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CAMUGLIANO (Camolianum) in Val d’Era. Villa grandiosa con vasta tenuta, che insieme con Ponsacco diede il titolo di marchesato alla famiglia Niccolini di Firenze. La sua chiesa parrocchia (S. Frediano) appartiene al piviere e Comunità di Ponsacco, da cui è 2 miglia toscane a ostro, nella Giurisdizione di Pontedera, Diocesi di S. Miniato, già di Lucca, Compartimento di Pisa.
Giace nelle ultime colline, a piè delle quali si riuniscono in un solo alveo le acque di Cascina con quelle del fiume Era.
Si trova menzione di questo Camugliano in un’enfiteusi fatta nel 980 da Guido vescovo di Lucca a favore di Teudegrimo figlio del fu Farolfo, cui cedè la metà dei beni della pieve di S. Gervasio, dei tributi che dovevano i popolani di quel piviere e di altre vicine popolazioni, fra le quali è notata anco la villa di Camugliano. (ARCH. DIPL. LUCCH.)
Imperocchè l’antica parrocchia di S. Pietro a Camugliano, della quale si fa parola in varie membrane lucchesi sotto gli anni 1170, 1171, 1180 e 1181, era filiale della distrutta pieve di S. Marco a Sovigliana, ridotta ad uso di villa dal vescovo di S. Miniato.
Si usa dal Tronci, (MSS. delle famiglie Pisane) che la nobile stirpe Berzighelli ebbe dominio nel castello e territorio di Camugliano, mentre altri l’attribuiscono alla prosapia dei marchesi derivati da Oberto conte del Palazzo sotto Otto I, siccome lo fa dubitare una donazione del 1061 fatta da uno di quei marchesi alla badia di Poggibonsi, e un atto di cessione di quei monaci del 1129, a favore degli arcivescovi di Pisa. (MURAT., Ant. M. Aevi)
Meno dubbio risulta il dominio di alcune terre che nel secolo XII possedeva in questo luogo la Badia di Carisio sul Roglio, siccome apparisce da due bolle da Lucio IIII e da Clemente III spedite a
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quei Camaldolensi.
Questa contrada soffrì molti guasti per causa di guerre; e il castello di Camugliano depredato dai Fiorentini nel dicembre del 1313, fu arso e distrutto dalle genti di Luchino Visconti nel 1345. Dopo la qual epoca la parrocchia di S. Pietro a Camugliano fu aggregata a quella di Ponsacco. – Ma nel 1586 Matteo Botti, dopo aver acquistato la tenuta di Camugliano, vi edificò un oratorio dedicandolo a S. Frediano, il quale con breve del vescovo di Lucca del 29 marzo 1581 fu eretto in chiesa parrocchiale.
Cominciarono allora mercè le cure dei nuovi proprietari a bonificarsi le malsane deserte campagne di Camugliano e progressivamente a ripopolarsi di case coloniche. La villa che risiede nella più elevata situazione della tenuta, di dove si dominano le due Valli di Era e di Cascina, trovasi circondata da 25 grossi poderi dello stesso padrone, che nel totale abbracciano una periferia di circa 4 miglia. – Vi si arriva per un lungo e spazioso viale fiancheggiato da annosi cipressi. – La tenuta e distretto di Camugliano confina, a settentrione con Ponsacco, a ostro con Capannoli, a levante col fiume Era, e a ponente con quello di Cascina.
Si crede che i primi fondamenti della villa fossero gettati dal duca Alessandro de’Medici, il di cui successore la donò a Giuliano Gondi, nobile fiorentino e da esso la comprò, nel 1568, Matteo di Giovanni Batista Botti, sino a che questi la donò a Cosimo II per atto rogato nei 25 dicembre 1651. Finalmente Ferdinando II, per istrumento del 23 settembre 1637, alienò la villa e tenuta medesima al marchese Filippo Niccolini per il prezzo di 50000 scudi.
La parrocchia di S. Frediano a Camugliano ha 318 abitanti.

CAMUGLIANO in Val d'Era. – Vedere il suo Articolo e l'aggiunta al SUPPLEMENTO di CAMPIGLIA D’ORCIA. – In fine. –
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La parrocchia di S. Frediano a Camugliano nel 1833 noverava 318 Abitanti e nel 1845 ne aveva 296, dei quali 284 nella Comunità principale di Ponsacco, ed una frazione di 12 Abitanti, nella Comunità di Capannoli.

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