REPETTI ON-LINE

Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

cerca... .

Borgo a Buggiano - Abazia del Borgo a Buggiano

 

(Borgo a Buggiano)

  •   pag. 1 di 11
    BORGHETTO. Varie borgate situate sulle più frequentate vie portano il solo nome di Borgo, o di Borghetto, che l’uno dall’altro può distinguere la Valle, e il distretto cui ciascuno di essi appartiene.
    Noi ci limiteremo ad indicare i
    Borghetti che costituiscono popolo, ossia che danno il nome a una chiesa parrocchiale.

    BORGO A BUGGIANO in Val di Nievole (Boyanum et Bujanum Castrum). Grosso borgo alla base meridionale del poggio, su cui risiede l’antico castello omonimo, detto Buggiano alto, capoluogo di Comunità, residenza di un Potestà, nella Diocesi di Pescia, già di Lucca, Compartimento di Firenze.
    Giace quasi nel centro della Val di Nievole, attraversato dalla strada Regia lucchese, nel grado 28° 23’ 5” di longitudine 43° 41’ di latitudine, 3 miglia toscane a scirocco di Pescia, 13 miglia toscane a levante di Lucca, 17 a greco di Pisa, 32 a ponente maestro di Firenze.
    Le prime vicende storiche del Borgo a Buggiano sono talmente collegate con quelle del sovrastante castello, che non si può parlare di uno tralasciando l’altro.
    La storia del Castello di Buggiano alto, che
    Boyano nei secoli bassi appellavasi, comincia a conoscersi verso il mille.
    Vi acquistarono podere e giurisdizione feudale i nobili di
    Maona e di Castiglion vecchio, ossia del Colle presso Buggiano, ai quali dinasti appartenne quel Sigifredo figlio di Teudegrimo, cui negli anni 991, 1003, 1014 e 1021 Gherardo e Grimizzo vescovi di Lucca accordarono a titolo di enfiteusi case e terreni presso Massa del Cozzile.
    Nascevano dal nominato Sigifredo i due fratelli Sismondo e Guido, che nel 1038 fondarono accosto al loro castello di Buggiano alto la Badia di S. Maria, S. Michele e S. Pietro, destinandola ai monaci Benedettini.
    Riccamente dotata, e ben presto accolta sotto la direzione del vescovo Anselmo successore
  •    pag. 2 di 11
    di Alessandro II, fu la stessa badia dichiarata immune dalla potestà secolare e in gran parte da quella del pievano di Massa, dal quale allora Buggiano con tutto il suo distretto dipendeva. Imperocché il vescovo sopra nominato, sino dal 1075, decretò, che il pievano di Massa Buggianese dovesse rilasciare a favore del monastero di Buggiano la massima parte dei diritti di stola e delle decime dovute dal popolo. La quale concessione venne anco confermata con sentenza emanata in Lucca li 14 settembre 1113 dal cardinal legato della S. Sede. (PUCCINELLI, Cron. della Abbadia fior.).
    I torbidi che insorsero dopo la morte del IV Arrigo imperatore, avendo involto l’Italia fra scismi e guerre di partito, ne risentì pure danno il castello di Buggiano, tosto che fu assalito e disfatto, nel 1128, insieme col monastero da una mano di armati Lucchesi. A riparare a tanta rovina concorsero le generose prestazioni di Uberto vescovo di Lucca, siccome lo prova un istrumento del 1135 da esso lui sottoscritto mentre visitava quel monastero. (ARCH. ARCIV. LUCCH.).
    Nel tempo che l’imperatore Federigo I adoperava ogni forza per soffocare lo spirito d’indipendenza a cui tendeva ogni parte dell’alta Italia e della Toscana, concedeva ampj privilegi di vassallaggio ai suoi fedeli per averli al suo partito. Fra i tanti nobili di contado favoriti dal Barbarossa, vi furono anco quelli del nostro Buggiano, i quali impetrarono da esso lui un diploma dato in Pontremoli li 29 agosto 1167 anno 14 del suo regno in Italia. In virtù di ciò ebbero i dinasti di Maona (castello distrutto fra Buggiano e Monte Catini) la regalia del pedaggio di 26 denari per ogni bestia carica che attraversare volesse il territorio di Buggiano. (LAMI,
    Hoedep.)
    Stette Buggiano sotto il dominio della Signoria di Lucca sino a che, nel 1329, esso e molti
  •    pag. 3 di 11
    altri paesi della Val di Nievole ebbero presidio e governo fiorentino. Fu allora il castello di Buggiano destinato capoluogo di tribunale con residenza di un capitano. Ed era forse il primo giusdicente fiorentino quel Bindo Buondelmonti, che i Buggianesi, nel settembre del 1330, consegnarono con la loro Terra alle genti di Gherardino Spinola signore di Lucca.
    Occupato a vicenda, ora dalle genti fiorentine, ora dalle tante masnade di tanti altri pretendenti di Lucca, Buggiano con tutti i castelli di quei contorni restò stabilmente riunito al territorio della Repubblica di Firenze, mediante la pace fra i Pisani, i Lucchesi e i Fiorentini, ratificata nel 1342.
    Nel 1430 Buggiano fu momentaneamente occupato dall’oste milanese condotto dal Conte Francesco Sforza in soccorso dei Lucchesi nuovamente assediati dai Fiorentini. Ma l’eccidio maggiore del
    Borgo a Buggiano fu nel giugno del 1496, all’occasione che una compagnia dell’esercito veneziano penetrata dal Val d’Arno pisano in Val di Nievole non senza ostacoli assalì, saccheggiò e mise a fuoco il Borgo, il Castello, e il vicino villaggio di Stignano. (AMMAN. Istor. Fior.).
    Frattanto le chiese di Buggiano alto e del Borgo, con tutti i privilegi accordati alla prenominata Badia e ai loro patroni, mancarono, sino verso il 1340, di battistero.
    Per la quale cosa durante la guerra di Lucca (1329-1342) le Comunità e popoli del distetto di
    Buggiano e di Colle Buggianese, avendo esposto alla S. Sede che le guerre, la difficoltà e lunghezza del viaggio impedivano di ricevere i sacramenti dal loro parroco, che era il pievano di Massa Boyanese, Diocesi di Lucca, il pontefice accordò loro facoltà di erigere nella Badia dei Benedettini di S. Maria di Buggiano il fonte battesimale, di instituirvi un cappellano secolare ad oggetto di amministrare il primo, e l’ultimo sacramento a quei popoli, con
  •    pag. 4 di 11
    l’onere a questi di pagare in ricompensa all’antico parroco e pievano l’annuo tributo di un moggio di grano. (ARCH. DIPL. FIOR. Carte di S. Michele in Borgo di Pisa).
    Estinte le guerre nacque la questione, se i popoli prenominati dovessero continuare il designato tributo. A favore dei medesimi pronunziò sentenza una commissione nominata dal vescovo lucchese, confermata dal pontefice Clemente VI, siccome apparisce da una bolla data in Avignone li 7 gennajo 1346. (ARCH. DIPL. FIOR. l.c.).
    A questa età pertanto ci richiama l’antico battistero di marmi nella Badia di Buggiano alto, vale a dire durante il tempo, in cui il paese era occupato militarmente dalla Repubblica fiorentina, innanzi che fosse incorporato, mediante il trattato del 1342, al contado di Firenze.
    Nel 1362 la Badia di Buggiano fu destinata in commenda da Urbano V, e in seguito da altri pontefici a diversi individui secolari, sino a che Oddone Altoviti abate commendatario, nel 1510, la rinunziò a un di lui fratello monaco nella Badia fiorentina, alla quale ultima, per breve di Leone X del 2 luglio 1514, fu definitivamente incorporata. – Frattanto che i commendatarj percepivano i frutti e decimavano i fondi di quest’Abbadia, l’edifizio cadeva in tal abbandono, che nel 1460 minacciava da ogni parte rovina. Per riparare a ciò, fu creata un’Opera economica, alle cure della quale devesi ripetere la chiesa Abaziale a tre navate tuttora esistente in Buggiano alto, di buone pitture e di altri sacri arredi corredata.
    Dopoché l’Abbadia di Buggiano trovossi decorata del fonte battesimale, e conseguentemente a ciò indipendente dall’antica pieve di Massa, fu imitato il suo esempio dagli altri popoli del contado stesso dov’ebbero dominio i signori di Buggiano e di Maona, e segnatamente da quelli del Borgo, di Colle Buggianese e di Stignano, i quali tutti riconobbero per loro chiesa matrice la nuova pieve
  •    pag. 5 di 11
    di S. Maria, sino a che le loro cappellanie non furono pur esse decorate del battistero.
    Quella di S. Pietro al Borgo a Buggiano è adorna di buoni quadri della scuola fiorentina. Essa fu riedificata nel 1773, ma non ampliata a sufficienza per accogliervi la crescente sua popolazione, la quale dentro e fuori del Borgo con nuove abitazioni e fabbriche manifatturiere da ogni lato si estende e trabocca. –
    Vedere il Quadro comparativo in calce all’articolo.
    Nel Borgo a Buggiano avvi un monastero di Benedettine, e fuori del Borgo dal lato australe il soppresso convento degli Agostiniani con chiesa intitolata a
    S. Maria della Selva.
    Comunità di Buggiano. – Il territorio comunitativo di Buggiano è formato da una lunga fetta di suolo che appoggia la punta superiore alla sommità de’monti del Cozzile, e l’estremità inferiore nel padule di Fucecchio; in una lunghezza di circa 10 miglia da settentrione a ostro-scirocco, mentre di poco oltrepassa due miglia toscane nella sua maggiore lunghezza da levante a ponente, che in alcuni punti è appena di un miglio. Tutta la sua superficie abbraccia 12325 quadrati, dei quali 376 sono occupati da corsi d’acqua e da strade. Soggiornano in questo spazio 9135 abitanti, vale a dire 571 individui per ogni miglio quadrato di suolo imponibile.
    Confina con otto Comunità. A ostro scirocco con quella di Fucecchio, mediante il padule omonimo che attraversa insieme con essa mezzo miglio sotto il fosso del
    Callone sino al Canalnuovo del Capannone. Di là volgendo a libeccio entra nella via del Cerro, dove incontra il territorio comunitativo di Uzzano, col quale risale verso maestro alla strada rotabile delle colmate della Regia Tenuta del Capannone, poscia lungo il fosso Uzzanese sino al fiume della Pescia nuova, che cavalca allo
  •    pag. 6 di 11
    sbocco del rio Torto per dirigersi e attraversare la strada Regia pistojese, mezzo miglio a ponente del Borgo a Buggiano. Di costà sale il fianco occidentale del poggio di Stignano, e quindi quello di Malocchio, presso cui abbandona la Comunità di Uzzano e trova il territorio comunitativo della città di Pescia. Al fianco di esso sormonta il poggio di Agnanello, sulla cui cresta per il tragitto di circa un miglio attesta con la Comunità di Vellano. Dal qual crine, piegando da maestro a settentrione e quindi a greco, riscende dal lato orientale il monte di fronte alla Comunità di Massa e Cozzile, con la quale si accompagna nella pianura, tagliando nuovamente la strada Regia pistojese circa un miglio a ponente del suo capoluogo, e di là per la strada di Carpinocchio ritorna verso la Pescia nuova, luogo la quale dopo mezzo miglio trova la Comunità di Montecatini. Con questa il territorio di Buggiano confina sino al ponte di Grazzini, dove subentra la Comunità detta delle due Terre, di Monsummano, cioè, e di (ERRATA: Monte Vettorini) Monte Vettolini, mediante il canale della Regia Tenuta del Terzo. Entra quindi per il canale nel padule, dove incontra la Comunità di Lamporecchio, che abbandona dopo mezzo miglio, volgendosi a scirocco dentro il padule stesso sotto al fosso del Callone, dove ritorna a confine la Comunità di Fucecchio.
    Fra le strade rotabili, oltre quella Regia che attraversa per un miglio e mezzo il territorio di Buggiano, avvi quella comunitativa che staccasi dal Borgo e tosto diramasi in due, una delle quali per Ponte Buggianese guida al Capannone sul padule, e l’altra per la Chiesina Uzzanese al Galleno, dove entra nella via Francesca o Lucchese. Brevissimi sono
  •    pag. 7 di 11
    i tronchi di vie carreggiabili che dalla strada Regia salgono al Castello di Buggiano e al Colle. L’antico cammino tracciato per il giogo di Agnanello allo spedale della Croce Brandelliana, che di là per Vellano scende in Val di Lima, può dirsi attualmente appena praticabile dalle bestie a soma.
    In mezzo a tanta copia di acque stagnanti e fluenti nel territorio di Buggiano, non ha origine costà verun fiume o torrente di qualche considerazione, mentre quelli della Pescia nuova e vecchia, che costituiscono i maggiori corpi di acqua, in cui si vuotano quasi tutti i rivi, botri e fossi del Buggianese distretto, derivano da sorgenti più remote.
    La natura fisica del suolo che riveste la parte montuosa a settentrione del capoluogo, appartiene alle rocce stratiformi appenniniche, coperte sui fianchi da ciottoli della stessa indole, mentre la pianura è un fondo palustre colmato dall’arte, che ha convertito quei malsani marazzi in fertilissime campagne e in sempre crescenti coltivazioni.
    Le Reali Tenute del
    Terzo e del Capanone, quella famosa di Bellavista (oltre molti altri poderi) sono sorte fra mezzo ai pantani per opera delle colmate delle due Pescie.– Vedere BELLAVISTA di BORGO BUGGIANO, CAPANNONE e PADULE di FUCECCHIO.
    Il bonificamento del suolo, lo scolo più regolare delle acque, la deviazione di alcune polle minerali, e più che altro la popolazione vistosamente aumentata, hanno contribuito a migliorare costà le condizioni fisiche ed economiche della terra, dell’aria e degli abitanti. Basta dire che nella parrocchia di S. Michele al Ponte Buggianese, stata eretta fra le colmate dopo il secolo XVI, esiste attualmente una popolazione superiore a quella di tutte insieme le parrocchie comprese nella Comunità di Buggiano.
    I principali prodotti che si raccolgono nella parte montuosa consistono in olio, vino e frutti di eccellente qualità. I contorni del capoluogo
  •    pag. 8 di 11
    abbondano di ortaggi; più lungi d’estesissimi campi di frumento, di mais, di piante filamentose, o di prati contornati da doppie linee di alberi lungo gli argini dei fossi di scolo.
    Ma uno degli articoli più importanti dell’industria agraria nasce dalla diligenza
    , con cui si coltivano e si potano i gelsi, e dalla premura che costà si adopera nella coltivazione dei filugelli.
    Veramente in cotesta Valle può dirsi che non vi abbia terrazzano, pigionale o colono, possidente o bracciante, il quale non prenda ad alimentare qualche stoja di bachi da seta.
    I triplici mercati settimanali che si tengono nel Borgo a Buggiano alla stagione dei bozzoli, le molte caldaje messe in attività per la trattura della seta, provano abbastanza quali vistosi lucri apportare debba ai Buggianesi la coltivazione del gelso, e la cura del prezioso verme che delle sue foglie fa seta.
    Con regolamento speciale del 23 gennajo 1775 sull’organizzazione della Comunità di Buggiano fu ordinato, che il suo territorio fosse il complesso degli infrascritti popoli; cioè: 1. S. Maria Maggiore a
    Buggiano alto; 2. S. Pietro del Borgo a Buggiano; 3. S. Andrea di Stignano; 4. S. Lorenzo del Colle; 5. S. Michele del Ponte Buggianese.
    Dopo quest’epoca il giusdicente di Buggiano dall’antico pretorio, situato nel superiore Castello, venne col suo tribunale a risedere nel Borgo di Buggiano. – È una Potesteria di prima classe, che estende la sua giurisdizione civile alla Comunità di Buggiano e a quella di Massa a Cozzile.
    Per le cause criminali e gli atti governativi vi sopravvede il vicario Regio di Pescia.
    Il cancelliere Comunitativo è di 4 classe. Esiste nel Borgo a Buggiano la cancelleria riunita a quella di Massa e Cozzile; in Pescia l’uffizio di Esazione del Registro e l’Ingegnere di Circondario; la Conservazione delle
  •    pag. 9 di 11
    Ipoteche e la Ruota sono in (ERRATA: Pistoja) Firenze.
    La Comunità mantiene un medico, un chirurgo e un maestro di scuola, sia nel capoluogo quanto ancora nel castello di Buggiano e al Ponte Buggianese. Due altri maestri di scuola sono mantenuti a Stignano e al Colle.
    I mercati settimanali del Borgo sono di gran concorso per grano, bestiami, varj generi di vettovaglie e mercerie. Essi cadono nel giorno di (
    ERRATA: mercoledì) martedì. Quelli destinati alla vendita de’bozzoli succedono tre volte la settimana, nel lunedì, mercoledì e venerdì.
    Vi si tiene da poco tempo una fiera nel giorno 26 luglio, la quale soleva prima tenersi nel prato della grandiosa villa di Bellavista.
    Fra gli uomini di un qualche nome nativi di questa contrada, dovendo tacere dei viventi, non se ne conta alcuno che valga in merito il cancelliere fiorentino Coluccio Salutati di Stignano.
    Fu nei campi di Buggiano attraversati dal torrente
    Burra, dove seguì nel 1315 la sanguinosa battaglia data da Uguccione della Faggiuola all’esercito Fiorentino, e alla parte Guelfa di tutta la Toscana.– E fu nella Badia di Buggiano, dove un solo sepolcro accolse gli estinti figli dei due capitani nemici, Carlo nipote di Roberto re di Napoli, e Francesco di Uguccione della Faggiuola. (LELMI, Cron. S. Miniat.).

    QUADRO della popolazione della Comunità di BUGGIANO a tre epoche diverse

    - nome del luogo: BORGO A BUGGIANO, titolo della chiesa: S. Pietro (Pieve), abitanti anno 1551: n° 320, abitanti anno 1745: n° 1045, abitanti anno 1833: n° 1677
    - nome del luogo: Buggiano alto, titolo della chiesa: S. Maria Maggiore (Pieve),
    abitanti anno 1551: n° 840, abitanti anno 1745: n° 425, abitanti anno 1833: n° 408
    - nome del luogo: Colle Buggianese, titolo della chiesa: S.
  •    pag. 10 di 11
    Lorenzo (Pieve), abitanti anno 1551: n° 539, abitanti anno 1745: n° 828, abitanti anno 1833: n° 617
    - nome del luogo: *Malocchio, titolo della chiesa: SS. Michele e Frediano (Rettoria),
    abitanti anno 1551: n° -, abitanti anno 1745: n° -, abitanti anno 1833: n° 186
    - nome del luogo: Ponte Buggianese, titolo della chiesa: S. Michele (Rettoria),
    abitanti anno 1551: n° -, abitanti anno 1745: n° 3133, abitanti anno 1833: n° 5389
    - nome del luogo: Stignano, titolo della chiesa: S. Andrea (Pieve),
    abitanti anno 1551: n° 511, abitanti anno 1745: n° 382, abitanti anno 1833: n° 586

    - totale
    abitanti anno 1551: n° 2210
    - totale
    abitanti anno 1745: n° 5813

    Frazioni di popolazione provenienti da parrocchie situate fuori della Comunità di BUGGIANO

    - nome del luogo: Chiesina Uzzanese, titolo della chiesa: S. Maria della Neve; comunità in cui è posta: Uzzano; abitanti anno 1833: n° 48
    - nome del luogo: Traversagna, titolo della chiesa: SS. Concezione; comunità in cui è posta: Massa e Cozzile;
    abitanti anno 1833: n° 224

    - TOTALE
    abitanti anno 1833: n° 9135

    N. B.
    L’asterisco * avverte che una porzione di quel popolo è compresa in altre Comunità.

    BORGO BUGGIANO nella Val di Nievole. – Infine. – La potesteria di Borgo a Buggiano nel 1838 fu soppressa e quindi nel 1843 ripristinata. Essa dipende pel criminale dal vicario regio di Pescia, dove attualmente si trova la sua conservazione delle Ipoteche, mentre il tribunale di Prima istanza è in Pistoia.
    Nel 1833 la Comunità di Borgo a Buggiano contava con gli annessi Abitanti 9135, e nel 1845 ne noverava 10105; cioè:

    BORGO BUGGIANO,
    Abitanti N.° 1959
    Buggiano alto,
  •   pag. 11 di 11
    Abitanti N.° 462
    Colle,
    Abitanti N.° 708
    Malocchio (porzione),
    Abitanti N.° 156
    Ponte Buggianese,
    Abitanti N.° 5841
    Stignano
    , Abitanti N.° 653

    Annessi

    Chiesina Uzzanese; da Pescia, Abitanti N.° 62
    Traversagna;
    da Massa e Cozzile, Abitanti N.° 264
    TOTALE,
    Abitanti N.° 10105
Localizzazione
ID: 584
N. scheda: 7170
Volume: 1; 6S
Pagina: 336, 337 - 341; 31
Riferimenti: 7940
Toponimo IGM: Borgo a Buggiano
Comune: BUGGIANO
Provincia: PT
Quadrante IGM: 105-1
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1638895, 4860038
WGS 1984: 10.72978, 43.88193
UTM (32N): 638959, 4860213
Denominazione: Borgo a Buggiano - Abazia del Borgo a Buggiano
Popolo: S. Pietro al Borgo a Buggiano
Piviere: S. Pietro al Borgo a Buggiano
Comunità: Borgo a Buggiano
Giurisdizione: Borgo a Buggiano
Diocesi: (Lucca) Pescia
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
  trova nel testo
 
  scarica scheda
  aggiungi note