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Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

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Vignale di Montajone

 

(Vignale Vecchio)

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    VIGNALE, VIGNE, VIGNALI, E VIGNOLA. – Sono nomignoli che al pari di Cerreto, Querceto, Meleto, Farneto, ecc. restarono a varie contrade dove quelle piante di buon ora allignarono, e per del tempo continuarono a investirne il suolo.
    Noi segnaleremo qui i luoghi di
    Vignale più singolari nella Toscana, cioè, il Vignale di Agazzi presso Arezzo; il Vignale di Montajone; quello di Maremma; il Vignale ed il Vignola nella Valle del Serchio; quelli di Bibbiena nel Casentino e di Santa Croce nel Val d’Arno inferiore ecc.

    VIGNALE DI MONTAJONE nella Val d’Era. – Villaggio già Castello con chiesa parrocchiale (S. Bartolommeo) nel piviere di Castel Falfi, Comunità e circa 4 miglia toscane a libeccio di Montajone, Giurisdizione di S. Miniato, Diocesi di Volterra, Compartimento di Firenze.
    Risiede nel monte di San Vivaldo in mezzo a selve bagnate dalle sorgenti del
    Roglio degli Olmi tributario dell’Era.
    Questo
    Vignale è designato sull’antico confine del territorio pisano, a forma dei diplomi imperiali concessi a quella repubblica da Federigo I nel 1161, da Arrigo VI nel 1193, da Ottone IV nel 1209 e da Carlo IV nel 1355; sebbene il castel di Vignale fino dal 1186 fosse stato accordato in feudo di Arrigo VI come re d’Italia per metà ad Ildebrando Pannocchieschi vescovo di Volterra insieme con la metà dei paesi di Castel Falfi, di Montignoso, di Legoli, di Barbialla e di molti altri luoghi della Diocesi di Volterra, sembra però che l’altra metà fosse uno de’ feudi della nobile prosapia pisana della Gherardesca.
    Infatti all’
    Articolo SCOPETO di Val d’Evola fu citato un atto del 18 settembre 1109, col quale un conte Ugo del
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    fu Conte Tedice della Gherardesca rinunziò a Rangerio vescovo di Lucca la metà di due castelli suoi, Barbialla e Scopeto, a riserva di ciò che possedeva il Conte Ugo suo avo in detti luoghi e nelle corti di Maremma, cioè di Cecina, di Bibbona, d’Acquaviva, di Casa Lappi, di Vignale, della Rocca, e tutto ciòche i vescovi di Lucca avevano dato in enfiteusi allo stesso Conte Ugo ed al conte Tedice di lui padre. – (MEMOR. LUCCH. Vol. IV. P. II.)
    Nel 1338 sotto di 9 giugno il notaro Gherardo del fu Arrigo da Vico Fiorentino rogò l’atto di concordia sui confini controversi tra il Comune di Firenze e quello di Volterra rispetto al distretto di
    Montignoso e Vignale.
    Il qual fatto ci richiama agli atti verso l’anno 1256 istituiti in una causa d’appello al Pontefice Alessandro IV tra Ranieri degli Ubertini eletto di Volterra ed il Comune di San Miniato per le pretensioni promosse da quel vescovo eletto sopra i castelli di
    Camporena, Vignale e Castel Falfi.
    Inoltre fu scritto nel
    castel di Vignale, li 29 aprile del 1426, un atto di concordia fra i figli del fu angelo di Francesco Accoppi di Firenze e diversi comunisti d’Jano e Camporena. (ARCH. DIPL. FIOR. Carte dell’Arch. gen.) – Vedere gli Articoli MONTAJONE, e SAN MINIATO.
    La parrocchia di S. Bartolommeo a
    Vignale nel 1833 contava 169 popolani.

Localizzazione
ID: 4386
N. scheda: 55540
Volume: 5
Pagina: 767 - 768
Riferimenti:
Toponimo IGM: Vignale Vecchio
Comune: MONTAIONE
Provincia: FI
Quadrante IGM: 112-1
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1651577, 4821095
WGS 1984: 10.8766, 43.52898
UTM (32N): 651641, 4821270
Denominazione: Vignale di Montajone
Popolo: S. Bartolommeo a Vignale
Piviere: S. Floriano a Castel Falfi
Comunità: Montajone
Giurisdizione: S. Miniato
Diocesi: Volterra
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
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