Repetti on-line

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VALLE, o VALLI sopra FOLLONICA nella Maremma Massetana. – Scheletro di castello con chiesa plebana (SS. Concezione) già S. Andrea, attualmente riunita alla nuova chiesa plebana di S. Leopoldo a Follonica, nella Comunità Giurisdizione Diocesi e circa 10 miglia toscane a ostro libeccio di Massa Marittima, Compartimento di Grosseto.
Risiedono i ruderi del Castello di Valle, o Valli, sopra un risalto di poggio circa un miglio toscano a maestrale dei Forni di Follonica, un miglio toscano e mezzo a settentrione della spiaggia ed altrettante a ostro della strada regia Maremmana e della tenuta di Vignale.
Pochi casolari, dove nell’ infida stagione sogliono ricovrirsi alcuni pastori o lavoranti delle sottoposte fucine di ferro a Follonica, costituiscono oggidì la popolazione del Castello di Valle, ossia Valli. – Però esso è rammentato fino dal secolo IX in una membrana dell’ Arch. Arciv. Lucch. del 24 ottobre 884, nella quale si rammentano dei beni che la mensa di Lucca possedeva a Valle, nel territorio della Val di Cornia, finibus Cornino. – (MEMOR. LUCCH. T. V P. II.)
Anche un istrumento dell' 11 dicembre 1046, rogato nel castello di Pastorale, tratta dell'offerta fatta alla Badia di Sestinga di diversi beni posti in luogo appellalo Valle nella Val di Cornia. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte di S. Agostino di Siena).
Io non azzarderei indovinare, se questo luogo di Valle fu il castello di Valle Aspra della Diocesi di Populonia rammentato in un istrumento del 24 novembre 1108 esistente nell'ARCH. DIPL. FIOR. fra le carte della Badia di Passignano; sembra bensì appellare a cotesto castelletto un lodo del 9 marzo 1149 proferito in Siena da Ranieri vescovo di della città, stato a ciò delegalo dal Pontefice
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Eugenio 111 rispetto ad una lite che esisteva fra il capitolo di Massa contro i monaci della Badia di Sestinga, relativamente ai giuspadronato della chiesa di S. Andrea di Valle; con il qual lodo fu conservalo all' abate di Sestinga la collazione di della chiesa, mentre rispetto alle decime fu deciso, che i coloni dovessero pagarle a quel parroco, da cui erano soliti ricevere i sacramenti, e precisamente il battesimo.
Con altro istrumento del febbrajo 1161 Giovannello, figlio di Fralmo o Fraolmo, nativo della Marsiliana con Gagliana sua sorella venderono a Ildebrandino di Arrigolo da Fornoli tutti i loro beni ed ogni ragione che avevano nelle corti di Montioni e di Valle, a partire dalla Marsiliana fino al Castello di Scarlino. – (ARCH. DIPL. SAN. Carte della città di Massa).
Il Cesaretti nelle sue Memorie sulla Diocesi di Populonia rammenta un lodo del 19 febbrajo 1217 pronunziato in una vertenza fra Alberto vescovo di Massa da una parte ed i canonici della sua cattedrale dall'altra parie, in cui è fatta minzione di una permuta tra quel capitolo che aveva ceduto al vescovo Ildebrandino antecessore di Alberto alcuni terreni in cambio del castello di Valle, sue pertinenze e giurisdizione.
All'Articolo MASSA MARITTIMA (Volume III pag. 142) citai un atto pubblico del 21 gennajo 1220 (stile fiorentino) relativo al giuramento prestato da varj distinti Massetani di rispettare il vescovo Alberto, il suo capitolo, i vicedomini ed i loro beni, con la promessa di pagare il debito fatto coi Sanesi per riscattare il Castello di Valle, ch' era stato oppignorato al conte Rinaldo de' CC. Alberti di Monte rotondo. – Vedere per il restante l’ Articolo FOLLONICA E VIGNALE DI
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MAREMMA.

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Valle Aspra

(Casa Torricella - Fosso Val d'Aspra (a NO))

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