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Pellegrino

 

(Villa del Pellegrino)

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    PELLEGRINO nel suburbio settentrionale di Firenze. – Tale è il nome di una Comunità il cui territorio è situato fra la città di Firenze, le Comunità di Fiesole e di Sesto, la quale non solamente manca di un casale, villaggio o di altro qualsiasi paese omonimo, ma essa neanche dà il suo nomignolo ad una chiesa parrocchiale.
    Avvegnaché il locale della residenza della sua cancelleria comunitativa è compreso nella parrocchia di S. Marco Vecchio, la quale per quanto estenda la sua popolazione fino costà, la sua chiesa trovasi nel territorio della Comunità di Fiesole.
    Attualmente appellasi il
    Pellegrino una soppressa chiesa già ufiziata da una compagnia laicale sotto il titolo della SS. Annunziata al Pellegrino sulla via postale bolognese ridotta ad uso di Cancelleria comunitativa, dove sono stati riuniti gli archivj cataslali delle Comunità di Fiesole, di Rovezzano, di Sesto, di Brozzi, e di quella del Pellegrino. Quest’ultima fu eretta in Comunità nel 1810, ed i suoi popoli vennero staccati dalla Comunità limitrofa di Fiesole.
    Oltre cotesto edifizio per la cancelleria porta il distintivo al
    Pellegrino la chiesa coll'annesso noviziato de’PP. Scolopj di Firenze situata lì presso.
    L'una e l’altra fabbrica incontransi all’escire da Firenze alla prima salita della collina che si presenta passato il torrente
    Mugnone sul Ponte Rosso lungo la strada postale di Bologna appena un 5.° di miglio dalla porta S. Gallo. – Costì infatti esisteva un celebre ospizio detto di S. Gallo, destinato in origine ad alloggiarvi e nutrirvi i pellegrini, dal quale probabilmente la contrada ebbe il nome che tuttora conserva.
    Cotesto ospedale di S. Gallo, di cui parlarono il Migliore, il Lami, il Richa, il Bandini ed il Moreni fu fondato nel 1218 presso una chiesa (S. Maria) fuori della Porta a S. Gallo, in cui nel 1216 albergò il B. Giovanni da
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    Salerno con altri 12 compagni innanzi che introducesse in Firenze il nascente ordine religioso di S. Domenico. È quella chiesa di perdonanza dove ogni prima domenica del mese uomini e donne nei secoli XIVe XV erano usi di recarsi da Firenze lassù a diletto più che a perdonanza. È quel luogo stesso dove una domenica andar voleva alla perdonanza a S. Gallo il padre di certa donna, e dove si recò Giotto dipintore con la sua brigata, l’uno rammentato dal Boccaccio nella Novella VI della quarta giornata del Decamerone; l'altro descritto da Franco Sacchetti nella sua 75.a Novella.
    Della venerazione in cui il popolo fiorentino teneva l’ospedale del
    Pellegrino di Porta S. Gallo fece solenne testimonianza il Pontefice Bonifazio IX in un breve dato in Perugia li 10 dicembre del 1393.
    Giova aggiungere che questo spedale col progredire del tempo non solamente si limitò a ricevere i pellegrini, ma ancora i bambini esposti o gettatelli. Infatti messs. Bartolo di Cino Benvenuti di Firenze con suo testamento rogato li 27 ottobre del 1261, fra i molti legati da esso lui assegnati ai diversi luoghi pii, lasciò a questo spedale de’
    Pellegrini di S. Gallo due paja di lenzuola, e cento canne di panno romagnuolo per rivestire i gettatelli dell'ospedale medesimo. – Cotesto stabilimento due secoli dopo fu incorporato all’ospedale degl’Innocenti di Firenze con tutti i suoi beni ed entrate mediante un breve del Pontefice Pio II in data degli 8 novembre 1463.
    Circa 3O anni dopo nel luogo dove fu l'ospedale di S. Gallo da Lorenzo de’Medici detto il Magnifico fu eretto un grandioso convento per i frati Agostiniani col disegno e direzione del celebre architetto fiorentino Giuliano de’Giamberti, cui in plauso di cotesta fabbrica fu dato il soprannome di Giuliano da San
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    Gallo.
    Dubito però che l’indicato edifizio esistesse anziché nel luogo occupato attualmente dal
    Parterre accosto alla Porta S. Gallo come alcuni opinarono, piuttosto sull'estrema pendice del poggio presso la ripa destra del Mugnone; sia perché lo dà quasi a conoscere Franco Sacchetti nella sua Novella quando dice ch’era lassù sopra Firenze; sia perché il convento eretto dove già fu l’ospedale di S. Gallo venne atterrato nel 1528 per ordine della Signoria al pari di tanti altri edifizj pubblici posti in luoghi dai quali la città ricevere poteva danno dai nemici che venivano ad assediarla.
    Comunità del Pellegrino. – Questa comunità occupa una superficie territoriale di quadrati 6295, dei quali 425 sono presi da corsi d'acqua e da strade. – In essa nel 1833 esistevano 6148 abitanti, a ragione di circa 848 individui per ogni miglio quadrato di suolo imponibile.
    Il territorio di questa Comunità è di figura piramidale e tocca con la sua base a ostro la ripa destra dell'Arno fra il Ponte di ferro e la confluenza del
    Mugnone nell’Arno, quasi dal principio alla fine dell’Isola delle RR. Cascine. – Alla coscia del Ponte di ferro il territorio della Comunità del Pellegrino scostandosi dall'Arno percorre la strida R. che gira di fuori alle mura di Firenze, fronteggiando a levante con la Comunità della capitale a partire dalla sponda dell’Arno sino al Parterre fuori di Porta S. Gallo, dove entrano insieme nella strada R. bolognese per arrivare sul Ponte Rosso che cavalca il Mugnone. Di là dal ponte sottentra a confine dal lato stesso di levante la Comunità di Fiesole, e insieme con essa l’altra del Pellegrino percorre costantemente la strada postale bolognese fino passato il Camposanto di Firenze sopra Trespiano, la dove comincia il fosso della
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    Serruccia tributario del torrente Terzolle.
    A cotesto fosso la Comunità del Pellegrino lascia dal lato di levante sulla strada bolognese quella di Fiesole, e viene a confine di fronte a maestrale la Comunità di Sesto, con la quale la nostra fronteggia, da primo mediante un angolo acutissimo sporgente verso settentrione, mediante il torrente
    Terzolle che poi abbandona a grecale per scendere nella direzione di libeccio nel fosso della Serruccia, quindi abbandonatolo a levante attraversa nella direzione di ponente il valloncello superiore del torrente Terzolle sino a che giunta sul fosso delle Masse scende con esso il poggio dirimpetto a libeccio, entrando nel torrente Terzolle, quale poi lascia a levante alla strada di Careggi. Dopo breve tragitto abbandona anche quella via per dirigersi sulla strada di Sesto che viene da Firenze; mediante la quale arriva all’angolo del tabernacolo detto del Rucellaj. Costì passa nella via contigua per dirigersi a ostro in quella detta di meno, e di là entra con essa nella strada della Madonna del Piano, dove sottentra a confine la Comunità di Brozzi.
    Con quest’ultima l’altra del Pellegrino si dirige a ponente, quindi voltando a ostro e poscia a levante e nuovamente a ostro trapassa la strada di Polverosa al quadrivio di S. Cristoforo a Novoli per dove s’inoltra nella via postale lucchese che tosto attraversa per andare in cerca del
    Fosso macinante delle RR. Cascine, col quale retrocede da libeccio a levante per arrivare al luogo della botte del torrente Mugnone, il di cui corso da grecale a libeccio serve di confine alle due Comunità fino allo sbocco in Arno, là dove termina l’Isola delle RR. Cascine e la Comunità di Brozzi dirimpetto all’altra di Legnaja che occupa l’opposta ripa
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    dell’Arno, rimontando il fiume sino al Ponte di ferro con l'altra del Pellegrino, cui quella di Legnaja resta di faccia a ostro.
    Si trovano pertanto dentro i due punti estremi, a ostro e a settentrione del territorio comunitativo del Pellegrino, due luoghi singolarissimi e di un uso affatto opposto fra loro; poiché lungo la sponda destra dell’Arno vi è l’Isola delle RR. Cascine dove tutti i giorni concorre il fiore della popolazione più brillante di Firenze, mentre nella parte opposta si presenta aperto il Camposanto di Trespiano, dove tutti i giorni si seppelliscono gli estinti che furono il brio della capitale della Toscana.
    Fra i corsi maggiori d’acqua citerò l’Arno che lambisce a ostro la Comunità del Pellegrino; citerò il piccolo ma famoso torrente
    Mugnone che l'attraversa da grecale a libeccio, a partire dal Ponte Rosso fino allo sbocco in Arno, vale a dire per il tragitto di circa tre miglia toscane Finalmente rammenterò il torrente Terzolle che scende da settentrione di fianco al monte dell’Uccellatojo e che bagna una delle più deliziose suburbane pendici attorno a Firenze, voglio dire le colline di Careggi e di Montughi sparse di amenissime ville, di parchi, e di deliziosi giardini.
    Fra le strade rotabili oltre quella R. che gira fuori delle mura di Firenze, oltre la postale bolognese, contansi molte altre comunitative rotabili, com'è per quella che staccasi dalla bolognese al
    Ponte Rosso per Montughi, Careggi e Ponte a Riffredi, e come sono varie altre che dirigonsi per Sesto, le Quiete, Polverosa, ecc.
    Il territorio comunitativo del Pellegrino a ponente della strada R. bolognese consiste per la maggior parte in calcarea compatta e schistosa dove meno e dove più spesso alternante col macigno assai vario, cioè, dalla pietra serena fiesolana sino al tufo castagnolo o pietra tufina,
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    mentre la sottostante pianura è coperta da ciottoli, da ghiaja, da rena e da altro consimile terreno di alluvione.
    Nulla dirò de’prodotti di questo suolo sotto un si dolce clima; giacché le primizie de’fiori, come quelle di ogni sorta di frutti le forniscono a Firenze le colline limitrofe di Fiesole, della Pietra, Lastra, Careggi e Montughi.
    Due conventi esistono tuttora fra i molti soppressi in questa Comunità, quello de’Cappuccini a Montughi, ed il noviziato de’PP. Scolopi al Pellegrino.
    Nella cancelleria di questa Comunità esistono anche le cancellerie comunitative di Fiesole, Rovezzano, Sesto e Brozzi.
    Il giusdicente minore ossia il Podestà risiede in Fiesole; mentre nel luogo del Pellegrino non vi abita che il Cancelliere comunitativo. L'ingegnere di Circondario, l'ufizio del Registro, la conservazione delle Ipoteche, e tutti i tribunali superiori sono in Firenze.

    QUADRO della Popolazione della Comunità del PELLEGRINO a quattro epoche diverse

    - nome del luogo: Careggi, titolo della chiesa: S. Pietro (Prioria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 252, abitanti anno 1745 n° 360, abitanti anno 1833 n° 443, abitanti anno 1840 n° 449
    - nome del luogo: Montughi (*), titolo della chiesa: S. Martino (Prioria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 365, abitanti anno 1745 n° 546, abitanti anno 1833 n° 658, abitanti anno 1840 n° 633
    - nome del luogo: Novoli (*), titolo della chiesa: S. Cristofano (Prioria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 124, abitanti anno 1745 n° 132, abitanti anno 1833 n° 276, abitanti anno 1840 n° 273
    - nome del luogo: Novoli, titolo della chiesa: S. Maria (Prioria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 133, abitanti anno 1745 n° 182, abitanti anno 1833 n° 379, abitanti anno 1840 n° 472
    - nome del luogo: Pino (*), titolo della chiesa: S. Croce (Prioria), diocesi cui appartiene: Fiesole, abitanti anno 1551 n° -, abitanti
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    anno 1745 n° -, abitanti anno 1833 n° 934, abitanti anno 1840 n° 902
    - nome del luogo: Polverosa (1), titolo della chiesa: S. Jacopo, diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° -, abitanti anno 1745 n° -, abitanti anno 1833 n° -, abitanti anno 1840 n° 1697 (con S. Donato in Polverosa)
    - nome del luogo: Polverosa (1), titolo della chiesa: S. Donato, diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° -, abitanti anno 1745 n° -, abitanti anno 1833 n° -, abitanti anno 1840 n° 1697 (con S. Jacopo in Polverosa)
    - nome del luogo: Serpiolle, titolo della chiesa: S. Lorenzo (Prioria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 145, abitanti anno 1745 n° 130, abitanti anno 1833 n° 291, abitanti anno 1840 n° 313
    - nome del luogo: S. Stefano in Pane, titolo della chiesa: S. Stefano (Pieve), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 1078, abitanti anno 1745 n° 1446, abitanti anno 1833 n° 2189, abitanti anno 1840 n° 2141
    - nome del luogo: Trespiano (*), titolo della chiesa: S. Lucia (Prioria), diocesi cui appartiene: Firenze (già di Fiesole), abitanti anno 1551 n° 163, abitanti anno 1745 n° 148, abitanti anno 1833 n° 299, abitanti anno 1840 n° 317
    - Totale abitanti anno 1551 n° 2537
    - Totale abitanti anno 1745 n° 3395

    N.B.
    I due popoli riuniti di Polverosa contrassegnati di (1) nel 1833 e nell’altre due epoche antecedenti erano compresi nella Comunità di Fiesole.

    Entravan nel 1833 e nel 1840 nella Comunità del Pellegrino le seguenti popolazioni o frazioni provenienti dalle Comunità limitrofe

    - nome del luogo: Basciano, Comunità donde proviene: dalla Comunità di Fiesole e a Vaglia, abitanti anno 1833 n° 170, abitanti anno 1840 n° -
    - nome del luogo: S. Marco Vecchio, Comunità donde proviene: dalla Comunità di Fiesole, abitanti anno 1833 n° 1206, abitanti
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    anno 1840 n° 443
    - nome del luogo: Sveglia, Comunità donde proviene: dalla Comunità di Fiesole, abitanti anno 1833 n° 303, abitanti anno 1840 n° -

    - Totale abitanti anno 1833 n° 6148
    - Totale abitanti anno 1840 n° 7640

    N.B.
    Le parrocchie contrassegnate con l’asterisco (*) nell’anno 1840 mandavano tutte insieme fuori di questa Comunità abitanti n° 956

    Restavano nel 1840 alla Comunità del Pellegrino abitanti n° 6684

    PELLEGRINO nel suburbio settentrionale di Firenze. – Dove si parla dell’ospedale fuori di Porta S. Gallo, si aggiunga, essere quello stesso spedale che nel principio del secolo XIII trovasi rammentato nel Registro vaticano di Cencio camarlingo rispetto al tributo che dare doveva annualmente alla S. Sede, consistente in una libbra di cera.
    Nel 1833 la COMUNITÀ DEL PELLEGRINO contava 6148 Abitanti, e nel 1845 ne aveva 7285, cioè:

    Careggi,
    Abitanti N.° 471
    Montughi (
    porzione), Abitanti N.° 666
    Novoli (S. Cristofano) (
    porzione), Abitanti N.° 181
    Idem (S. Maria),
    Abitanti N.° 443
    Pino (
    porzione), Abitanti N.° 419
    Polverosa (
    idem), Abitanti N.° 1761
    Serpiolle,
    Abitanti N.° 336
    S. Stefano in Pane (
    porzione), Abitanti N.° 2289
    Trespiano (
    idem), Abitanti N.° 193

    Annessi

    S. Marco Vecchio; dalla Comunità di Fittole, Abitanti N.° 526
    TOTALE
    Abitanti N.° 7285
Localizzazione
ID: 4598
N. scheda: 38520
Volume: 4; 6S
Pagina: 92 - 94; 178
Riferimenti: 29970
Toponimo IGM: Villa del Pellegrino
Comune: FIRENZE
Provincia: FI
Quadrante IGM: 106-2
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1681997, 4851439
WGS 1984: 11.26302, 43.79519
UTM (32N): 682060, 4851614
Denominazione: Pellegrino
Popolo: (SS. Annunziata al Pellegrino)
Piviere:
Comunità: Pellegrino
Giurisdizione: Fiesole
Diocesi: Fiesole
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
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