spezia, abitanti anno 1832: n° 113
    17. nome del luogo: Casale (*), titolo della chiesa: S. Martino (Arcipretura), Comunità cui spetta: Pignone,
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    Mandamento cui spetta: Levanto, abitanti anno 1832: n° 480
    18. nome del luogo: Cassana (*), titolo della chiesa: S. Michele (Prepositura), Comunità cui spetta: Pignone, Mandamento cui spetta: Levanto, abitanti anno 1832: n° 572
    19. nome del luogo: Castel nuovo di Magra, titolo della chiesa: S. Maria Maddalena (Arcipretura), Comunità cui spetta: Castelnuovo di Magra, Mandamento cui spetta: Sarzana, abitanti anno 1832: n° 2398
    20. nome del luogo: Castiglione di Bolano, titolo della chiesa: S. Remigio (Rettoria), Comunità cui spetta: Bolano, Mandamento cui spetta: Sarzana, abitanti anno 1832: n° 300
    21. nome del luogo: Cerri, titolo della chiesa: S. Anna (Pieve), Comunità cui spetta: Trebiano, Mandamento cui spetta: Lerici, abitanti anno 1832: n° 232
    22. nome del luogo: Chiusola o Chiusola, titolo della chiesa: S. Michele (Rettoria), Comunità cui spetta: Godano, Mandamento cui spetta: Godano, abitanti anno 1832: n° 102
    23. nome del luogo: Cornice (*), titolo della chiesa: S. Colombano (Rettoria), Comunità cui spetta: Godano, Mandamento cui spetta: Godano, abitanti anno 1832: n° 400
    24. nome del luogo: Corvara, titolo della chiesa: S. Michele (Prepositura), Comunità cui spetta: Beverino, Mandamento cui spetta: Spezia, abitanti anno 1832: n° 326
    25. nome del luogo: Fabiano, titolo della chiesa: S. Andrea (Rettoria), Comunità cui spetta: Spezia, Mandamento cui spetta: Spezia, abitanti anno 1832: n° 408
    26. nome del luogo: Falcinello, titolo della chiesa: SS. Fabiano e Sebastiano (Rettoria), Comunità cui spetta: Sarzana, Mandamento cui spetta: Sarzana, abitanti anno 1832: n° 596
    27. nome del luogo: Fezzano, titolo della chiesa: S. Giovanni Battista (Arcipretura), Comunità cui spetta: Portovenere, Mandamento cui spetta: Spezia, abitanti anno 1832: n° 619
    28. nome del luogo: Follo, titolo della chiesa: SS. Martino e Leonardo (Prepositura), Comunità cui spetta: Follo, Mandamento cui spetta: Vezzano, abitanti anno 1832: n° 400
    29. nome del luogo: Godano (*), titolo della chiesa: S. Maria Assunta (Rettoria), Comunità cui spetta: Godano, Mandamento cui spetta: Godano, abitanti
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    anno 1832: n° 164
    30. nome del luogo: Groppo di Godano, titolo della chiesa: S. Siro Vescovo (Arcipretura), Comunità cui spetta: Godano, Mandamento cui spetta: Godano, abitanti anno 1832: n° 385
    31. nome del luogo: Isola con Migliarina unite, titolo della chiesa: SS. Jacopo e Filippo (Prepositura), Comunità cui spetta: Spezia, Mandamento cui spetta: Spezia, abitanti anno 1832: n° 636
    32. nome del luogo: Lerici, titolo della chiesa: S. Francesco (Prepositura), Comunità cui spetta: Lerici, Mandamento cui spetta: Lerici, abitanti anno 1832: n° 2810
    33. nome del luogo: Marinasco, titolo della chiesa: S. Stefano (Arcipretura), Comunità cui spetta: Spezia, Mandamento cui spetta: Spezia, abitanti anno 1832: n° 976
    34. nome del luogo: Marola, titolo della chiesa: S. Vito (Prepositura), Comunità cui spetta: Spezia, Mandamento cui spetta: Spezia, abitanti anno 1832: n° 659
    35. nome del luogo: Montaretto, titolo della chiesa: S. Maria Assunta (Rettoria), Comunità cui spetta: Bonassola, Mandamento cui spetta: Levanto, abitanti anno 1832: n° 275
    36. nome del luogo: Monte Marcello, titolo della chiesa: S. Pietro (Prepositura), Comunità cui spetta: Ameglia, Mandamento cui spetta: Lerici, abitanti anno 1832: n° 417
    37. nome del luogo: Nicola, titolo della chiesa: SS. Jacopo e Filippo (Prepositura), Comunità cui spetta: Ortonovo, Mandamento cui spetta: Sarzana, abitanti anno 1832: n° 800
    38. nome del luogo: Ortonovo, titolo della chiesa: S. Martino (Arcipretura), Comunità cui spetta: Ortonovo, Mandamento cui spetta: Sarzana, abitanti anno 1832: n° 1080
    39. nome del luogo: Padivarma, titolo della chiesa: S. Lorenzo (Rettoria), Comunità cui spetta: Riccò, Mandamento cui spetta: Spezia, abitanti anno 1832: n° 250
    40. nome del luogo: Panigaglia
    alle Grazie, titolo della chiesa: S. Andrea in S. Maria delle Grazie (Rettoria), Comunità cui spetta: Portovenere, Mandamento cui spetta: Spezia, abitanti anno 1832: n° 820
    41. nome del luogo: Pegazzano, titolo della chiesa: S. Michele (Rettoria), Comunità cui spetta: Spezia, Mandamento cui spetta: Spezia, abitanti anno 1832: n°
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    400
    42. nome del luogo: Piana di Batolla, titolo della chiesa: S. Maria e S. Rocco (Rettoria), Comunità cui spetta: Follo, Mandamento cui spetta: Vezzano, abitanti anno 1832: n° 350
    43. nome del luogo: Pignona, titolo della chiesa: S. Croce (Rettoria), Comunità cui spetta: Godano, Mandamento cui spetta: Godano, abitanti anno 1832: n° 190
    44. nome del luogo: Pignone, titolo della chiesa: S. Maria Assunta (Arcipretura), Comunità cui spetta: Pignone, Mandamento cui spetta: Levanto, abitanti anno 1832: n° 628
    45. nome del luogo: Pitelli, titolo della chiesa: S. Bartolommeo (Rettoria), Comunità cui spetta: Arcola, Mandamento cui spetta: Vezzano, abitanti anno 1832: n° 390
    46. nome del luogo: Polverata, titolo della chiesa: S. Niccolò (Rettoria), Comunità cui spetta: Follo, Mandamento cui spetta: Vezzano, abitanti anno 1832: n° 209
    47. nome del luogo: Ponzano, titolo della chiesa: S. Michele (Arcipretura), Comunità cui spetta: S. Stefano di Magra, Mandamento cui spetta: Sarzana, abitanti anno 1832: n° 989
    48. nome del luogo: Ponzò, titolo della chiesa: S. Cristoforo (Prepositura), Comunità cui spetta: Riccò, Mandamento cui spetta: Spezia, abitanti anno 1832: n° 499
    49. nome del luogo: Pugliasca, titolo della chiesa: S. Maurizio (Arcipretura), Comunità cui spetta: Borghetto di Vara, Mandamento cui spetta: Levanto, abitanti anno 1832: n° 198
    50. nome del luogo: Pugliola, titolo della chiesa: SS. Niccola, Lucio e Lorenzo (Rettoria), Comunità cui spetta: Lerici, Mandamento cui spetta: Lerici, abitanti anno 1832: n° 619
    51. nome del luogo: Riccò, titolo della chiesa: S. Croce (Arcipretura), Comunità cui spetta: Riccò, Mandamento cui spetta: Spezia, abitanti anno 1832: n° 390
    52. nome del luogo: Rio di Vara, titolo della chiesa: S. Giustina (Rettoria), Comunità cui spetta: Godano, Mandamento cui spetta: Godano, abitanti anno 1832: n° 360
    53. nome del luogo: Ripalta di Vara, titolo della chiesa: S. Niccolò (Prepositura), Comunità cui spetta: Borghetto di Vara, Mandamento cui spetta: Levanto, abitanti anno 1832: n° 96
    54. nome del luogo:
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    Sarzana Città, titolo della chiesa: S. Maria (Cattedrale), Comunità cui spetta: Sarzana, Mandamento cui spetta: Sarzana, abitanti anno 1832: n° 5890
    55. nome del luogo: Sarzanello, titolo della chiesa: S. Benedetto (Pieve), Comunità cui spetta: Sarzana, Mandamento cui spetta: Sarzana, abitanti anno 1832: n° 1014
    56. nome del luogo: S. Benedetto di Vara (*), titolo della chiesa: S. Benedetto (Rettoria), Comunità cui spetta: Riccò, Mandamento cui spetta: Spezia, abitanti anno 1832: n° 590
    57. nome del luogo: S. Giorgio di vara (*), titolo della chiesa: S. Giorgio (Rettoria), Comunità cui spetta: Bonassola, Mandamento cui spetta: Levanto, abitanti anno 1832: n° 186
    58. nome del luogo: S. Stefano (
    Borgo) di Magra, titolo della chiesa: S. Stefano (Arcipretura), Comunità cui spetta: S. Stefano di Magra, Mandamento cui spetta: Sarzana, abitanti anno 1832: n° 893
    59. nome del luogo: San Terenzo al Mare, titolo della chiesa: S. Terenzio (Prepositura), Comunità cui spetta: Lerici, Mandamento cui spetta: Lerici, abitanti anno 1832: n° 1005
    60. nome del luogo: San Venerio, titolo della chiesa: S. Venerio (Pieve), Comunità cui spetta: Vezzano, Mandamento cui spetta: Vezzano, abitanti anno 1832: n° 710
    61. nome del luogo: Sassetta di Vara, titolo della chiesa: Presentazione di Maria Vergine (Rettoria), Comunità cui spetta: Zignago, Mandamento cui spetta: Godano, abitanti anno 1832: n° 126
    62. nome del luogo: Scogna, titolo della chiesa: S. Cristofano (Arcipretura), Comunità cui spetta: Godano, Mandamento cui spetta: Godano, abitanti anno 1832: n° 280
    63. nome del luogo: Serra, titolo della chiesa: S. Giovanni Decollato (Arcipretura), Comunità cui spetta: Lerici, Mandamento cui spetta: Lerici, abitanti anno 1832: n° 410
    64. nome del luogo: Sesta di Vara, titolo della chiesa: S. Maria e S. Marco (Arcipretura), Comunità cui spetta: Godano, Mandamento cui spetta: Godano, abitanti anno 1832: n° 390
    65. nome del luogo: Sorbolo, titolo della chiesa: S. Lorenzo (Rettoria), Comunità cui spetta: Follo, Mandamento cui
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    spetta: Vezzano, abitanti anno 1832: n° 168
    66. nome del luogo: Spezia
    Città, titolo della chiesa: S. Maria Assunta (Collegiata), Comunità cui spetta: Spezia, Mandamento cui spetta: Spezia, abitanti anno 1832: n° 4050
    67. nome del luogo: Telaro, titolo della chiesa: S. Giorgio (Rettoria), Comunità cui spetta: Ameglia, Mandamento cui spetta: Lerici, abitanti anno 1832: n° 398
    68. nome del luogo: Tivegna, titolo della chiesa: S. Lorenzo (Arcipretura), Comunità cui spetta: Follo, Mandamento cui spetta: Vezzano, abitanti anno 1832: n° 360
    69. nome del luogo: Torpiana e Valgiuncata, titolo della chiesa: S. Martino e S. Andrea (Arcipretura), Comunità cui spetta: Zignago, Mandamento cui spetta: Godano, abitanti anno 1832: n° 257
    70. nome del luogo: Trebiano, titolo della chiesa: S. Michele (Pieve), Comunità cui spetta: Trebiano, Mandamento cui spetta: Lerici, abitanti anno 1832: n° 600
    71. nome del luogo: Val di Pino, titolo della chiesa: S. Giovanni Battista (Prepositura), Comunità cui spetta: Riccò, Mandamento cui spetta: Spezia, abitanti anno 1832: n° 587
    72. nome del luogo: Vallerano, titolo della chiesa: S. Apollinare (Rettoria), Comunità cui spetta: Vezzano, Mandamento cui spetta: Vezzano, abitanti anno 1832: n° 370
    73. nome del luogo: Vezzano
    soprano, titolo della chiesa: SS. Siro e Prospero (Arcipretura), Comunità cui spetta: Vezzano, Mandamento cui spetta: Vezzano, abitanti anno 1832: n° 680
    74. nome del luogo: Vezzano
    sottano, titolo della chiesa: S. Maria Assunta (Pieve), Comunità cui spetta: Vezzano, Mandamento cui spetta: Vezzano, abitanti anno 1832: n° 783
    75. nome del luogo: Pieve di Zignago, titolo della chiesa: S. Pietro (Arcipretura), Comunità cui spetta: zignago, Mandamento cui spetta: Godano, abitanti anno 1832: n° 665

    TOTALE Abitanti N° 50390

    N.B.
    I luoghi contrassegnati con asterisco (*) sono compresi nella Diocesi di Brugnato.

    M
    i è d’uopo aggiungere che all’Articolo SPEZIA (PROVINCIA DI LEVANTE) indicato a pagina 448 del Volume V
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    e nel Quadro susseguente della Popolazione del 1832 alle Comunità di quella Provincia, compree dentro il perimetro della presente Opera, furono lasciati i 5 popoli seguenti appartenenti al Quadro stesso, cioè:
    1. CAMPIGLIA Nella Comunità e Mandamento della Spezia con parrocchia (S. Michele) che nel 1832 contava 250 Abitanti.
    2. CARRO DI VARA. – Villaggio capoluogo di Comunità nel Mandamento di Godano con parrocchia (S. Lorenzo) che nel 1832 noverava 850 abitanti.
    3. CARRODANO INFERIORE. – Villaggio sulla
    Vara capoluogo di Comunità nel Mandamento di Levanto, con parrocchia (S. Felicita) che nel 1832 contava Abitanti 225.
    4. CARRODANO SUPERIORE. –
    Idem nella comunità del suddetto Carrodano, Mandamento di Levanto, la cui parrocchia di S. Bartolommeo nel 1822 aveva 216 abitanti.
    5. PORTOVENERE. – Castello Capoluogo di Comunità nel mandamento della Spezia, la cui parrocchia di S. Pietro nel 1832 noverava 470 anime.
    Dondeché alla popolazione che diedi nel 1832 della Comunità della Provincia di Levante di 30390 Abitanti comprese nel mio Dizionario conviene aggiungere quella dei suddetti cinque popoli ascendente a 2011 Abitanti. – TOTALE Abitanti 32401.
Localizzazione
ID: 3990
N. scheda: 49200
Volume: 5; 6S
Pagina: 442 - 451; 278
Riferimenti:
Toponimo IGM: La Spezia - Golfo della Spezia
Comune: LA SPEZIA
Provincia: SP
Quadrante IGM: 095-2
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1566565, 4884563
WGS 1984: 9.83263, 44.1128
UTM (32N): 566628, 4884738
Denominazione: Spezia - Golfo della Spezia - Cala della Castagna, dell'Oliva - Cala di Maralonga - Cala di Marola - Cala di Moggiano
Popolo: S. Maria Assunta a Spezia
Piviere: S. Maria Assunta a Spezia
Comunità: Spezia
Giurisdizione: Spezia
Diocesi: Luni - Sarzana
Compartimento: x
Stato: Regno Sardo
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