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BENEDETTA (FONTE) in Val di Tressa. Villa suburbana di Siena con chiesa parrocchiale (S. Maria in Tressa) nella Comunità delle Masse di Città, Giurisdizione Diocesi e Compartimento di Siena, da cui è appena un miglio toscano a libeccio fuori della porta Fonte Branda. Fonte Benedetta nei secoli scorsi fu un comunello, il quale, dopo il Regolamento Leopoldino del 2 giugno 1777, fu aggregato alla Comunità delle Masse di Città. Costà sino dal secolo XIV risiedeva un sindaco comunitativo.
L’edifizio della fonte esiste dirimpetto al ponticello del Rosajo, che cavalca il fosso di Pescaja: locale noto per aver costà i Senesi nel 1184 rotto l’esercito di Federigo I, mentre assediava la loro città, e nel 1526 un corpo di truppe fiorentine.
Si disse Fonte Benedetta da una grandiosa Fonte, di cui restano in piedi i pilastri, edificata dai Senesi nel 1247, più nota sotto il vocabolo della Fonte di Pescaja. (DEI, Cron. Senes. Lettere senesi del P. Della Valle.)
È opinione di alcuni scrittori che in questo locale esistesse un tempio pagano dedicato alla Dea Treissa.
L’odierna chiesa rimodernata nel secolo XVI è a tre navate. Nel maggiore altare avvi una pittura antichissima della B. Vergine delle Grazie celebrata nelle lettere del P. della Valle, e nella storia pittorica del Lanzi, come una delle più antiche tavole della scuola senese.
La parrocchia di S. Maria in Tressa, o di Fonte Benedetta, nel 1640 contava 70 abitanti mentre nel 1833 erano aumentati sino a 338 abitanti. – Vedere TRESSA (S. MARIA a).

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Fonte Benedetta

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