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TRESANA, e TREGJANA in Val di Magra. – Castello con chiesa parrocchiale (S. Giorgio) già feudo de’marchesi Malaspina, ora capoluogo di una Comunità di Giurisdizione nel vicariato foraneo di Giovagallo, Governo di Aulla e Fosdinovo, Diocesi di Massa Ducale, già di Luni Sarzana, Duca di Modena.
Risiede sopra una collina sulla ripa destra della Magra fra i paesi di Groppoli e di Riccò spettanti alla Toscana Granducale, avendo al suo maestrale il Castello omonimo e a libeccio Giovagallo dello stesso Ex Feudo.
Trovasi fra il grado 27° 35’longitudinali ed il grado 44° 15’5’’latitudinali, circa 3 miglia toscane a maestrale di Aulla, 6 a grecale di Bagnone, quasi 7 miglia toscane a ostro di Filattiera e 5 a ostro scirocco di Mulazzo.
Tresana continuò a far parte del marchesato di Giovagallo fino a che il ramo di quei marchesi essendosi estinto verso la metà del secolo XIV il feudo di Tresana e Giovagallo tornò al tronco principale de’marchesi di Mulazzo.
Oltre quanto fu detto all’Articolo GIOVAGALLO, aggiungerò rispetto al paese di Casteoli già compreso in quel feudo che esso e rammentato nel privilegio d’investitura concesso nel 1077 dall’Imperatore Arrigo IV ai due fratelli Ugo e Folco marchesi d’Este, e che dopo varj passaggi nel principio del 1400 lo stesso feudo toccò a Gio. Jacopo de’marchesi di Mulazzo, che divenne signore di Tresana, Giovagallo, Casteoli, Beverino, Aulla , Bibola, ecc.
Uno dei discendenti dei Marchesi di Mulazzo, Obiccino del fu Gio. Jacopo, per la divisione di famiglia del 1408 continuò la linea dei marchesi suddetti, finché un di lui nipote, Giacomo Ambrogio, insieme al padre Jacopo del fu Marchese Gio. Jacopo, nel 24 settembre 1451, vendé il Castello di Bibola al Marchese Giacomo di Fosdinovo, quindi liberò beverino ai Genovesi e finalmente alienò il castello
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col distretto dell’Aulla al generale Adamo Centurioni.
Frattanto i Castelli di Tresana, Riccò, Brina, Madrignano ed altri nelle divise del 1408 erano toccati al zio di Giacomo Ambrogio, al Marchese Obiccino fratello d’Jacopo suo padre Dal detto Obiccino pertanto discese quel Marchese Guglielmo, contro il quale nel 1528 si ribellarono i vassalli di Giovagallo, di Tresana e di Barbarasco, che l’uccisero. Superstiti al padre restarono i di lui figli Carlo, Ercole e Francesco Guglielmo, uno dei quali, Ercole, per contratto che del 23 dicembre 1574 vendé a Francesco I Granduca di Toscana le ville e castelli di Lusuolo, Riccò, Canossa e Lusana acquistate col consenso dell’Imperatore, e quindi aggregate con i loro distretti alla giurisdizione di Castiglione dell Terzierie, ora di Bagnone. – Vedere BAGNONE.
Tresana peraltro, si conservò ne’marchesi Malaspina di Villafranca fino al Marchese Tommaso, contro il quale nel 1794 si ribellarono quei popoli, stati in seguito per tre lustri sotto il dominio italiano francese finchè mediante il trattato di Vienna dell’ottobre 1814 questo con gli altri Exfeudi Malaspina passò nella casa regnante di Modena.

POPOLAZIONE DELLA COMUNITA’DI TRESANA ALL’ANNO 1833
Giovagallo, Vicaria foranea, Abitanti N° 340
Bola, (S. Brizio) Rettoria, Abitanti N° 236
Carreggia, (SS. Prospero e Caterina) Rettoria, Abitanti N° 250
TRESANA, (S. Giorgio) Rettoria, Abitanti N° 300
Castevoli, (S. Martino) Arcipretura, Abitanti N° 532
Ville, (S. Siro) Rettoria, Abitanti N° 475
Novegigola,(S. Lorenzo) Rettoria, Abitanti N° 240
TOTALE Abitanti N° 2373

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e Storico della Toscana

Tresana, Tregjana

(Tresana)

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