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Borgo a Mozzano, Mozzano

 

(Borgo a Mozzano)

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    BORGO a MOZZANO (Mutianum Castrum) nella Valle del Serchio. Grosso Borgo, capoluogo di Comunità e di Giurisdizione nella Diocesi e Ducato di Lucca.
    Risiede in pianura nella sinistra ripa del Serchio presso la testa del ponte della Maddalena sull’antica strada della Garfagnana, nel grado 28° 12’ 6” di longitudine; 43° 59’ di latitudine, 12 miglia toscane a settentrione di Lucca, 4 miglia toscane a libeccio de’suoi Bagni, 10 miglia toscane a ostro di Barga, 14 a scirocco di Castelnuovo di Garfagnana.
    L’origine di questo Borgo è ignota, per quanto il suo antico nome (
    Mutianum) possa in qualche maniera ripeterlo da un fondo romano appartenuto probabilmente a qualcuno dei coloni dedotti a Lucca. – Il suo primo barlume si mostra fra le pergamene dell’Archivio Arcivescovile Lucchese, all’anno 991, quando il vescovo Gherardo concesse un titolo di feudo ai nobili Soffredinghi signori di Anchiano, e ai loro consorti di Corvaja, terre e case poste a Granajola, Lugnano e Bugnano, Fornoli, Chifenti, Oneta, Motrone, MUTIANO, Bargi e in molti altri luoghi posti nel distretto del Borgo a Mozzano.
    Da ciò probabilmente derivò il padronato che li stessi nobili tenevano nella chiesa di S. Maria alla Rocca di Mozzano, poco lungi dal Borgo; siccome lo dà a vedere un istrumento d’investitura, del primo gennajo 1180 (l. c.), e una domanda fatta nel 1225 dai discendenti della casa Soffredinga a Roberto vescovo di Lucca, onde percipere le decime della pieve di Mozzano, già dai vescovi accordate in parte ai loro maggiori. (MEMOR. LUCCH. T. III).
    Non prima del secolo XII comincia a comparire
    Mozzano negli annali della Repubblica di Lucca. Nel 1122 risedeva nella Rocca di Mozzano presso la chiesa di S. Maria una nobil donna per nome Itta, vedova di Ridolfo, la quale col consenso de’figli
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    suoi Armanno e Rigone cedé a Benedetto vescovo di Lucca la sua porzione del poggio e castello di Valico di Sopra in Garfagnana. (ARCH. ARCIV. di LUCCA).
    La storia rammenta una sanguinosa battaglia data nel 1169 nelle strette gole di Mozzano dai Lucchesi all’oste pisana unitamente alle masnade condotte dai nobili di Garfagnana, di Versilia e di Mozzano, dichiarati ribelli di Lucca.
    Nella stessa circostanza furono atterrarti i fortilizi di
    Cuna e di Anchiano, difesi dai vassalli dei Soffredinghi, i quali più tardi (1227) vennero espulsi anco dalla rocca di Mozzano per nuove ribellioni. Dopo quest’ultima epoca il territorio di Mozzano fu riunito al contado della Repubblica Lucchese, sotto il dominio della quale stette ligio sino agli avvenimenti politici, di cui Lucca fu bersaglio dopo la morte del potente e valoroso suo capitano Castruccio; allorché quello Stato fu taglieggiato e messo all’incanto da’mercenari difensori, per darlo al maggiore offerente.
    Non erano ancora fermate quelle turpi venalità di popoli mercanteggiati, quando, col favore dei Pisani e dei Visconti di Milano la Vicarìa di Coreglia con il Borgo a Mozzano cadde in potere di Francesco Antelminelli capitano distinto di quell’età, cui fu confermata la stessa signoria mercé uno di quei tanti diplomi di Carlo IV (12 maggio 1355), col quale investiva l’Antelminelli e i suoi discendenti della contea di Coreglia e suo distretto compreso il Borgo. La quale porzione di territorio ritornò sotto la signoria degli Anziani di Lucca, dopo che questi nel 1369, ricomprarono dallo stesso imperante il libero dominio della città e suo distretto, non esclusa la Vicarìa di Coreglia. Nuove discordie politiche si riaffacciarono nel secolo XV a’danni di Lucca, nel tempo che ebbe sostenere un secondo assedio contro i Fiorentini, che il suo contado occuparono, e in parte restituirono dopo la pace del 1438. Fu
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    stabilito in uno di quegli articoli che la Vicarìa di Coreglia, ad eccezione della Terra di tal nome, fosse ceduto al conte Francesco Sforza con facoltà di rivenderla a chi più gli fosse piaciuto. La ritenne il medesimo sino all’anno 1441, alla qual’epoca la riconsegnò ai sui antichi padroni. (MEMOR. LUCCH. T. II).
    D’allora in poi il Borgo a Mozzano, già capoluogo di quella Vicarìa, restò costantemente riunito alla Repubblica Lucchese, della quale seguitò passivamente il destino sino ai giorni nostri.
    Comunità del Borgo a Mozzano. – Il territorio di questa Comunità si estende in entrambi i lati della Valle del Serchio, alla sinistra della quale per un’angusta gola percorre da greco a libeccio il contrafforte che staccasi dal Monte Fegatesi, e per i Monti di Villa s’innoltra nella Valle fra i torrenti Fegana e Camajone. Costà è fiancheggiato a ponente dalla Comunità di Coreglia, a levante da quella dei Bagni. Con quest’ultima passa il fiume Lima alla confluenza del torrente Pizzorna, mediante il quale si dirige sul fianco settentrionale del monte omonimo, su cui lascia il territorio de’Bagni, volgendosi a ostro per il crine dei poggi di Brancoli, dove incontra la Comunità di Lucca. Con essa scende nel Serchio che attraversa di fronte ad Aquileja, salendo di conserva alla destra del fiume lungo il rio detto Rivangajo sino alla sommità dei colli che chiudono al lato meridionale la vallecola di Pedogna, varcando insieme questo torrente presso lo sbocco del fosso di Gello. Lungo esso le due Comunità rimontano l’occidentale parete della stessa valletta, e di là per i colli che la circoscrivono dal lato di settentrione scende nel valloncello di Torrita Cava. Costà lascia la Comunità di Lucca, subentrando ad essa
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    per breve tragitto la Comunità di Camajore, poi quella di Trassilico della Garfagnana modenese, e finalmente la Comunità di Gallicano, con la quale entra di nuovo nel Serchio sopra al ponte di Calavorno. Quivi riscende il fiume di fronte alla Comunità di Coreglia sino sotto la confluenza del torrente Fegana, dove la Comunità del Borgo a Mozzano compisce il suo tortuoso perimetro.
    La maggior lunghezza di questa Comunità è di circa 12 miglia nella direzione da greco a libeccio. La sua massima larghezza è di sette miglia da scirocco a maestro, la quale in alcuni punti si riduce appena a due miglia. – Le operazioni trigonometriche e catastali, non ancora completate nel Ducato di Lucca, ci obbligano a rinviare il lettore al supplemento indispensabile a quest’opera, nella lusinga di potere rettificare e aggiungere quanto fia d’uopo, rapporto anche alla superficie territoriale della Comunità in questione.
    I punti più elevati sono, il monte di
    Pizzorno e quello di Bargiglio; uno di essi sul confine australe della Comunità si alza 1587 braccia sopra il livello del Mediterraneo; la cima dell’altro posto due miglia toscane a maestro del capoluogo trovasi a 1489 braccia sopra il livello indicato.
    I maggiori corsi di acqua che attraversano, o che lambiscono i limiti del territorio del Borgo, appartengono ai fiumi Serchio e Lima. Il primo scende per un serpeggiante giro di otto miglia toscane da settentrione a ostro cavalcato da due ponti. Il ponte superiore appellasi di
    Calavorno, da una diruta rocca omonima; l’altro di fronte al Borgo a Mozzano porta il nome della Maddalena. Quest’ultimo posa sopra 4 piloni con tre arcate a sesto acuto, e con angusta carreggiata. L’arco di mezzo sporge acutissimo e costituisce una parabola, la di cui corda oltrepassa cento braccia. – La Lima, un
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    miglio toscano innanzi di sposarsi al Serchio, entra nel territorio di questa Comunità lungo la strada provinciale di Garfagnana, là dove il fiume passa sotto il ponte di Chifenti, che dal vicino villaggio (ad Confluentem) ebbe nome.
    I più copiosi tributarj che il Serchio riceve nel suo passaggio per la Comunità del Borgo sono dalla parte occidentale della valle i torrenti
    Padogna Valdottavo, giacché dall’opposto fianco non accoglie che il torrente Fegana, oltre la Lima, a cui tributano il Pizzorna e il Camajone.
    La qualità del terreno spetta generalmente dal lato sinistro del Serchio all’arenaria schistosa e alla marna fissile (
    bisciajo), mentre nel lato destro prepondera la calcarea compatta e lo schisto argilloso; le quali due rocce verso la Torrite Cava si modificano in schisto lucente e in calcarea subgranulare.
    La cultura dei prodotti agrarj è consigliata dalla qualità e posizione del suolo, non che dalla temperatura del clima. Selve e pascoli nei punti più elevati, castagni, ulivi, viti e seminagioni di cereali, di frumentone, di piante baccelline e filamentose sulle pendici dei poggi inferiori, nelle colline e nel grembo della valle. Uno però dei seni più fertili di questa Comunità è quello di Valdottavo, i di cui campi sono irrigati dal torrente omonimo e da altri minori fossi suoi tributarj.
    La Comunità del Borgo a Mozzano formava parte della Vicarìa di Coreglia. Fu mercé lo Statuto amministrativo ed economico del 1371, dopo che la Repubblica Lucchese ricomprò la sua libertà dalle mani dell’imperatore Carlo IV; fu d’allora in poi che il Vicario di Coreglia prese la sua stanza nel
    Borgo a Mozzano, sino a che la stessa Vicarìa ebbe una nuova ripartizione, per la quale fu assegnato un giusdicente anche a quella di Coreglia, mentre restò soppresso
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    l’altro di Val di Lima ossia dei Bagni di Corsena. Nella quale ultima Comunità attualmente tiene ragione in prima istanza il Vicario del Borgo. La magistratura comunale del Borgo è composta di 4 anziani preseduti dal Gonfaloniere, che ha sotto di sé un Cancelliere Comunitativo. – La Comunità mantiene un maestro di erudimenti grammaticali.
    Risiede nel Borgo un Esattore dell’Uffizio del Registro. La Conservazione delle Ipoteche e i Tribunali superiori sono in Lucca.
    Ebbe i natali nel Borgo a Mozzano, fra gli uomini di merito, Antonio Bendinelli valoroso soldato e buon grecista, reso più noto nella Repubblica letteraria dopo che il celebre ed ottimo marchese Cesare Lucchesini portò nuova luce sulla contesa che il Bendinelli ebbe con Carlo Sigonio di lui maestro.

    QUADRO della Popolazione della Comunità del BORGO a MOZZANO nel Ducato di Lucca, a due epoche diverse

    Popolazione dell'anno
    1832

    - nome del luogo: Anchiano, titolo della chiesa: S. Pietro (Prioria), diocesi di Lucca,
    abitanti n° 442
    - nome del luogo: BORGO, titolo della chiesa: S. Jacopo (Prioria), diocesi di Lucca,
    abitanti n° 741
    - nome del luogo: Cerreto di sopra, titolo della chiesa: S. Giovanni Battista (Pieve), diocesi di Lucca,
    abitanti n° 445
    - nome del luogo: Cerreto di sotto, titolo della chiesa: S. Rocco (Rettoria), diocesi di Lucca,
    abitanti n° 220
    - nome del luogo: Chifenti, titolo della chiesa: S. Frediano (Rettoria), diocesi di Lucca,
    abitanti n° 235
    - nome del luogo: Colognora e Castello, titolo della chiesa: S. Michele e S. Caterina (Rettoria), diocesi di Lucca,
    abitanti n° 255
    - nome del luogo: Corsagna, titolo della chiesa: S. Michele (Rettoria), diocesi di Lucca,
    abitanti n° 865
    - nome del luogo: Cune, titolo della chiesa: S. Bartolommeo (Rettoria), diocesi di Lucca,
    abitanti n° 333
    - nome del luogo: Dezza, titolo della
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    chiesa: S. Elisabetta (Cura), diocesi di Lucca, abitanti n° 175
    - nome del luogo: Diecimo, titolo della chiesa: S. Maria Assunta (Pieve), diocesi di Lucca,
    abitanti n° 808
    - nome del luogo: Domazzano, titolo della chiesa: SS. Donato e Lorenzo (Rettoria), diocesi di Lucca,
    abitanti n° 229
    - nome del luogo: Fondagno, titolo della chiesa: S. Michele (Rettoria), diocesi di Lucca,
    abitanti n° 136
    - nome del luogo: Fornoli, titolo della chiesa: SS. Pietro e Paolo (Rettoria), diocesi di Lucca,
    abitanti n° 357
    - nome del luogo: Gello, titolo della chiesa: SS. Ippolito e Cassiano (Rettoria), diocesi di Lucca,
    abitanti n° 462
    - nome del luogo: Gioviano, titolo della chiesa: S. Maria Assunta (Rettoria), diocesi di Lucca,
    abitanti n° 336
    - nome del luogo: Granajola, titolo della chiesa: S. Michele (Rettoria), diocesi di Lucca,
    abitanti n° 274
    - nome del luogo: Lugnano e Bugnano, titolo della chiesa: S. Maria Assunta (Rettoria), diocesi di Lucca,
    abitanti n° 485
    - nome del luogo: Monti di Villa, titolo della chiesa: S. Giovanni Battista, S. Maria Assunta e S. Donato (Pieve), diocesi di Lucca,
    abitanti n° 227
    - nome del luogo: (
    ERRATA: Montrone di Verchio) Montrone di Serchio, titolo della chiesa: S. Giusto (Rettoria), diocesi di Lucca, abitanti n° 217
    - nome del luogo: Oneta, titolo della chiesa: S. Ilario (Rettoria), diocesi di Lucca,
    abitanti n° 242
    - nome del luogo: Partigliano, titolo della chiesa: SS. Giusto e Clemente (Rettoria), diocesi di Lucca,
    abitanti n° 301
    - nome del luogo: Rocca di Mozzano, titolo della chiesa: S. Maria Assunta, diocesi di Lucca,
    abitanti n° 205
    - nome del luogo: Tempagnano di Val d'Ottavo, titolo della chiesa: S. Prospero (Rettoria), diocesi di Lucca,
    abitanti n° 271
    - nome
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    del luogo: Val d'Ottavo, titolo della chiesa: SS. Pietro e Paolo (Pieve), diocesi di Lucca, abitanti n° 816
    - nome del luogo: Villa a Roggio, titolo della chiesa: SS. Stefano e Caterina (Rettoria), diocesi di Lucca,
    abitanti n° 197
    - nome del luogo: Vitriano, titolo della chiesa: SS. Simone e Giuda (Vicar.), diocesi di Lucca,
    abitanti n° 357
    - Totale
    abitanti n° 9631

    Popolazione della stessa Comunità all'anno 1744: abitanti n° 7178

    MOZZANO nella Valle del Serchio. –
    Vedere BORGO A MOZZANO, cui si può aggiungere la notizia fornitaci da un privilegio dato in Roma il 7 aprile 1027 e pubblicato nell’Appendice della P. III. Volume V. delle Memorie Lucchesi, col quale l’Imperatore Corrado I. confermò a Giovanni Vescovo di Lucca la donazione fatta da Benzio alla chiesa di S. Michele in Foro di un suo possesso in Marlia e di una porzione della corte e Castello di Mozzano, di quella di Verrucola, e del Castello e corte di S. Donnino (in Garfagnana) oltre il Castello e corte di La Cune – Vedere CUNA al SUPPLEMENTO.
    Rispetto alla popolazione del Borgo a Mozzano nell’anno 1844 fu data in questo SUPPLEMENTO all’
    Articolo LUCCA (DIOCESI DI).
Localizzazione
ID: 592
N. scheda: 7250
Volume: 1; 6S
Pagina: 336, 349 - 351; 166
Riferimenti:
Toponimo IGM: Borgo a Mozzano
Comune: BORGO A MOZZANO
Provincia: LU
Quadrante IGM: 105-4
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1624071, 4870784
WGS 1984: 10.54782, 43.98129
UTM (32N): 624134, 4870959
Denominazione: Borgo a Mozzano, Mozzano
Popolo: S. Jacopo a Borgo a Mozzano
Piviere: S. Giovanni Battista a Cerreto di Sopra, a Cerreto del Borgo a Mozzano
Comunità: Borgo a Mozzano
Giurisdizione: Borgo a Mozzano
Diocesi: Lucca
Compartimento: x
Stato: Ducato di Lucca
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