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Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

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S. Pancrazio a Cireglio, Pieve a Brandeglio, S. Maria a Cireglio

 

(Cireglio)

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    PANCRAZIO (S.) A CIREGLIO, ossia PIEVE A BRANDEGLIO, talvolta S. MARIA A CIREGLIO nella valle dell’Ombrone pistojese, Comunità di Porta al Borgo, Giurisdizione Diocesi e circa 6 miglia toscane a maestrale di Pistoja, Compartimento di Firenze.
    La pieve di Cireglio è in monte fra la strada regia modenese e il fiume Ombrone.
    All’Articolo BRANDEGLIO (PIEVE DI) si confuse questa con la pieve di S. Giovanni Evangelista in
    Val di Bure, la quale fu già appellata a Montecuccoli; situata non più che 3 miglia toscane a grecale della città di Pistola con sei chiese succursali ivi indicate.
    All’incontro la pieve di S. Pancrazio a
    Brandeglio, ossia di S. Maria a Cireglio, trovasi 6 miglia toscane a maestrale della stessa città presso la rocca di Cireglio, di cui essa porta il nomignolo, situata poco sotto il giogo delle Piastre a ponente della strada regia modenese, e prossima alle sorgenti del torrente Vincio di Brandeglio.
    Cotesta pieve ha sotto di sé quattro chiese parrocchiali, cioè: S. Andrea a Sorripoli; S. Lorenzo a Pracchia; S. Pietro in Campiglio; e S. Michele a Piazza.
    La parrocchia plebana di S. Pancrazio a
    Brandeglio, o di S. Maria a Cireglio, nel 1833 aveva una popolazione di 1168 abitanti.

    BRANDEGLIO (PIEVE DI) nella Val dell'Ombrone pistoiese. – Si corregga. – Sebbene cotesta pieve sia sotto il titolo di S. Pancrazio è detta anche
    S. Maria a Cireglio, nella Comunità di Porta al Borgo, Giurisdizione Diocesi e circa 5 miglia toscane a settentrione di Pistoja, Compartimento di Firenze.
    Siede in monte lungo la strada regia Modanese che sale sul giogo appellato delle Piastre.
    Cotesta pieve pertanto non è da confondersi, come io feci nel Volume I pag. 361, con
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    quella di S. Gio. Evangelista in Val di Bure, ossia di Montecuccoli, cui riferisce quell’ articolo. – Vedere Pancrazio (S.) a Ciregno, o Brandeglio, dove si può aggiungere: qualmente il territorio di questo piviere fu confermato in feudo dagli Imperatore Arrigo VI e Federigo II ai conti Guidi, cioè, Brandellio cum plebe et territorio tuo, etc. Ma che innanzi l'impero di Arrigo VI i conti Guidi possedessero il territorio di Brandeglio lo dichiara un istrumento del 16 ottobre 1162 scritto nella pieve di Brandeglio alla presenza del conte Guido, della contessa Sofia sua zia e di Adelaide di lui sorella, col di cui consenso fu concessa ai popolo di Brandeglio l'investitura di tutti i beni di suolo che i conti Guidi avevano in quell'Alpe, nel modo che per l'innanzi l'ottennero da essi gli abitanti di Batoni, allorché per quel censo ricevettero dagli abitanti di Brandeglio lire venti col patto di recare ogni anno per la festa di S. Martino 40 mine d' orzo all’ abitazione dei Conti Guidi in Pistoja, e di dare un desinare ogni volta che quei signori fossero andati a Brandeglio.
    Un altro atto del dì 8 ottobre 1284 fu rogato in Brandeglio nella villa detta di Noce; mentre una membrana del dì 8 ottobre 1239 rammenta il castagneto di Gambiana nel piviere di Brandeglio, e finalmente un terzo istrumento del 15 dicembre 1291 fa parola del Villaggio di Campiglia di Brandeglio, e della chiesa di S. Angelo in Piazza nel territorio di Brandeglio. –
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    (ARCH. DIPL. FIOR. Carte dell’Opera di S. Jacopo di Pistoja.)

    PANCRAZIO (S.) A CIREGLIO, ossia PIEVE A BRANDEGLIO nella Valle dell’Ombrone pistojese. – Si aggiunga infine. Il territorio di questo piviere appartenne in gran parte ai conti Guidi; il che non solo si deduce dai diplomi imperiali di Arrigo VI e di Federigo II, i quali confermarono a quei dinasti Brandellio cum plebe, et territorio suo, ma ancora da una membrana inedita del 16 ottobre dell’anno 1162 esistita fra quelle dell’Opera di S. Jacopo di Pistoja, ora nell’Arch. Dipl. Fior.
    È un atto pubblico rogato nella pieve di Brandeglio alla presenza del conte Guido, di Adelaide sua sorella e di Sofia sua zia, i quali tre personaggi diedero l’investitura al popolo della pieve di Brandeglio di tutti i terreni e case che quei conti possedevano nella Montagna pistojese, a partire da Serobio (forse Serripoli) fino al Reno con tutti i diritti e loro annessi, a patto di pagare a titolo di servigio (laudemio) lire venti di denari lucchesi per una volta soltanto, e di recare ogni anno per la festa di S. Martino 40 mine d’orzo, oltre un desinare tutte le volte che il conte Guido si fosse recato a Brandeglio. – Vedere BRANDEGLIO.
Localizzazione
ID: 4522
N. scheda: 37600
Volume: 4; 6S
Pagina: 48; 33, 175
Riferimenti: 7650
Toponimo IGM: Cireglio
Comune: PISTOIA
Provincia: PT
Quadrante IGM: 105-1
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1648635, 4872956
WGS 1984: 10.85457, 43.99627
UTM (32N): 648698, 4873130
Denominazione: S. Pancrazio a Cireglio, Pieve a Brandeglio, S. Maria a Cireglio
Popolo: S. Pancrazio a Brandeglio, a Cireglio
Piviere: S. Pancrazio a Brandeglio, a Cireglio
Comunità: Porta al Borgo
Giurisdizione: Pistoja
Diocesi: Pistoja
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
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