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VACCOLE o VACCOLI nella Valle del Serchio. – Villata popolosa e spicciolata con chiesa parrocchiale (S. Lorenzo) cui fu annesso il popolo si S. Salvatore a Vaccoli, nel pievanato antico di Massa Pisana, ora di S. Maria del Giudice, Comunità Giurisdizione Diocesi e Ducato di Lucca, dalla qual città Vaccoli si trovasi circa 4 miglia toscane Al suo ostro.
Risiede alle falde orientali del Monte Pisano, poco lungi dalle antiche cave di macigno, un di cui smisurato masso diede occasione nel secolo VI ad un solenne miracolo operato da Dio per intercessione del vescovo S. Frediano.
In seguito si trovano ricordi della contrada di Vaccoli in una membrana dell'anno 719 esistente nell'Arch. Arciv. Lucch. relativamente ad un lodo pronunziato in favore del vescovo di Lucca, il quale reclamava alcuni beni della sua mensa vescovile situati in Vaccoli.
Non poche altre pergamene dello stesso Arch. Arciv. anteriori al mille, furono pubblicate nelle Memorie lucchesi più volte citate, nelle quali si rammenta cotesta villata di Vaccoli. Tali sono quelle del 24 agosto 806, dell' 837, 871, del 4 ottobre 935, e del 24 dicembre 943, ecc.
Più tardi dal Villaggio o Castello di Vuccoli prese il distintivo una famiglia lucchese che si appellò dei nobili di Vaccoli.
Il Padre Cianelli, nel Volume III delle Memorie sopra indicate, all'occasione di discorrere in quelle de'conti rurali, o valvassori, del territorio lucchese, destinò un Articolo ai Lambardi di Vaccoli e del vicino ora distrutto castelletto di Coterozzo, citando fra gli altri un istrumento del 1040 relativo alla fondazione del Monastero di S. Pantaleone sul Monte Pisano, la cui chiesa era stata edificata due anni prima dai signori di Vaccoli che nell'anno 1040 la donarono agli Eremiti di Camaldoli. Da quello e da
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altri istrumenti ivi pubblicati apparisce la discendenza dei nobili di Vaccole o Vaccoli.
Anche la chiesa di S. Lorenzo a Vaccoli era anticamente di padronato di quei nobili, perciò il Cianelli nel dare la serie di quei signori citò all'anno 1010 un Cunerado appellato Cunizio, figlio di Sisemondo che fu padre di altro Sisemondo, il quale Cunerado allivellò in detto anno la sua porzione della chiesa di S. Lorenzo a Vaccoli, o Vaccole.
Il castello di Vaccoli, a seconda dell'Annalista Tolommeo da Lucca, o piuttosto il vicino castelletto di Coterozzo nel 1088 fu distrutto dal popolo lucchese: comecchè in detto anno il Castello di Vaccole ossia il Coterozzo non esistesse più, tostochè un documento scritto nel 1079, trattando del Castello di Vaccole situato in collina sotto Coterozzo, dichiara, essere stato in monte et podio, ubi jam fuit castello, qui esse videtur in loco Vaccule, ubi dicitur Coteroctio. – (loc. cit.)
La parrocchia di S. Lorenzo a Vaccole, o Vaccoli nel 1832 contava 1121 abitanti.

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Vaccole, Vaccoli

(Vaccoli)

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