REPETTI ON-LINE

Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

cerca... .

Paganico d'Ombrone - Castel Franco di Paganico - Valle dell'Ombrone Sanese, Bacino di Paganico

 

(Paganico - Fiume Ombrone)

  •   pag. 1 di 7
    PAGANICO, già CASTEL FRANCO DI PAGANICO, nella Valle dell’Ombrone sanese. Borgo murato di forma rettangolare con chiesa prepositura (S. Michele) nella Comunità Giurisdizione e circa 3 e 1/2 miglia toscane a settentrione di Campagnatico, Diocesi di Siena, Compartimento di Grosseto.
    Trovasi in pianura attraversato dalla strada Regia Grossetana presso la ripa destra del fiume Ombrone, dove confluisce il torrente
    Gretano, non più di 73 braccia superiore al livello del mare Mediterraneo, in mezzo a un vallone circondato dai monti.
    Il Castello di Paganico ha un recinto di mura rettangolari e 4 porte di crociata con cinque strade che lo attraversano, fra le quali la regia grossetana gli passa in mezzo.
    L’origine di questo castello è ignota. Esso già esisteva quando i Sanesi, dopo aver deliberato nell’anno 1278 di accerchiarlo di mura, obbligarono i nobili dei castelli limitrofi a vender le terre che trovavansi dentro i limiti da quel governo prescritti al nuovo distretto di Paganico. Cotesti terreni, che ammontavano a stiora 10170, furono tolti ai paesi di
    Civitella, Torri, Sticciano, Monte Verdi, Sasso di Maremma, Vicarello e Campagnatico.
    Appena che nel 1292 Paganico fu dichiarato dai Signori Nove di Siena Castel Franco, vi si aggiunsero al suo distretto altre terre oltre le soprannominate, le quali per lo innanzi facevano parte de’territori del Sasso, della Rocca Tederighi, ecc.
    I Frati Umiliati, che in qualità di camarlinghi della Repubblica sanese avevano preseduto alla costruzione del Castello di Paganico, eressero costà un piccolo ospizio dipendente dal superiore del loro convento di Siena; ed è opera di essi la chiesa parrocchiale di S. Michele di Paganico, che fù retta da un religioso di quella regola finché alla soppressione dell’ordine degli Umiliati (anno 1571) la stessa chiesa di Paganico venne eretta in pieve prepositura di collazione dell’Arcivescovo di Siena.
    Nello statuto sanese del
  •    pag. 2 di 7
    1310 Paganico fu designato capoluogo di un esteso vicariato di prima classe, dal quale dipendevano i popoli e comunelli sottonotati; cioè, Castel Franco di Paganico, Campagnatico, Monte Pescali, Curliano, Rocca Strada, Litiano, Belagajo, Civitella, S. Lorenzo (abazia dell’Ardenghesca) e Monte Leccio, Lampugnano, Gretajo e Monte Frontone, Fercole, Secchieta, Casenovole, Monte Codano, Gello, Sasso, Porrona, Monte Nero, Monte Giovi, Roccalbegna e Monteano.
    Nel 1328 di agosto il Castello di Paganico fu investito e preso dalle genti che Castruccio degli Antelminelli di Lucca inviò nella Maremma grossetana all’assedio di Monte Massi, donde poi quelle genti scesero a Paganico, che facilmente occuparono. Imperrocché, a tenore di quanto dice Andrea Dei nella sua cronaca sanese, la terra di Paganico a quell’età non era
    murata; e così, soggiunge il cronista medesimo, quelle genti la rubarono, e al partire l’arsero, e menarono prede e prigioni.
    Che peraltro cotesto castello fino d’allora fosse, se non totalmente, almeno in gran parte cinto di mura, lo prova l’assalto inutile che nel marzo del 1333 vi diede il capitano di guerra per i Pisani, Ciupo degli Scolari, il quale si era mosso da Massa Marittima 500 cavalieri e con 2000 tra pedoni e balestrieri, prendendo la via di Paganico, dove a dì 23 di quel mese diede grande battaglia, senza potere aver la detta Terra (
    loc. cit.).
    Riescì peraltro nel 1382 a Guido di Ugolinuccio de’Baschi di prendere per assalto cotesto castello, sebbene venisse a lui ritolto nell’anno susseguente dai Sanesi, previo un accordo pacifico fatto tra Guido de’Baschi e il di lui fratello Ranieri signor di Monte Merano da una parte, e la Signoria di Siena dall’altra parte.
    Antichissima e veneratissima è l’immagine di un crocifisso scolpito in legno che si venera nella pieve prepositura di Paganico, la cui esistenza risale al secolo
  •    pag. 3 di 7
    XIII. Si veggono tuttora intorno al suo altare varie antiche pitture di Taddeo di Bartolo da Siena.
    Però di secolo in secolo le condizioni fisiche ed economiche del
    Castel Franco di Paganico essendo deteriorate, alla caduta della Repubblica sanese non vi era costà residenza di vicario, né di potestà, giacché la scarsa sua popolazione allora era sottoposta pel civile alla potesteria di Campagnatico, per il politico e per il criminale al capitano di Grosseto.
    Paganico col suo territorio, in cui furono compresi i comunelli, ora tenute, di
    Gello e di Colle Massari, e la metà di quella di Giuliano o Giliano, fu concesso dal granduca Ferdinando I con titolo di marchesato a don Antonio de’Medici, supposto figlio del Granduca Francesco I e della Bianca Cappello.
    Più tardi lo stesso marchesato con diploma del dì 5 maggio dell’anno 1630 fu dato in feudo al nobile sanese Giovanni Patrizj, da passare ne’suoi figli e discendenti maschi. In questi si mantenne fino alla persona del Marchese Patrizio Patrizj, mancato senza successione sotto dì 22 gennajo dell’anno 1747; ragion per cui cotesto feudo ritornò alla corona granducale. – Ma la famiglia de’marchesi Patrizj di Roma avendo ereditato tutti gli allodiali degli estinti marchesi di Paganico, ad essa pervennero di diritto quasi tutte le case del Castello suddetto con la vasta tenuta del suo circondario. Cotesto possesso esclusivo di latifondi in un luogo dove si contano appena sei poderi non attinenti alla casa Patrizj, e la deteriorata condizione fisica del suolo e dell’aria, hanno fatto si che il paese di Paganico siasi sempre più spopolato; talchè cotesta tenuta è per la maggior parte lasciata senza cultura, e le abitazioni superstiti dentro il Castello in gran parte vuote di gente, e rovinose senza speranza apparente di risorgimento.
    Il palazzaccio dell’antico feudatario attualmente
  •    pag. 4 di 7
    ridotto ad uso di fattoria, un discreto albergo, e la canonica del preposto sono le sole fabbriche di Paganico in meno peggiore stato di tutte le altre.
    All’ingresso della porta verso Siena havvi la casa dell’antico spedale per i pellegrini, addetta al parroco.
    Oltre la chiesa prepositura conta Paganico un pubblico oratorio ad uso di compagnia sotto il titolo di S. Pietro, ed ha fuori del paese una chiesina (
    la Madonna della Pietà) priva però di entrate.
    Nelle tre bandite del territorio di Paganico,
    Monteverdi, cioè, la Pace e il Terzo, esistono pingui pasture per il bestiame minuto, che sono fra le più ricercate tra quelle della Maremma grossetana. Nelle due ultime si raccoglie ancora un poco di ghianda.
    Tutto il distretto di Paganico approssimativamente fornisce 750 moggia, ossiano 17800 staja di granaglie, e da 300 some di vino salmastro e di cattiva qualità, mentre la seconda dell’olio fu calcolata potesse ascendere a poco più di 50 satja, ossiano 50 barili sanesi.
    Nel secolo XVII vi stanziavano 100 bestie vaccine, 70 cavalline e 120 bufaline; quelle dello stato attuale lo ignoro.
    La popolazione di Paganico d’Ombrone nel 1640 ascendeva a 391 abitanti. Essa nel 1745 era ridotta a 84 individui, e nel 1833 aveva 238 abitanti.

    PAGANICO di Maremma – Si aggiunga. Dal deposto fatto dal sindaco di Paganico ai rappresentanti della Repubblica di Montalcino nel 14 maggio 1558 si rileva; che allora in tutta quella Comunità non vi erano più che 10 capi di famiglia, mentre avanti la guerra la Comunità stessa prendeva moggia tre di sale l’anno.

    VALLE CENTRALE DELL’OMBRONE SANESE o BACINO DI PAGANICO. – E’ il terzo ed il più esteso
    Bacino di cotesta Valle, il quale, a rifarsi da levante si estende sul fianco occidentale delle montagne di Cetona, di Radicofani e
  •    pag. 5 di 7
    del Mont’Amiata, ed arriva a ponente sino sui monti di Torniella e di Belagajo per una traversa non minore di 50 miglia toscane, mentre dal lato di grecale confina con i poggi di Trequanda sopra le sorgenti della fiumana Asso, e dirimpetto a ostro libeccio giunge sino a Ischia sullo sbocco della Valle Grossetana per una linea di oltre 40 miglia toscane.
    Le fiumane tributarie di questo
    Bacino sono, a levante l’Orcia dopo aver essa accolto i copiosi tributi del Zancone, del Formone e dell’Asso; quindi vi scendono dal fianco occidentale del Monte Amiata i grossi torrenti delle Melacce e delle Trasubbie, mentre dal lato destro dell’Ombrone spettante al Bacino di Paganico vi portano le loro acque, dai monti di Roccastrada e di Civitella i torrenti del Lanzo, del Gretano, senza dire di altri, minori corsi di acque. – Dalla superficie approssimativa di cotesto Bacino si può rilevare quanto sia più scarsa la popolazione relativa delle rispettive Comunità, in proporzione dei Bacini del Val d’Arno.
    Avvegnachè in una superficie territoriale di quadrati 409462,16 pari a circa miglia 510, nel 1833 vi si trovavano 30661 individui, equivalenti a circa 6 persone per ogni miglio quadrato; mentre nel 1844 si contavano 31882 abitanti che appena arrivavano a 62 1/2 per miglio quadrato. –
    Vedere in fine l’Articolo la Recapitolazione dei 4 bacini della Valle dell’Ombrone sanese.

    PROSPETTO della SUPERFICIE TERRITORIALE e della POPOLAZIONE della VALLE CENTRALE DELL’OMBRONE SANESE ossia del BACINO DI PAGANICO COMPRESI I VALLONI TRIBUTARJ negli anni 1833 e 1844

    1. nome del Capoluogo della Comunità: Abbadia S. Salvadore (per 1/4 circa)
    superficie territoriale in quadrati
  •    pag. 6 di 7
    agrari: 6756,01
    abitanti nel 1833: n° 1037
    abitanti nel 1844: n° 1056
    2. nome del Capoluogo della Comunità: Arcidosso
    superficie territoriale in quadrati agrari: 27168,77
    abitanti nel 1833: n° 4365
    abitanti nel 1844: n° 4848
    3. nome del Capoluogo della Comunità: Campagnatico (per 5/6 circa)
    superficie territoriale in quadrati agrari: 86324,22
    abitanti nel 1833: n° 2613
    abitanti nel 1844: n° 2740
    4. nome del Capoluogo della Comunità: Castel del Piano
    superficie territoriale in quadrati agrari: 22071,71
    abitanti nel 1833: n° 4587
    abitanti nel 1844: n° 4575
    5. nome del Capoluogo della Comunità: Castiglion d’Orcia
    superficie territoriale in quadrati agrari: 31727,41
    abitanti nel 1833: n° 1710
    abitanti nel 1844: n° 1879
    6. nome del Capoluogo della Comunità: Cinigiano
    superficie territoriale in quadrati agrari: 59433,84
    abitanti nel 1833: n° 3058
    abitanti nel 1844: n° 3033
    7. nome del Capoluogo della Comunità: S. Giovanni d’Asso (per 3/4 circa)
    superficie territoriale in quadrati agrari: 10808,00
    abitanti nel 1833: n° 994
    abitanti nel 1844: n° 1053
    8. nome del Capoluogo della Comunità: Montalcino (per 1/2 circa)
    superficie territoriale in quadrati agrari: 34882,24
    abitanti nel 1833: n° 3245
    abitanti nel 1844: n° 3285
    9. nome del Capoluogo della Comunità: Pienza
    superficie territoriale in quadrati agrari: 35809,18
    abitanti nel 1833: n° 2969
    abitanti nel 1844: n° 2873
    10. nome del Capoluogo della Comunità: S. Quirico
    superficie territoriale in quadrati agrari: 12412,95
    abitanti nel 1833: n° 1587
    abitanti nel 1844: n° 1647
    11. nome del Capoluogo della Comunità: Radicofani (per 2/3 circa)
    superficie territoriale in quadrati agrari: 23098,60
    abitanti nel 1833: n° 1610
    abitanti nel 1844: n° 1690
    12. nome del Capoluogo della Comunità: Rocca Strada (per 1/4 circa)
    superficie territoriale in quadrati agrari: 25329,41
    abitanti nel 1833: n° 1051
    abitanti nel 1844: n° 1144
    13. nome del Capoluogo della Comunità: Sacansano (per 1/3 circa)
    superficie territoriale in quadrati agrari: 26724,82
    abitanti nel 1833: n° 1047
    abitanti nel 1844: n° 1090
    14. nome del Capoluogo della Comunità: Trequanda (per 1/3 circa)
    superficie territoriale in quadrati agrari: 7915,00
    abitanti nel 1833: n° 788
    abitanti nel 1844: n° 970

    - TOTALE superficie territoriale in quadrati agrari: 409462,16
    - TOTALE abitanti nel 1833: n° 30661
    - TOTALE
  •   pag. 7 di 7
    abitanti nel 1844: n° 31882
Localizzazione
ID: 4478
N. scheda: 37020
Volume: 4; 5; 6S
Pagina: 20 - 21; 658 - 659; 172 - 173
Riferimenti: 2190, 34640, 24220
Toponimo IGM: Paganico - Fiume Ombrone
Comune: CIVITELLA PAGANICO
Provincia: GR
Quadrante IGM: 128-1
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1685327, 4755801
WGS 1984: 11.27202, 42.93387
UTM (32N): 685390, 4755975
Denominazione: Paganico d'Ombrone - Castel Franco di Paganico - Valle dell'Ombrone Sanese, Bacino di Paganico
Popolo: S. Michele a Paganico
Piviere: S. Michele a Paganico
Comunità: Campagnatico
Giurisdizione: Campagnatico
Diocesi: Siena
Compartimento: Grosseto
Stato: Granducato di Toscana
  trova nel testo
 
  scarica scheda
  aggiungi note