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S. Donato in Val di Botte

 

(S. Donato Val di Botte)

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    BOTTE (S. DONATO IN VAL DI). Borgata con parrocchia nel Val d’Arno inferiore, piviere, Comunità Giurisdizione e circa 3 miglia toscane a scirocco di Empoli, Diocesi e Compartimento di Firenze.
    È posta in un seno fra piagge fiancheggiate da due borri, uno dei quali di
    Piavola, l’altro porta il nome di Botte. Quest’ultimo, che scaturisce da’contorni di Botinaccio, diede probabilmente il nome a questa località. – Vedere BOTINACCIO.
    Alla canonica di S. Donato in Val di Botte lasciò per utilità della chiesa un legato la contessa Beatrice figlia del conte Rodolfo di Capraja e vedova del conte Marcovaldo de’conti Guidi, a forma del suo testamento olografo del 18 febbrajo 1278 stile fiorentino. (1279 Era Volgare - LAMI,
    Mon. Eccl. Flor.).
    Nelle bolle spedite ai pievani di Empoli dal pontefice Niccolò II, li dicembre 1059, da Celestino IV, li 8 giugno 1192, e da Alessandro III, li 3 luglio 1258, la canonica di S. Donato è indicata prima prioria fra le 30 chiese succursali di quella insigne pieve.
    Furono aggregati allo stesso popolo di S. Donato le parrocchie di S. Fredino in Val di Botte, e di S. Michele a
    Signano.
    S. Donato in Val di Botte conta 542 abitanti.

    BOTTE (S. DONATO IN VAL DI) già a
    Ligliano nel Val d'Arno inferiore. – Contrada che diede il titolo a due chiese, S. Michele a Ligliano in Val di Botte e S. Donato a Ligliano pur essa in Val di Botte, riunite entrambe alla parrocchia prioria di S. Donato nel piviere, Comunità Giurisdizione e quasi 3 miglia a scirocco di Empoli, Diocesi e Compartimento di Firenze.
    È la prima chiesa parrocchiale del piviere di Empoli che aveva il titolo di canonica fino dal secolo XIII, siccome tale l'appella il
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    testamento scritto nel 1278 dalla contessa Beatrice figlia del fu conte Ridolfo di Capraja, la qual donna in quel testamento lasciò tre lire alla Canonica di S. Donato in Val di Botte per spenderle in utilità di detta chiesa.
    Infatti la prioria di S. Donato in Val di Botte a quell'epoca era di giuspadronato de’ conti di Capraja, fintanto che sul declinare dello stesso secolo XIII un messere Tommaso del conte Ridolfo di Capraja rinunziò il padronato della chiesa medesima al Cav. Stegghia di messere Abbate de' Mannelli di Firenze; la quale rinunzia fu poi approvata nel 1292 dal Vescovo Fiorentino Andrea de' Mozzi. – (MANNI,
    Sigilli Antichi Volume XV. n.° 2.)
    La prioria di S. Donato in Val di Botte nel 1833 contava 542 Abitanti.
Localizzazione
ID: 616
N. scheda: 7500
Volume: 1; 6S
Pagina: 357; 32
Riferimenti: 7501, 58131
Toponimo IGM: S. Donato Val di Botte
Comune: EMPOLI
Provincia: FI
Quadrante IGM: 106-3
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1660310, 4840772
WGS 1984: 10.99044, 43.70422
UTM (32N): 660373, 4840947
Denominazione: S. Donato in Val di Botte
Popolo: S. Donato in Val di Botte (con annesso S. Frediano in Val di Botte e S. Michele a Signano, a Ligliano)
Piviere: S. Andrea a Empoli
Comunità: Empoli
Giurisdizione: Empoli
Diocesi: Firenze
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
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