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Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

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Peretola - Via Regia Postale Lucchese - Ponte all'Asse - Osmannoro, Ormannoro, Lo Smannoro

 

(Peretola)

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    PERETOLA nel Val d’Arno fiorentino. – Borgo con chiesa prioria (S. Maria Assunta) nel piviere di S. Stefano in Pane, Comunità e quasi 2 migl. a levante di Brozzi, Giurisdizione e circa 3 migl. a ostro di Sesto, Diocesi e Compartimento di Firenze, da cui il borgo di Peretola è migl. 2 e 1/2 a ponente.
    Questo popolato borgo è situato in pianura fra il
    Fosso Macinante e quello dell’Osmannoro, attraversato dalla strada postale lucchese che dalla Porta al Prato fino quà è comune a quella R. del Poggio a Cajano per Pistoja.
    Il villaggio di Peretola è celebrato nella storia per gli alloggiamenti di Castruccio signor di Lucca, il quale dopo la vittoria riportata all’Altopascio in Val di Nievole si fermò tre dì costà in Perelola (dal 2 al di 5 ottobre 1325) facendo dar il guasto per fuoco e ruberia a tutta la pianura circostante dal fiume Arno infino a piè del poggio di Careggi e al borgo di
    Rifredi; e poi (soggiunge lo storico Villani) il dì 4 detto per dispetto e vergogna dei Fiorentini fece correre tre diverse specie di palii, dal ponte detto alle Mosse, perché costà si davano le mosse ai barberi nelle antiche corse di Firenze, infino a Peretola. Il primo palio fu di gente a cavallo, il secondo di gente a piedi e il terzo di femmine meretrici; e non fuvvi uomo che avesse ardire d’uscire della città di Firenze. – (G.VILLANI, Cronica, Lib. IX, C. 317.)
    Parimente è nominato Peretola per essersi refugiato nella villa che fu di Sennuccio di Senno Benucci la sera del dì 8 maggio 1304 il Cardinal Niccolò da Prato inviato dal Papa a Firenze per la pace fra i Bianchi e i Neri; ed è quella stessa villa dove
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    figura di essersi refugiato quel diavolo della Novella del Machiavelli, che da Firenze fuggiva la persecuzione dei suoi creditori.
    Ma ciò che sommamente onora Peretola si è che costà ebbe cominciamento, casa e podere la celebre famiglia de’Vespucci, la quale fino dal secolo XIII venne ad abitare in Firenze nel Borgo d’Ognissanti, dove poi nacque Americo scuopritore del Continente di America.
    Di un messer Cambio da Peretola canonico e vicario di Giovanni de’Mangiadori vescovo di Firenze trovasi fatta menzione in due istrumenti, che uno del 21 maggio 1265 e l’altro del 17 ottobre 1273, esistenti nell’Arch. del Capitolo fiorentino. – (LAMI,
    Mon. Eccl. Flor.)
    La prioria di S. Maria a Peretola era di giuspadronato dell’arcispedale di S. Maria Nuova, che costà possedeva case, terreni e un oratorio all’ingresso del borgo. Questo priorato fu unito all’arcispedale di S. Maria Nuova per bolla del Pontefice Niccolò V dell’11 marzo 1449. Dopo però il 1787 questa chiesa parrocchiale fu rilasciata alla libera collazione della mensa arcivescovile.
    La parrocchia di S. Maria Assunta a Peretola nel 1551 aveva 592 abitanti; nel 1745 ne contava 771, nel 1833 noverava 1271 abitanti; e nel 1840 faceva 1405 abitanti.

    PONTE ALL’ASSE nel Val d’Arno fiorentino. .– A vari ponti è rimasto il nome di Asse per quanto oggi siano costruiti di materiale. Tali sono il
    Ponte all’Asse sul Mugnone presso S. Iacopino in Polverosa, il Ponte dell’Asse nel popolo di Peretola, Comunità di Brozzi, oltre quello nel popolo di Lecore, Comunità di Signa, ed il Ponte d’Asse, sul torrente Vingone nel popolo di Giogoli, Comunità del Galluzzo, ecc.
    Il Ponte all’Asse nel popolo di Peretola è rammentato in un istrumento del 21 giugno 1291 riportato dal Lami ne’suoi Monum. Eccl. Flor. a pag. 1450. Presso il Ponte d’Asse di Giogoli, situato in luogo
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    detto alle Pietre buone, esiste un mulino con grandiosa fornace di terraglie ordinarie dei Cantagalli di Firenze, del quale si fa menzione in un istrumento del 1451, quando, cioè, il mulino del Ponte d’Asse alle Pietre buone fu donalo ai Canonici regolari di S. Donato a Scopeto.

    OSMANNORO, e ORMANNORO, volgarmente appellato LO SMANNORO nel Val d’Arno sotto Firenze. – Spaziosa pianura inrigata da più canali e fossi in una contrada che fu assai più d'ora palustre fra i borghi popolosi di Campi, di Peretola, di Sesto e di Brozzi.
    Le acque della pianura fra il Poggio a Cajano, Campi e Peretola, non potendo avere il loro scolo nell'Arno mediante il fiume Bisenzio, perchè il suo letto è più alto della circostante campagna, vengono quasi tutte raccolte nel piano dell'Osmannoro dal
    Fosso omonimo, dal Fosso Reale, Bandito, o Macinante, non che da molte fosse che lentamente in essi le accompagnano. – Vedere FOSSO BANDITO, o MACINANTE.
    È quella
    Dogaja dell’Ormannoro, per mantenere e riparare la quale i Fiorentini deliberarono di farne una rubrica nei loro più antichi Statuti. Infatti dalla Rubric. 65 Lib. Il dello Statuto del 1321 si rileva, che a quella età la palustre pianura dell'Ormannoro, posta fra i pivieri di Campi, di Calenzano, di Sesto, di Brozzi, la comunità di S. Moro e quella di Peretola, era talmente estesa per le acque ivi stanziate, che tutta cotesta campagna restava inondata e sommersa specialmente nei tempi piovosi la fiumana della Marina, e le dogaje, o Fosse di Gavina, di Acqualunga e di Closina. Di che n'erano cagione i loro letti talmente colmati e ripieni da non poter più fluire liberi secondo l'antico costume.
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    Dondechè prosegue la Rubr. 65 Lib. II degli Statuti predetti " per il trattenimento che facevano le acque nei tempi piovosi sopra la prenominata pianura, quelle terre erano divenute quasi sterili, stante che gli alvei o letti di quei fossi e dogaje non erano stati vuotati da più di vent'anni addietro, nel qual tempo (cioè verso il 1300) vigevano altri Statuti del Comune di Firenze, che parlavano di dette acque e Dogaje da drizzare, e da riparare; i quali Statuti allora non erano più in vigore, ne si ritrovava quella Rubrica nella collezione de’vigenti Statuti fiorentini.”
    Quindi è che nello Statuto del 1321 fu deliberato:
    che le predette acque, o alvei o letti di dette Dogaje (dell'Ormannoro) si rimettano, si riparino e si addirizzino nei luoghi opportuni con tutto ciò che sarà necessario, a carico e spesa di quelli, a favore de’quali risulterà l’utile, ecc. – (TARGIONI Viaggi ecc. T. V.)
    Attualmente la campagna dell'Osmannoro è riparata da un’infinità di canali e fossi che attraversano, o che fiancheggiano i pingui campi di quella pianura dove prosperano le granaglie, ma cui male si confa la vite, e punto l’ulivo. Ha la contrada dell'Osmannoro tre miglia di lunghezza e quasi due di larghezza. È attraversata dalla strada R. Pratese, parallela all'argine sinistro della
    Dogaja o Fosso dell’Ormannoro.
    Da questa stessa
    Dogaja inoltre prese il vocabolo un antico spedale situalo nel centro della sua pianura sull'argine sinistro della stesso fosso o Dogaja. – Sebbene da gran tempo lo spedale dell'Ormannoro sia soppresso, esiste tuttora la sua fabbrica ad uso di casa colonica con annesso oratorio di S. Croce all'Ormannoro. Il quale ospedale nel principio del 1400 era retto da Fr. Niccola di Tuccio da Siena che si diceva, dell'ordine
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    di S. Croce di Ormannoro, mentre egli era rettore dello spedale di S Spirito di Pistoja. – Vedere una pergamena del 5 marzo 1409 esistente nell'Arch. Dipl. Fior. tra quelle appartenute ai monaci Olivetani di Pistoja.

    VIA REGIA POSTALE LUCCHESE. – Cotesta strada sostituita ad un tronco della VIA FRANCESCA, e secondo alcuni itinerarj antichi alla continuazione della VIA CLODIA diretta fra Lucca e Firenze.Esce da questa ultima città, passa pel borgo di Peretola dal pian di S. Mammoro a Campi, e dopo undici miglia toscane di cammino trova la prima posta de’ cavalli nella città di Prato. Di costa proseguendo per Agliana lungo le estreme falde dei poggi del Montale, dopo dieci miglia arriva nella città di Pistoja dove è la seconda posta de’ cavalli, mentre la terza dopo 14 miglia toscane di cammino la trova in Pescia, e finalmente la quarta in Lucca distante circa miglia 11 e 1/2 dall’ultima città.
    Sebbene il numero delle poste fra Firenze e Lucca sia di sole quattro pure la tariffa bonifica poste 6 e 1/2, senza dovere mai ricorrere al terzo cavallo, cioè:

    1. Da Firenze a Prato
    Poste 1 e 1/2
    2. Da Prato a Pistola
    Poste 1 e 1/2
    3. Da Pistola a Pescia
    Poste 1 e 1/2
    4. Da Pescia a Lucca
    Poste 2
    TOTALE
    Poste 6 e 1/2
    Equivalenti a miglia 46 e 1/2 fiorentine.

    Nella Classe I. delle stesse Vie (Postali) dove si parla della VIA POSTALE LUCCHESE,si corregga dicendo, che essa percorre nel Compartimento fiorentino miglia 47,20, e non 45,20.
Localizzazione
ID: 4611
N. scheda: 38660
Volume: 3; 4; 5; 6S
Pagina: 101 - 102, 519; 699 - 700; 723; 272
Riferimenti: 3630, 26340, 3610
Toponimo IGM: Peretola
Comune: FIRENZE
Provincia: FI
Quadrante IGM: 106-3
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1676423, 4851888
WGS 1984: 11.19394, 43.80058
UTM (32N): 676487, 4852063
Denominazione: Peretola - Via Regia Postale Lucchese - Ponte all'Asse - Osmannoro, Ormannoro, Lo Smannoro
Popolo: S. Maria Assunta a Peretola
Piviere: S. Stefano in Pane
Comunità: Brozzi
Giurisdizione: Sesto
Diocesi: Firenze
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
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