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Tredozio - Affrico in Romagna - Via, Strada della Busca

 

(Tredozio)

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    AFFRICO di Val di Tredozio in Romagna.

    TREDOZIO (Treudacium) nel vallone del Tramazzo in Romagna. – Castello che diede il titolo di contesa ad un ramo de CC.Guidi di Dovadola, ora capoluogo di Comunità, la cui chiesa parocchiale (S. Michele) benché battesimale è sottoposta alla pieve di S. Valentino, nella Giurisdizione di Modigliana, Diocesi di Faenza,Compartimento di Firenze.
    Risiede in valle sulla ripa destra della fiumana del
    Tramazzo, detta anche di Tredozio, nel grado 29° 24’latitudinale e 44°5’2’’longitudinale, circa 6 miglia a levante di Marradi, e 10 miglia a libeccio di Dovadola.
    La più antica memoria superstite di questo castello reputo quella dell’8 settembre 896 citata all’
    Articolo PIEVE DI S. VALENTINO, dalla quale apparisce, che la signoria di Tredozio spetava alla contessa Ingelrada di Modigliana, passata a seconde nozze col conte Teudegrimo de’conti Guidi. – Rammenta poi una corte di Tredozio altro documento del 1060, o 1061, quando S. Pier Damiano dimorando nell’Eremo di Gamugno dellAbazia Camaldolense di Valle Acereta divise egli stesso i possessi dell’uno e dell’altro luogo pio, assegnando all’Eremo tutti i beni posti nella parte montuosa di quel vallone, non accettuati quelli che i Camaldolensi,avevano in Tredozio. – Vedere MODIGIANA.
    All’anno 1263 accadde in Dovadola un atto di divisione fra il Conte Guido Guerra II ed il Conte Ruggeri filgiuoli del fu Conte Marcovaldo di Dovadola e della contessa Beatrice di Capraja da una parte, e dall’altra parte il conte Guido del già Conte Aghinolfo di Romena loro cugino, rispetto ai diritti, feudi, beni e vassalli che quei dinasti possedevano in Romagna e segnatamente rapporto al castello e distretto di Tredozio. – (P.ILDEFONSO,
    Delizie degli Eruditi toscani,T.VIII.)
    All’
    Articolo DOVADOLA fu aggiunto, che dopo la morte del Conte Ruggeri di Marcovaldo di Dovadola sottentrò
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    ne’suoi diritti il di lui figlio Conte Guido Salvatico, il quale ultimo conte nel 1271 stipulò alcuni patti con altro suo cugino, il Conte Guido di Romena ed il Comune di Tredozio.
    Ivi pure fu avvisato, qualmente nel 1315 il conte Ruggeri II, figlio del suddetto Conte Guido Salvatico, fu investito con diploma del re Roberto di Napoli, protettore della parte Guelfa di Toscana, di tutte le ragioni che aver potè nel castello e distretto di Tredozio il conte Manfredi filgio del fu conte Guido Novello di Modigliana, per essere stato dichiarato ribelle dalla Repubblica Fiorentina e della Chiesa, come partitante Ghibellino.
    Al conte Ruggeri II di Dovadola succedé nella signoria di tredozio il di lui figlio Marcovaldo II,e a questi il fratello suo Conte Francesco padre del Conte Malatesta de’conti Guidi di Dovadola.Morto però nel 1407 il conte Francesco, i suoi 4 figli furono ricevuti in accomandigia dalla Signoria di Firenze con i loro beni, vassalli, e castelli, fra i quali auelli di
    Tredozio e di Monte Sacco, fino a che, per contratto del 30luglio 1426, la Repubblica Fiorentina acquistò dal Conte Antonino di Bandinoda Monte Granelli le ragioni che gli competevano su quei castelli;e finalmente nell’ottobre del 1428, dopo aver respinto dalla Romagna toscana un’armata del Duca Filippo Maria Visconti; la Repubblica Fiorentina riebbe il Castello di Tredozio tenuto fino allora dal Conte Guelfo, uno dei 4 figli del Conte Malatesta de’Guidi di Dovadola, stato dichiarato ribelle della Repubblica Fiorentina; e nel dì 29 dello stesso mese il popolo di Tredozio fece a quella la sua totale sottomissione.
    Tredozio in seguito divenne capoluogo di una Comunità e residenza di un potestà, la cui giurisdizione civile comprendeva i comunelli delle
    Cappelle, di S. Martino a Scannello, di S. Giorgio a Rosata, di S. Michele
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    a Tredozio, di Tramonti, di Ottignana, Peneta, Sarturano, Scarzana, e della pieve di S. Valentino.
    Ma nella organizzazione generale delle Comunità del Granducato comandata da Leopoldo I col regolamento del 21 ottobre 1775 furono riuniti a questa di Tredozio i tre Comuni di Tredozio, di Tramonti, di Ottignana, Peneta, Sarturano, Scarzana, e della Pieve di S. Valentino.
    Ma nella organizzazione generale delle Comunità del Granducato comandata da Leopoldo I col regolamento del 21 ottobre 1775 furono riuniti a questa di Tredozio i tre Comuni di Tredozio, di Cuzzano, e di Sartarano, quando il primo di quei Comuni comprendeva i popoli di S. Michele in Tredozio, di S. Maria in Ottignana e di Tramonti, di S. Maria in Castello, di S. Lorenzo in Sarzana, e porzione de’popoli di S. Valentino, di S .Cesarino a Casata, di S. Giuliano in Querciolano, di S. Eustachio in Cannetole, di S. Giorgio e di S. Martino in Collina.
    All’Articolo PIEVE DI S. VALENTINO inoltre fu aggiunto, che presso Tredozio nei tempi scorsi esisteva un monastero di recluse sotto la regola di S. Domenico, traslatovi da altro luogo di la distante circa un miglio, denominato Affrico.
    Infatti nella Statistica della popolazione della parrocchia di tredozio del 1745 figurano 60 ecclesiastici dei due sessi, 10 dei quali sacerdoti, e 50 monache, mnetre le persone maritate di entrambi i sessi allora non superavano tutte insieme il numero di settanta!
    Nello stato attuale entrano nel territorio della Comunità di tredozio alcune frazioni di popoli provenienti dalle Comunità limitrofe, siccome apparisce dal
    Quadro della popolazione di tutta la Comunità ìosto in fine al presente
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    articolo.
    Nel 1388 termonò i suoi giorni in Tredozio per causa di veleno datogli in una vilissima casa Antonio Visconti della Scala di sertano da Bernabò suo padre signor di Milano. – (AMMIR.
    Stor.Fior.)

    MOVIMENTO della Popolazione della PARROCCHIA DI TREDOZIO divisa per famiglie, a cinque epoche diverse.

    ANNO 1551: Impuberi maschi -; femmine -; adulti maschi -, femmine -; coniugati dei due sessi -; ecclesiastici dei due sessi -; numero delle famiglie 80; totale della popolazione 382.
    ANNO 1745: Impuberi maschi 59; femmine 54; adulti maschi 142, femmine 158; coniugati dei due sessi 70; ecclesiastici dei due sessi 60; numero delle famiglie 90; totale della popolazione 543.
    ANNO 1833: Impuberi maschi 116; femmine 124; adulti maschi 82, femmine 85; coniugati dei due sessi 250; ecclesiastici dei due sessi 6; numero delle famiglie 139; totale della popolazione 663.
    ANNO 1840: Impuberi maschi 185; femmine 139; adulti maschi 134, femmine 108; coniugati dei due sessi 358; ecclesiastici dei due sessi 7; numero delle famiglie 157; totale della popolazione 931.
    ANNO 1843: Impuberi maschi 175; femmine 132; adulti maschi 127, femmine 133; coniugati dei due sessi 383; ecclesiastici dei due sessi 10; numero delle famiglie 216; totale della popolazione 960.

    Comunità di Tredozio. – La Comunità di Tredozio abbarccia una superfice di 18336 quadrati dai quali sono da detrarre 370 quadrati per corsi d’acqua e strade. – Vi si trova nel 1833 una popolazione di 2123 abitanti a proporzione ragguaglaitamente di 25 individui per ogni miglio toscano quadrato di suolo imponibile.
    Confina con il territorio di quattro Comunità del Granducato. – Dirimpetto a libeccio ha di fronte il territorio comunitativo di Marradi, a partire dal più alto contrafforte dell’Appennino, dove si schiude il vallone del
    Tredozio o del Tramazzo percorrendo insieme il suo lato occidentale fino al fosso di Camporello.
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    Ivi cessa il territorio di Marradi e sottentra a confine dirimpetto a settentrione quello di modigliana col quale l’altro di redozio scende nella fiumena del Tramazzo mediante il fosso di Camporello. Quindi seguitando per breve tragitto il corso del Tramazzo nella diredione di grecale che poi abbandonano alle loro spalle, salgono sulle pendici occidentali dei poggi che separano a levante il vallone del Tramazzo dalla vallecola dell’Ibola, la quale resta al suo oriente . arrivati i due territorj sulla cresta di quei poggi mediante un giro tortuoso segnato da termini artificiali, corrono di conserva nella direzione di ostro sulla criniera de’contrafforti occidentali della Valle del Montone fino al poggio della Macine.Costì voltando faccia a levante arrivano al podere della Capanna , al dil là del quale cessano i confini della Comunità di Modigliana e sottentrano quelli della Rocca S. Casciano. Con questa l’altra di Tredozio percorre per la tortuosa giogana degli sproni che dall’Alpe di S. Benedetto scendono fra la Valle del Montone ed il vallone del Tramazzo, da primo rimontandoli nella direzione di levante, poscia di ostro e finalmente di ponente fino alla strada pedonale, che da Tredozio sale in quella giogana pe rpoi discendere nella Valle del motone sulla strada regia Forlivese fra la Rocca S. Casciano e Portico. Lungo la stessa via pedolane il territorio di Tredonzio fronteggia con quello comunitativo di Portico, di primo mediante la via predetta, poscia per il fosso appellato dell'Acqua fredda, finchè questo confluisce nel borro di Montalto, che le due Comunità rimontano contr'acquaper tornare sul giogo del contrafforte dove si riavvicinano alla strada pedonale testè indicato. Di così girando da maestro a ostro le due Comunità discendono alquanto nella
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    Valle dl Montone, di dove voltandosi a ponente ritornano sulla giogana del Tramazzo: nel quale tragitto attraversano la via mulattiera che da S. Benedetto in alpe conduce a Tredozio, di là dalla quale ritorna a confine il territorio comunitativo di Marradi.
    La fiumana del
    Tramazzo, atraversa da ostro-libeccio a settenrione il territorio di questa Comunità, nel qyale ha origine anche la vallecola dell'Ibola, benchè la massima parte del di lei corso inferiore sia nel territorio di modigliana, presso la qual città le due fiumane si uniscono alla terza Valle che costà perdono il loro nome nel Marzeno.
    La sommità dell'Appennino di Tramazzo fu riscontrata all'altezza di 1680 braccia sopra il livello del mare.
    La qualità del suolo consiste nella maggior parte in macigno argilloso e fissile, meno nel vallone inferiore che suol essere ricoperto da terreni terzirj e di alluvione.
    Le foreste e le praterie naturali rivestono le balze superiori dei contrafforti che fiancheggiano la fiumana, cui sottentrano le selve di castagno, e nella parte più bassa i gelsi ed altri frutti sparsi nei campi seminati a granaglie, a mais ed a piante filamentose.
    Il giusdicente di Tredozio è il vicario di modigliana, dove sono l'ingegnere di Circondario, il conservatore delle ipoteche el'uffizio per l'esazione del Registro. (
    ERRATA: La cancelleria Comunitativa ed il tribunale) La cancelleria Comunitativa è in Modigliana ed il tribunale di Prima istanza si trovano alla Rocca S. Casciano.

    QUADRO della Popolazione della COMUNITAdi TREDOZIO a 5 epoche diverse.

    - nome del luogo: Cannetole, titolo della chiesa: S. Eustachio (Cura), diocesi cui appartiene: Faenza, abitanti anno 1551 n° 75, abitanti anno 1745 n° 91, abitanti anno 1833 n° -, abitanti anno 1840 n° -, abitanti anno 1843 n° -
    - nome del luogo: Castello (*), titolo
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    della chiesa: S. Maria (Cura), diocesi cui appartiene: Faenza, abitanti anno 1551 n° 86, abitanti anno 1745 n° 92, abitanti anno 1833 n° 189, abitanti anno 1840 n° 196, abitanti anno 1843 n° 210
    - nome del luogo: Cuzzano e
    Santino, titolo della chiesa: S. Maria (Cura), diocesi cui appartiene: Bertinoro, abitanti anno 1551 n° 298, abitanti anno 1745 n° 107, abitanti anno 1833 n° 133, abitanti anno 1840 n° 138, abitanti anno 1843 n° 152
    - nome del luogo: Ottignano con Tramonti, titolo della chiesa: S. Maria (Cura), diocesi cui appartiene: Faenza, abitanti anno 1551 n° 217 (Ottignano) e n° 452 (Tramonti), abitanti anno 1745 n° 268, abitanti anno 1833 n° 353, abitanti anno 1840 n° 362, abitanti anno 1843 n° 369
    - nome del luogo: Pereta, titolo della chiesa: S. Andrea (Cura), diocesi cui appartiene: Faenza, abitanti anno 1551 n° 192, abitanti anno 1745 n° 117, abitanti anno 1833 n° 139, abitanti anno 1840 n° 185, abitanti anno 1843 n° 200
    - nome del luogo: in Rosata, titolo della chiesa: S. Giorgio (Cura), diocesi cui appartiene: Faenza, abitanti anno 1551 n° 81, abitanti anno 1745 n° 60, abitanti anno 1833 n° 63, abitanti anno 1840 n° 78, abitanti anno 1843 n° 86
    - nome del luogo: Saturnano con Scannello (*), titolo della chiesa: S. Biagio e S. Martino (Cura), diocesi cui appartiene: Faenza, abitanti anno 1551 n° 77 (S. Biagio) e n° 88 (S. Martino), abitanti anno 1745 n° 195, abitanti anno 1833 n° 131, abitanti anno 1840 n° 129, abitanti anno 1843 n° 139
    - nome del luogo: Scarzana, titolo della chiesa: S. Lorenzo (Cura), diocesi cui appartiene: Faenza, abitanti anno 1551 n° 217, abitanti anno 1745 n° 89, abitanti anno 1833 n° 89, abitanti anno 1840 n° 91, abitanti anno 1843 n° 107
    - nome del luogo: TREDOZIO, titolo della chiesa:
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    S. Michele (Prioria), diocesi cui appartiene: Faenza, abitanti anno 1551 n° 382, abitanti anno 1745 n° 543, abitanti anno 1833 n° 663, abitanti anno 1840 n° 931, abitanti anno 1843 n° 960
    - nome del luogo: San Valentino (*), titolo della chiesa: S. Valentino (Pieve), diocesi cui appartiene: Faenza, abitanti anno 1551 n° 190, abitanti anno 1745 n° 214, abitanti anno 1833 n° 320, abitanti anno 1840 n° 340, abitanti anno 1843 n° 270

    - Totale abitanti anno 1551: n° 2328
    - Totale abitanti anno 1745: n° 1876
    - Totale abitanti anno 1833: n° 2090
    - Totale abitanti anno 1840: n° 2450
    - Totale abitanti anno 1843: n° 2493

    N.B.
    Le cure contrassegnate con l’asterisco (*) nelle ultime tre epoche mandavano fuori di questa Comunità

    - anno 1833: abitanti n° 139
    - anno 1840: abitanti n° 220
    - anno 1843: abitanti n° 217

    -
    RESTANO abitanti anno 1833: n° 1951
    -
    RESTANO abitanti anno 1840: n° 2230
    -
    RESTANO abitanti anno 1843: n° 2276

    Altronde nelle stesse tre epoche entravano da quattro cure di Comunità limitrofe comprese nello Stato Pontificio

    - anno 1833: abitanti n° 172
    - anno 1840: abitanti n° 264
    - anno 1843: abitanti n° 226

    - totale abitanti anno 1833: n° 2123
    - totale abitanti anno 1840: n° 2494
    - totale abitanti anno 1843: n° 2502

    TREDOZIO nella Valle del Lamone in Romagna. – In fine si corregga. – Anche la Cancelleria Comunitativa di Tredozio si trova in Modigliana.
    Nel 1833 la Comunità di Tredozio contava con gli annessi 2123
    Abitanti nel 1845 essa aveva 2508 individui, cioè:

    Castello di Tredozio (porzione),
    Abitanti N.° 130
    Cuzzano,
    Abitanti N.° 151
    Ortignana,
    Abitanti N.° (ERRATA: 386) 385
    Pereta,
    Abitanti N.° 216
    Rosata,
    Abitanti N.° 86
    Saturano (
    porzione), Abitanti N.° 89
    Scarzana,
    Abitanti N.°
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    TREDOZIO,
    Abitanti N.° 946
    S. Valentino (
    porzione), Abitanti N.° 186

    Annessi

    Cannetole; dalla Comunità di Portico, Abitanti N.° 64
    Carpine;
    dalla Comunità di Portico, Abitanti N.° 7
    Querciolano;
    dalla Comunità di Portico, Abitanti N.° 11
    Cesata;
    dalla Comunità di Marradi, Abitanti N.° 140
    TOTALE
    Abitanti N.° 2508

    Nel quadro della popolazione della Comunità di Tredozio a 5 epoche diverse esposto alla pag. 589 del Volume V, alla colonna seconda fu unita la chiesa
    di S. Biagio a quella di S. Martino, già detto, in Collina l’ultima delle quali è un antico annesso della popolazione di S. Cesario in Cesata, la cui chiesa, sebbene compresa nella Comunità di Marradi, manda una grossa frazione del suo popolo in questa di Tredozio, talchè nel registro delle cure della diocesi di Faenza, che nel 1745 entravano nella Romagna Granducale, manca la parrocchia di S. Cesario a Cesata, ed invece si trova indicata l’ altra, ora suo annesso, di S. Martino in Collina.Vedere CESATA.

    VIA, o STRADA DELLA BUSCA. – E’ un tronco di strada provinciale che staccasi dalla regia Forlivese presso Portico per varcare dalla Valle del Montone nel vallone del Tramazzo passando per Tredozio e di là innoltrarsi per Modigliana sino a che lungo la fiumana del Marzeno entra nel territorio di Faenza dello Stato Pontificio dopo quasi 17 miglia di cammino.
Localizzazione
ID: 4204
N. scheda: 51700
Volume: 1; 5; 6S
Pagina: 52; 587 - 589, 732; 259
Riferimenti:
Toponimo IGM: Tredozio
Comune: TREDOZIO
Provincia: FC
Quadrante IGM: 099-2
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1719596, 4884228
WGS 1984: 11.74343, 44.07986
UTM (32N): 719659, 4884402
Denominazione: Tredozio - Affrico in Romagna - Via, Strada della Busca
Popolo: S. Michele a Tredozio
Piviere: S. Valentino a S. Valentino
Comunità: Tredozio
Giurisdizione: Modigliana
Diocesi: Faenza
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana (Romagna Granducale)
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