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Poggio (e Borgo) Bonizzi, Poggio Bonizi, Poggio Marturi, Poggio S. Lucchese, Poggio Imperiale

 

(Poggibonizzo - La Fortezza)

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    POGGIO IMPERIALE, già POGGIO BONIZI in Val d’Elsa. – È una collina che sporge a cavaliere della Terra di Poggibonsi, e che fu in origine il castello di Poggio Bonizi, compresa nel popolo della vicina chiesa di S. Lucchese, Comunità Giurisdizione e appena un terzo di miglio toscano a ostro di Poggibonsi, Diocesi di Colle, già di Firenze, Compartimento di Siena.
    Cotesto poggetto, che presenta la sommità quasi tutta pianeggiante, è contornato alla sua base da settentrione a scirocco dal torrente
    Staggia, dalla parte di ponente dal rio Marturi che scende da S. Lucchese nella direzione di maestro, e che separa, mediante un valloncello, il Poggio Imperiale da quello di Marturi, ove sorge il fabblicato della soppressa badia di Poggibonsi, mentre il collo che abbassasi dirimpetto a ostro mette in comunicazione il Poggio Imperiale con quello di S. Lucchese, alle cui falde occidentali scorre il fiume Elsa.
    All’
    Articolo POGGIBONSI dissi, che le rimembranze più vetuste del Poggio Bonizi, denominato in seguito Poggio Imperiale, si trovano fra le carte della badia di S. Michele a Poggio Marturi, e che fu appellato Poggio Imperiale dall'Imperatore Arrigo di Lussemburgo nel febbrajo del 1313, quando costà egli piantò gli accampamenti dell'esercito reduce dall'inutile assedio di Firenze. Fu allora che incominciò a fortificarlo di steccati e che vi si costruirono case e caserme per richiamarvi i paesani de’contorni lasciandovi quell'Imperatore una guarnigione.
    Ma la morte, dalla quale pochi mesi dopo Arrigo di Lussemburgo restò colpito, fece sì che rimase in tronco l'opera incominciata, per modo che il Poggio Imperiale, per quanto situato assai felicemente in un clima salubre, fornito di buone acque e di fontane, tornò deserto di abitatori e di soldatesche.
    Cotesti riflessi sembra che cadessero in mente
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    al magnifico Lorenzo de'Medici, allorquando nel luglio del 1478 per la mal riescita congiura de'Pazzi penetrò sul territorio fiorentino dalla parte del Chianti un esercito papale-napoetano, innanzi che la Repubblica avesse messo in ordine forze sufficienti da fargli fronte. Dondeche il Magnifico, per di cui consiglio si reggevano allora le cose della Repubblica Fiorentina, spedì alla Castellina il celebre architetto Giuliano da San Gallo, il quale seppe col suo ingegno difendere in maniera quel castello da stancare dopo 40 giorni il coraggio e fermezza dei suoi assalitori.
    Giorgio Vasari nella vita di Giuliano e Antonio da S. Gallo scrisse, che, dopo la guerra col Papa Sisto IV e col re di Napoli, il magnifico Lorenzo, per utilità pubblica ed ornamento dello Stato e per lasciar fama e memoria, volendo eseguire la fortificazione del
    Poggio Imperiale sopra Poggibonsi sulla strada di Roma, e considerata l’opportunità del sito, non la volle intraprendere senza il consiglio e disegno di Giuliano; onde per lui fu incominciata quella fabbrica famosissima, nella qualc fece quel considerevole ordine di fortificazioni e di bellezza che oggi veggiamo.
    Alle parole del Vasari giova, rispetto al tempo, aggiungere due provvisioni della Signoria di Firenze del 20 dicembre 1488 e dei 5 settembre 1490 relative alle fortificazioni che allora innalzavansi sul
    Poggio Imperiale. – (ARCHIVIO DELLE RIFORMAG. DI FIR.). – Inoltre da una lettera dei Dieci di Balia, scritta nel dì 13 giugno dell'anno 1511 ad Andrea Niccolini capitano di Arezzo, si rileva che il Comune di Firenze, governato da Pier Soderini gonfaloniere perpetuo, essendo allora in aperta discordia col Pontefice Giulio II, pensò di mettere in buon ordine le fortificazioni del Poggio Imperiale.
    Cotesta lettera della Balìa pubblicata dal Gaye nel Vol. II del Carteggio inedito di Artisti (Firenze presso Molini 1838) diceva al Niccolini. “La presente è per
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    significarti come noi vogliamo facci intendere ad Antonio da Sangallo che si trasferisca subito al Poggio Imperiale, perché avendo ordinato vi si rassettino alcune cose, non vorremmo vi si facesse niente contro a quello che è disegnato, per non lo avere a rifar due volte con maggior spesa; sicchè farai vada subito, lasciando costì (in Arezzo) buono ordine per quello poco soprastarà là, che non vi ha da fare altro che ministrare quanto debbono fare in corroborazione di quello luogo. ”
    Dondechè vi ha luogo a credere che tatto il giro delle fortificazioni, le quali circondano per quasi un miglio toscano la corona pianeggiante del Poggio Imperiale con bastioni, rivellirli, cammini coperti, e porte doppie d’ingresso aventi sopra gli archi gli emblemi in pietra del popolo e del Comune di Firenze (la
    Croce e il Giglio), che fosse eseguito vivente il Magnifico Lorenzo col disegno di Giuliano, mentre la Repubblica Fiorentina nel risarcire il Poggio Imperiale molti anni dopo si limitò a far restaurare le fortificazioni anteriori senza apportarvi alcuna riforma.
    Le mura infatti del Poggio Imperiale sono solidamente fabbricate a barbacane e incrostate di mattoni per piano. È fama bensì che vi facesse un nuovo aumento in tempo della guerra di Siena Cosimo I duca di Firenze, alla qual epoca si crede che rimonti la porzione verso grecale che domina il passo della strada di Siena posta a cavaliere del
    Romituzzo, dove fu un antico spedaletto indicato all'Articolo POGGIBONSI.
    Attualmente le fortificazioni del Poggio Imperiale sono deserte e servono a circoscrivere un vasto podere della fattoria di Lecchi spettante alla marchesa Venturi ne’Ginori.

    BONIZZI (POGGIO e BORGO) in Val d’Elsa. Appellavasi nei secoli bassi Poggio Bonizzi o Poggio Marturi l’antico castello
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    di Poggibonsi, detto in seguito Poggio Imperiale, e attualmente Poggio S. Lucchese, mentre il luogo dove poi sorse la Terra di Poggibonsi distinguevasi dal superiore castello col nome di Borgo del Poggio Bonizzi. Quest’ultimo sino dal secolo XII esisteva presso al ponte omonimo e lungo la via Francesca.Vedere POGGIBONSI e POGGIO IMPERIALE.

    BASTIA DI POGGIBONSI in Val d’Elsa, detta già il
    Poggio Imperiale, ora il poggio di S. Lucchese o della Badia. È un gran Bastione eretto dall’imperatore Arrigo VII dopo il tentato assedio di Firenze, (anno 1312) e con più solide e più regolari fortificazioni munito da Cosimo I. – È rammentato talvolta dalli storici sotto il nome di Bastia. (AMMIR., Istor. Fior., all’anno 1479.)
Localizzazione
ID: 574
N. scheda: 7070
Volume: 1; 4
Pagina: 287, 335; 493 - 494
Riferimenti: 40920
Toponimo IGM: Poggibonizzo - La Fortezza
Comune: POGGIBONSI
Provincia: SI
Quadrante IGM: 113-3
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1674163, 4814241
WGS 1984: 11.15373, 43.46238
UTM (32N): 674227, 4814416
Denominazione: Poggio (e Borgo) Bonizzi, Poggio Bonizi, Poggio Marturi, Poggio S. Lucchese, Poggio Imperiale
Popolo: S. Lucchese a Poggibonsi alto
Piviere: S. Maria Assunta a Poggibonsi
Comunità: Poggibonsi
Giurisdizione: Poggibonsi
Diocesi: (Firenze) Colle
Compartimento: Siena
Stato: Granducato di Toscana
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