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UZZANO in Val di Greve. – Villa signorile con tenuta annessa e chiesa parrocchiale (S. Martino a Uzzano) nel piviere di Montefioralle, Comunità Giurisdizione e intorno a un miglio toscano a settentrione di Greve, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Firenze.
Trovasi alla base occidentale del poggio di Cintoja presso la ripa destra della fiumana Greve sulla strada provinciale Chiantigiana.
È da questo Uzzano donde trasse origine e casato l'illustre famiglia fiorentina de' nobili da Uzzano stati patroni della chiesa che i Conti Capponi di Firenze suoi eredi tuttora conservano; mentre al villa signorile, disegnata da Andrea Orgagna, da lunga mano (forse per causa di donne) è pervenuta con la fattoria annessa nella nobil famiglia Maselli pure di Firenze.
All'Articolo GREVE, Comunità a proposito dei colli di Uzzano, di Panzano e di Verrazzano compresi nel distretto di quella Comunità, dissi che oltre il rammentare essi tre illustri famiglie fiorentine, sono celebri per la qualità eccellente dei loro vini; e qui aggiungerò che all'Uzzano di Greve appartenne il virtuoso Niccolò di Giovanni dei nobili da Uzzano celebre nella storia fiorentina del secolo XIV, rammentato con lode dagli scrittori di quella età e dei tempi posteriori, colui che per un suo testamento rogato li 17 dicembre 1430 deputò i consoli dell'Arte de' Mercadanti di Calimala a continuare la fabbrica da esso incominciata ed a prendere la direzione del collegio nel luogo detto la Via della Sapienza, di quell'edifizio che fu poi ridotto a serraglio per le fiere ed ora ad uso delle Regie Scuderie (olim musis, hodie mulis) edifizio che Niccolò da Uzzano destinava a collegio e luogo di studio per poveri scolari.
Ma al ritorno dall'esilio di Cosimo Padre della Patria, essendo stati espulsi da Firenze Ridolfo di Bonifazio da Panzano e
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Palla del fu Onofrio di Palla Strozzi, cittadini fiorentini matricolati nell'Arte de'Mercadanti e due de suddetti provVeditori della suddetta Casa della Sapienza, volendo gli altri consoli di detta Arte venire all'elezione di altri due provveditori in luogo dei due esiliati, mediante un atto pubblico del 27 settembre 1434, scritto nella casa di udienza di detta Arte, popolo di S. Cecilia, furono surrogati in loro vece Astorre di Niccolò Gherardini, e Bartolo di Bartolo. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte dell'Arte di Calimala).
Avvertasi che il testamento di Agnolo fratello di Niccolò da Uzzano, che nel 1406 fu il primo vicario inviato a Lari dalla repubblica fiorentina, è scritto li 3 ottobre del 1425 e conservasi fra le pergamene dell' Arch. Gen. De' Contratti esistenti nel Dipl. Fiorent. In ordine a quello pertanto Niccolò di Giovanni de' Cattani d'Uzzano, cittadino e mercante fiorentino, abitante nel popolo di S. Lucia de'Magnoli (ora Palazzo Capponi) costituito davanti ad Amerigo Corsini arcivescovo di Firenze, a don Mariano guadagni, a don Ardito dell'Antella, e a don Matteo Bucelli canonici della cattedrale fiorentina, espose: qualmente il defunto di lui fratello Angelo fra imolti legati nel suo testamento ordinò, che si spendessero cento fiorini d'oro nella pittura della tavola della cappella maggiore di detta chiesa parerocchia di S. Lucia de'Magnoli, e si assegnassero in dote per la chiesa medesima mille fiorinidei Luoghi di Monte al frutto del 4 per cento, dichiarando patroni di detta chiesa esso Niccolò fratello, e dopo di lui le figlie ed eredi di detto Angelo, quindi il priore de'Camaldolensi degli Angeli di Firenze, ecc. ecc.
La parrocchia di S. Martino a Uzzano nel 1833 contava 166 individui.

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