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FARNETA, FARNETELLA, FARNETO. Casali e contrade ch'ebbero nome dalla qualità delle piante (Quercus Farnia), come quelle, che vegetarono e rivestirono i luoghi qui sotto descritti: FARNETA nel Val d'Arno casentinese, FARNETA (Farnita) in Val d'Era, FARNETA in Val di Serchio, FARNETA, o PIAZZA FARNETA in Val di Tora FARNETA (FONTE) nel Val d'Arno casentinese, FARNETELLA in Val di Chiana, tre in Val di Sieve, i quali diedero il vocabolo ad altrettanti popoli; uno della curia di Molezano (Villa nuova di Farneto) nel piviere di S. Cassiano in Padule; l'altro nel piviere di S. Stefano in Botena (FARNETO DI BOTENA nel Mugello in Val di Sieve), ora di Vicchio nel Mugello e il terzo in quello di S. Andrea a Doccia, Comunità del Pontassieve ( FARNETO DI DOCCIA in Val di Sieve).

FARNETA (Farnita) in Val d’Era. Casale perduto nel piviere di S. Gervasio, Comunità e Giurisdizione di Palaja, Diocesi di Sanminiato, già di Lucca, Compartimento di Pisa.
Fu Farneta una delle 30 villate e castelletti, le di cui rendite e decime parrocchiali, nell’anno 989, vennero per metà allivellate da Guido vescovo di Lucca al nobile Teudegrimo figlio del fu Farolfo. – Vedere GERVASIO (S.) in Val d’Era.

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