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Dizionario Geografico Fisico
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Vezzano della Spezia (Vezzano soprano)

 

(Vezzano Ligure)

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    VEZZANO (Vectianum). Il vocabolo di Vezzano, che ci rammenta una illustre famiglia romana (la Velia) è comune a molti luoghi della Toscana. Tali sono il Vezzano di Tredozio in Romagna, il Vezzano di Chiusi nel Val d'Arno casentinese, il Vezzano della Spezia in Val di Magra, ed il Vezzano di Vicchio in Val di Sieve.

    VEZZANO DELLA SPEZIA. – Due grossi paesi,
    Vezzano soprano e Vezzano sottano, esistono sui poggi situati a levante della città di Spezia fra il suo Golfo e la ripa destra del fiume Magra; Vezzano soprano con chiesa arcipretura sotto l'invocazione de' SS. Sisto e Prospero; e Vezzano sottano con bella e devota chiesa plebana dedicata a S. Maria Assunta. È questo il capoluogo di una Com. e di un Mandamento, sotto la Diocesi di Luni Sarzana, e la Provincia di Levante nel Regno Sardo.
    Risiede
    Vezzano soprano nel grado 44° 8' latitudine e nel 27° 32' 6" longitudine a cavaliere della nuova strada postale di Genova che gli passa sotto a ostro, mentre circa mezzo miglio più abbasso havvi la Terra di Vezzano sottano divisa dall'altra di Vezzano soprano mediante una borgata.
    È la Terra di Vezzano, disse Targioni Tozzetti nei suoi Viaggi, molto deliziosa ed amena si nate l'essere situata in un colle, che domina non solamente il Golfo della Spezia, ma tutta quanta la pianura di Sarzana e Luni e gran tratto di paese estero e limitrofo. Per godere della qual veduta, Francesco Travasioda Vezzano, non dispregevole poeta, nella sua
    Topografìa Lunense invitava il Card. Benedetto Lomellino, vescovo di Luni e Sarzana, a soggiornare nell'estiva stagione in Vezzano.
    Ebbero signoria in questa Terra i nobili detti da
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    Vezzano stati feudatarj dei vescovi di Luni, dopo che il vescovo Gualtiero, nei 1202 l'ebbe acquistala dai March. Malaspina e quindi confermata in feudo ai nobili detti da Vezzano. Il Muratori nelle sue Antichità Estensi dubitò che quei signori appartenessero alla famiglia Bianchi, feudataria de' Marchesi d'Este. Fatto è che le castella di Vezzano, di Carpena, di Vesigna, di Folo, di Valerano, di Beverino, di Polverata, di Ripalta, Madrignano e Panzano, con le loro pertinenze furono confermate in feudo ai nobili di Vezzano siccome apparisce dal lodo pronunziato in Sarzana nella canonici della chiesa di S. Andrea lì 12 maggio 1202, conformato nella Badia dell’ Aulla lì 31 dello stesso mese, mentre con istrumento del 4 giugno di detto anno, rogato in Pisa nell'ospedale di S. Paolo a Ripa d'Arno, il March. Alberto MALASPINA per se, ed in nome dei March. Guglielmo e Corrado suoi nipoti, fece rinunzia della metà di quanto quei marchesi avevano acquistato dagli Estensi in tutto il podere che tenevano i nobili da Vezzano, o altri per essi nei luoghi di sopra nominati; e nell'atto stesso il March. Alberto confessò di aver ricevuto per se e per i detti suoi nipoti da Gualtiero vescovo di Luni lire 150 imperiali che gli pagava per quell'enfiteusi, obbligandosi reciprocamente alla penale di cento marche d'argento, ed a cauzione di ciò oppignorando (o fiduciariamente ipotecando) i beni che i marchesi Malaspina tenevano nel castello e distretto di Arcola.
    Nell'opera stessa si riporti un secondo lodo del 13 maggio 1203 pronunziato la Terra Rossa presso il fiume Magra per terminare una controversia tra il predetto Vescovo Gualtierodi Luni ed i marchesi Malaspina da una
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    parte contro i signori da Vezzano dall'altra parte, a cagione dei castelli prenominati non che del diritto che quest'ultimi avevano di difendere con le loro genti il castello di Porto Venere ad esclusione del vescovo di Luni e dei marchesi Malaspina; il qual diritto fu accordalo ai signori da Vezzano a condizione che dovessero pagare al vescovo ed ai marchesi di sopra nominati i soliti tributi, albergane, ecc. e che le femmine della famiglia de' nobili da Vezzano potessero succedere come i maschi nei detti feudi e podere, conservando ai vescovi di Luni ed ai March. Malaspina le loro ragioni.
    Trovasi infatti menzione di quei medesimi feudi, beni, e diritti posseduti per tal modo dalla chiesa di Luni in una dichiarazione falla nel novembre del 1278 da Arrigo di Fucecchio vescovo Lunense, nel tempo cioè che quei castelli, terre, ecc. erano sotto il dominio del Comune di Genova per compra fatta due anni innanzi dai conti Fiaschi di Lavagna, ai quali nel 1252 erano stati alienati dal vescovo Guglielmo Malaspina suo antecessore.
    Con tutto ciò i nobili da Vezzano ottennero (non so dire con qual esito) da- varj Imperatori la conferma di quei feudi che più non possedevano.
    Tale fu il diploma concesso loro dall'Imperatore Arrigo VII dato in Pisa nel 1311; e tale anco quello ottenuto nel giugno del 1355 da Carlo IV mentre passava di Pietrasanta.
    Certo è che Rotando de' nobili
    Bianchi da Vezzano nel 1228 era feudatario delle castella prenominate, quando ottenne per se e per i suoi eredi dall'Imperatore Federigo II un amplissimo privilegio dato nel settembre del 1228 nel campo imperiale davanti a Brescia; al qual diploma si firmò come testimone Guglielmo allora vescovo di Luni. – Una copia di cotesto privilegio trovasi nel registro vecchio del Comune di Sarzana, dove esiste
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    pure altra copia d'istrumento relativo alla vendita fatta nel 30 maggio del 1222 da Guglielmo de’ Bianchi da Vezzano a favore del Comune di Sarzana per lire 60 imperiali di una sesta parte del pedaggio dei 12 denari che solevano pagarsi a quei nobili per ogni soma di mercanzie che transitava per la strada maestra dentro il podere, ossia distretto di Vezzano.
    Fu opinione di molti, che alla famiglia dei nobili da Vezzano appartenessero in seguito tre illustri prosapie di Sarzana, una delle quali conservò il cognome di
    Bianchi, l'altra prese quello di Nobili, e la terza de'Bernucci, l'ultime due fiorenti in patria.
    Fra i
    Nobili da Cazzano figurò nel secolo XIII un Gualtiero cappellano del Pontefice Innocenzo IV, un Armanno Nobili giureconsulto distinto nel secolo XV, ed un Marcello Nobili letterato familiare del Pontefice Clemente VIII ecc. mentre apparteneva alla prosapia Bernucci quell'Agostino rammentato All’Articolo SARZANA.
    Fanno parte del distretto di Vezzano i villaggi di Valerano e di S. Venerio, quello posto in pianura presso la ripa sinistra della Vara, e questo in poggio distante appena un miglio dal capoluogo della sua Comunità di Vezzano, la quale comprende i seguenti popoli, la cui popolazione nel 1832 ascendeva a 2543 abitanti.

    Popolazione del 1832
    Vezzano soprano, SS. Siro e Prospero, Arcipretura, Abitanti N.° 680
    Vezzano sottano, S. Maria Assunta, Pieve, Abitanti N.° 783
    Valerano,S. Apollinare, Rettoria, Abitanti N.° 370
    San Venerio, S. Venerio, Pieve, Abitanti N.° 710
    TOTALE
    Abitanti N.° 2543
Localizzazione
ID: 5095
N. scheda: 54330
Volume: 5
Pagina: 707 - 708
Riferimenti: 54331
Toponimo IGM: Vezzano Ligure
Comune: VEZZANO LIGURE
Provincia: SP
Quadrante IGM: 095-2
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1570893, 4887876
WGS 1984: 9.88716, 44.14221
UTM (32N): 570957, 4888050
Denominazione: Vezzano della Spezia (Vezzano soprano)
Popolo: SS. Sisto e prospero a Vezzano soprano
Piviere:
Comunità: Vezzano
Giurisdizione: Vezzano
Diocesi: Luni - Sarzana
Compartimento: x
Stato: Regno Sardo
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