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TERRICCIUOLA. – Terra con chiesa arcipretura (S. Donato) sostituita alla sua antica matrice di S. Giovanni Battista a Pava, detta comunemente la Pieve a Pitti, capoluogo di Comunità, nella Giurisdizione, nella Giurisdizione di Piccioli, Diocesi di Volterra, Compartimento di Pisa.
Risiede Terricciuola sul dorso de’poggi tufacei che separano le acque della Cascina da quelle dell’Era e della Sterza, non più che 300 braccia elevata sopra il livello del mare Mediterraneo.
Trovasi fra il grado 28° 19’5” longitudine ed il 43°31’8” latitudine, quasi tre miglia toscane a libeccio di Piccioli, poco meno a levante dal Bagno ad Acqua, o di Casciano, 5 miglia toscane a scirocco di Lari, appena un miglio toscano nella stessa direzione da Morrona, intorno a 10 miglia toscane a ostro di Pontedera e 15 miglia a maestrale di Volterra.
La porzione più antica di Terricciuola, dove fu la sua rocca, è occupata in gran parte dalla piazza, davanti alla quale risiede in luogo anche più prominente la chiesa arcipretura con l’annessa canonica, stata pur essa fondata sopra le mura del vecchio cassero. – Cotesto tempio è a tre navate con cinque archi di grandezza mediocre, avendo esso di lunghezza braccia 39, di larghezza braccia 21 e 1/2 con cinque altari. – Fu ampliato a spese comuni per rescritto sovrano del 15 luglio 1784, mentre l’antica parrocchia non aveva che una sola navata costruita però in gran parte di pietre squadrate.
Ebbe origine Terricciuola dal vicino Castelvecchio, dove esiste un oratorio lungi dall’abitato sotto l’invocazione della SS. Concezione di Maria, altre volte detto della Madonna di Monterosso, sulla cui porta maggiore vedesi scolpita in marmo l’arme di Terricciuola, consistenti in tre torri poste triangolarmente.
Quantunque la chiesa di Castelvecchio fosse compresa nel piviere di Chianti sotto la diocesi di Pisa, essa fino dalla
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prima metà del secolo XIII fu riunita alla cura di Terricciuola, come lo da a conoscere un atto pubblico del 27 aprile 1244 rogato in Pisa nella chiesa di S. Cristofano in Chinzica alla presenza di varj testimoni, fra i quali due nativi di Terricciuola.
Allora la parrocchia di questa Terra era suffraganea della pieve di Pava, ossia Pieve a Pitti. Ed ivi esisté un castelluccio, il quale si crede che nel 1430 venisse smantellato affatto dai Fiorentini con altri paesi della Val d’Era. Ridotta quindi la pieve di Pava in cadente stato fu abbandonata fu abbandonata dai suoi pievani che trasportarono il fonte battesimale con tutti gli altri onori della chiesa di S. Donato in Terricciuola. Dondeché dopo quell’epoca il parroco di Terricciuola principiò a intitolarsi pievano di Pava, di Terricciuola e di Castelvecchio. Infatti della riunione di coteste tre chiese trovasi fatta menzione nella visita diocesana del 1576 eseguita dal Castelli vescovo di Volterra. – Vedere PAVA (PIEVE DI) in Val d’Era.
Uno dei popoli compresi nel distrutto piviere di Pava era quello de’SS. Pietro e Michele a Guilica: sulla quale villata, non che sopra Terriciuola e qualche altro castello in Val d’Era mostrava di avere qualche pretensione il vescovo Ranieri di Volterra, allorché per atto del dì 11 gennajo 1284 li rinunziava al comune di Firenze. In seguito di ciò gli uomini di Terricciuola, di Guilica ecc. prestarono giuramento di fedeltà alla Repubblica Fiorentina, finché tornati sotto il Comune di Pisa, essi seguitarono il partito del più forte mantenendosi fedeli a quest’ultimo, che poi abbandonarono quando Terricciuola cadde in potere della Signoria di Firenze, siccome apparisce dall’atto di sottomissione del 20 ottobre 1406 degli abitanti di Terricciuola
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e di Morrona, cioè poco dopo la conquista fatta di Pisa.
Nel 1496 Terricciuola fu tolta di nuovo ai Fiorentini dai sollevatisi Pisani, ma poco stette a tornare sotto il dominio dei primi.
È compresa in questa comunità una delle più cospicue pievi della diocesi lucchese ora ridotta ad uso di Villa, detta di S. Marco a Sovigliana; della qual pieve erano fra le altre filiali le parrocchie di Sojana e di Sojanella, state riunite sino dall’anno 1345 in una sola cura.
Nel 1415 questa Comunità dipendeva dal vicario, o capitano della Val d’Era superiore e inferiore, ed era nella potesteria di Lajatico; attualmente spetta a quella di Piccioli, vicariato regio di Pontedera. Intorno all’abitato della terra di Terricciuola, e specialmente in vicinanza della sua pieve si trovano molte fosse antiche, o buche da grano, alcune delle quali vengono sempre allo stesso uso adoperate; esse furono aperte nel tufo, dove pure sono state scavate molte cantine al pari che a Lari, a Casciana ed in molti altri paesi di quelle colline.
Nel 1491 la popolazione della chiesa plebana di S. Donato in Terricciuola non era maggiore di 282 abitanti; quella del 1770 ammontò a 872 individui; nel 1788 contava 904 anime e nel 1833 noverava 1232 abitanti.

MOVIMENTO della Popolazionedella TERRA DI TERRICCIUOLA a cinque epoche diverse, divisa per famiglie.

ANNO 1551: Impuberi maschi -; femmine -; adulti maschi -, femmine -; coniugati dei due sessi -; ecclesiastici secolari -; numero delle famiglie 89; totale della popolazione 493.
ANNO 1745: Impuberi maschi 105; femmine 74; adulti maschi 138, femmine 161; coniugati dei due sessi 218; ecclesiastici secolari 7; numero delle famiglie 136; totale della popolazione 703.
ANNO 1833: Impuberi maschi 159; femmine 195; adulti maschi 189, femmine 217; coniugati dei due sessi 466; ecclesiastici secolari 6; numero delle famiglie 218; totale
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della popolazione 1232.
ANNO 1840: Impuberi maschi 298; femmine 305; adulti maschi 190, femmine 213; coniugati dei due sessi 516; ecclesiastici secolari 5; numero delle famiglie 238; totale della popolazione 1527.
ANNO 1843: Impuberi maschi 205; femmine 201; adulti maschi 233, femmine 239; coniugati dei due sessi 436; ecclesiastici secolari 6; numero delle famiglie 228; totale della popolazione 1320.

Comunità di Terricciuola. – Il territorio di questa Comunità occupa una superficie di 12.208 quadrati dei quali 441 spettano a corsi d’acqua ed a pubbliche strade. – Nel 1833 vi si trovava una popolazione di 2815 individui, a proporzione ragguagliatamente di 192 abitanti per ogni miglio quadrato di suolo imponibile.
Confina con cinque Comunità. – Dal lato di scirocco levante del capoluogo fronteggia col capoluogo della Comunità di Lajatico in potere il corso della fiumana Sterza entra nell’Era. – Mediante quest’ultima più grossa fiumana la Comunità di Terricciuola ha di fronte a settentrione l’altra di Piccioli fino allo sbocco in Era del torrente Rosciano, col quale voltando faccia da settentrione a maestrale rimonta il torrente predetto di conserva col territorio comunitativo di Capannoni, salendo con esso i poggi finché attraversato il borro di Boccanera, per breve spazio percorre la strada che da Terricciuola guida per Morrona a Santo Pietro, che poi lascia alla sua destra poi riscendere la pendice opposta del poggio che acquapende nella Cascina: nella qual fiumana entrano i due territorj mediante i borri di Migliarino e di Bottone. – Sulla Cascina sottentra a confine del lato di ponente il territorio della Comunità di Lari, con la quale l’altro di Terricciuola rimonta verso libeccio la Cascina fino dirimpetto al torrente Fine suo tributario. Costì cessa la Comunità di Lari e viene
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a confine con la nostra quella di Chianti, da primo rimontando il corso retrogrado della Cascinafino presso le sue sorgenti che trova nel monte stesso dove dal lato opposto scaturisce il borro di Soneria. Con quest’ultimo infatti il territorio in questione entra nel botro della Grillaja e con esso ritorna nella Sterza dell’Era dirimpetto al territorio comunitativo di Lajatico.
Tre dei maggiori corsi d’acqua servono di confine naturale al territorio di questa Comunità, cioè la Sterza, l’era e la cascina. Mancano però de’grandi corsi d’acqua che attraversino cotesta contrada, sicché i mulini di Terricciuola incontransi sull’Era, o sulla Cascina, ovvero sulla Sterza.
Non vi sono grandi montuosità, la maggiore delle quali è uno sprone del Monte Vaso situato sopra le sorgenti della Cascina.
Molte delle strade rotabili passano per Terricciuola, una delle quali è la provinciale dell’Era, dove sboccano varie delle vie mastre comunitative, oltre quella che passa per Casa Nuova e guida al capoluogo, senza rammentare quella diretta per Morrona nella strada rotabile che passa alla destra della Cascina dentro i confini territoriali di questa Comunità.
Rispetto all’indole del suolo ed ai prodotti agrari dirò quanto al primo, che i poggi di Terricciuola consistono in tufi terziari superiori di arenaria calcare ricchi di molluschi univalvi e bivalvi marini, mentre nelle pnedici che acquapendono nell’Era sottostanno ai tufi le marne cerulee conchigliare subappenine, le quali di rado si scuoprono dalla parte occidentale della Cascina; talché quest’ultime più ricche di fossili marini si trovano a ponente di Terricciuola. In quanto al secondo aggiungerò che il suolo tufaceo è in generale più dell’altro confacente a farvi prosperare gli ulivi, viti, e molti alberi da frutto, il prodotto dei
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quali generi suole sovrabbondare al consumo degli abitanti. Però dalla parte di ostro di Terricciuola verso le sorgenti della Cascina i poggi sono vestiti di selve e di pascoli naturali per il bestiame lanuto e bovino; i quali ultimi specialmente esistono nei luoghi dove il terreno si mostra più sterile e d’indole magnesiaca argillosa, scarsissimo, e bene spesso privo di testacei fossili.
Il potestà di Terricciuola, la sua cancelleria Comunitativa e l’ingegnere di Circondario sono in Peccioli, l’uffizio di esazione del Registro in Lari, la conservazione delle Ipoteche in Livorno, il tribunale di prima Istanza in Pisa.

QUADRO della Popolazione della COMUNITA’DI TERRICCIUOLA a quattro epoche diverse.

- nome del luogo: Casa Nuova, titolo della chiesa: S. Bartolommeo (Rettoria), diocesi cui appartiene: San Miniato (già Lucca), abitanti anno 1551 n° 152, abitanti anno 1745 n° 249, abitanti anno 1833 n° 273, abitanti anno 1840 n° 305, abitanti anno 1843 n° 293
- nome del luogo: Morrona, titolo della chiesa: S. Bartolommeo (Rettoria), diocesi cui appartiene: Volterra, abitanti anno 1551 n° 152, abitanti anno 1745 n° 196, abitanti anno 1833 n° 460, abitanti anno 1840 n° 524, abitanti anno 1843 n° 528
- nome del luogo: Sojana e Sojanella, titolo della chiesa: SS. Andrea e Martino (Rettoria), diocesi cui appartiene: San Miniato (già Lucca), abitanti anno 1551 n° 269, abitanti anno 1745 n° 546, abitanti anno 1833 n° 850, abitanti anno 1840 n° 911, abitanti anno 1843 n° 931
- nome del luogo: TERRICCIUOLA, titolo della chiesa: S. Donato (Arcipretura), diocesi cui appartiene: Volterra, abitanti anno 1551 n° 493, abitanti anno 1745 n° 703, abitanti anno 1833 n° 1232, abitanti anno 1840 n° 1527, abitanti anno 1843 n° 1320

- Totale abitanti anno 1551: n° 1066
- Totale abitanti anno 1745: n° 1694
- Totale abitanti anno 1833: n° 2815

Annessi provenienti
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nell’ultime due epoche dalla parrocchia di Cavoli compresa nella Comunità di Lari

- anno 1840: abitanti n° 48
- anno 1843: abitanti n° 53

- totale abitanti anno 1840: n° 3315
- totale abitanti anno 1843: n° 3125

TERRICCIUOLA nella Val d’Era. – Nel Quadro della popolazione di detta Comunità si corregga uno sbaglio di numero nel sommato della colonna spettante al 1840, che deve essere di 3315. Quella poi del 1833 senza gli annessi ammontava a 2815 individui, mentre la popolazione del 1845 contava con un solo annesso 3326 Abitanti, come appresso:

Casanuova, Abitanti N.° 310
Morrona, Abitanti N.° 578
Sojana, Abitanti N.° 961
TERRICCIUOLA, Abitanti N.° 1418

Annessi

Cevoli; dalla Comunità di Lari, Abitanti N.° 59
TOTALE Abitanti N.° 3326

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Terricciuola, Terricciola - Pava

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