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Dizionario Geografico Fisico
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Piancaldoli

 

(Piancaldoli)

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    PIANCALDOLI nella Valle transappennina del Sillaro. – Grosso Villaggio che fu Castello con chiesa prepositura (S. Andrea) nel piviere di Bordignano comunità Giurisdizione e circa miglia toscane 9 a grecale di Firenzuola, Diocesi di Firenze, già d’Imola, Compartimento fiorentino.
    Fu questo castello uno de'più antichi possessi dei magnati del Mugello e del Chianti, i quali intorno al mille portavano il titolo di conti rurali. Tale fu quel conte Landolfo figlio del C. Gottifredo che nell'anno 1043 di novembre stando nel castello di
    Piancaldulo donò nel giorno delle nozze alla sua sposa Aldina figlia di Adoaldo la quarta parte di molti castelli situati nell'Appennino di Piancaldoli nel Mugello, nel Val d’Arno fiorentino, in Val di Pesa e in Val d’Elsa. – Vedere CHIANTI (S. MARIA NOVELLA in), Fonte bona e Luco in Val di Sieve, Frena nella Valle del Santerno, Grignano nella Val di Pesa e Monsanto in Val d’Elsa.
    Piancaldoli in seguito fu signoreggiato per qualche tempo dagli Ubaldini di Susinana sebbene per l'alto dominio dipendesse dal governo pontificio, o da chi dominava in Imola e nel suo distretto. – Era posseduto nel 1362 da Giovacchino di Marinardo degli Ubaldini, il quale in vigore di suo testamento del 6 agosto di detto anno chiamò suo erede il Comune di Firenze; per cui la Repubblica Fiorentina entrò al possesso di Piancaldoli di Castel Pagano e di quello di val Maggiore compresi nel distretto e diocesi d'Imola. E vero altresì che la Signoria di Firenze con lettera diretta nell'anno 1364 ad Andrea di Ottaviano degli Ubaldini delle Pignole rammentava al medesimo che il castel di Piancaldoli, innanzi ch’egli lo comprasse dal legato pontificio, apparteneva al Comune di Firenze, e ciò in vigore del testamento di Giovacchino degli Ubaldini; dondechè gli faceva notificare coteste ragioni per mezzo di Francesco del Benino,
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    acciò egli rilasciasse la rocca di Piancaldoli, avendo la Signoria fatto avvisare nel tempo medesimo il legato pontificio di Bologna. Ma nel settembre del 1371, essendo gonfaloniere di giustizia in Firenze Uguccione de'Ricci, fu decretato di consegnare al governo pontificio i castelli di Piancaldoli e di Villa maggiore a condizione che il cardinale Egidio Legato in Bologna restituisse al Comune di Firenze il denaro prestatogli dà Giovacchino degli Ubaldini, del quale la Rep. Fior, era stata dichiarata erede.
    Cotesta restituzione era basata sopra un breve del Pont. Innocenzo VI spedito nel 1360 a Giovacchino di Mainardo Novello degli Ubaldini, che conservasi alle Riformagioni di Firenze, e col quale dal Pont. si concedeva in feudo al prenominato Giovacchino per se, per i suoi figli, discendenti ed eredi il castello di Piancaldoli col distretto e piena giurisdizione.
    Ma con l'andare degli anni i Legati di Bologna s'impadronirono di quella e di altre castella appartenute agli Ubaldini nel distretto d'Imola Quindi, soggiunge l'Ammirato appena eletto Pont. Innocenzo V, nel gennajo del 1405, la Signoria inviò ambasciatori a Roma non solo per congratularsi della sua esaltazione al papato, e contestare l’immutabile riverenza del Comune di Firenze al S. Padre e alla Chiesa; ma ancora gli ambasciadori fiorentini ebbero ordine di far doglianze col Pontefice de’cattivi portamenti usati verso la Repubblica dal tesoriere di Romagna, il quale, dopo essersi impadronito di molte terre di Bagno e della Romagna toscana, le aveva ridotte spelonche di ladroni, che del continuo uscivano a derubare i sudditi del Comune di Firenze, sicché il governo di Firenze infine si troverebbe costretto a prendere delle misure decisive, se S. Santità non vi riparava. Quindi al cadere del mese di marzo dello stesso anno 1405 la Signoria non potendo più comportare che il tesoriere di Romagna seguitasse ad opporsi alle
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    sue imprese, oltre alle doglianze fatte al Papa, le fece anche col Legato dl Bologna, inviando colà per suo ambasciatore Scolajo degli Spini, per mezzo del quale riescì di riavere dal legato la consegna del castello e della rocca di Piancaldoli. – (Ammir. Stor. Fior. Lib. XVI e XVII.)
    Infatti abbiamo nell'Arch. delle Riformrgioni, che il popolo di Piancaldoli nel 17 aprile 1405 per atto pubblico si sottomesse al dominio fiorentino, dal quale ottenne ampie esenzioni e privilegi, che gli vennero di tempo in tempo prorogati. Ma poi essendosi mossa guerra alla Rep. dal Pont. Sisto IV, il cardinale Girolamo Riario signore d'Imola per gli aiuti del pontefice suo zio ritolse ai Fiorentini il Castello di Piancaldoli, finchè quel conte per le sue malvagità reso odioso ai sudditi nell'Aprile del 1488 da questa noia con ucciderlo si liberarono. Nè i Fiorentini perdettero tempo in mezzo inviando tosto milizie a Piancaldoli, dalle quali gagliardamente assalito il castello, ai 27 dello stesso mese di aprile, del paese e della sua rocca s'impossessarono. Nella qual impresa, dice il Macchiavelli nella sua storia fiorentina (lib, VIII), lasciò la vita un architetto famosissimo fiorentino, chiamato il
    Cieco.
    Donde ne conseguì che per l'ultima volta il popolo di Piancaldoli facesse la sua sottomissione al Comune di Firenze, e ottenesse nuove capitolazioni per atto pubblico del 20 novembre 1490, mediante le quali la Comunità di Piancaldoli si obbligava di offrire l'annuo tributo di un cero nel giorno della festa di S. Giovanni.
    Ciò non ostante il popolo della parrocchia di Piancaldoli continuò a restare soggetto nello spirituale ai vescovi d'Imola fino al breve pontificato del 1785, che staccò quel popolo dalla diocesi imolese per riunirlo alla fiorentina; il cui arcivescovo per decreto del 6 luglio 1788 innalzò la prioria di S. Andrea a Piancaldoli all'onore di prepositura sotto
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    il piviere di Bordignano. – Vedere BORDIGNANO.
    Il Villaggio di Piancaldoli avrebbe la gloria di essere stato la patria del celebre filosofo e matematico Evangelista Torricelli, qualora più chiare prove non lo rivendicassero alla città di Faenza dove realmente nacque nel 15 ottobre del 1608.
    La parrocchia di S. Andrea a Piancaldoli nel 1833 noverava 903 individui.
Localizzazione
ID: 4679
N. scheda: 39480
Volume: 4
Pagina: 162 - 164
Riferimenti:
Toponimo IGM: Piancaldoli
Comune: FIRENZUOLA
Provincia: FI
Quadrante IGM: 098-1
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1694258, 4898444
WGS 1984: 11.43253, 44.2149
UTM (32N): 694322, 4898619
Denominazione: Piancaldoli
Popolo: S. Andrea a Piancaldoli
Piviere: S. Giovanni Battista a Bordignano
Comunità: Firenzuola
Giurisdizione: Firenzuola
Diocesi: (Imola) Firenze
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
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