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Treppio di Cantagallo

 

(Treppio)

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    TREPPIO DI CANTAGALLO nella Valle del Reno Bolognese. – Grosso Villone con chiesa Plebana (S. Michele) nella Comunità e circa miglia toscane sei a settentrione maestrale di Cantagallo, Giurisdizione del Montale, Diocesi di Pistoja, già di Bologna, Compartimento di Firenze.
    Risiede sulle spalle orientali di uno sprone dell’Appennino, il quale prolungasi verso lo stato Pontificio fra i due valloni della
    Limentra orientale e centrale in mezzo ad estese foreste e castagneti.
    Il possesso promiscuo, spirituale e temporale, del territorio compreso nei pievanati di Treppio e della Sambuca fu cagione di frequenti ostilità fra i Bolognesi, cui spettavano quei paesi nello spirituale, ed i Pistojesi, ai quali appartennero nel temporale.
    Già all’
    Articolo FOSSATO si disse, essere stato quello uno de’castelletti che insieme con Treppio, Sambuca e Torri dopo lunghe controversie nel 1219 fu rivendicato dal Comune di Pistoja per sentenza preferita dall’arbitro della causa, Cardinale Ugo vescovo d’Ostia; ma che pochi anni dopo il Pontefice Onorio III diresse lettere ai Pistojesi nel 28 febbrajo 1221 dicendo, che al Conte Alberto di Prato erano stati concessi in feudo i castelli di Monticelli, Mangona, Fossato e Torri, castelli che il Pontefice asseriva essere pervenuti alla camera Apostolica per donazione fatta dalla gran contessa Matilde. – (SAVIOLI, Annal. Bologn.)
    Al che aggiungerò una delle memorie più antiche pubblicate dal Padre Zaccaria nei sue
    Anecd. Pistor. etc, in cui trattasi di una convenzione stipulata nell’aprile del 1507 fra Azzo arciprete della pieve di succida nella Diocesi bolognese, e Teuzzo abate del Monastero di Fonte Taona nella Diocesi pistojese, il qual ultimo ottenne dal primo facoltà di edificare nei beni di detta Badia una chiesa (poi parrocchia) nel vico di Fossato, a condizione che il suo rettore fosse di nomina degli abati
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    di Fonte Taona.
    Quindi il successore del Pontefice Onorio III, quello stesso Cardinale Ugo, appena divenuto Papa sotto nome di Gregorio IX, minacciò i Pistojesi di scomunica se non restituivano alla S. Sede i castelli prenominati.
    Finalmente il Comune di Pistoja per troncare una lite cotanto scandalosa ricorse al mezzo più opportuno, quello cioè di acquistare i detti paesi mediante una somma di denaro che fece pagare ai conti Alberti di Mangona; i quali infatti nel settembre dell’anno 1319 venderono ai rappresentanti del governo pistojese il fortilizio di Torri con tutto il distretto: ed il celebre messer Cino di Pistoja fu uno dei sindaci destinati a prenderne il possesso. – (CIAMPI
    Vita di Messer Cino Cap. III. – ARCHIVIO COMUNALE DI PISTOJA nel libro de’Contratti ecc. dell’Opera di S. Jacopo pag.7)
    La parrocchia di S. Maria a Treppio era una delle chiese figliali al pari di quelle di Torri, Fossato e Sambuca della pieve di
    Succida, ora detta delle Capanne, sotto la diocesi di Bologna, dalla quale fu staccata mediante una bolla del Pontefice Pio VI del 16 ottobre 1785, stata poi eretta in battesimale. Allora il pievano di Treppio ebbe sotto la sua giurisdizione le cure di Fossato e di Torri, e più tardi fu sottoposta alla stessa pieve la nuova parrocchia di Pian del Toro.
    Inoltre il pievano di S. Maria a Treppio fu fatto vicario foraneo del Vescovo di Pistoja.
    Nel 1833 la popolazione della pieve di S. Maria a Treppio ascendeva a 1190 abitanti.
Localizzazione
ID: 4213
N. scheda: 51830
Volume: 5
Pagina: 591 - 592
Riferimenti:
Toponimo IGM: Treppio
Comune: SAMBUCA PISTOIESE
Provincia: PT
Quadrante IGM: 098-3
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1662756, 4882846
WGS 1984: 11.03363, 44.08227
UTM (32N): 662820, 4883021
Denominazione: Treppio di Cantagallo
Popolo: S. Michele a Treppio
Piviere: S. Michele a Treppio
Comunità: Cantagallo
Giurisdizione: Montale
Diocesi: (Bologna) Pistoja
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
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