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BRANCOLI (Branculae) in Val di Serchio. Contrada composta di più borgate e 9 popoli diversi, nella Comunità Giurisdizione Diocesi e Ducato di Lucca, da cui il paese di Brancoli trovasi fra le 7 e 9 miglia toscane a settentrione.
Tutta la contrada è alla sinistra del fiume Serchio nei colli che propagansi dal fianco occidentale del monte Pizzorno, a cavaliere della strada de’Bagni.
I nomi dei 9 popoli do Brancoli sono: 1. Pieve di Brancoli; 2. Brancoli Gignano, annesso alla Pieve; 3. S. Pietro di Brancoli a Ombreglio; 4. S. Frediano di Brancoli a Deccio; 5. SS. Angiolo e Martino di Brancoli Tramonte; 6. S. Maria di Brancoli Piazza; 7. S. lario di Brancoli; 8. S. Giusto di Brancoli; 9. S. Lorenzo di Brancoli.
Si fa menzione di questa contrada sino dall’anno 794, allorché il prete Garimondo figlio di Goffredo, nativo di Brancoli, offrì alla Cattedrale di Lucca alcuni oliveti, castagni e orti situati in Saltocchio e in Parezzana. – Alla chiesa di S. Maria e di S. Pietro a Brancoli ci richiama una carta della stessa cattedrale dell’874; dove si rammenta il fondatore della medesima, che fu il bisavo del rettore, il quale nell’anno indicato cedeva ad altri il padronato di quella chiesa.
Nell’871 il marchese Adalberto figlio del conte Bonifazio di Lucca donò alla cattedrale di S. Martino una sua corte in Brancoli. Fu pure in Brancoli, dove, nel 1079, la contessa Matilde emanò un placito a favore della cattedrale di Lucca.
Il diruto castello di Cotrozzo di Brancoli è rammentato in una pergamena del 1048. Nel 1333 venne assegnato in feudo da Carlo di Boemia, poi IV imperatore di
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questo nome, a Vanni d’Jacopo Forteguerra, Vicario di Camajore.
I registri Vaticani di Cencio Camerario segnano questo paese, come tributario della corte di Roma. Forse ciò avvenne mercé una delle tante elargità della contessa Matilde.
Le colline di Brancoli offrono una delle più belle prospettive della Valle del Serchio, e del piano settentrionale di Lucca, rese più vaghe e graziose dalle numerose ville e case di delizia, ma più che altro dalla varia e ricercata coltura della circostante campagna, ricca di ulivi, di viti, di selve e di limpide fontane.

- La pieve di Brancoli con l’annesso di Gignano ha una popolazione di Abitanti 358
- S. Pietro di Brancoli Ombreglio ha Abitanti 154
- SS. Angiolo e Martino di Brancoli Tramonte ne contiene Abitanti 93
- S. Maria di Brancoli Piazza conta Abitanti 306
- S. Ilario di Brancoli comprende Abitanti 86
- S. Frediano di Brancoli Deccio ha Abitanti 191
- S. Giusto e S. Lorenzo di Brancoli conta Abitanti 391
- Popolazione totale della contrada di Brancoli Abitanti 1579

GIGNANO DI BRANCOLI nella Valle del Serchio. – Contrada ch’ebbe chiesa parrocchiale (S. Giorgio) attualmente fatta plebana con l’annesso di S. Genesio a Gignano nella Comunità Giurisdizione Diocesi e circa 6 miglia toscane a settentrione di Lucca.
Comecchè nel catalogo delle chiese della diocesi di Lucca compilato nel 1260 si rammenti sotto il piviere di Brancoli per prima chiesa, ossia prioria, quella di S. Genesio a Gignano, contuttociò fino dal secolo VIII esisteva in Gignano, detto anche Gennariano, l’oratorio, o monastero di S. Giorgio; lo chè viene confermato da due pergamene del febbrajo e del settembre dell’anno 767 pubblicate nel Volume V
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P. II. delle più volte citate Memorie Lucchesi.
Contuttociò nell’anno 900 la chiesa di S. Giorgio era già unita a quella tuttora esistente di S. Ilario a Brancoli, cedute entrambe in quell’anno a livello dal vescovo Pietro di Lucca a Teuperto suddiacono. Le quali chiese di Brancoli si dichiarano in detta epoca ed anche nel secolo XII sotto la pieve di Sesto a Moriano. – (Opera citata Volume V P.III. Appendice.) – Vedere BRANCOLI, e MORIANO nella Valle del Serchio.

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Brancoli (Gignano)

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