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Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

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Pian di Mezzo

 

(Casa Castellina I)

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    PIAN TRA VIGNE (Planum inter vineas) nel Val d’Arno superiore. – Contrada dove furono due castelli (Pian di Mezzo e Pian tra Vigne) da lunga età distrutti, mentre da molto tempo e restato il vocabolo ad una sola chiesa parrocchiale (la pieve di S. Lorenzo in Pian tra Vigne) già filiale della plebana di Groppina, nella Comunità Giurisdizione e circa 5 miglia toscane a maestrale di Terranova, Diocesi e Compartimento di Arezzo.
    È una piaggia fra il borro
    Spina e il torrente Riofi che può dirsi una continuazione delle colline sabbiose poche alla base del monte di Pratomagno, circa 240 braccia sopra la pianura inferiore dove scorre l'Arno.
    Nei secoli intorno al mille ebbe signoria anche costà l'abate di Nonantola e per esso il di lui rappresentante priore della badiola di S. Mamma; quindi vi acquistarono titolo feudale i Conti Guidi di Pazzi del Val d'Arno loro subfeudatarj.
    Il Tiraboschi nella sua storia Nonantolana (T. II. a pag. 377) riporta un documento contenente un appello fatto li 29 maggio 1251 dal procurature dell'abate del Mon. di S. Silvestro a Nonantola, come signore della badia di S. Mamma davanti all'assessore del potestà di Firenze nel palazzo di Or S. Michele, dove allora si adunava la Signoria, contro quel Ranieri Pazzo di cui lasciò poco onorevole memoria D. Alighieri (Inferno Cant. XII) per aver egli occupato ed invaso le possessioni della badiola di S. Mamma dipendente dall'abate di Nonantola. – Che però fu citato il suddetto Ranieri Pazzo ed un suo nipote Guido pievano R comparire davanti al giudice assessore del potestà, come accusati ritentori di luoghi spettanti alla badiola di S. Mamma.
    Ma cotesti signori Pazzi pochi anni dopo si erano fortificati nel Castello di Pian di Mezzo, il quale nel 1270 d'ordine della Rep. fiorentina fu
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    investito, preso e tosto diroccato.
    Più tardi un Carlino de'Pazzi nel giugno del 1302 fece ribellare il castelletto del Pian tra Vigne; per cui i Fiorentini si recarono con la loro oste nel Val d’Arno di sopra e accompagnatisi intorno al Castello ribellato lo strinsero per 29 giorni continui sì fattamente che Carlino de’Pazzi venne a un accordo di darlo per danari senza che alcuno de'fuorusciti fiorentini che v'erano dentro ne sapesse la resa. La qual resa fu cagione che quasi tutti gli assediati restassero nel Castello di Pian tra Vigne senza distinzione presi e tagliati a pezzi. – (G. Villani Cron. Lib. VI e VII, e Ammir. Stor. fior. Lib. III e IV).
    La parrocchia di S. Lorenzo in Pian tra Vigne nel 1833 aveva 292 abitanti.

    TRAVIGNE (PIAN) nel Val d’Arno superiore. – Contrada aperta sopra l’ultimo ripiano del monte di Pratomagno, dalla quale prende il nomignolo la chiesa parrocchiale di S.Lorenzo in
    Pian Tra Vigne nel piviere di Gropina, Comunità Giurisdizione e circa due miglia a ponente maestrale di Terranuova, Diocesi e Compartimento di Arezzo. –Vedere PIAN TRA VIGNE.
Localizzazione
ID: 5280
N. scheda: 39711
Volume: 4
Pagina: 183 - 184
Riferimenti: 39710
Toponimo IGM: Casa Castellina I
Comune: PIAN DI SCO'
Provincia: AR
Quadrante IGM: 114-4
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1705382, 4833701
WGS 1984: 11.54666, 43.62951
UTM (32N): 705445, 4833876
Denominazione: Pian di Mezzo
Popolo:
Piviere:
Comunità: Terranuova
Giurisdizione: Terranuova
Diocesi: Arezzo
Compartimento: Arezzo
Stato: Granducato di Toscana
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